Rapiti dal Kenya

Ci chiamiamo Sergio e Alessandra ed insieme ai nostri due figli Giuliano e Francesca ci siamo regalati una vacanza (anche se breve (8gg) per il Kenya meta dei nostri sogni) da veri “turisti per caso”. Sì, perchè non appena avuta la certezza della disponibilità dei biglietti destinazione Malindi (anche se girando per l’Europa) ci siamo...
Scritto da: Sergio Strano
rapiti dal kenya
Partenza il: 06/01/2005
Ritorno il: 14/01/2005
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 3500 €
Ascolta i podcast
 
Ci chiamiamo Sergio e Alessandra ed insieme ai nostri due figli Giuliano e Francesca ci siamo regalati una vacanza (anche se breve (8gg) per il Kenya meta dei nostri sogni) da veri “turisti per caso”.

Sì, perchè non appena avuta la certezza della disponibilità dei biglietti destinazione Malindi (anche se girando per l’Europa) ci siamo immersi in internet per trovare un alloggio e il tutto senza perdere tempo… il giorno dopo avevamo il volo.

I vaccini li avevamo fatti anzitempo, non sono obbligatori ma… consigliati.

Ci siamo tutelati contro la Febbre Gialla (1 iniezione e dura 10 anni), il Tetano e la cosa più importante e raccomandata, la profilassi antimalarica. Per quanto riguarda quest’ultima le possibilità sono due, il Malarone, con poche controindicazioni del costo di circa 50 € e il Lariam, (Meflochina)consiglio di non leggere gli effetti collaterali perché non finiscono più però è mutuabile ( a noi non ha creato disturbi di nessun tipo).

Cerca…Cerca…Troviamo un sito che fa al caso nostro, è quello di Mariam, una connazionale che vive lì da tre anni.

Proviamo a inviarle un’e-mail e lei ci sorprende per la tranquillità con cui ci risponde dicendo di non preoccuparci che ci avrebbe pensato Lei per la sistemazione e tutto il resto e quindi,“fiduciosi “, alle 23.30 del 6 gennaio montiamo in macchina tutti “gasati” e via da casa nostra a Trieste in direzione Milano aeroporto di Malpensa.

Arriviamo con due ore di anticipo e dobbiamo superare la prima preoccupazione, “ritirare i biglietti prenotati via internet “!!! Ci sono, meno male!!! Alle 06.25 il nostro aereo decolla e arriva ad Amsterdam dopo circa un’ora e mezza per poi ripartire alle 09.25 alla volta di Nairobi ( teniamo conto del fuso orario, due ore avanti rispetto a noi).

PS – Costo per il visto di ingresso (40 €) non appena arrivati in aeroporto.

Attendiamo ancora un paio d’ore il III° aereo e finalmente alle 21.30 si vola direzione Mombasa Il viaggio è stato molto lungo, purtroppo non c’erano voli diretti disponibili per una famiglia di quattro persone come la nostra.

Dimentichiamo la stanchezza quando ci sentiamo avvolgere dal calore del clima e dai profumi tropicali, speriamo solo di trovare ad attenderci l’autista di Mariam, altrimenti sarebbe un guaio vista l’ora ormai notturna e una città dove è meglio non esporsi troppo con i bagagli.

Tiriamo tutti un sospiro di sollievo quando vediamo ben alto in vista tra la gente affollata nella sala dell’aeroporto con scritto a caratteri cubitali il nostro nome in mano a quella persona che aspettava noi.

Altre due ore di tragitto su strada alquanto dissestata e arriviamo a Malindi.

Finalmente alla una e trenta del mattino facciamo conoscenza con Mariam la quale ci aspettava assonnata e ci accoglie nella sua casa come fossimo stati di famiglia. Quattro chiacchiere di presentazione e racconti di viaggio e poi a nanna…Domani sarà una giornata da vivere pienamente.

Come già detto, abbiamo solo una settimana a disposizione e, senza perdere tempo, Mariam ci organizza il safari al Masai Mara (suo marito Said è una guida esperta) e il Safari blu .

Lei ci ha preso per mano e ci ha insegnato i primi passi in questo paese meraviglioso, cosa fare e cosa non fare, dove mangiare tipico spendendo poco, dove acquistare souvenir, insomma… La sua presenza è stata indispensabile e rassicurante.

Fare un safari al MASAI MARA è stato come entrare in un documentario, una immensa natura estesa fino all’orizzonte e gli animali liberi sono meravigliosi, non si può descrivere il fascino di questo posto incontaminato.

Anche i Masai sono un punto importante della Savana, con i loro colori, i loro costumi e i loro canti sono stati fonte di tranquillità e riflessione sulla vita frenetica che noi ci siamo costruiti.

Incredibile anche il SAFARI BLU. Si fa su una barca di legno con il fondo trasparente per poter ammirare centinaia di pesci coloratissimi.

Piccola fermata sulla prima barriera corallina per poter immergersi tra loro, la profondità dell’ acqua consente di appoggiare i piedi mentre i pesci ti fanno il solletico su tutto il corpo.

Il pranzo (riso con un sugo a base di pesce e cocco e grigliata di pesce), preparato al momento con molta cura dai nostri accompagnatori è stato davvero memorabile e succulento.

La visita al VILLAGGIO MUYEYE è stata quella che ha segnato di più la nostra vacanza e la nostra vita.

Ci hanno accompagnati tre ragazzi “beach boys “ ( Karisa, Samuel e Lucky ) per farci vedere dove e come vivono.

Siamo stati assaliti dai bambini che chiedono magliette e caramelle ma le magliette che avevamo erano già state tutte distribuite e con il prezioso aiuto dei nostri amici beach boys abbiamo distribuito pane (molto necessario) e biscotti anche perché le caramelle provocano la carie e poi chi li porta dal dentista??? Le loro case sono fatte di rami e fango, vivono nella miseria più assoluta ma ci offrono tanti sorrisi e calore umano.

Ci rimane l’amaro in bocca per aver fatto così poco, niente! Il villaggio accoglie un orfanotrofio e una scuola e quasi ogni cosa, banchi, lavagne, fontane e persino pavimenti, è stata fornita con donazioni di italiani che sono stati lì.

Ma ahimè, la nostra vacanza si conclude qui, con una memorabile serata nel nostro alloggio assieme ai nostri “angeli custodi”, così li chiama Mariam, davanti a dei ananas offerti da loro in segno di amicizia e con l’augurio di poterci rivedere al più presto, non appena possibile.

Torniamo nelle nostre belle case e continuiamo a fare la solita vita, ognuno per sé, insieme alle nostre ansie, depressioni, invidie ed arrivismi, ma questa gente ci ha rapito il cuore e la mente e per quanto sarà possibile, non staremo con le mani in mano a guardare la tv con la sua propaganda consumistica e logora; gli schiavi siamo noi.

Anche se i nostri due mondi sono così lontani, e non solo in senso geografico, possiamo avvicinarli facendo ognuno qualche cosa.

Aiutiamo quei bambini, quella gente! Abbiamo i recapiti per poter mandare dei soldi sia all’orfanotrofio che alla scuola (se volete anche voi queste informazioni contattateci pure!).

jumbo a tutti Sergio e Alessandra Giuliano e Francesca Se desiderate una vacanza per vivere l’Africa e non i soliti ed insignificanti villaggi turistici non esitate a contattar Mariam, il suo indirizzo e-mail è: said.Safari803@libero.It Potete anche consultare il sito: http://web.Tiscali.It/mariamvacanzeinkenya/



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche