Quebec in camper con 2 bambini

Ecco qui il diario del nostro bellissimo viaggio in camper alla scoperta del Québec, assieme ai nostri due bambini Gianluca di 9 e Matteo di 7 anni. Consigliamo vivamente una simile vacanza con dei bambini, che hanno apprezzato con noi i magnifici paesaggi, l’immensi spazi e la fauna canadese, e che con un camper hanno sempre a disposizione sia...
Scritto da: Pepeto
quebec in camper con 2 bambini
Partenza il: 20/06/2004
Ritorno il: 10/07/2004
Ecco qui il diario del nostro bellissimo viaggio in camper alla scoperta del Québec, assieme ai nostri due bambini Gianluca di 9 e Matteo di 7 anni. Consigliamo vivamente una simile vacanza con dei bambini, che hanno apprezzato con noi i magnifici paesaggi, l’immensi spazi e la fauna canadese, e che con un camper hanno sempre a disposizione sia un posto dove fare un riposino o per giocare, sia un posto sempre pronto per fare uno spuntino. Avendo pianificato bene e già in anticipo il nostro viaggio, abbiamo potuto approfittare di occasioni favorevoli sia per il volo come per il camper, così che la spesa totale non supera il costo di una simile vacanza in un bel villaggio turistico in Italia. Facciamo seguire il diario che abbiamo scritto durante il viaggio, che accanto a pure esperienze personali può dare alcuni consigli a chi voglia intraprendere un viaggio simile. Siamo volentieri a disposizione per ulte-riori informazioni. Sicuri di tornare ancora in Canada, vi salutiamo cordialmente Verena e Achille *** Domenica 20.06.2004 Poschiavo (Svizzera) – Montréal Da amici veniamo portati all’aeroporto di Milano Linate. Alle 11:30 finalmente l’aereo lascia l’Italia alla volta di Londra Heathrow, dove atterriamo alle 12:30. Abbiamo molto tempo a disposizione, così che visitiamo l’aeroporto e pranziamo. Alle 17:15, con un ritardo di un’ora, ecco che l’aereo prende il volo verso il Canada. Trascorriamo quasi sette ore mangiando, dormendo, ascoltando musica e guardando dei film sul mini-schermo davanti ad ogni passeggero. Alle ore 19:30 locali (01:30 per noi) atterriamo a Montréal-Dorval, da dove prendiamo un taxi che ci porta direttamente all’Hotel Days Inn, dove abbiamo prenotato per 3 notti. Stanchi, ma felici di essere arrivati alla meta, ci corichiamo alle 22:30 locali, mentre per noi sarebbero già le 04:30 del mattino. Lunedì 21.06.2004 Montréal Dopo colazione partiamo subito alla scoperta di questa grande città. In metropolitana ci rechiamo al Parco Olimpico, dove visitiamo il Biodôme, dove nel vecchio velodromo olimpico sono stati ricostruiti quattro diversi ecosistemi, con relativa fauna e flora. Saliamo quindi con la funicolare lungo la torre pendente dello Stadio Olimpico, dalla quale si gode una magnifica vista sulla città e la regione attorno. Torniamo quindi in centro città dove, nel Vieux-Montréal, affittiamo quattro biciclette, con le quali, passando dalle strane costruzioni chiamate “Habitat 67”, arriviamo alle isole in centro al fiume San Lorenzo, zona tipica di svago dei montréa-lais. Sull’isola di Notre-Dame facciamo sempre in bicicletta il giro del circuito di Formula uno. Dopo aver fatto il giro anche dell’isola di Ste-Hélène, torniamo a restituire i nostri veicoli nel Vieux-Montréal. Con metropoli-tana e bus ci rechiamo quindi sul Mont Réal, che domina la città con una vista imprendibile. Dopo esser tornati in città ci rechiamo in Chinatown, dove gustiamo una gustosa cena cinese in un ristorante con un