Québec e cascate del Niagara: nella terra degli orsi e delle balene
12 AGOSTO: Roma – Montreal
Il nostro viaggio inizia oggi, con partenza da Roma Fiumicino alle 12.25 in direzione di Montreal. Una volta atterrati ci dirigiamo al ritiro dell’autovettura, prenotata dall’Italia, presso il banco Thrifty. L’albergo dove pernotteremo si trova in una zona tranquilla del quartiere latino (Manoir Sherbrooke CAD 289, due notti, compresa super prima colazione). C’è un po’ di traffico per arrivare ma una volta li riusciamo a parcheggiare gratuitamente in quanto in alcuni tratti la sosta è libera tutto il week end. Lasciati i bagagli ci dirigiamo verso Place des Arts che pullula di locali in uno dei quali decidiamo di cenare (Fumoir Rub’s, CAD 45 per un’insalata al salmone, una poutine e una birra).
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13 AGOSTO: Montreal
Di buon mattino ci rechiamo nella parte vecchia, denominata per l’appunto Vieux Montreal, dominata dalla bella cattedrale e da piccole stradine dove si concentrano numerosi negozi e ristoranti. Sembra però che la città sia sotto assedio: lavori in corso ovunque. Questo chiaramente non riesce a farcela apprezzare quanto meriti. Passeggiamo per il porto vecchio facendo un’impegnativa salita sulla Torre dell’Orologio dalla quale finalmente riusciamo ad avere una vista che non sia interrotta da ruspe di vario genere. Vogliamo visitare il Centro di Scienza ma un cartello avvisa che per problemi amministrativi con il porto, rimarrà chiuso per tempo indefinito. Sembra proprio di essere capitati in un momento sbagliato, oltretutto inizia a piovere in modo incessante. Nel momento in cui ci pentiamo di aver prenotato anche per questa notte, troviamo invece la prima bella sorpresa. Può sembrare un paradosso ma con questo tempo l’unica via d’uscita è quella di rinchiudersi nelle vie sotterranee dove si nasconde un’altra città. Non sono certo gli oltre cento negozi ad entusiasmarci bensì il fatto che negli ampi spazi liberi si susseguono una serie di concerti: dalle grandi orchestre che alternano musica classica a pezzi che richiamano il vecchio west ai solisti di arpa. Quelli che più colpiscono sono però una giovanissima coppia di sposi intenta a suonare il piano a quattro mani. Assistiamo ad un’esecuzione eccellente con divertentissime gag inscenate da loro stessi. Passiamo così molto piacevolmente l’intero pomeriggio e per mangiare la sera c’è solo l’imbarazzo della scelta, ristoranti e fast food di ogni genere con cucina tipica da tutte le nazioni. Scegliamo il messicano. (Mucho Burrito CAD 24 per due burritos classici e una bottiglia d’acqua)
14 AGOSTO: Quebec – Baie Saint Paul
Lasciamo Montreal in direzione di Quebec. Parcheggiamo in uno dei grandi Parking pubblici proprio a ridosso delle mura. Una volta entrati nella città vecchia non possiamo non innamorarcene. Stradine quanto mai vivaci e caratteristiche ci accolgono, sembra di essere in una piccola Parigi. Su tutto domina Le Chateau Frontenac e l’antica cittadella che decidiamo di raggiungere. Circondati da mille odori e accompagnati da colonne sonore di vario genere, grazie alla presenza di numerosi artisti di strada, passeggiamo senza sosta alla scoperta di ogni angolo nascosto perché ogni centimetro di questo gioiello merita di essere scoperto. Ripresa la macchina proseguiamo lungo la costa in direzione di Baie Saint-Paul. Attraversiamo molti villaggi fatti solo di piccole e poche case e rimaniamo sorpresi allo spuntare in mezzo a questo nulla un’enorme cattedrale a Sainte-Anne de Beaupré. Leggiamo essere un vero e proprio luogo di pellegrinaggio che ospita migliaia di persone alla fine di luglio. Una volta a destinazione rimaniamo affascinati da questa piccola cittadina che si affaccia su una baia, il cui centro è sinonimo di buon umore caratterizzato com’è da numerose gallerie d’arte, fiori e case colorate. Troviamo posto per dormire in un B&B, i cui proprietari hanno una maniacale cura della loro casa che condividono con gli ospiti affittando la parte superiore della struttura. Camere, non c’è neanche da dirlo, pulitissime e colazione preparata sul momento, eccezionale (Auberge A L’Ancrage 188 CAD). Per cena andiamo al Le Saint Pub dove prendiamo due grandi Cesar Salad e due birre (CAD 35).
