Redang e Singapore di stop over dall’Australia
Siamo in zona China Town e naturalmente iniziamo da qui: si tratta di una China Town molto diversa dalle altre metropoli asiatiche, piuttosto ordinata e tranquilla, senza i forti odori classici, ma molto piacevole. La strada principale (Pagoda Street) è interamente pedonale, piena di negozietti e templi. Entriamo scalzi al tempio Sri Mariamman dove assistiamo ad una curioso rituale indù, con suoni, canti ed offerte alle divinità. Poco oltre, altrettanto affascinante, è il tempio cinese Thian Hock Keng a dominare il paesaggio. Tetti a pagoda finemente decorati, imponenti dragoni e reliquiari di ogni tipo. Abbandonando un po’ le strade principali ci si accorge che la città è continuamente un cantiere aperto, intenta a rinnovarsi costantemente per restare proiettata al futuro. I ristoranti propongono cibi di ogni genere, mentre i negozianti delle tecnologie invitato a visitare il loro campionario. Nessuno infastidisce, nessuno è insistente, la gente locale nemmeno ti nota anche quando sei l’unico europeo a passeggiare in mezzo a loro.
Piuttosto stanchi (in Italia sarebbe piena notte), torniamo in hotel per una pausa e ci concediamo un paio d’ore di sonno. Siamo così pronti per passare la serata alla vicina Clark Quay, super moderna zona di ristoranti sul fiume con una scelta infinita tra cucina indiana, malese e cinese, oltre ad ottimo e freschissimo pesce a prezzi piuttosto bassi (e questa è una tra le zone più care della città). Dopo cena partiamo per una minicrociera con un river-taxi (€3) che parte da Clark Quay per terminare alla Marina Bay, restando stupiti dal meraviglioso ed unico skyline notturno che offre Singapore: si naviga tra luci sfavillanti ai piedi di grattacieli maestosi. La vista più indimenticabile è quella si può osservare di fronte al Merlion, simbolo della città. Rientriamo in hotel in taxi a tarda sera.
2° giorno – Singapore, City Center La mattina la dedichiamo alla visita della parte coloniale di Singapore. Fa un caldo incredibile, il cielo è nuvoloso e dopo due ore torniamo in hotel sudati fradici. Dall’hotel ci dirigiamo a piedi versola Corte Suprema, attraversando il fiume. Qui in fila si possono osservare alcuni edifici in perdetto stile coloniale, tra cui il Victoria Theatre, il Municipio, la vecchia sede del Parlamento, circondati dal Padang, campo da gioco rettangolare dove ancor oggi si gioca a cricket. Arriviamo fino al Teatro della Baia, struttura assai bizzarra, per poi riattraversare il fiume per ritrovarci nuovamente di fronte al Merlion, quindi rientriamo in hotel costeggiando il fiume con una bella passeggiata pedonale all’ombra dei maestosi grattacieli, che quasi sembrano costruiti con i lego. Nel pomeriggio ci aspetta il volo della Tiger Airways, destinazione Australia, Perth (€ 88) (vedi racconto di viaggio: ) 3° giorno – Singapore, Sentosa Torniamo a Singapore dal rientro dall’Australia con il solito volo Tiger Airways da Darwin (€ 128), arriviamo a Singapore in piena notte, alle 4.00, ma dopo mezz’ora siamo già in hotel. Questa volta abbiamo scelto l’hotel Royal at Queens in zona Bugis (tripla € 89 con colazione con asiarooms), per visitare questa zona della città. Al nostro risveglio facciamo un giro in zona Bugis, forse la parte più tipicamente orientale della città, con la classica confusione da metropoli dell’estremo oriente, mercati dove la gente si riversa nelle strade, profumi esotici, frutta tropicale e bancarelle di ogni tipo di tecnologia. Sempre però tutto piuttosto ordinato, un senso di tranquillità anche nel mezzo della confusione. Prendiamo la moderna Mrt, assieme ad una massa incredibile di gente, e successivamente la monorotaia fino a Sentosa, dove passeremo pomeriggio e serata. Qui acquistiamo il ticket d’ingresso che include le corse illimitate con la monorotaia, combinato con lo spettacolo serale Songs of the Sea (€ 9). Anche Sentosa è dominata da un imponente Merlion che la sera si illumina e si presenta come un grande parco di divertimenti inserito in un contesto naturale notevole, tra spiagge bianche (artificiali) e vegetazione lussureggiante. Per la zona di Davidino compriamo un pacchetto di 4 corse per il Sentosa Luge & Skyride (€ 10), una pazza discesa di800 metri in go-kart per risalire in seggiovia, passeggiamo per la spiaggia di Palawan dove un ponte sospeso conduce al punto più a sud del continente asiatico, assistiamo allo spettacolo gratuito “Multi Animal Encounters” con rapaci, scimmie e pitoni giganti. In questa zona per cena è disponibile una food court, classica per Singapore, dove diversi chioschi cucinano i più svariati menu, dai quali si può liberamente scegliere indicando il numero di tavolo dove ci si accomoda. Il prezzo della cena è davvero irrisorio. Assistiamo infine (dopo una bella ed inutile coda di oltre mezz’ora) allo splendido spettacolo di luci, suoni, laser e fontane del Songs of the Sea, davvero imperdibile. Torniamo infine in hotel in taxi, dopo un’altra lunga coda…
dal 4° al 12° giorno – Malesia, isola di Redang Per vedere le foto di viaggio: http://digilander.Libero.It/albertoviaggi/sing&malesia.Html Dopo tanto girare finalmente è arrivato il giorno del sospirato relax. Siamo in partenza perla Malesia, esattamente in un piccolo paradiso terrestre chiamato Redang, idilliaca isola al largo della costa est della Malesia. Lasciamo una valigia in custodia in hotel (ci torneremo tra 8 giorni) ed in taxi raggiungiamo il piccolo aeroporto di Seletar (piuttosto casalingo…) dove ci attende il volo della Berjaya Air (€ 150 a/r) che in circa un’ora e mezza ci porterà direttamente sull’isola a bordo di un piccolo aeromobile (circa 30 posti).