buffet immenso. Ritorniamo quindi all’albergo, poiché i bambini sentono i postumi del jet-lag. Martedì 22.06.2004 Montréal Oggi dormiamo più a lungo, stanchi della pedalata di ieri. Dopo colazione andiamo in centro città vecchia, dove vediamo la più vecchia banca canadese e la Basilica di Notre-Dame, nella quale assistiamo ad una prova dell’Orchestra sinfonica di Montréal. Ci spostiamo quindi nel centro città commerciale, tra architettonici grattacieli ed immensi centri commerciali. Dato anche il tempo piovoso, visitiamo la “città sotterranea”, rete di negozi, metropolitana, ristoranti e luoghi di svago che permette in inverno di spostarsi tra i diversi grattacieli senza uscire nel freddo dell’inverno canadese. Qui mangiamo in uno degli infiniti snack-bar che offrono spe-cialità di tutto il mondo. Facciamo quindi spesa all’ingrosso, acquistando jeans e scarpe da ginnastica. Dopo essere tornati in superficie in Rue Universitée McGill, rimaniamo molto impressionati dai grattacieli blu della Banque National de Paris, nonché dalle statue antistanti chiamate “la foule illuminée”, Torniamo quindi all’Hotel per cambiarci. Per cena siamo invitati in un ristorante italiano da una famiglia co-nosciuta anni prima. Mercoledì 23.06.2004 Montréal Alle ore 10:00 prendiamo la metropolitana fino in periferia della città. Da qui in taxi ci spostiamo a Laval, do-ve verso le 11:00 possiamo ritirare il camper. Dopo aver ricevuto le necessarie istruzioni, dopo i dovuti con-trolli, dopo aver sistemato tutti i nostri bagagli e dopo aver fatto la spesa all’ingrosso, finalmente partiamo con il nostro bestione. Per arrivare alla riva sud del San Lorenzo, dobbiamo ritraversare la città e passare per il Pont-Jacques-Cartier. Siamo coinvolti in un gigantesco imbottigliamento del traffico, causato sembra da un incidente che ha coinvolto 5 camion nel tunnel che passa sotto il San Lorenzo. Ci mettiamo quindi ol-tre due ore per i primi trenta chilometri. Finito il traffico continuiamo sulla HWY20 e passando da Saint-Hyacinthe e Drummondville arriviamo a Pierreville-St-Elphège presso la fattoria Cavaglia, di proprietà della famiglia Gianoli, nostri ex vicini di casa. Sono molto contenti di vederci e, con una buona cena preparata re-stiamo fino a tardi con loro a discutere di vecchi ricordi e della vita attuale in Europa. Dopo mezzanotte ci co-richiamo per la nostra prima notte in camper, davanti alla fattoria. Giovedì 24.06.2004 Ferme Cavaglia – Québec Oggi è la festa della provincia del Québec. Mangiamo la colazione assieme alla famiglia Gianoli. Partiamo quindi verso nord-est e, costeggiando la riva sud del San Lorenzo, continuando fino alle porte della città di Québec, dove prenotiamo al campeggio KOA per due notti. Dopo un pranzo veloce in camper, attraversiamo il quasi centenario ponte Pierre-Laporte, che è il primo ponte sul San Lorenzo arrivando dal mare. Andiamo subito a vedere il Parco Acquarium du Québec, dove vediamo diverse specie di pesci, nonché animali legati al mare, come le foche e gli orsi bianchi. Terminata la visita percorriamo la strada lungo il fiume San Lorenzo fino a raggiungere il porto di Québec. Dopo aver parcheggiato, passeggiamo tra le viuzze del Vieux-Québec, molto turistiche, con tra le altre la famosa Rue du Petit-Champlain. Dopo aver trovato un ristorante abborda-bile in zona, ciò che non è facile, mangiamo la cena, prima di ritornare al nostro campeggio, dall’altra parte del grande fiume.