15 AGOSTO: Tadoussac
Finalmente il sole fa capolino e l’azzurro intenso del cielo si fa strada tra le nuvole. Siamo diretti a Tadoussac. Per arrivare è necessario prendere il traghetto da Baie Sainte-Catherine. Si impiegano circa 15 minuti per il tragitto ma la breve traversata è molto piacevole e offre incantevoli panorami sul fiordo di Saguenay. A destinazione ci fermiamo al Motel de l’Anse à l’eau (CAD 108 compresa prima colazione). Alla reception prenotiamo subito l’escursione per le balene (CAD 147 Otis Excursions). Per la giornata odierna c’è posto solo per quella delle 16.45. Per noi è perfetta. Abbiamo optato per il giro in gommone perché sembra che tutto sia favorevole: il tempo è splendido, il mare una tavola. Ancora non lo sappiamo ma quella ci apprestiamo a vivere sarà una delle esperienze più belle di tutto il viaggio. Incontriamo vari tipi di balene, sono facilmente identificabili dal meraviglioso spruzzo dal dorso, il loro andamento è lento, sinuoso e indimenticabile lo spettacolo, al momento dell’immersione, con la maestosa pinna che esce dall’acqua. Poco prima di andar via ci troviamo di fronte alla “Blu Whale”, il mammifero più grande della terra, siamo talmente vicini che possiamo quasi toccarle il dorso. Rimaniamo colpiti da tanta immensità. Di ritorno sulla terra ferma cerchiamo un posticino per mangiare. Ci fermiamo a Le Bateau (CAD 51 ) che vanta un buffet molto ricco e una strategica posizione su una terrazza per contemplare il tramonto.
16 AGOSTO: Cap de Bon Désir
A parte la tappa predefinita di Tadoussac, il resto è in piena libertà. Decidiamo sul momento di continuare a seguire il percorso del fiume San Lorenzo verso la penisola di Gaspésie. Per far questo è necessario prenotare il traghetto telefonicamente e sfoggiando un francese molto maccheronico riusciamo a trovar posto per domani. Non ci resta pertanto che organizzare la giornata odierna. Ancora entusiasti per l’escursione di ieri ci rechiamo al parco Cap De Bon Désir distante una quarantina di chilometri (CAD 16 in due). Dopo un breve percorso nei boschi si arriva ad una scogliera dalla quale è possibile continuare a seguire le balene di passaggio. Sicuramente ci vuole un po’ di pazienza ma nel nostro caso neanche più di tanto. Dopo pochi minuti dal nostro arrivo ecco all’orizzonte spuntare un’altra balena blu. Con il vento a favore ne distinguiamo nettamente il respiro, rincorriamo con gli occhi il suo percorso e al momento di sparire ecco l’immensa coda fuoriuscire e infrangersi contro l’acqua. Ciò suscita l’applauso spontaneo di tutti i presenti. Rimaniamo mezza giornata, ne ripasseranno almeno altre quattro più un numero indefinito di delfini. Una volta usciti l’idea è quella di raggiungere un paesino sul fiordo ma veniamo attirati da un piccolo centro che organizza escursioni per l’avvistamento dell’orso bruno. Entriamo per chiedere maggiori informazioni. La partenza è alle 17.00, ottimo perché abbiamo un po’ di tempo per cercare un motel. Nell’esprimere questa intenzione ci dicono che anche loro hanno a disposizione degli alloggi: casette di legno proprio a ridosso della foresta. Ci piace l’idea di essere a contatto con la natura così accettiamo volentieri (Pourvoirie Des Lacs CAD 191 escursione più pernottamento). Siamo pronti per questa nuova esperienza. Percorriamo con la nostra autovettura 5 chilometri all’interno del bosco, dopo di che si attende in posizione sicura. Passa più di mezz’ora e gli unici che avvistiamo sono corvi e scoiattoli. Iniziamo a pensare di