Rajastan, Ranthambhore, Varanasi

Durata 22 giorni dal 20 dicembre 2007 all’11 gennaio 2008: Rajastan, Ranthambhore, Varanasi, Dehli. In particolare: Mandawa, Bikaner, Jaisalmer, Johdpur, Udaipur, Puskar, Ranthambhore, Jaipur, Agra, Orchha, Khajuraho, Dehli. Volo aereo A/R con Alitalia, tutta l’organizzazione interna in India con 2 trasferimenti aerei interni concordata con...
Scritto da: PBììì
rajastan, ranthambhore, varanasi
Partenza il: 20/12/2007
Ritorno il: 11/01/2008
Viaggiatori: in coppia
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Durata 22 giorni dal 20 dicembre 2007 all’11 gennaio 2008: Rajastan, Ranthambhore, Varanasi, Dehli. In particolare: Mandawa, Bikaner, Jaisalmer, Johdpur, Udaipur, Puskar, Ranthambhore, Jaipur, Agra, Orchha, Khajuraho, Dehli. Volo aereo A/R con Alitalia, tutta l’organizzazione interna in India con 2 trasferimenti aerei interni concordata con agenzia locale. Alloggi in palazzi dei Maraja o alberghi di Lusso. Opinione sul viaggio: molto bello, grande esperienza da vivere, palazzi dei Maraja stupendi, persone dolcissime, cibo eccezionale (soprattutto per chi ama il curry e per la vastissima varietà dei cibi vegetali per i quali c’è da scoprire un mondo), shopping in quantità (per la qualità ci vuole un po’ d’attenzione e richiede quasi sempre una buona dose di stress). Io e mia moglie siamo arrivati al nostro primo viaggio in India con l’esperienza di tanti altri viaggi in giro per il mondo molti dei quali organizzati per conto nostro. Per l’occasione, ci siamo rivolti ad un tour operatore locale.Siamo rimasti molto soddisfatti in termini di accuratezza, professionalità e qualità del servizio ricevuto. Direi che tutto si è svolto perfettamente. L’auto messa a disposizione è stata una Ambassador con appena sei mesi di vita; è un nuovo modello riveduto rispetto ai modelli precedenti, tra l’altro, con un maggiore spazio disponibile per i passeggeri sui sedili posteriori: perfetta, comodissima, bellissima e naturalmente con A/C… più di una volta siamo stati avvicinati da estimatori (turisti e non) di questo “glorioso simbolo” del trasporto indiano per ammirare questo nuovo modello che continua a conservare tutto il suo vecchio fascino. Il nostro driver è stato perfetto e non ci stancheremo mai di ringraziarlo per la professionalità, la dolcezza, la discrezione, l’attenzione nella guida nonché i suggerimenti ed i consigli circa gli atteggiamenti da mantenere nelle varie circostanze in questo paese così diverso dal nostro. Non ha mai esercitato la benché minima pressione al fine di condurci in negozi per acquisti, dove, come è risaputo, è norma comune poi riscuotere provvigioni. Non possiamo fare altro che consigliarlo assolutamente, ben sapendo quanto sia importante avere, in tutti i sensi, un buon driver al fine della riuscita del viaggio. Suggerisco inoltre di non lesinare in una buona mancia, nel congedarsi dal driver e nel caso si sia rimasti soddisfatti, in quanto queste persone fanno principalmente affidamento sulla generosità del turista/cliente, infatti, i compensi che ricevono dai loro datori di lavoro sono, quasi sempre, molto scarsi. Pensiamo possa interessare sapere che non abbiamo avuto nessun problema con il cibo… e questo sia mangiando all’interno degli alberghi che nei ristoranti per turisti dove siamo stati portati; non abbiamo però, naturalmente, mangiato verdure crude o bevuto acqua che non fosse imbottigliata o bollita. Di seguito, per chi fosse interessato, un diario con descrizione giornaliera stilata da mia moglie durante il viaggio stesso.