L’isola è davvero fantastica e dopo parecchi dubbi, durante l’organizzazione del viaggio, sulla scelta tra il Laguna Redang e il Berjaya Resort, optiamo per il terzo incomodo e ci accomodiamo al… Coral Redang Resort …E la scelta non poteva essere più azzeccata. Sconosciuto in Italia, venduto da pochissimi e piccoli tour operator, il Coral Resort si presenta come l’oasi perfetta per vivere una settimana da sogno in un paradiso tropicale. Pochi cottage in legno sono posizionati tra giungla fittissima e spiaggia bianca abbagliante, bagnate da un mare dai colori smeraldo. La cura e l’attenzione nei dettagli da parte della proprietà rende il soggiorno indimenticabile, almeno per coloro che mettono come priorità la tranquillità rispetto ai più mondani e frequentati resort internazionali. Chi ama il movimento deve cercare altrove, così per chi ama il lusso. Qui si viene per momenti di massimo relax, confusione totalmente assente, ambiente semplice ed informale. Chi ama questi aspetti, non sarà deluso dal Coral.
Resort dalle piccole dimensioni, il massimo per me, pochi cottage in legno immersi nel verde, camere spaziose, arredamento semplice, pavimento in tek, bagno essenziale. Qui tv e telefono non servono, ed infatti non ci sono. Molto più utile una bella veranda coperta, dove rilassarsi ascoltando i rumori della natura e della giungla. Una ventina di metri separano i cottage dalla splendida spiaggia.
Architettura semplice ma l’ideale per l’isola, ambienti comuni in legno, aperti, con pavimento in tek dove è d’obbligo entrare senza scarpe. Accoglienza direttamente al bar, con cocktail di benvenuto. L’ambiente è semplice ma molto curato, l’organizzazione perfetta e la cortesia d’altri tempi. La cucina è curata, il buffet è limitato ma completo, i piatti sono ben presentati e la varietà cambia ogni giorno. Il bar all’aperto offre molti tavolini sotto le palme di fronte alla piscina, i costi sono bassissimi. Le attrezzature sportive sono limitate al diving, che organizza immersioni e uscite snorkelling. Animazione inesistente, qui stonerebbe maledettamente, il luogo è l’ideale per il relax.
La varietà culinaria è sufficiente, gli ingredienti sono pochi ma freschi, ma cucinati sempre in modo diverso. Al semplice buffet vi si trovano riso, pasta con sughi che variano giornalmente, e sempre 3 pietanze principali, che pur ripetendosi negli ingredienti variano giornalmente come varietà di cottura e condimenti. Cucina saporita e a volte piccante, in stile malese. Sempre pollo, carne di vario tipo, e pesce. Verdure cotte e insalate varie, frutta tropicale, tè e caffè. Acqua gratuita. Oltre al buffet si può ordinare a pagamento dal ricco menu alla carte.
Settimanalmente viene organizzata una serata barbecue, con gamberoni a volontà, pesce alla brace servito in cartoccio, agnello, montone e pollo alla griglia.
Il ristorante è semi aperto, direttamente sulla spiaggia con splendida vista. Il servizio è molto cortese e riservato, mai confusione. Vi si accede scalzi.
Qui si viene per il mare e nulla più. Shopping in qualche negozietto lungo la spiaggia, vita notturna meno di zero. La spiaggia è splendida, deserta, bianchissima, pulitissima, di circa 2 km, orlata da palme. La zona di fronte al resort è servita da lettini ed ombrelloni. Il mare è splendido, colori mozzafiato, barriere corallina vicina e ricchissima di pesci, anche squaletti, ed ottimo corallo.