Venerdì 25.06.2004 Québec Alle 10:00 lasciamo il campeggio seguendo la riva sud del San Lorenzo per una quindicina di chilometri fino alla città di Lévis, dove lasciamo il camper. Con il traghetto attraversiamo il fiume arrivando direttamente al porto di Québec. Ci rechiamo subito nella città alta con la funicolare, dove visitiamo dapprima la Basilica di Notre-Dame. Dopo aver visto un negozio completamente dedicato al Natale, assistiamo ad un’interessante presentazione multimediale in 3D “Québec experience”. Passeggiamo quindi tra i vicoli degli artisti nella città vecchia, nonché sui terrazzi davanti al maestoso Hotel Château Frontenac.

Dopo aver pranzato in centro, passando dalla Chapelle des Jésuites, saliamo sulle mura della città verso il Parlamento del Québec. Visitiamo quindi la fortezza della Citadele, ora base del museo del 22. Reggimento reale, nonché residenza estiva del Governatore (al momento Governatrice), rappresentante della Regina in Canada.

Girando attorno alla Citadele scendiamo dalla Promenade del Governatore, tornando al terrazzo Dufferin, dal quale si gode una magnifica vista sulla città bassa, nonché sul San Lorenzo fino all’isola d’Orléans.

Alle 17:40 riprendiamo il ferry che ci riporta a Lévis a riprendere il camper, con il quale torniamo al campeg-gio, dove ci prepariamo una bella cena a base di bistecche e risotto.

Sabato 26.06.2004 Québec – St.-Aimé-des-Lacs Partiamo dal KOA Québec, e attraversando il Pont du Québec, les Plaines d’Abraham e le periferie a ovest e nord della città di Québec, arriviamo alle cascate di Montmorency. Dopo aver visto questo impressionante saldo d’acqua più alto delle cascate del Niagara passiamo il lungo ponte che porta all’isola d’Orlèans. Dopo una fermata alla chiesa di Saint-Jéan, proseguiamo per Saint-François dove da un osservatorio si vede gran parte dell’isola e il San Lorenzo per oltre 30 chilometri in direzione della foce. Facciamo quindi un giro con il camper in un parco privato popolato da una bella mandria di bisonti. Ci fermiamo à Ste-Famille a mangiare una crêpe di tonno e verdura, nonché di fragole e sciroppo d’acero per i bambini. Andiamo anche a visitare un’érablière, dove ricavano il famoso sciroppo d’acero. Tornati sulla terra ferma ci fermiamo a visitare l’impressionante Basilica di Sainte-Anne-de-Beaupré. Passando da Baie-Saint-Paul arriviamo al campeggio Sport-Action di Saint-Aimé-des-Lacs, dove riserviamo un posto vicino al lago. Dopo cena percorriamo la strada che porta fino all’entrata del parco nazionale des Hautes-Gorges-de-la-Rivière-Malabie, sperando di vedere della selvaggina. Vediamo solo un porcospino morto sul ciglio della strada. Torniamo quindi al cam-peggio per andare a dormire.

Domenica 27.06.2004 Saint-Aimé-des-Lacs – Tadoussac Lasciamo il campeggio e torniamo sulla riva nord del San Lorenzo, che costeggiamo passando da Malbaie e Saint-Siméon, sotto continui temporali. Arriviamo quindi a Baie-Sainte-Catherine dove traghettiamo il fiordo del Saguenay fino a Tadoussac. Dopo aver pranzato, alle 15:30 ci imbarchiamo su una motonave. Facciamo un giro di 3 ore nella baia del San Lorenzo, nonché nell’entrata del fiume Saguenay, dove vediamo alcune balene (petit roqual), dei beluga e della foche. Malgrado che non abbiamo visto tanti animali e malgrado i continui cambiamenti meteorologici, l’uscita in nave è stata interessante. Dove aver rigovernato e aver fatto bucato dei panni sporchi della settimana, ci intratteniamo con un insegnante che è venuto con alcuni studen-ti in bicicletta da Montréal fino a Tadoussac. Ultimi minuti della giornata a scrivere il diario e a preparare l’itinerario per l’indomani. Quindi tutti a nanna, sotto una pioggia battente.