Arrivati a Dehli con l’Alitalia alle ore una del 21/12/07 .Tutto bene . Il nostro primo hotel si chiama Sidharth. E’ pulito. Ci sono molti turisti anche orientali. Partiamo la mattina del 21 destinazione Mandawa con l’ambassador e una guida di nome Shankar. La nostra ambassador conferma lo stile classico della tradizione ma è un’auto rivisitata in quanto è più grande all’interno della ambassador che veniva prodotta precedentemente ed è perciò molto comoda. Ha soltanto sei mesi di vita e dentro è tutta nuova. Arrivo a Mandawa . Visita alle haveli, veramente meravigliose ma peccato, mal conservate. Ci spiegano che i proprietari, ricchi commercianti, perlopiù vivono nelle grandi metropoli e lasciano che queste meraviglie cadano a pezzi. Il nostro hotel è dentro al forte e si chiama castle Mandawa www.Castlemandawa.Com . Da ogni cosa sprigiona un’atmosfera di un ricco e glorioso passato. La nostra stanza nella torre dell’hotel (palazzo) ha un certo fascino non la cambierei con una stanza più moderna con più confort. La cena a buffet è molto buona; bello anche lo spettacolo di musica e danza. Costo della cena 35 euro per due persone 22dicembre Shankar ci viene a prendere come d’accordo alle 9.30 destinazione Bikaner. La strada che percorriamo è poco trafficata. Ci addentriamo sempre più nel deserto indiano fatto di sabbia dune, ma anche di piccoli arbusti. Escursione al forte con guida, visita al tempio di karni matha (tempio dei topi). Io non sono entrata perché già all’ingresso ce n’erano per me troppi. Alloggiamo all’hotel Laxmi Nivas Palace www.Laxminiwaspalace.Com . Un hotel storico, esistente già nel 9oo dove hanno alloggiato mahraja e vice re inglesi. Belle stanze grandi, eleganti e accoglienti. Abbiamo anche cenato nel bel giardino allietati da uno spettacolo di musiche e danze. Il costo della cena e stato di 22 euro per due persone. Domani mattina Shankar viene a prenderci alle 8.30 perché abbiamo espresso il desiderio di visitare i templi giainisti. 23 dicembre Per visitare i templi abbiamo percorso con il tuc tuc infiniti dedali di stradine stracolme di gente, animali: un’esperienza! Visita al villaggio di Ramdevra per visitare un affascinante tempio del Dio Ramdev venerato sia dagli indu che dai mussulmani. Centinaia di fedeli affollano il tempio. Lo onorano con offerte di ogni tipo: dolci fiori. Arrivo a Jaisalmer nel tardo pomeriggio. Visita ai templi funerari dedicati ai mahraja e mahraine (le mogli). Arrivo all’hotel Rangmahal http://www.Hotelrangmahal.Com/ un bell’edificio in arenaria gialla. Al momento lo stanno ulteriormente ampliando. La nostra camera è nuova e confortevole soprattutto il letto è un King size con materassi eccezionali. Dopo una bella doccia decidiamo di sperimentare un ristorante in città; perciò ci lasciamo guidare da Shankar che ci conduce al ristorante Jansalmer Junction, un posto semplice, ma accogliente. Ci hanno offerto un ottimo cibo indiano con una vasta scelta di piatti vegetariani e non. Anche qui c’erano un gruppo di musicisti e una deliziosa ballerina che è riuscita dopo vari tentativi a farmi ballare. Costo della cena 16 euro per due persone.

24 dicembre Partenza alla buonora (8.30) alla volta del forte con la nostra guida Sankar più un’altra guida parlante italiano. Abbiamo visitato il forte, due templi giainisti, uno induista; visitato due bellissime haveli decorate con arenaria incisa. Infine pranziamo al Golden Fort ; un ristorantino con terrazza e vista sul forte. Costo del pranzo per due persone 6 euro. Abbiamo percorso 50 km nel deserto con la nostra guida Sankar. Finalmente arriviamo al luogo dove abbiamo noleggiato i cammelli per il safari sulle dune del deserto. Assistiamo al tramonto assieme ad altri turisti (indiani), poi siamo tornati alla base. La cosa più bella è stata la galoppata con Laal (così si chiama il mio cammello ) nel deserto.

Abbiamo festeggiato la vigilia di Natale nel nostro albergo con un ottimo buffet allestito sia in giardino con griglia e forni all’aperto per la cottura di diversi pani, che sotto una grande tenda. Dopo cena come sempre siamo allietati da musiche.

