Quattro vecchi amici a Bratislava

A spasso per le vie della capitale slovacca
Scritto da: Vasarina
quattro vecchi amici a bratislava
Partenza il: 14/07/2011
Ritorno il: 17/07/2011
Viaggiatori: 4
Spesa: 1000 €
Ascolta i podcast
 
Bratislava 14/17 Luglio 2011 (Quattro Vecchi Amici)

Indice dei contenuti

14 Luglio

Terminal 3 partenza ore 16.05. Voliamo con la Ceka Airlines. C’è un’hostess buffissima, ha i capelli tagliati “strani” F.co: mi ricorda Picchiarello (è uguale). Il personale ceko non parla italiano. F.co: speriamo però che ci vedano bene! Aereo vuoto. Leggiamo sulla guida che il mese di luglio a Bratislava è il mese più caldo. Aeroporto Letisko Bratislava Taxi Aeroporto-Hotel €. 20. L’hotel Apollo ci delude in quanto è in periferia e ci vuole una bella camminata di ¾ d’ora per arrivare al centro. Certo, dalla mappa vista su internet sembrava centralissimo e vicino al Danubio. Negozi di abbigliamento molto semplici. Il centro è molto grazioso – Starè Mesto, stanno restaurando al massimo e in piazza troviamo un piccolo concerto rock. Cena €. 80,00: consommè con pasta e carne, spare ribs con salsa, vino e vodka “bratislaviana”. Passeggiata fino al Danubio-Dunaj (dietro l’angolo) e visita al ponte Navy’ Most con torre avveniristica chiamata Ufo. Sappiamo che c’è un ristorante e quindi ci ripromettiamo di andare a provarlo. Pioviggina e si alza il vento. Ritorno in taxi €. 10,00 Briefing in camera per le nostre visite future. Camere comunque accoglienti, letti con i soliti piumini corti da dove escono i piedi, dormiamo raggomitolati.

15 Luglio

Incontro in ascensore detto “ la saùna” con il primo italiano; è a Bratislava per lavoro. Colazione nell’enorme sala dei “cornuti”. Decine di teste di trofei di caccia imbalsamati. tutti con corna e relative pelli rifinite a uncinetto. Ottimo caffè e buone torte. Partenza per il castello-Hard (Taxi €. 10,00) che è in restauro, si vede solamente il cortile. Siamo entrati nel negozio di souvenir e siamo usciti con delle sciocchezzuole e speso €. 50,00 senza sapere come abbiamo fatto. L’uscita del castello non è ben indicata e seguendo un viottolo nell’erba. F.co: “ognuno nella vita trova la sua strada”. Foto sotto la porta di Sigismondo detta da F.co “Piticozzolo” – Zigmundova bràna F.ca: sulla strada che scende dal castello “dove sarà la casa larga m. 1,60?” Nello stesso istante si accende un frullino. F.co: “la stanno accorciando perché si sono accorti che è di m. 1,65, altrimenti devono cambiare tutte le guide”. Continuiamo a scendere con una stradina affascinante sino ad arrivare alla casa Rococò Al Buon Pastore, detta “pastiera napoletana” – Dom U dobrèho pastiera.