Il pacchetto offerto dal resort comprende pensione completa ed uscita in barca per lo snorkelling una volta al giorno. Prezzo circa 106 euro in 3 persone al giorno. Si può prenotare direttamente via email, il pagamento avverrà in loco con carta di credito. Uno dei luoghi migliori per fare snorkelling è il promontorio che divide in due la spiaggia (5 minuti a piedi), con ricchi banchi di corallo intatto e molte specie di pesci; in questo luogo ogni mattina è molto facile fare snorkelling in compagnia di 3/4 baby shark, assolutamente innocui. In barca si raggiungono molti altri punti snorkelling, tra cui quello del Marin Park alla cui spiaggia si accede tramite un pontile e da qui è possibile nuotare tra il corallo a pochi metri dalla riva. Qui vivono anche due murene giganti, un incontro indimenticabile.
Molto bella la traversata della giungla che parte dietro il resort e attraversa l’isola fino a giungere ad una spiaggia bianchissima completamente vergine, dove si trovano solo altissime palme. La camminata dura 30-40 minuti, alcuni tratti in salita ed alcuni attraversamenti di torrenti su sassi, mentre alla fine per scavalcare un torrente è necessario stare in equilibrio su una palma sdraiata che fa da ponte. Nella giungla si è accompagnati da un sibilo costante nelle orecchie, qualche rumore inquietante e qualche avvistamento di scimmie. Molte zanzare, portare un repellente.
Durante la nostra permanenza non ha mai piovuto di giorno (giusto 10 minuti un pomeriggio), ma durante alcune notti sono scesi dei veri propri acquazzoni tropicali (circa un’ora). In totale, 5 giorni di sole, uno nuvoloso e uno parzialmente nuvoloso.
Per arrivare sull’isola, ci sono due possibilità: barca da Kuala Terengganu nella Malesia peninsulare fino al porto, quindi breve trasferimento in motobarca. In alternativa volo della Berjaya Air da Kuala Lumpur o da Singapore su piccoli aeromobili da 30 persone, oltre ad un breve trasferimento in barca. 13° giorno – Singapore, Night Safari Rientriamo a Singapore e stupore, ci accoglie un clima decisamente meno umido e con un bel cielo azzurro, immagino una rarità per la città. La serata la passiamo al Night Safari, piuttosto fuori dal centro, che raggiungiamo in Mrt fino alla stazione di Ang Mo Kio dove troviamo poi per caso una navetta gratuita che ci porta fino allo zoo, acquistando direttamente da loro i biglietti d’ingresso (allo stesso prezzo, € 16). Opinione un po’ contrastata sul night safari: il luogo dove è inserito è stupendo, una giungla favolosa ed intatta, stupefacente considerato che siamo a pochi km dal centro. Per il resto gli animali si vedono così così, non sono in gabbia ma sono divisi da barriere naturali, ma molti hanno davvero poco spazio a disposizione. Vederli in penombra è affascinante, ma si vede un po’ pochino. Insomma, la parte che di Singapore mi è piaciuta meno.
14° giorno – Singapore, quartieri etnici Giorno di rientro, ma il programma è fitto. Visitiamo prima la zona di Kampong Glam, il quartiere arabo, conla Sultan Mosque (interno piuttosto deludente), situata nella bella zona pedonale di Bussorah Mall, una strada lastricata piena di negozi tipicamente arabi. Ci trasferiamo poi nella vicina Little India, dove visitiamo il bel tempio Srinivasa Penumal, riccamente decorato e con le classiche cerimonie rituali, oltre alle varie strade con negozi di souvenir super economici (acquistate qui se avete intenzione di comprare qualcosa a Singapore), ristoranti tipici indiani e un bel via vai di gente. In taxi raggiungiamo Orchard Road, dove si può capire meglio la struttura urbanistica e perfetta di Singapore, con le ampie strade a 4 corsie circondate costantemente da verde e parchi enormi ai piedi di grattacieli e strutture moderne colossali. Questa lunga strada è il paradiso dello shopping, sia delle grandi firme che delle novità tecnologiche. Per finire andiamo in taxi nello splendido Royal Botanical Garden, enorme parco botanico dove al suo interno si trova il National Orchid Garden (€ 2,5), con oltre 400 specie di orchidee. Andiamo quindi in aeroporto dove abbiamo tempo di ammirare quello che forse è il più incredibile del mondo: il nuovissimo terminal 3 è enorme, pulitissimo, i bagagli si ritirano in un parco artificiale, le postazioni internet gratuite sono oltre 100, le poltrone di attesa sembrano salotti e ci sono lettini su cui si può stendere. Incredibile…
Per vedere le foto di viaggio: http://digilander.Libero.It/albertoviaggi/sing&malesia.Html