Rangiroa, Moorea, Papeete, da sapere
Da sapere: · le zanzare o moscerini (cos’erano?) di Moorea nella stagione umida sono davvero moleste, colpiscono anche di giorno fin dal mattino, munirsi di repellenti, zampironi, fornellini, ultrasuoni, coprirsi e chi più ne ha più ne metta, ma non si resterà indenni comunque. · A Moorea evitare il giro dell’isola in pulmann che prevede soste in vari e ben definiti punti vendita, non ne vale la pena.
· Se io ci tornassi in bassa stagione (in alta non saprei), non prenoterei né sistemazione né voli interni. Da lì si può fare tutto e soprattutto conviene enormemente il pass aereo per più isole. Gran bel modo di visitare la Polinesia, se potessi ricominciare da capo farei così.
· Se vi orientate per alloggiare nelle pensioni/hotel più economici chiedete sempre di mostrarvi il bungalow/stanza. Benissimo Hotel Ibiscus a Moorea, bungalow grande e pulito con frigo e angolino cottura, giardino bello e curato. Accoglienza simpatica. Benissimo Hotel Mandarin a Papeete. Così così da Glorine a Moorea. E’ pulito, si mangia bene, accoglienza simpatica, ma attenzione ai bungalows, quello tutto di legno dentro tipo baita di montagna (il nostro) era carino, ma finestre inesistenti e caldo atroce; altri non hanno acqua calda, altri sono un po’ fatiscenti. La pensione a fianco “Teina e Marie”, stesso standard, dove stavano i nostri amici, ha bungalows sporchissimi e davvero mal messi (buchi nel tetto con tanto di pioggia sul letto), si mangiava davvero bene ma l’igiene delle stoviglie lasciava MOLTO a desiderare. (Lonely non attendibile).
· Conviene cambiare valuta allo sportello bancario dell’aereoporto di Tahiti, hanno le commissioni più basse che sono comunque fisse indipendentemente dalla cifra (noi andavamo in gruppo e cambiavamo tutti insieme). Non dappertutto si riesce ad usare l’euro, ma in ogni caso il cambio è comunque onestissimo e preciso al centesimo.
· I prodotti made in Polinesia sono pochissimi. NON è un posto dove convenga lo shopping. Il monoi migliore viene venduto sfuso in bottiglie di vetro dell’acqua minerale Perier al mercato di Papeete (carino, pulito e divertente). · A Rangiroa al diving “Six passengers” nella tariffa (alta) per immersione è compresa tutta l’attrezzatura (di ottimo livello) e soprattutto non c’è riduzione se si ha la propria, pertanto non conviene portarla.
· A Papeete gli indigeni ci hanno messo in guardia. Pare che sia molto diffuso lo scippo.
· A Papeete ovunque decidiate di mangiare cucina cinese, anche alle roulottes, le porzioni sono esagerate, con una portata ci si mangia in 3, ordinate con parsimonia! · In generale in Polinesia si mangia benissimo dappertutto e soprattutto non conviene quasi mai mangiare panini (sempre stracolmi di salsa a base di maionese, ricordarsi di dire di non metterla) infatti con poco denaro in più si mangiano magnifici piatti unici a base di carne o pesce.
Le perle da non perdere (in ordine di gradimento): · Rangiroa escursione in barca con Cosetta e Pascal (li conoscono tutti) per cercare di avvicinare i delfini (splendidi, grandi tursiopi) che vivono nell’oceano nei pressi della passe di Tiputa. Cosetta è italiana, valdostana ed è straordinaria, sa come attirare i delfini (senza cibo!) con parole ripetute e canzoncine. Se si è fortunati i delfini si avvicinano fino a venire sotto la prua della barca per guardarvi e l’emozione è indescrivibile. · Rangiroa. Spettacolo (spontaneo) dei delfini mattina e sera al cambio di marea quando nella passe di Tiputa si formano grandi onde ed i delfini vanno a giocarvi. Straordinario.
· Moorea. Gita in barca attorno all’isola fuori e dentro dalla laguna con bagno con razze (si fanno toccare) e squali (questi no, ma è meglio J).
· Rangiroa. Gite alla Laguna Blu ed all’ile aux récifs (isola dei coralli). Care ma ne vale davvero la pena, paesaggi e colori ineguagliabili. · Fatevi insegnare dalle ragazze polinesiane i vari modi di mettere il pareo!