25 dicembre Partenza alle 9.30 , dopo colazione, con destinazione Jodhpur. Si è trattato di una giornata spesa perlopiù per il trasferimento. Durante il tragitto merita certamente una sosta il paesino nel deserto del tar di Osiyan per i templi giainisti. Arrivo alle ore 18 all’hotel Ummeid Fortune ). Questa non è un’autentica residenza di mahraja, ma ne vuole imitarne lo stile, le camere sono molto spaziose ben arredate con grandi finestre. C’è una piscina meravigliosa ed anche un centro massaggi ayurvedi e una palestra. Il personale alla reception è molto gentile e preparato. Per la cena prenotiamo al Meh-ran Terrace. Indimenticabile serata, molto romantica, piacevole la passeggiata per arrivarci. Jodhpur di notte, dall’alto della fortezza, è veramente notevole: Anche il cibo è stato di nostro gradimento. Costo della cena per due persone euro 25.

26 dicembre partenza ore 10 dall’hotel fortuna per visitare il forte il museo Meherangarh. Tutto molto bello, interessante e soprattutto ben conservato. Siamo stati soddisfatti dell’ausilio dell’audioguida. Pranzato a Jodpur in un locale di nome Bolljhood. Ottimo cibo ed anche il servizio. Spese 4 euro per due persone. Al pomeriggio visita ai giardini e ai mercati. Acquistate spezie da M.V.Species (indicato anche dalla Lonely Planet) all’interno del mercato stesso. La signorina che ci ha seguito era molto gentile e preparata. Ci siamo scambiati gli indirizzi e mail .E mi ha promesso che mi invierà ricette per le tipologie di spezie che abbiamo acquistato. Abbiamo deciso di cenare al nostro hotel data la stanchezza. Buffet di buona qualità con ampia scelta di piatti vegetariani e non più qualche piatto cinese. Costo 22 euro per due persone.

27 dicembre Partenza alle 9.30 dall’hotel, destinazione Udaipur. Abbiamo viaggiato tutta la giornata per circa 9 ore facendo un paio di soste , una per pranzare ( questa volta il cibo non era dei migliori ) e l’altra a Ranakpur per visitare i templi giainisti. Indubbiamente i più bei templi giainisti che abbia mai visto. Stupendo il marmo bianco e le centinaia e centinaia di colonne finemente intarsiate. L’ambiente trasmette grande spiritualità. Sembra il luogo più giusto per meditare in pace e serenità . Il paesaggio finora si è rivelato piuttosto piatto e privo di interesse ma da Ranahkpur inizia la montagna e la vegetazione diventa più ricca, poi dopo circa 50 km iniziamo a percorrere una strada in costruzione costellata di ruspe uomini camion. Per eliminare le curve di questa superstrada abbattono la montagna. Forse sarebbe più facile creare dei trafori ma qui funziona diversamente, lo spettacolo è apocalittico. Massi enormi che vengono portati via da centinaia di camion. Sembra un lavoro immane, non solo sembra, lo è sicuramente. Siamo arrivati abbastanza tardi al Shiw Niwas Palace http://www.Hrhindia.Com/HRH_Properties/snp.Aspx . Questo palazzo oggi trasformato in albergo era stato costruito dal mahraja per alloggiare i suoi ospiti. Abbiamo contrattato per 100 Dollari un up-grade per la James Bond suite ( il set dove hanno girato il film Octopussy). Mi sono sentita veramente trattata come una mahraina. L’alloggio è composto da una sala da pranzo , una camera da letto, una cucina 3 salotti un bagno una stanza per gli armadi, tutto meravigliosamente arredato con finiture pregiate tipo lampadari di vetro soffiato, soffitti cesellati e affrescati, porte in legno finemente intarsiate. Gran bella nottata, completata da una cena a lume di candela e suoni di sitar nel giardino a bordo piscina del palazzo. Costo della cena 35 euro per due persone.

