Rajasthan e non solo

Un tour del Rajasthan e in treno fino a Varanasi
Scritto da: patrigna
rajasthan e non solo
Partenza il: 07/06/2019
Ritorno il: 26/07/2091
Viaggiatori: 4
Spesa: 2000 €
Il gruppo di viaggio è consolidato (4 adulti Lia, Grazia, Claudio e il sottoscritto), fondamentale perché l’India non è facilissima; forse per questa ragione rispetto ad altre volte si è stabilito in partenza di “trattarci bene” come alberghi. Il viaggio è stato organizzato dall’Italia fornendo un itinerario di massima all’Agenzia India Karni che poi ci ha rimandato nei dettagli a cui poi noi abbiamo fatto variazioni secondo i nostri desiderata; massima disponibilità da parte di India Karni e suggerimenti preziosi su cosa includere. Visti ottenuti con poche tribolazioni facendo tutto on-line. Partenza da Fiumicino per Delhi via Helsinki; scelta valida della FINNAIR per il rapporto qualità/prezzo. Quanto segue riporta fedelmente il diario di bordo che Grazia ha redatto quotidianamente (o quasi) con l’aiuto di Lia.

Diario di viaggio

8.08 – Arrivo a Delhi la mattina molto presto, con l’autista Manohar in nostra attesa; abbiamo subito chiesto di dedicare un po’ della giornata alla visita di Delhi prima di partire per Mandawa. Che dire? l’impatto con Delhi è bello tosto ma la visita della moschea e della tomba di Gandhi ed soprattutto gli spostamenti danno un’idea di cosa ci aspetterà in quanto a caldo, confusione e misticismo. Partenza per Mandawa a nostro avviso troppo presto ma ci siamo dovuti ricredere vista la bolgia infernale del traffico dentro e fuori Delhi. Mi soffermo a lungo su questa prima giornata perché l’impatto con questo mondo è davvero incredibile… a partire dalle mucche in ogni dove e l’allucinante modo di guidare degli indiani. Finalmente in serata si arriva a Mandawa, sistemazione in albergo-castello meraviglioso e visita alle Haveli.

09/08 – Partenza da Mandawa direzione Bikaner, lungo la strada ci siamo fermati a Fatehpur al tempio dei topi. Siamo entrati soli in 3 ma secondo me vale la pena perché non credo che si possa vedere un posto così in altra parte del mondo! A Bikaner l’albergo è nel palazzo del maraja. La città la si visita scorrazzati con un tuk-tuk e poi a piedi. Ci sono Haveli molto belli intarsiati, diversi dagli altri. Tempio Jainista, e mercato in pieno centro, maxi ingorgo in una stradina, roba da ricovero. L’autista Manohar sempre pronto a portarci ai parcheggi dei tuk-tuk e al ristorante da noi scelto.

10/08 – Trasferimento da Bikaner a Jaisalmer, dove pernotteremo 2 notti Ci siamo fermati a Ramdevra al tempio, un casino micidiale ma l’ingresso per in non credenti è facilitato anche se “in gabbia”; pieno di tempietti illuminati da lucine multicolore. Nel pomeriggio siamo arrivati all’albergo, da favola, tuffo in piscina e poi siamo ripartiti. Visto tempio jainista LodarvaJain Temple molto bello e di un giallo incredibile, e ci siamo resi conto perché Jaisalmer è detta la città gialla. Manohar ci ha poi portato a vedere i Cenotafi delle mogli e delle concubine dei vari maraja, belli e suggestivi al tramonto, peccato che il sole si faccia desiderare.

11/08 – Oggi visita guidata al forte di Jaisalmer. La guida parla veramente bene l’italiano. Il forte è una cittadina in cui ancora oggi vivono circa 3000 persone ed è questo che lo rende forse il più interessante fra quelli visti. La bellezza dei palazzi e dei templi è impressionante, facciate che sembrano merletti, templi che sono finemente decorati, il tutto di pietra arenaria. Fatto acquisti pesanti. In serata gita nel deserto con cammellata e cena all’aperto, purtroppo il sole si nasconde e il deserto africano è un’altra cosa.

12/08 – Tappa di trasferimento verso Jodhpur, 7 ore di auto e Manohar ha dato il meglio di se per muoversi in modo “deciso” nel caos del traffico extraurbano. Per spezzare il viaggio fermata a Osiyan: visti due templi, uno induista con tanto di tornelli per la coda, bello per la vivacità dei presenti, l’altro jainista integralista, abbiamo dovuto lasciare fuori l’acqua, lo zaino di Lia, e non abbiamo potuto fare le foto. Veramente bello e quasi mistico nella tranquillità e nel silenzio (eravamo soli) del luogo. Dopo cena primo burraco della vacanza.

13/08 – Jodhpur – Oggi visita alla città vecchia e dopo al forte. La visita alla città vecchia è risultata un po’ troppo presto in quanto le strade erano piene di negozietti ancora chiusi, forse il primo “errore” nella programmazione delle visite. Visita al forte e al palazzo del maraja con audio guida, molto bello e interessante. All’uscita ci siamo dovuti fermare perché stavano girando una pubblicità, menomale che c’era un bar ristorante dove abbiamo mangiato perché siamo potuti uscire un ora dopo. Pomeriggio a spasso per Jodhpur.