Lunedì 28.06.2004 Tadoussac – Chicoutimi Dopo colazione andiamo ritorniamo in paese a Tadoussac a visitare il centro d’interpretazione dei mammiferi marini, dove oltre alle diverse spiegazioni e esposizioni vediamo un film sui cetacei. Terminata la visita per-corriamo il sentiero de la Pointe, dove si vede aprirsi il bel fiordo di Saguenay. Lasciamo quindi il paese e continuiamo parallelamente al fiordo di Saguenay. A Sacré-Coeur facciamo una deviazione per poter effetti-vamente vedere il fiordo. Rientriamo sulla HWY 172 e, dopo aver visto un bel ponte coperto, proseguiamo per Sainte-Rose-du-Nord, un pittoresco paesino in riva al fiordo che appartiene alla lista dei “villaggi interes-santi” in Québec. Il tempo continua a cambiare da temporali medio-forti a sprazzi di cielo sereno e sole co-cente. Continuiamo quindi per Saint-Fulgence e quindi arriviamo al campeggio “de la Carrière”, presso Chi-coutimi-Nord. In serata andiamo in centro città di Chicoutimi dove ceniamo a base di pollo e passeggiamo nel parco in riva al fiordo/fiume Saguenay, dove c’è una festa popolare con musica e con la gente che balla in modo simmetrico.

Martedì 29.06.2004 Chicoutimi – St.-Félicien Dopo la colazione e una bella doccia partiamo verso le 10:15 lungo la strada HWY 172 verso il grande Lac St.-Jean. Raggiungo Alma, il tempo è discreto e proseguiamo lungo la strada che costeggia il lato sud-ovest del lago. Ci fermiamo in un’area di parcheggio a fare pic-nic a base di panini, pomodori e frutta, con un’imprendibile vista sul vasto Lac St.-Jéan, che tra l’altro è circondato da una nuova pista ciclabile lunga più di 220 km. Arriviamo a Val-Jalbert, dove sulle rive del fiume Ouitchouan, all’inizio del 20esimo secolo era stato costruito un villaggio con oltre 80 case in legno attorno ad una allora modernissima fabbrica di cellulo-sa. Visitiamo questo villaggio che da alcuni decenni è stato ripristinato a scopi turistici. Saliamo anche con una piccola funivia fino alle cascate superiori, da dove veniva incanalata l’acqua che serviva sia per traspor-tare i tronchi verso la fabbrica, sia per far funzionare la fabbrica stessa, segando, macinando e quindi pres-sando la pasta di legno per creare la cellulosa, che mandavano quindi via Lago St.-Jean con i bastimenti fino a New York e a Londra per realizzare la carta per i giornali. Durante la visita siamo disturbati sia da due grandi acquazzoni, come pure da fastidiose zanzare. Terminata la visita del villaggio Val-Jalbert continuiamo per Roberval e, sempre costeggiando le rive del Lago, arriviamo a Saint-Félicien, dove ci accampiamo al camping municipale. Siccome continua a piovere a dirotto, giochiamo un po’ a carte, quindi prepariamo una spaghettata con polpa di granchi, nonché insalata di cavolo e carote. Alle 21:00 decidiamo di andare ancora ad un cinema poco lontano dal campeggio, dove vediamo la versione in francese del film “Harry Potter e il prigioniero di Azkaban”. Mercoledì 30.06.2004 St.-Félicien – Lac Charron Poco dopo le 10:00 ci trasferiamo allo Zoo Sauvage di St.-Félicien, che si trova a 500 metri dal campeggio. Dapprima vediamo un video di 20 minuti sulla biodiversità Boreale, dove mostrano la fauna e la flora del Ca-nada. Dopo aver visto la gabbia degli orsi bianchi, dove una coppia di gemelli di questi plantigradi si divertiva a giocare con un pallone nella grande vasca, proseguiamo subito per il piatto forte del parco, un giro con un trenino-gabbia lungo un percorso di oltre 7 km attraverso un ambiente ricostruito della natura canadese, tra foreste, praterie e tundra, per vedere gli animali che ci vivono in (semi)-libertà. Vediamo tanti orsi neri, alci, cervi della Virginia, cervi elk, bue muschiati, bisonti, lupi, nonché tante marmotte, uccelli vari e cani delle pra-terie. Magnifico ! Continuiamo con la visita dello Zoo, vedendo quegli animali che vengono tenuti in recinti appositi, poiché non possono lasciarli in libertà, come le linci, i puma, i castori, i ghiottoni, i gritzly, alcuni ser-penti e le foche. Dato che avevano dimenticato di obliterare il nostro biglietto, decidiamo quindi di rifare un giro con il trenino-gabbia.