28 dicembre Questa mattina gita sul lago Piccola costo della gita per un’ora di barca 6oo rupie per due persone. Visita al city palace del Mahraja . Non è stata una visita accurata perché c’erano una marea di turisti in visita perciò abbiamo passeggiato all’interno del palazzo senza soffermarci troppo. Siamo in pausa caffè al fresco nell’area frontale al bel palazzo e facciamo quattro chiacchere con Sahnkar. Ripartiamo per visitare un giardino, gironzoliamo fino all’ora di pranzo al ristorante A Roma di Udaipur. Cibo ottimo sotto a un gazebo euro 8 per due persone. Visita al Monson Palace , residenza estiva del mahraja, trasformata poi in casa di caccia. E’ un palazzo somigliante più ad un castello delle fiabe, è anche molto bella la posizione. Dall’alto è possibile vedere tutta la città ed anche i laghi sottostanti. Partenza per Dehogard.

La strada è molto trafficata con tanti camions, attraversiamo diversi villaggi dove vi sono molte aziende che tagliano e vendono marmi poiché vicino vi sono le cave di marmo. Arriviamo alle ore 20.00. Non amo molto viaggiare quando fa buio non perché non mi fidi di Shankar , che peraltro è bravissimo e prudente, ma sono tesa perché non tutti viaggiano con i fanali in funzione. Il nostro albergo si chiama Dehogart Mahal http://www.Deogarhmahal.Com .Sorto nel 1600 era una residenza del mahraja divenuto albergo nel 1994 . Molto affascinante e ben tenuto. Anche il paesino con il suo market si è rivelato piacevole e vagamente più pulito. Abbiamo cenato all’albergo spendendo 28 euro per due persone. Buono il cibo ed anche il sevizio. Da menzionare la visita ai templi giainisti detti della nuora e della suocera del nono secolo. Meravigliosa anche la posizione in mezzo ad una folta vegetazione. 29 dicembre Partenza alle 9.30 . Il nostro itinerario prevedeva di raggiungere Chittorgarh per visitare un bel forte, ma per fare questo dovremmo tornare verso Udaipur fare 130 km per visitare il forte, riprendere la strada per 250 km verso Puskar dove abbiamo fissato l’albergo. Tutto questo con circa 8 ore di viaggio. Optiamo per un trasferimento diretto a Puskar: Lungo il percorso facciamo una sosta al Plaza (una catena indiana tipo autogrill) per uno spuntino. La strada percorsa per arrivare fino qui non è affatto bella dal punto di vista paesaggistico, inoltre è anche molto trafficata di camions. Arrivo alle 15 a Puskar, campo tendato Puskar Bag . Siamo in una vallata circondata da montagne. Il luogo è naturale e silenzioso un po’ in contrasto con i rumori assordanti delle cittadine che finora abbiamo incontrato . Alle 16.30 ci facciamo portare da Shankar sulle rive del lago sacro di Puskar E’ un luogo mistico. Qui i bramini ci fanno togliere le scarpe, ci invitano a pregare per noi e per i nostri familiari , poi gettiamo petali di rose nel lago, infine ci viene messo al polso un nastrino rosso: questo è il segno, i bramini ci hanno iniziato alla preghiera. Per questo chiedono una ricompensa di 50 Euro a testa… diamo 150 Rupie (loro comunque ci hanno provato). Poi assistiamo al tramonto assieme a tanta altra gente. C’è aria di festa molti suonano tamburi, sitar, “fumano” e salutano il giorno che se ne va. Cena al campo tendato e spettacolo con musiche danze.