aver fatto un buco nell’acqua ed invece prima udiamo un ruglio piuttosto inquietante e poi ecco avvicinarsi un orso dalle dimensioni notevoli. Si aggira con passo lento alla ricerca di cibo ma non è solo. Poco dopo arriva la compagna con due cucciolotti: una famiglia deliziosa. Si grattano la schiena sugli alberi, a volte bisticciano altre giocano, avremmo scattato un milione di foto. Al momento di andare facciamo involontariamente un po’ di rumore ed ecco che si accorgono della nostra presenza. Ci fissano in modo insistente ma abbiamo fortunatamente il tempo per risalire in macchina ed andar via. Torniamo nella nostra casetta ma presi dall’entusiasmo di prima non ci siamo resi ben conto di essere totalmente isolati. Ci dirigiamo quindi a Sacre Coeur, un paesino a dieci chilometri da noi. Troviamo un ristorante-fast food molto accogliente (Augerge Mon Coin de Pays CAD 26 per la zuppa del giorno e due cheeseburger) e alle 22.00 un supermercato ancora aperto dove acquistiamo provviste per la colazione di domani.
17 AGOSTO: Matane
In attesa del traghetto per Trois Pistoles facciamo un giro in direzione nord. Quel che domina è un incredibile bassa marea, l’acqua si è ritirata per chilometri. Una volta arrivati vicino all’imbarco abbiamo un po’ di tempo per dirigerci verso un’altra scogliera. Ed ecco anche qui il simpatico sbuffo di una balenottera che attira la nostra attenzione: è a poca distanza da noi, restiamo ad osservarla finchè possiamo. Durante la traversata sono invece i delfini a farla da padrone, ci sono branchi ovunque. Ripresa la macchina proseguiamo lungo la costa. Decidiamo di arrivare a Matane dove leggiamo esserci ottimi ristoranti di pesce. Cerchiamo e troviamo posto all’hotel-motel Bella Plage, un po’ caro ma la stanza è bellissima con un balconcino che si affaccia direttamente sul mare (188 CAD + 41 CAD per la colazione, anche questa cara ma eccellente). Prenotiamo nel loro ristorante e nell’attesa facciamo una passeggiata sulla spiaggia inseguendo un tramonto strepitoso. Ci concediamo una cena diversa dal solito, soddisfando pienamente la voglia di salmone ( CAD 122).
18 AGOSTO: Parc National Forillon – Gaspé
Parecchi chilometri ci separano dal Parco Nazionale Forillon ma la vista della costa frastagliata e delle scogliere a picco ripagano pienamente. Ci sono tratti di strada vertiginosi: a ripide salite seguono discese il cui effetto è quello di precipitare direttamente in mare. Fantastico. Arriviamo con qualche goccia di pioggia ma fortunatamente passa in fretta. Procediamo verso l’ingresso sud dove si trova il trail per Cap Gaspé. Parcheggiamo e iniziamo una bellissima camminata con il verde intenso dei boschi da un lato e il riflesso del sole sul fiume San Lorenzo dall’altra. Avvistiamo foche e anche qui una piccola balenottera. Rischiamo di imbatterci in un orsetto, una coppia di turisti ci avvisa della sua presenza poco più avanti, consigliando di fare un po’ di rumore per non prenderlo di sorpresa. Purtroppo o per fortuna non incontriamo nessuno, più che altro perché dove c’è un piccolo orso c’è sempre una mamma pronta a difenderlo. Arrivati al faro non ci fermiamo, continuiamo fino a giungere ai piedi di una grande falesia, un punto panoramico molto suggestivo. Al ritorno scorgiamo un grosso castoro tra i cespugli. Raggiungiamo il grazioso paesino di Gaspé, lontano ancora una trentina di chilometri e pernottiamo al Motel Adams (CAD 154 compresa abbondante prima colazione), una grande struttura proprio a ridosso del minuscolo centro.
