Rajasthan e Goa 3
Al mattino incontriamo in nostro autista che ci ha accompagnato per tutto il viaggio in Rajasthan, Rakesh: un uomo di una correttezza e di una professionalità eccezionali, ma soprattutto il nostro AMICO in India. Sicuramente quando tornerò farò fare a lui tutte le prenotazioni, alberghiere o voli o qualunque cosa mi venga in mente. Ci ha accompagnato, fatto da guida, consigliato e contrattato per noi (anche se non ne avevamo bisogno), un uomo straordinario in un paese di persone straordinarie. Ve lo consigliamo fortemente, specialmente dopo aver visto come si guida in India! Partiamo alla volta di Agra, dove abbiamo visitato il mausoleo di Akbar, il forte ed il Taj Mahal ed abbiamo pernottato. Non voglio soffermarmi su tutti i monumenti meravigliosi che abbiamo visto nel corso del nostro viaggio, perché vorrei trasmettere di più le sensazioni che i monumenti visti. Le sensazioni parlano di un Paese indimenticabile, straordinario, eccezionale, dove convivono hindù, sic, cattolici, musulmani, buddisti e tante razze e dialetti e persone in un miscuglio di odori (non puzze!), di colori (come dimenticare i sari, gli abiti più belli del mondo, che rendono le donne le più belle del mondo) di sorrisi, di gentilezza, di saggezza, di bellezza.
Il 24 partenza alla volta di Jaipur, dove abbiamo visto il forte, il City palace, il palazzo dei venti e abbiamo pernottato all’Alsisar Haveli, una casa indiana bellissima.
A Jaipur abbiamo visitato una fabbrica di tappeti, grazie a Rakesh, e ne abbiamo acquistato uno. Non so se abbiamo fatto un affare; sicuramente il contatto con le persone della fabbrica è stato il nostro affare, vedere come lavorano, come si comportano, parlare con loro, contrattare il prezzo per ore davanti a tazze di the fumanti resterà nei nostri cuori per sempre.
Il 25 partiamo per Udaipur, dove pernottiamo in una camera con vista lago. Ci siamo fermati due giorni, abbiamo visitato i palazzi, fatta una gita sul lago, girato tutta la città, parlato con tanta gente, fatto acquisti, contrattato, conosciuto. Udaipur è una città molto romantica ed è valsa la pena di restare due giorni.
Il 27 partenza per Jaisalmer, dove abbiamo lasciato il nostro cuore. Abbiamo pernottato nella camera più bella della città, in una torre con un terrazzo da dove si vede e si domina la città. La città d’oro, piena di ricchissimi trafori su pietra che proteggevano le donne nelle case dall’essere viste dalla strada e poter invece vedere la vita fuori dai palazzi. La cammellata nel deserto per vedere il tramonto, con l’aiuto del nostro Rakesh è stata eccezionale e molto economica! I ragazzi che ci hanno accompagnato sono diventati nostri amici così come i negozianti che ci hanno invitato a cena la sera, dopo che avevamo contrattato tutto il pomeriggio per un copriletto. Divertentissimi e simpaticissimi, ci hanno portato in un posto dove noi non saremmo mai andati da soli, ed abbiamo mangiato delle prelibatezze che non avremmo conosciuto.
Il 29 tappa a Pushkar, la città Santa dedicata a Brama, che circonda un lago Santo. Qui abbiamo pernottato nella suite con una splendida vista sul lago, dove all’alba migliaia di pellegrini vanno a purificarsi, circondati da incensi e canti e offrendo fiori alla divinità del lago.
Il 30 siamo rientrati a Delhi per ripartire i giorno seguente per Goa, dove ci siamo rilassati per una settimana in riva al mare in un’oasi di pace e di silenzio.
L’unico rammarico è stata la fretta con la quale siamo dovuti scendere a patti perché, essendo la prima volta in India, abbiamo optato per la quantità di posti da vedere e non per la qualità della visita lenta, che ti lascia apprezzare ed entrare meglio nell’anima del Paese che visiti.
Arrivederci Rakesh, arrivederci l’anno prossimo in Kerala e Tamil Nadu.