Sono le 17:00 quando usciamo dal parco e, dopo aver fatto scorta di viveri e benzina, partiamo verso il (grande) nord sulla statale 167. Su strade quasi tutte diritte in una zona collinosa, attraversiamo grandi fore-ste e costeggiamo ameni laghetti. Passando per la riserva faunistica di Ashuapmushuan, arriviamo quindi ad un campeggio selvaggio in riva ad un laghetto, il Lac Charron, dove ci sono già accampati due pescatori. La sera, sotto la pioggia che ricomincia, ceniamo mangiando tortellini al sugo e funghi. Dopo aver chiacchierato un po’ accanto al fuoco con i due pescatori, che tra l’altro ci offrono un assaggio del loro bottino del giorno, ritorniamo al camper a dormire, sicuri che in questo posto sperduto nessuno potrà disturbare il nostro sonno … Giovedì 01.07.2004 Lac Charron – Lac Beauchamps/Amos Purtroppo la nottata non è stata così tranquilla come sperato, dato che da un foro d’aerazione del camper rimasto aperto abbiamo un’invasione di fameliche zanzare, che ci pungono tutti, ma soprattutto i bambini, un po’ dappertutto. Dopo aver salutato i nostri pescatori lasciamo il nostro campeggio e la regione del Saguenay-Lac-St.-Jean per entrare in quella del Nord-du-Québec. Arriviamo quindi alla città di Chibougamau, che con i suoi 9000 abitanti, di cui la maggior parte indiani, è il più grande insediamento del Grande Nord del Québec. Conti-nuiamo quindi sulla statale 113 in direzione ovest, passando tra gli altri per Chapais, dove visitiamo un cimi-tero indiano. Dopo esserci fermati al Lac Renault per pranzare continuiamo per innumerevoli chilometri pas-sando tra le immense foreste canadesi, vedendo saltuariamente piccoli villaggi perlopiù abitati da indiani. Al-le 16:30 entriamo nella regione di Abitibi-Témiscamingue. A Senneterre deviamo verso Amos, dove per dei lavori in corso dobbiamo passare per una strada sterrata. Un camion sulla corsia opposta ci spara un sasso nel parabrezza, causando un buco nel vetro. A parte lo spavento e il danno relativo, niente di grave. Conti-nuiamo quindi fino al campeggio municipale di Lac Beauchamps, presso Amos. Allacciati acqua, elettricità e scarichi prepariamo la cena a base di risotto e bistecche fatte alla brace. Dopo un dessert di fragole e panna e una partita a carte, subito a nanna! Tra l’altro oggi è festa nazionale del Canada, ma nel nord del Québec, di fede piuttosto separatista, non ve-diamo alcun riferimento a questa festività.

Venerdì 02.07.2004 Amos – Fort-Témiscamingue Ci alziamo preso e, dopo la doccia e la colazione, partiamo per il centro di Amos, dove cerchiamo un officina per cambiare il parabrezza del camper. Troviamo il garage “Docteur parabrise”, che durante il tempo della sostituzione, ci mette a disposizione un jeeppone per visitare i paraggi. Andiamo quindi al Réfuge Pageau, un centro di accoglienza per animali selvaggi feriti o abbandonati, dove vediamo soprattutto alci, cervi, orsi, lupi, linci e altri. Tanti animali rimangono feriti da tagliole, da fucilate, nonché da incidenti stradali. Il Signor Pageau dedica tutta la sua esistenza a questa bella opera. Tornati a Amos, dopo aver visitato la cattedrale rotonda dedicata a S.Thérèse d’Avila , pranziamo in un McDonald. Alle 14:30 possiamo ritirare il camper e possiamo ripartire in direzione di Rouyn-Noranda, dove ci fermiamo a vedere la maison Dumulon, casa storica del luogo. Rouyn-Noranda, oltre che capitale dell’Abitibi, è anche il centro operativo di tutte le centrali idroelettriche costruite nel Grande Nord del Québec. Ripartiamo quindi verso sud fino a Ville-Marie, dove ci accampiamo al campeggio di Fort-Témiscamingue. Dopo cena facciamo una bella passeggiata attorno al campeggio e sulle rive del lago Témiscamingue. Dopo la solita partita a carte, Gianluca e Matteo vanno a dormire, mentre che noi vogliamo andare a bere qualco-sa ad un bar, che però sta giusto chiudendo. Dopo aver fatto alcune foto della luna piena, andiamo a dormi-re che è già passata la mezzanotte.