19 AGOSTO: Percé – Bic
Ci dirigiamo a Percé per osservare quanto più da vicino l’attrattiva principale di questa affascinante cittadina: Rocher Percé. Acquistiamo i biglietti (CAD 30 a testa) e iniziamo il giro in barca intorno alla meravigliosa roccia che sorge dal mare, immortalandola da ogni punto di vista. L’escursione raggiunge l’Ile Bonaventure ma non scendiamo perché il tempo sta cambiando e anche oggi abbiamo molta strada da percorrere. Ci limitiamo pertanto a girarle intorno rimanendo colpiti dall’impressionante moltitudine di sule che hanno fatto degli strati di roccia la propria casa. Ripresa la macchina continuiamo il giro della penisola verso sud, dove si incontrano ancora tranquilli villaggi a ridosso della costa, per poi inoltrarci nelle zone interne. Il paesaggio cambia: l’occhio spazia tra immense e verdissime vallate attraversate da lunghi torrenti. L’attività principale è la pesca, ci sono infatti svariati punti dove si organizzano escursioni di questo tipo. Sono quasi le 19.00 quando arriviamo nella tranquilla località di Bic dove troviamo l’ultima stanza disponibile nell’unico hotel presente (Auberge Des Iles du Bic CAD 111 compresa colazione).
20 AGOSTO: Parc du Bic – Riviére du Loup
Dopo l’ennesima eccellente colazione visitiamo l’omonimo parco (CAD 17 in due). Quel che accade qui ha dell’incredibile. Decidiamo per il trail denominato Le Chemin du nord. Attraversiamo un paesaggio quasi lunare dominato da scogli e sabbia. Il mare è a lunga distanza e camminiamo tranquillamente tra varie collinette facilmente raggiungibili tramite sentieri. Improvvisamente inizia a manifestarsi chiaramente l’alta marea: vediamo le acque che velocemente si dirigono verso di noi. Non pensiamo di correre rischi imminenti ma per sicurezza ci allontaniamo verso la strada interna. Nel frattempo scende una foschia talmente densa da sembrare quasi un sipario che al momento di rialzarsi lascia spazio ad un paesaggio completamente diverso: il mare ha totalmente ripreso possesso del suo territorio, non ci sono più scogli, non è più possibile raggiungere le colline ormai trasformate in isolotti, tutto è stato sommerso e quel che appare ora è una deliziosa baia popolata da foche. Ci fermiamo nel centro visitatori dove assistiamo ad un filmato con affascinanti immagini del parco durante l’inverno. Ripreso il viaggio facciamo tappa a Riviére du Loup dove troviamo una semplice stanza al Motel d’Amour a metà strada tra il porto e il centro (130 CAD senza colazione). Su quest’ultimo svetta la grande chiesa dalle tipiche luccicanti guglie argentate. Facciamo una giro al vivace porto che offre ancora una bellissima vista sul fiume San Lorenzo e tanti posticini per magiare. Sta sera però decidiamo per un ristorante cinese proprio vicino al nostro motel. Vediamo che è molto frequentato soprattutto per la zona del buffet. Noi restiamo nella sala ristorante per evitare di esagerare ma alla fine anche qui mangiamo fino a scoppiare (Restaurant Fuxing CAD 48)
21 AGOSTO: Shawinigan