30 dicembre Questa mattina dopo colazione abbiamo visitato un tempio indu su una collina. Molto gradevole la passeggiata e il panorama; dall’alto di questa collinetta è possibile vedere tutta la cittadina di Puskar e il lago sacro. Passeggiata nel centro di Puskar con miriadi di negozietti. I commercianti ti invitano ad entrare nei loro bazar ma non in modo insistente. Più difficile è evitare i numerosi accattoni che si avvicinano e tutti vogliono soldi per comprare chapati ( cioè il pane) è difficile negare loro qualche rupia ma alla fine mi stresso molto e quando arriva Shankar con l’auto per riportarmi al campo tendato mi sento salvata e sollevata. Sul tardo pomeriggio torniamo al lago sacro e ancora passeggiamo per la via principale di Puskar (molto bello e possibilità di shopping). Cena al Puskar Palace nel giardino. Qui siamo gli unici ospiti, mangiamo al buffet. Nella città sacra è vietato l’alcol e la carne perciò la nostra cena è semplice, ma trascorriamo una serata particolare in questo giardino colmo di palme alte e bracieri disseminati un po’ dappertutto. Costo della cena 16 euro per due persone. Dimenticavo di menzionare l’arrivo, al campo tendato, di un grosso gruppo di indiani venuti da Jaipur per festeggiare l’arrivo del nuovo anno. I giochi sono iniziati già nel primo pomeriggio ed hanno proseguito fino a tarda notte con danze e musiche dal vivo. Tutto ciò ha reso particolarmente vivace e allegro il nostro soggiorno al Puskar Bag: 31 dicembre Partenza dal campo tendato di Puskar non prima di avere fatto quattro chiacchere con altri gruppi di turisti italiani (assai pochi). Lungo il viaggio per arrivare al parco di Ranthambhore, il paesaggio è piuttosto noioso; la cosa più carina sono le coltivazioni nella grande campagna indiana uomini e donne al lavoro qualche villaggio che incontriamo poco prima di arrivare( ore 18).

Il nostro albergo strutturalmente sembra un palazzo di mahraja. Ha diversi giardini , anche una piscina si chiama Nhar Jarh ha 5 stelle L e le camere sono ampissime e confortevoli; la nostra è una splendida suite. Questa sera aperitivo in giardino poi buffet, musiche tradizionali ed anche discoteca con fuochi d’artificio allo scoccare della mezzanotte.

1 gennaio 2008 Questa mattina sveglia alle 6 per il safari nel parco. Ciò a cui tutti aspiriamo è di vedere comparire la tigre. Ritorniamo alla base alle10.30 . Abbiamo osservato diverse orme di tigre ma purtroppo solo quelle. Al pomeriggio alle14.30 faremo un altro tentativo. Nonostante i pochi animali il parco di Ranthanghore è molto bello con tanti laghetti, stagni e una folta vegetazione. Merita senza alcun dubbio una sosta. Anche oggi pomeriggio le nostre aspettative riguardo la tigre sono state disattese. La parte di parco che abbiamo visitato oggi è molto diversa dal punto di vista paesaggistico ma altrettanto selvaggia: rocce scoscese, dirupi, bellissimi anche i colori della macchia. Devo senz’altro menzionare il nostro albergo per quanto riguarda la qualità del cibo che ho trovato eccellente. Personalmente ho fatto i miei complimenti al cuoco. La tigre esiste davvero nel parco due gruppi di inglesi l’hanno vista per ben tre volte! 2 gennaio 2008 Questa mattina alle 9.3° partenza per Jaipur .Il tragitto che percorriamo è perlopiù in mezzo alla campagna. Molto particolari sono i villaggi che incontriamo; scene di vita domestica , bambini vocianti che vanno a scuola, donne che lavorano i campi, uomini accovacciati a fumare e a parlottare. Bellissimi i colori non solo delle vesti delle donne ma anche quelli dei campi giallo brillante coltivati a colza. Arrivati a Jaipur alle 15 .Visita della città. Visita al Galta (tempio delle scimmie), un luogo suggestivo, specie al tramonto. L’impatto con Jaipur è molto forte: traffico inquinamento, moto, cammelli, carretti, bambini mezzi nudi, muli, tuc tuc, capre, risciò, gente che vive ai bordi della strada, scrofe, mucche; tutti insieme in un grande caos infernale e vitale, talmente toccante che smetto di fare foto e mi guardo attorno, è lo spettacolo della vita che qui si manifesta in tutta la sua fantasia, anzi meglio dire in tutta la sua realtà. Per quanto avessi potuto immaginare l’India non è che una infinitesima parte di ciò che vedo e soprattutto ciò che percepisco. Un insieme di sentimenti contrastanti si impadroniscono di me. Mi dico che devo lasciarmi andare , accettare ciò che vedo.

Ai semafori bambini si accalcano ai vetri della nostra Ambassador: chi vuole qualcosa da mangiare, chi vuole venderti qualcosa. Tutti hanno in comune visi bellissimi, occhi dolcissimi e purtroppo anche vesti sporche e lacere.