Sabato 03.07.2004 Fort-Témiscamingue – Dwight (Ontario) Dopo aver ben dormito ci alziamo dopo le 08:00 e facciamo una bella colazione all’aperto. Si preannuncia una stupenda giornata di sole. Lasciando il camper al campeggio ci portiamo a piedi fino al Fort-Témiscamingue, dove vediamo la ricostruzione di un vecchio forte che dal 1720 era un punto di raccolta per le pellicce che venivano cacciate dai trapper e dagli indiani e che, dopo esser state imballate al forte, veni-vano spedite con delle piroghe fino a Montréal. Partiamo quindi di nuovo verso sud fino al villaggio di Témi-scaming, dove dapprima pranziamo in un giardino pubblico, quindi andiamo a vedere il museo della vecchia stazione ferroviaria. Dopo Témiscaming attraversiamo il ponte sul fiume omonimo, che divide il Québec dall’Ontario. Siamo arri-vati quindi in territorio anglofono. Proseguiamo sulla statale 63 fino a North Bay, da dove prendiamo l’autostrada verso sud che dopo 300 km. Porterebbe a Toronto. A Huntsville, deviamo verso est, in direzione del Parco Provinciale di Algonquin. Prima del parco, a Dwight, troviamo per caso un posto libero al campeg-gio Algonquin Trails Camping Resort. Tutti i campeggi sono sovraffollati, dato che si tratta del week-end a cavallo delle feste nazionali canadese e americana. Dopo che i bambini hanno fatto un tuffo in piscina, u-sciamo a cena a festeggiare l’11 anniversario di matrimonio, a base di T-bone-steak e contorni. Dopo una bella passeggiata nell’immenso campeggio finiamo di scrivere le cartoline e andiamo a coricarci.

Domenica 04.07.2004 Dwight – Algonquin P.P. Dopo aver lasciato il nostro campeggio arriviamo subito all’entrata dell’immenso parco provinciale dell’Algonquin, grande quanto il Canton Grigioni. All’information centre ci muniamo di cartine e permessi di soggiorno. Arriviamo quindi fino al km. 25 del parco, dove equipaggiati di giacche, scarponcini e spray contro le zanzare facciamo una gita di due ore lungo il sentiero di 6.4 Km. Chiamato Track and Tower. Lungo il sen-tiero vediamo dapprima una giovane alce, quindi poco dopo un’alce femmina con un piccolo, nonché diversi uccelli. Al ritorno ci fermiamo a pranzare in un parcheggio con vista su un bel laghetto. Il tempo continua a cambiare, da soleggiato a nuvoloso. Al km. 36.9 arriviamo al campeggio di Pog Lake, dove ritiriamo il nostro posto. Alle 16:00 ripartiamo alla volta del Algonquin Visitor Centre, al km. 45, dove vediamo un bel film e un’interessante esposizione sugli animali e sulla storia del parco. Sono le 18:00 passate quando ritorniamo al campeggio a preparare la cena a base di pollo alla griglia (quasi cotto) e risotto. Alle 21:30, mentre che ricomincia a piovere, torniamo al Visitor Center, dove un ranger tiene una conferenza con delle diapositive sugli animali del parco, in special modo sulle alci e sui cervi, sulla loro nutrizione e sulle malattie. Alle 23:00 siamo al campeggio per andare subito a nanna.