14/08 – Oggi trasferimento a Udaipur, lungo la strada ci fermiamo al Om Banna Temple. Piccolo tempio eretto recentemente per un miracolo dopo un incidente mortale, impressionante la devozione dei motociclisti e non solo; preso piccolo bracciale, da scooterista non si sa mai… Durante la tappa deviazione per ammirare il tempio jainista di Ranakpur: imperdibile per la sua impressionante la bellezza! Si tratta di un tempio in cui il filo conduttore è il numero 4, infatti ci sono 4 aeree, su 4 livelli sorretti da 1444 colonne. Il tutto su una collina da dove si vedeva tutta la foresta circostante. Prosegui della tappa su strada di montagna con meteo monsonico: acqua a secchi. Arrivo Udaipur e sistemazione in albergo bordo lago, coinquilini del maraja. Decisamente l’albergo più lussuoso e bello di tutto il viaggio e anche di più; con India Karni abbiamo avuto anche l’upgrade della camera che si è trasformata in una suite memorabile. Visita alla città con passaggio fuori dal castello con macchinina elettrica tipo golf… uno spettacolo!

15/08 – Oggi visita guidata del palazzo del maharana (grande guerriero) è immenso (in una parte ci hanno fatto l’albergo dove dormiamo). Pranzato con cibo di strada, fritto buono ma speziato e piccante. Con tuk tuk giro alla scoperta della città, il tutto sotto il “monsun”; impossibile la gita sul lago. Cena in autonomia.

16/08 – Giorno di trasferimento per Bundi, nel tragitto ci siamo fermati a Chittorgarh, anche qui impossibile non fermarsi; si tratta di un complesso immenso e visto fra le nebbie e la pioggia fine ha un’atmosfera incredibile. La parte più interessante è l’antico forte in rovina, comunque bello con templi e scimmie. Arrivo a Bundi dopo una strada dissestata anche questa sotto la pioggia. Albergo… normale dopo il lusso di Udaipur.

17/08 – Oggi ore 8,30 visita a Bundi al palazzo Garh Palace. Bello, e la bellezza è data dal fatto che sia tutto in un’atmosfera decadente che risalta la parte affrescata, con affreschi anche d’oro. Poi tramite una salita notevole, in qui si “sgrellava” a causa della pioggia siamo arrivati al Chitrasala palace, anche qui ci sono molti affreschi di notevole bellezza. Alla fine siamo arrivati all’auto tutti sani e salvi. In definitiva un complesso architettonico veramente bello che non avevamo previsto di visitare. Ora ci stiamo dirigendo a Pushkar, speriamo bene perché il monsone ha battuto tanto, a Bundi abbiamo fatto un “desvio” perché c’era la strada allagata. Arrivati a Pushkar siamo andati all’albergo palazzo storico molto bello con grandi camere e mobili d’epoca, poi passeggiata sotto la pioggia fino al lago sacro dove i famosi gradini erano invisibili a causa del troppo pieno (erano 30 anni che non veniva un monsone simile). Nonostante ciò abbiamo visto fare le abluzioni e abbiamo girato la cittadina in autonomia con cena in ristorante “da indiani”, Manohar, visto il clima ha avuto la gentilezza di contattarci per venirci a prendere dopo cena ma abbiamo risolto in modo autonomo.

18/08 – Trasferimento per Jaipur, arrivati siamo andati a vedere un tempio in periferia con piscina per le abluzioni con acqua sacra, il luogo era pieno di scimmie e situato in una gola abbastanza stretta. Poi siamo andati a 2 templi, uno indù dove abbiamo assistito all’apertura della tenda di Visnu e tutti i fedeli si sono messi a pregare. Poi sempre a uno indù dedicato a Ganesh con topo Ganesh grandi.

19/08 – Oggi visita alla città vecchia con guida parlante italiano, Raggy anche questa compresa nel pacchetto India Karni. Siamo passati a vedere dall’esterno il Palazzo del Vento, una meraviglia, con tante finestre merlate, rosa e veramente imponente. Giro per il mercato dei fiori, qui i fiori non sono per regalare o abbellire casa, sono per confezionare collane o donarli agli dei, oltre a zucchero braccialetti e tante altre cose. Mercato della frutta e verdura. Poi siamo saliti sull’elefante e andati all’Amber Fort; la passeggiata a dorso di elefante può sembrare una pacchianata ma invece ha il suo perché … non è detto che accada nuovamente ! Il forte una meraviglia, siamo arrivati in un ampio cortile dove si trova un loggiato con tante colonne, quella era la sala delle udienze. Un altro edificio, la sala degli specchi era la stanza di rappresentanza del maharajah. Bello da morire. Anche la visita delle stanze interne è stata molto interessante. Primo pomeriggio concesso alle signore per andare a vedere una bottega orafa dove tagliavano anche le pietre preziose e semi-preziose, mangiato un samosa una banana, ma non comprato nulla. Dopo visita alla bottega dei tessuti dove abbiamo visto come fanno la stampa a mano. Claudio e Luca si sono fatti fare una camicia poi consegnata in albergo alle 20. Come ultima cosa la guida ci ha portato a visitare l’osservatorio astronomico, astrologico, veramente interessante. Per il sottoscritto è stata una dell cose più interessanti che abbiamo visto, un parco a tema sull’astronomia dell’India del millecinquecento! A questo punto abbiamo “licenziato” la guida e l’autista e abbiamo girato per conto nostro per la città rosa: bellissima e caotica. Cena dietro l’albergo.