Il nostro albergo si chiama Mansingh .La nostra stanza è ampia e ben arredata, dotata di tutti i confort, è anche silenziosa, perciò siamo molto soddisfatti. Cena al Four Seasons spese 14 euro per due persone.

3 gennaio 2008 Questa mattina accompagnati dal nostro autista Sahnkar e da una guida parlante italiano visitiamo il bel palazzo fortificato di Amber. Entriamo dalla così detta Porta del sole in sella ad un elefante. In questo palazzo in puro stile Raiput magnifici sono i marmi e molto eleganti le decorazioni. Visitiamo a pomeriggio la città e il city palace.

4 gennaio 2008 Visita agli affascinanti palazzi in arenaria rossa di Fatehpur Sikri, esempio di architettura dell’epoca Mogul. Arrivo ad Agra alle 17, visita al forte di Agra. Siamo all’albergo Clark Shiraz www.Hotelclarksshiraz.Com . L’albergo ha una hall magnifica, la stanza è ampia con vista sul Taj Mahal. Decidiamo di cenare fuori dall’hotel all’ Only restorant. Il locale è semplice frequentato sia da turisti che da famiglie indiane. Apprezziamo il cibo costo della cena 13 euro per due persone.

5 gennaio 2008-02-06 Questa mattina su consiglio di Sahnkar ci alziamo alle 6 per vedere il Taj Mahal all’alba, che, lui dice, offre una visione stupenda: non mi pento di avere seguito il suo consiglio. La visita al Taj Mahal all’alba vale bene una levataccia. Quello che mi appare è una meravigliosa scultura in madreperla sospesa nel cielo .

Riprendiamo il nostro viaggio verso Gwalior dove visitiamo il Man Mandir Palace e molto altro; per la visita siamo aiutati da una guida parlante inglese.

Lungo il nostro cammino facciamo una sosta alla cittadina di Dolpur presso una famiglia amica di Sahnkar. Li siamo accolti con calore e simpatia. Conosco Madù , una bella e giovane indiana che ci offre te e dolci. Facciamo delle foto insieme che le spedirò al mio ritorno in Italia. Lei vive al paese assieme ai tre figli e al fratello e qualche altro parente, mentre il marito lavora in fabbrica, nel sud dell’India e si incontrano ogni 5 o 6 mesi.

Arrivo ad Orchha nel tardo pomeriggio. Bellissima l’atmosfera nella cittadina colma di spiritualità: infatti siamo sulle rive del fiume sacro Betua , attorno a noi magnifici templi indù. L’Orchha resort www.Orchharesort.Com non è propriamente bellissimo, ma è decoroso e pulito. Il cibo è molto buono, anche la sala ristorante è accogliente e arredata con cura. Prima di cena ci rechiamo al centro del villaggio. Visitiamo un tempio indù dedicato al Dio Rama. Mi sorprendo come ogni volta all’entrata dei templi ci sia sempre tanta gente in preghiera o in procinto di donare fiori, dolci. La vita religiosa, spirituale li accompagna in tutte le azioni giornaliere. Questo spiega forse la ragione della loro dolcezza, disponibilità.

E’ vero, in questa ultima parte del viaggio il ritmo si è fatto più serrato, ma questo non mi infastidisce; i tempi di visita e di viaggio sono comunque sempre bene organizzati ed io non mi sento stressata.

6 gennaio 2008 Visita al Jahangiri Mahal bellissimo esempio di architettura indù a Orchha poi proseguimento per Khajurao . Arrivo nel primo pomeriggio. Il nostro albergo si chiama Klarks Khajurao http://www.Hotelclarks.Com/location/khajuraho.Htm , è un albergo turistico a quattro stelle non particolarmente bello, piuttosto ordinario. Le stanze sono dotate di tutti i confort ed è pulito . A pomeriggio visita ai templi di Kandariya Mahadev : un incredibile complesso di templi considerato oggi patrimonio dell’umanità (con le famose riproduzioni kamasutra). Più di 500 sculture ricoprono interamente i templi e risalgono al nono secolo . Da non perdere! Molto gradevole anche la passeggiata nel paesino di Khajurao. Buona la cena all’hotel con buffet.