Lunedì 05.07.2004 Algonquin P.P. – Ottawa Ci alziamo alle ore 06:00, per partire subito alla ricerca delle alci che sembra pascolino vicino alla strada la mattina presto. Infatti dopo alcuni chilometri sotto una pioggia battente vediamo un bel alce maschio giovane che mangia delle foglie vicino alla strada principale. Dopo aver proseguito per totali 30 chilometri verso o-vest, giriamo il camper e torniamo verso il campeggio. Sulla strade del ritorno Verena e Gianluca vedono di sfuggita un orso nero impaurito che subito si nasconde nella foresta. Al campeggio torniamo sotto le coperte fino alle ore 10:00. Dopo una tarda colazione partiamo verso il museo dei boscaioli (Logging Museum) dell’Algonquin. Qui vediamo dapprima un video sull’attività dei taglialegna di una volta confrontato con quelli attuali. Visitiamo quindi sotto una pioggia meno intensa le diverse postazioni del museo, su un itinerario che si snoda all’interno di un bel bosco. Alle 13:00 lasciamo quindi definitivamente il parco in direzione est. Al primo villaggio, Whitney, ci sorprende la presenza di un’alce femmina, che impassibilmente è ferma a rumi-nare in un parco pubblico in centro villaggio. Proseguiamo sulla HWY 60, dove pranziamo in un’area pic-nic. Continuiamo passando per Barry’s Bay, Deacon, Eganville, Douglas, Renfren fino alla città di Ottawa. Ci re-chiamo quindi subito all’indirizzo dei nostri amici telematici Lidia e Giorgio Zanetti, i quali gentilmente ci ac-colgono e ci offrono la cena. Restiamo da loro a discutere fino verso le 22:30, poi andiamo a dormire nel camper parcheggiato davanti a casa loro.

Martedì 06.07.2004 Ottawa Dopo una notte calda e umida il tempo cambia completamente e il mattino troviamo uno splendido cielo az-zurro. Consumiamo la colazione ancora assieme ai Zanetti, che ringraziamo sentitamente e che lasciamo verso le ore 10:30 per andare a visitare la città. Lasciamo il camper in un parcheggio “park & ride” e continuiamo con un bus pubblico fino in centro città. Ci portiamo quindi alla collina del Parlamento, dove verso mezzogiorno partecipiamo ad una visita guidata dell’interno, con tra l’altro la sala del Senato e la Camera dei Comuni (al momento in ristrutturazione). Conti-nuiamo a piedi verso Rue Wellington fino al Byward Market Square. Pranziamo al centro La Baye Rideau. Giriamo quindi per i magnifici parchi della capitale, dove vediamo tra l’altro il sistema di chiuse che collega il canale Rideau con il fiume Outaouais. Alle 15:15 saliamo a bordo del mezzo anfibio Lady Dive, con il quale facciamo un giro guidato del centro città. Dal veicolo vediamo tra l’altro anche la casa del governatore, l’università, il museo d’arte moderno e la cattedrale. Passando da uno dei grandi ponti il veicolo-anfibio si trasferisce quindi alla città gemella di Hull, dove passando davanti al Museo della Civilizzazione, entriamo in acqua e facciamo un giro nella baia del fiume davanti alla collina del Parlamento. Torniamo quindi al punto di partenza, dove a piedi passeggiamo un po’ per le zone pedonali del centro. Torniamo quindi a prendere il camper. Usciamo quindi dalla città verso sud fino al campeggio Hither Hills, poco fuori città. Dopo aver cena-to e fatto bucato all’ingrosso, giochiamo un po’ a carte e ci corichiamo.

