Rajasthan: un sogno!
Abbiamo organizzato un tour individuale con l’ausilio del tour operator IL TUCANO scegliendo le località da visitare e gli alberghi dove pernottare.
1° giorno: Siamo arrivati a New Delhi con un volo degli Emirates dopo uno scalo di alcune ore a Dubai.
All’aeroporto siamo stati accolti dalla nostra guida indiana Anup, che parlava un italiano quasi perfetto, e dall’autista Jaswant Singh.
Il tempo di sistemare le nostre cose in albergo e abbiamo iniziato con la visita della citta’: il Parlamento, il Memoriale dedicato ai caduti in guerra, la Moschea.
Eravamo stanchi morti per il lungo viaggio e così abbiamo preferito ritornare in albergo per riposarci rinunciando alla visita di qualche altro monumento.
2° giorno: siamo partiti alla volta di Agra dove abbiamo visitato il Forte Rosso e il mitico Taj Mahal che ci ha incantato con la sua imponenza e la bellezza del marmo bianco incastonato di pietre dure e semipreziose.
Nel pomeriggio siamo andati in una cooperativa in cui venivano creati vari oggetti col famoso marmo e abbiamo acquistato un tavolino incastonato di pietre, pesantissimo ma molto bello.Ne è valsa proprio la pena! 3° giorno: siamo partiti per Samode, un piccolo paese posto su una collina dove non c’e’ nulla da visitare se non che l’antica Reggia dove un tempo viveva il Marajha, ora trasformato in un albergo da mille e una notte dove abbiamo dormito.
4° giorno: siamo partiti alla volta di Jaipur, definita la città rosa per le sue abitazioni costruite con l’arenaria: una città coloratissima, affollata di gente che ti vuole vendere di tutto: stoffe, cibo, spezie…
Un turbine di emozioni, di profumi, di colori; ci sembrava di essere su un altro pianeta! Abbiamo visitato il City Palace con le lussuose stanze del marajhà e delle sue mogli, i giardini, la collezione di armi; l’Hawa Mahal, ovvero, il Palazzo dei Venti in arenaria rossa con tante piccole finestrelle da cui anticamente le donne potevano osservare la strada sottostante senza essere viste; la Fortezza di Amber dove siamo arrivati dopo una salita di venti minuti sul dorso di un elefante.
A Jaipur siamo rimasti due notti e abbiamo pernottato nell’albergo più bello della città, il Rambagh Palace, l’ex residenza estiva del marajhà di Jaipur: un sogno,pieno di giardini, fontane, vari ristoranti molto chic con camerieri gentilissimi.
5° giorno: ci siamo recati presso una cooperativa dove abbiamo acquistato copriletti, cuscini, un sari, delle stole, tutto in seta e a prezzi abbastanza abbordabili per noi europei e subito dopo ci siamo recati in una gioielleria dove Morena ha speso una fortuna per acquistare degli orecchini in oro 22 carati e un’acquamarina…
Ma come si fa ad andare via da Jaipur senza avere acquistato almeno un gioiello? La città è al primo posto nel mondo per la lavorazione delle pietre preziose colorate.
Sarebbe stato un peccato (forse mio marito non è molto d’accordo..) 6° giorno: siamo arrivati a Pushkar, famosa meta di pellegrinaggio posta sulle rive di un lago.
Qui, infatti, c’è l’unico tempio dell’India dedicato al Dio Brama, il Dio creatore; un tempio molto bello pieno di gente che pregava e che portava in dono alla divinità garofani gialli e palline di zucchero; peccato fosse sporchissimo per via degli escrementi degli animali ma tutta l’India è così: la gente convive pacificamente con scimmie, vacche, elefanti, caprette, pavoni ed anche con i loro escrementi! Contenti loro..! Il 7°giorno, dopo le solite 3-4 ore di viaggio in fuori strada, abbiamo visitato l’incantevole città di Udaipur, detta la città bianca perché costruita in marmo bianco, posta sulle rive di un lago.