Il nostro obiettivo oggi è il Parc National de la Mauricie ma più ci avviciniamo più il tempo peggiora. Arriviamo a Shawinigan con il diluvio. Decidiamo a malincuore di fermarci in un B&B sperando in un miglioramento meteorologico che non ci sarà. Senza saperlo capitiamo in un posto molto particolare (Gîte Chez Baza CAD 149 compresa ottima prima colazione). Alain, il proprietario è una persona davvero accogliente e affascinante. La sua casa è a due piani, quello superiore ha belle stanze ma sono tutte occupate. Per noi ha disponibile un intero appartamento al piano inferiore, completo in tutto compresa vasca idromassaggio, luci soffuse colorate, fumi profumati e caldi accappatoi. Una mini spa in piena regola. Persa la visita al parco facciamo piccole provviste per un romantico aperitivo e ci rilassiamo in quella che sarà la nostra casa per una sera. Abbiamo l’occasione di parlare molto con Alain: ci racconta del suo passato da campione di ballo e di quello che vorrebbe sia il suo futuro, con il progetto di aprire un nuovo B&B. Conversare con lui ci permette di entrare in uno spaccato di vita canadese che difficilmente da semplici turisti avremmo immaginato, un’esperienza diversa che ci ha arricchito molto.
22 AGOSTO: Niagara Falls
Dopo una super e sana colazione a base di frullati e crepes agli asparagi, ci dirigiamo verso le Cascate del Niagara. Ebbene si, ci aspettano 863 chilometri. Il lungo tratto scorre velocemente ma all’altezza di Toronto traffico e rallentamenti ci stremano ma ormai ci siamo. Arriviamo a Niagara Falls esausti. Dopo tre tentativi andati a vuoto troviamo una stanza molto carina e confortevole al Rodeway Inn (300 CAD per due notti senza colazione). Usciamo subito perché abbiamo bisogno di camminare. Seguiamo il rumore delle cascate e quando all’improvviso compaiono di fronte a noi rimaniamo senza parole: la forza impetuosa dell’acqua, il colore del cielo al tramonto, le nuvole rosa e un grande arcobaleno, disegnano un’immagine che non scorderemo mai. Non l’avremmo mai detto ma proprio grazie al traffico siamo arrivati nel momento migliore per ammirarle. Acquistiamo i biglietti per la gita in barca del giorno dopo e ceniamo a Frontier BBQ, una steak house a buffet per CAD 40 a testa, comprese due birre. Non eccezionale.
23 AGOSTO: Niagara Falls
Dopo una ricca colazione ci dirigiamo all’imbarco per la breve escursione che arriva molto vicino alle cascate. Ci si bagna completamente ma è molto piacevole perché oggi fa parecchio caldo e lo spettacolo della potente discesa impagabile. Lo è talmente tanto che decidiamo anche per la visita nei tunnel sotterranei la cui uscita si trova proprio li dove si manifesta la maggior forza. Anche qui si mostra uno spettacolare arcobaleno che rappresenta simbolicamente l’amicizia tra il Canada e gli Stati Uniti. Soddisfatti per aver contemplato questa meraviglia da ogni prospettiva facciamo un giro per i vivaci locali che si trovano lungo la strada principale. La vicinanza degli USA è molto influente visto che sembra di essere in un enorme parco giochi! Per cena andiamo da Fridays, un posto enorme che offre le classiche sfiziosità americane (CAD 45 per un cheeseburger e una Shanghai Salad).