Mercoledì 07.07.2004 Ottawa – Gracefield Lasciato il campeggio alle ore 10:00 attraversiamo di nuovo il centro città di Ottawa per recarci a Hull, dalla parte québequoise del fiume dove c’è il magnifico museo della Civilizzazione canadese. Il museo offre diver-se esposizioni e attività, come la grande sala dei totem, diverse esposizioni di arte canadese, indiana e i-nouit. Molto impressionante è la Salle du Canada, dove all’interno del museo è stata costruita una strada di una cittadina canadese, dove si può ricostruire lo sviluppo della civilizzazione dall’arrivo dei primi coloni fino a oggi. Nel museo stesso vediamo anche un film “IMAX” sui leoni del deserto del Kalahari. Inoltre visitiamo il divertente museo dei bambini, nel quale si possono osservare e eseguire dei giochi legati a diverse culture del mondo. Solo verso le 17:30 ci decidiamo a lasciare il museo. Percorriamo per alcuni chilometri il Parc de la Gatine-au, poi prendiamo la HWY 105 per La Pêche, Venosta, Kazabazua fino a Gracefield. Qui andiamo a trovare Jean-Serge Rochon, conosciuto tramite un altro viaggio in Canada, e che è stato anche da noi in Svizzera nel 1994. Restiamo assieme tutta la sera scambiandoci delle esperienze e dei ricordi. Ci trasferiamo quindi al campeggio Pionier di Gracefield dove andiamo velocemente a letto. Giovedì 08.07.2004 Gracefield – St.-Jérôme Dopo aver risalutato Jean-Serge continuiamo per Maniwaki, dove incontriamo un altro conoscente che ci in-vita a pranzo. Lasciamo Maniwaki dapprima verso nord fino a Grand-Remous dove giriamo verso est alla volta di Mont-Laurier, Labelle, La Conception fino a Mont-Tremblant, dove visitiamo questo villaggio turistico in piena esposizione e dove mangiamo un bel gelato, ovviamente al gusto di sciroppo d’acero.

Proseguiamo quindi in direzione Montréal, fino a St. Jérome, dove prendiamo posto nell’immenso campeg-gio Lac Lafontaine. Qui cominciamo con la pulizia del camper, sia all’interno che all’esterno. Dopo cena re-galiamo anche diverse provviste di cucina a dei vicini e prepariamo i bagagli. Quindi a nanna per l’ultima vol-ta in Québec! Venerdì 09.07.2004 St.-Jérôme – Montréal – In volo. Ci alziamo alle 07:30. Dopo la doccia e la colazione lasciamo il campeggio e alle 09:45, non prima aver fatto il pieno, arriviamo a Laval, dove dobbiamo lasciare il nostro camper. Ritiriamo le nostre valigie e impachet-tiamo il tutto. Dopo gli ultimi ritocchi alle 11:00 in punto riconsegniamo il nostro camper, pagando i costi sup-plementari (circa 180 km, nonché 300$ per il parabrezza). Con un taxi ci spostiamo fino all’aeroporto di La-val, dove affittiamo una macchina per una mezza giornata per spostarci quindi in centro Montréal. Arrivati in centro andiamo subito a mangiare in Chinatown. Facciamo quindi ancora un giro a piedi nella città vecchia, prima di andare in macchina fino sulla collina di Mont Royal. Qui facciamo un giro a piedi nel parco, attorno al Lac aux Castors. Quindi ci trasferiamo all’oratorio di St.-Joseph, un’immensa chiesa costruita nel 20 seco-lo e architettonicamente molto interessante. A malincuore lasciamo quindi la città di Montréal per tornare in serata all’aeroporto, dove restituiamo la macchina e facciamo il check-in. Verso le 22:00 partiamo quindi in aereo alla volta dell’Europa. Sabato 10.07.2004 In volo – Svizzera In mattinata, con un’ora di anticipo sul programma, atterriamo a Londra, dove dobbiamo attendere oltre cin-que ore per il nostro volo di coincidenza. Matteo e Gianluca ammazzano il tempo giocando a carte con due bambini di Chiavenna che fanno il nostro stesso viaggio di ritorno. Ripartiamo quindi alla volta di Milano-Malpensa, dove atterriamo nel primo pomeriggio. Prendiamo quindi il bus per andare in Stazione Centrale, dove saliamo sul treno che ci porta verso la Valtellina. Stanchi morti arriviamo a Sondrio, dove veniamo pre-levati dal nonno che in macchina ci riporta a casa.

Una bella vacanza è finita, ma restano tanti ricordi e promesse di ritornare ancora in Canada.



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