7 gennaio 2008-02-06 Questa mattina facciamo colazione con calma all’hotel poi una passeggiata al centro del paesino per fare qualche acquisto prima di prendere l’aereo che ci porterà a Benares (Varanasi). Salutiamo affettuosamente Shankar che ci ha guidato sempre con la massima attenzione e cortesia. Siamo stati veramente fortunati con il nostro driver! Un viaggio in un paese come l’India un autista non abile, non gentile o insensibile avrebbe fatto la differenza per la riuscita del viaggio.

L’aereo ha un ritardo causa la nebbia a Delhi : invece di arrivare alle14.40 a Benares arriviamo alle 18.30. Veniamo prelevati dal nuovo driver che si chiama Muma. Arriviamo all’albergo Radisson http://www.Radisson.Com/vnsin . Si presenta molto bene già all’ingresso. Anche la camera è bella luminosa spaziosa e pulita. C’è anche un centro benessere con possibilità di fare massaggi o bagno turco. Restiamo all’albergo per la cena. Il ristorante è molto grazioso e moderno. Mangiamo cibi vegetariani. Ci portano molti piatti e tutti molto buoni. Costo della cena 20 euro per due persone.

8 gennaio 2008 Questa mattina visita a Sarmath cittadina importante per la religione buddista .Qui Budda ha tenuto il suo primo sermone. Incontriamo fedeli da tutto il mondo. Al tramonto raggiungiamo le rive del Gange. Facciamo un giro in barca: qui la gente mangia, prega, canta si lava, vive e muore, assistiamo infatti ad alcuni funerali indù. Sopra alte pire vengono posti i corpi dei defunti, poi cremati . Molto suggestivo il rito di suoni e canti tenuto dai bramini per salutare il Gange all’imbrunire (gli augurano la buona notte).

9 gennaio 2008 Questa mattina, alle 06.00, salutiamo il nuovo giorno navigando di nuovo il fiume Gange. Assistiamo a scene di vita quotidiana: abluzioni mattutine, gente che prega, altri che fanno il bucato … mentre le pire continuano a bruciare. Tutto si svolge con grande naturalezza, oserei dire dolcezza.

10 gennaio 2008 Partenza dall’ hotel Radisson alle 14,30 per l’aeroporto di Varanasi . Abbiamo l’aereo alle 17.30 che dovrebbe arrivare a Delhi alle 18.30. Purtroppo le cose non sono andate così a causa di ritardi aerei. Siamo arrivati all’hotel Siddarth di Delhy alle 23; a quel punto, alla recepiton ci hanno detto che l’albergo era tutto completo perciò ci spedivano ad un altro albergo a 30 km di distanza. Conclusione: arrivo all’altro hotel ( un po’ più brutto dell’altro ) alle ore 24. Non è assolutamente accettabile essere messi sulla strada alle ore 23.00 con la stanza prenotata! Indagando scopro che a molti altri turisti è toccata la stessa sorte. Presto si è svelato il mistero: siccome c’era la Fiera dell’Automobile, che presentava tra l’altro la nuova mini auto popolare della azienda Tata, in molti sono arrivati da tutte le parti del mondo, perciò gli hotel hanno avuto molte richieste ed alcuni hanno rivenduto le stanze.

11 gennaio 2008 La nostra nuova guida ci viene a prendere dall’hotel alle 10.00: tour di Delhi, con visita ai più importanti monumenti: il forte, la moschea, il mausoleo e altro ancora. Visita a Delhi vecchia in risciò (lo raccomando): un dedalo di stradine stracolme di negozietti, bella anche la parte di mercato dedicata alle spezie. Spuntino da Karim poi tour dei vari shopping center. Siamo un po’ stanchi, decidiamo di cenare al ristorante cinese che si trova allo Sheraton ci rilassiamo un po’ nella bellissima hall dell’albergo prima di andare all’aeroporto. Partenza alle 2.50 da Delhi con un 767 dell’Alitalia. Arrivo previsto alle 7.40 a Milano , poi un ‘altra sosta in attesa dell’aereo che ci porterà a Bologna .



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