21 AGOSTO: Niagara on the Lake
Andiamo verso Niagara on the Lake dove trascorreremo l’ultimo giorno del nostro viaggio. Lasciamo la macchina presso l’hotel dove pernotteremo e iniziamo una lunga camminata. Prendiamo prima una strada che attraversa lunghi viali alberati, con belle ville dal prato curatissimo dopo di che ci dirigiamo verso il centro cittadino. Un posto davvero incantevole con vie animate da piccole botteghe dove si trova un po’ di tutto. Ne approfittiamo per acquistare qualche regalo da portare a casa. Dopo una breve pausa per un pranzo veloce ci dirigiamo verso il lago. Anche oggi fa molto caldo per cui decidiamo di sederci all’ombra di un acero. Senza saperlo abbiamo trovato una posizione privilegiata: proprio dinanzi a noi c’è un piccolo gazebo dove si sta per celebrare un matrimonio. Assistiamo ad una cerimonia che colpisce per la sua semplicità. Pochissimi gli inviatati, due sposi giovanissimi ma un’atmosfera da sogno: uno sfondo degno di un dipinto con il calar del sole e le acque scintillanti del lago, una colonna sonora d’eccezione con la dolce melodia di una splendida e bravissima arpista. Concludiamo l’emozione di quest’avventura a suon di musica proprio così come avevamo iniziato. Non credo esista modo migliore per salutare questo paese che ci ha lasciato senza fiato in più di occasione, entusiasmato per le ricchezze naturali, incuriosito per le tante piccole realtà, senza tralasciare quel che spesso fa la differenza: un itinerario in piena indipendenza dove nel momento della convinzione di aver commesso qualche errore seguono invece situazioni inaspettate che proprio perché tali non saranno mai dimenticate.
Qualche dettaglio in più
– Voli Abbiamo viaggiato con AIR CANADA, compagnia seria e affidabile
– Auto Questa è stata la nota dolente. Abbiamo prenotato tramite il sito di rentalcars.com. Nonostante avessimo comunicato più volte che non avevamo intenzione di noleggiare il navigatore è stato comunque aggiunto nel voucher di prenotazione come accessorio opzionale. Essendo tale c’è stato spiegato che avremmo dovuto pagarlo soltanto se l’avessimo ritirato al banco delle prenotazioni. Non è stato dello stesso avviso l’addetto Thrifty: senza addebito del navigatore non avrebbe consegnato l’autovettura. Considerata la grande arroganza con la quale si è rivolto a noi ci sentiamo di non consigliare ne il sito rentalcars.com in quanto non sono stati in grado di assisterci sul posto in alcun modo, ne la compagnia: se è vero infatti che c’è stato un errore non commesso direttamente da loro, l’educazione è sempre dovuta. Quel che abbiamo imparato è che conviene prenotare direttamente tramite le compagnie evitando gli intermediari perché le condizioni, già spesso complesse, sono ancora meno chiare.
– Alloggio In Canada i posti per dormire non mancano, alternandosi tra alberghi, motel e B&B. Quando siamo capitati in quest’ultimi c’è stato un maggiore contatto con i proprietari con i quali si condivide la casa. Sovente viene chiesto di togliere le scarpe per non rovinare parquet e moquette e spesso bussano alla porta della stanza per verificare che vada tutto bene. Indubbiamente gentilissimi ma se si vuole maggiore libertà è meglio scegliere per le prime due soluzioni. L’unica prenotazione che abbiamo fatto è stata per Tadoussac: molto gettonata ad agosto per le escursioni.
– Lingua In Quebec si parla francese ma nelle strutture ricettive l’inglese è parlato e compreso un po’ da tutti. In ogni caso se si stenta qualche parola in francese saranno loro i primi a chiedere se si preferisce l’inglese.
– Moneta e cambio Il dollaro canadese ha sicuramente un cambio favorevole ma il Canada resta comunque un paese piuttosto caro rispetto agli USA.
– Escursione balene Abbiamo preferito quella in gommone perché con le condizioni climatiche a favore è molto divertente perché ci si sposta a velocità sostenuta ma soprattutto più suggestiva perché si ha la possibilità di vedere i cetacei molto più da vicino rispetto alla classica barca.
– Strade e limiti di velocità Sicuramente ben tenute ma troppo spesso ad una corsia. Questo rallenta molto la tabella di marcia ma guai superare i limiti consentiti, ci sono pattuglie ovunque soprattutto nei centri abitati.
Buon viaggio!