20/08 – Trasferimento ad Agra nel tragitto ci siamo fermati a Abhaneri a vedere un tempio molto antico e quasi in disuso molto bello ma soprattutto un pozzo antico, monumentale e veramente bello interamente (anche questa sosta consigliata da Manohar). A Fatehpur Sikri altra sosta: Questa è una “città ideale” costruita da un Imperatore moghul che la fece costruire senza strade, infatti c’erano spiazzi, gradini, giardini, ponticelli. Si è mantenuta veramente bene e è anche bella; una Pienza nel Rajastan. Infine siamo arrivati ad Agra, città non proprio bellissima …. ma domani il pezzo forte. 21/08 Compleanno di Claudio, alle 5,45 Manohar è venuto a prenderci per andare a vedere il Taj Mahal, una delle 7 meraviglie del mondo, e non aggiungo altro. Meglio di così non poteva andargli. Spostamento verso Orchha, oggi sarà una lunga giornata. A causa del monsone qualche strada è chiusa per cui abbiamo dovuto saltare la visita di Gwalior, anche perché dopo avevano da arrivare e vedere Orchha. Orchha è poco più di un paese, ma ha monumenti belli e decadenti, due palazzi del maharaja un cimitero con diversi Cenotafi e un tempio indù su diversi piani. tre di noi siamo saliti ai piani alti per cunicoli e anfratti mentre chi è rimasto all’entrata e ho visto la cacciata delle scimmie dai tetti del paese.

22/08 – Partiti in direzione Kajurao, dopo 4/5 ore ancora non siamo arrivati sempre a causa di strade impossibili e allagate. Arrivati nel pomeriggio siamo andati a vedere i templi indù con rilievi e statue con sesso tantrico, belli pure questi. Ne abbiamo visti 4//5 con guida che parlava italiano, compreso uno con un cinghiale enorme, ma il complesso ne comprendeva 22. Se vieni da queste parti Kajurao è imperdibile.

23/08 – Partenza ore 7,30 per Satna per prendere il treno per Varanasi; durante il tragitto abbiamo attraversato un Parco Nazionale e finalmente abbiamo visto un po’ di natura, a Satna l’autista ci ha lasciato al treno che ci porterà a Varanasi. La stazione è uno spettacolo: ci fotografiamo a vicenda con i locali, evidentemente sembriamo molto strani. L’esperienza del treno è stranissima, con temperatura polare, posti letto anche di giorno; tutto sommato viaggio lungo ma la parte passata sulla porta a vedere il mondo che sfila è davvero interessante. Arrivati a Varanasi un nuovo autista (non simpatico come Manohar) ci ha portato all’albergo, cena e poi a nanna.

24/08 – Giro a Varanasi con l’autista, altro tempio all’università con cerimonia del latte. Nel pomeriggio ci ha preso la guida molto affabile che parla italiano (questa l’abbiamo pagata a parte e sono contento di averla presa perché nel caos di Varanasi se si ha un solo giorno è indispensabile avere un accompagnatore che NON ti porta a comprare troiai), e siamo andati a giro per la città vecchia. Tappa obbligata i crematori lungo il Gange, in zona abbiamo preso un lassi buonissimo mentre passavano i cadaveri. I crematori non si possono non vedere; a noi rimarranno sempre sempre negli occhi ma con un sentimento positivo. In seguito abbiamo assistito alla preghiera serale che comprende mantra musica, gesti ripetitivi con vari oggetti. La facevano sui tetti delle case a causa del monsone, infatti il Gange è 18 mt. più alto del solito e quindi niente gita in barca. È iniziato a piovere e ci siamo rifugiati in un casotto lì vicino. Dopo abbiamo raggiunto la macchina in una bolgia di gente e rumori, per andare a cenare.

25/08 – Sveglia alle 4,30 alle 5 la guida ci ha portato a vedere le abluzioni nel Gange all’alba. In questo periodo ci sono 35000 pellegrini al giorno, mente nelle feste comandate arrivano a 300.000 al giorno. Ore 8 partenza per l’aeroporto per andare a Delhi. Arrivati abbiamo ritrovato Manohar che ci ha scorrazzato per la città. Abbiamo visto la città coloniale, il predecessore del Taj Mahal di Delhi, poi Red Fort e Chatni Cowk, la zona del mercato. Cena in un ristorante bello dove abbiamo mangiato veramente bene. Diciamo che abbiamo chiuso in bellezza.

26/08 – Partenza ore 6,45 direzione aeroporto.Sempre via Helsinki abbiamo raggiunto Fiumicino e quindi Firenze… Il viaggio è finito.

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