Abbiamo visitato il City Palace e i templi dedicati al Dio Sheva presso le cittadine vicine di Eklinji e Nagda.
Abbiamo pernottato due notti presso il Lake Palace, stupendo palazzo di marmo bianco costruito al centro del lago che raggiungevamo con una barchetta.
L’albergo aveva dei bellissimi giardini, fontane, decorazioni da mille e una notte; i turisti che non vi pernottavano venivano a visitarlo per ammirare la sua bellezza.
8° giorno: la nostra guida, di una gentilezza e una cultura eccellente, ci ha accompagnati nell’unica scuola d’arte e pittura riconosciuta dal marajhà locale.
Come al solito, non ci siamo fatti sfuggire due bellissimi dipinti che abbiamo acquistato in ricordo di questa bella città.
9° giorno: siamo giunti a Ranakpur, famosa per il tempio Jainista dedicato al capostipite Adinath: 1444 colonne di marmo bianco lavorate a mano, tutte l’una diversa dall’altra…Uno spettacolo! La sera siamo arrivati a Kumbalgarh .
Nell’albergo abbiamo assistito ad uno spettacolo di danze in cui alcune donne danzavano sulla lama di alcune spade e su pezzi di vetro.
10° giorno: abbiamo visitato la Fortezza circondata da una lunghissima muraglia, seconda per lunghezza a quella cinese.
Il decimo giorno siamo partiti alla volta di Jodhpur, definita la città blu per via degli edifici dipinti di questo colore per tenere lontane, a detta della guida, le zanzare.
Abbiamo fatto un giro della durata di due ore (!) circa nel Forte di Merangarh dove, anni fa, sono state girate alcune scene del film ”La spada nella roccia”.
Il Forte è imponente con delle bellissime stanze decorate con specchietti, la più bella si chiama ”stanza delle nuvole” tutta azzurra con dipinte delle nuvole.
L’albergo faceva parte della famosa catena indiana Taj, il Taj Hari Mahal con una bella piscina e degli interni sfarzosi.
Il giorno dopo arriviamo a Jaisalmer, la città d’oro per gli edifici in arenaria gialla.
Abbiamo fatto un giro nella città vecchia, che si trova all’interno del forte, laddove, abbiamo fatto amicizia con Kali Charan Singh, simpaticissimo venditore ambulante dal quale abbiamo comprato dei bellissimi ventagli realizzati con piume di pavone.
Successivamente abbiamo visitato i cenotafi della famiglia reale che non sono altro che delle tombe in arenaria gialla; qui abbiamo visto dei pavoni che si aggiravano tranquillamente tra le tombe.
Il dodicesimo giorno siamo giunti a Bikaner dove abbiamo visitato il Junagarh Fort e abbiamo fatto un giro in cammello sulle dune del deserto del Thar.
Qui eravamo vicini al confine col Pakisthan e c’erano un sacco di militari, faceva un po’ impressione.
La sera,prima di rientrare in albergo,ci siamo recati presso un negozio per l’ennesimo acquisto:delle bellissime stole in lana di cammello e seta.
Il penultimo giorno l’abbiamo trascorso a Mandawa dove abbiamo soggiornato in un Castello molto suggestivo munito di torri e cannoni.
L’albergo era gestito dal fratello del marajhà, un signore con dei lunghi baffi col quale abbiamo fatto una foto.
A Mandawa l’unica cosa da vedere sono le Haveli, le ricche case dei mercanti decorate con degli splendidi dipinti.
L’ultimo giorno siamo tornati a New Delhi; breve sosta al Radisson Hotel per una siesta, dopo di che, partenza alla volta di Malè, via Colombo, dove abbiamo trascorso 10 meravigliosi giorni sull’isola di Meeru all’insegna del relax e dello snorkeling.
…Segue racconto di viaggio alle Maldive…