– Cattedrale di San Martino – Dom sv Martina, naturalmente in restauro. Gli interni delle chiese ex comuniste sono ben restaurati, ma a livello artistico sono poveri. Ci sediamo davanti al gruppo equestre di San Martino dove un signore scatta decine di foto perdendo molto tempo. F.co: “je se move il cavallo!” Ci avviamo verso la chiesa delle Clarisse che ha un campanile molto alto. Torniamo al centro in piazza del Municipio-Starà Radnica o come dice F.ca Plaza Major, facciamo le foto con “Napoleone” e la “garitta del soldato” dove F.co forse per la prima volta in vita sua, fa il saluto militare. Lungo le stradine del centro s’incontrano delle statue di Gente Comune. Ci accomodiamo al Bar Maximilian a prendere un caffè… orribile! F.co a Pat.: “prendi la tazza con la sinistra che è più buono!” Guardatina ai baracchini d’artigianato, ma niente è di nostro gusto, è tutto turistico; vuoi mettere Vilnius?! Ci allontaniamo da Starè Mesto per vedere il Teatro dell’Opera, il famoso e antico Hotel Carlton con piccola sosta ai giardini del boulevard Hviezdoslavovo nàmestie. Lungo il Danubio c’è l’approdo dei traghetti per Vienna, scuole a mattoni rossi molto eleganti, la facoltà di Filosofia, Museo di Storia Naturale, per poi arrivare alla chiesa di sv. Alzbeta o chiesetta azzurra – Modry’ kostolìk chiusa anche questa, che è un po’ defilata dal centro. Nel cortile c’è un “monumentino” fatto in casa come le tagliatelle, che rappresenta un serpente arrotolato sopra una roccia; ma da una prospettiva diversa sembra tutt’altro! Naturalmente pranzo al centro nella famosa via Ventùrska Michalska dove ci sono decine di ristoranti, pub, pizzerie etc. etc. Zuppa di verdure, salsiccia, schiacciata di carne, patatine, insalate, birra e torta al cioccolato (€. 48,00). Andando verso il quartiere Korzo finalmente scopriamo dove sta la “casa più stretta”, quella di m. 1.60, ma è alta però, quindi ci sarà in stanza per piano. Porta di San Michele – Michalska veza, vicino al Museo della Farmacia e oltre, la chiesa dei Cappuccini- Kostal Kapucinov orribile, non se po’ guardà! Ci vogliamo rifare della ciofega di caffè del mattino e ci sediamo comodamente al caffè Tiziano. Ottimo servizio, caffè passabile. Sino ad ora il migliore è quello dell’albergo. Desideriamo conoscere il Palazzo Presidenziale e quindi prendiamo un taxi. Quando diciamo all’autista dove vogliamo andare ci guarda meravigliato; noi insistiamo, lui parte e… dietro l’angolo c’è il Palazzo – Grasalkovichov palàc. Grazie alle mappe in nostro possesso sembrava lontano e in collina. Piccola considerazione: ma che razza di mappe abbiamo? Fuori del portone principale ci sono le guardie con divise “artistiche”. Fontana con grande Globo. Taxi e ritorno in hotel. Ci prepariamo per cena e ci facciamo portare al ristorante Ufo ma non avendo la prenotazione decidiamo per la sera successiva. Attraversiamo il Danubio percorrendo il ponte Novy’ most e torniamo al centro. In un ristorantino chiediamo se ci possiamo accomodare ma ci dicono che i tavoli sono riservati. Andiamo a quello accanto, ristorante Elesko. Portate piccole, eleganti, ben cucinate, dolci squisiti, vino. €. 152,00. Nel frattempo M. e F.ca gongolano guardando i tavoli vuoti del ristorante che non ci ha accettato, dove sono rimasti in bella vista i cartellini “riservato”. Taxi per ritorno guidato da un energumeno. Ci ha fatto fare il giro della città e noi naturalmente, non abbiamo detto una parola.

16 Luglio

Colazione in compagnia dei “cornuti”, un solo cameriere e due ospiti. Caffè sempre buono. Ci mettiamo d’accordo con un taxista per €. 30 a/r e andiamo al Castello di Devin. Di grande importanza per gli slovacchi è stato edificato in collina tra la confluenza del Danubio con la Morava e dove durante la guerra fredda passava la Cortina di ferro. In ricordo delle vite perse per fuggire all’Ovest è stato edificato un monumento: un arco quadrato crivellato da colpi di proiettili. Ci incamminiamo per una stradina che costeggia la collina e… cammina, cammina, cammina Cappuccet.. hops abbiamo sbagliato favola e strada. La strada da prendere non era quella piana ma quella in salita verso il Castello. Passiamo sotto a degli alberi di prugne piccole, rosse, tonde e succose. Dalla cima il panorama è a 360 gradi: colline, boschi, campagna, fiumi. Nel cortile del castello (marcon diro diron dello) c’è un pozzo profondo e una signora getta un secchio per poi tirarlo su con dell’acqua freschissima! Giornata calda e limpida. Il taxi, come da accordo ci riporta a Bratislava verso il Teatro dell’Opera e per andare al centro ci imbattiamo in un suonatore eccezionale. Suona di tutto: armonica, chitarra, piccola pianola, con mani finte attaccate alle ginocchia i tamburi piccoli e con i piedi, il tamburo grande. Incontro con il “soldato che esce dal tombino”.

Museo del Palazzo del Municipio-Mastskè mùzeum. Saliamo alla torre con una scaletta a chiocciola. Patrizio si ferma nell’ultima stanza senza uscire in terrazza, non ha ancora fatto pace con le vertigini. Vista splendida sulla città, sui tetti rossi e molto spioventi, probabilmente nevica un bel po’! Pranzetto sempre nella centralissima viuzza. Zuppa, insalate, ribs, birra. Pat. e io, vista una foto pensiamo di aver preso delle uova all’occhio di bue… sbagliato! Sono petti di pollo con sopra le pesche sciroppate, comunque un buon piatto (€. 73,00). Ci avviamo verso i giardini del Palazzo Presidenziale passando per la porta Michalska. Fuori della chiesa della Trinità – kostol Trinitàrov ci sono dei suonatori tipici che festeggiano un matrimonio. Un’altra coppia di sposi lungo la strada. Scopriamo il Palazzo dell’Arcivescovo ora del Governo – Letny Arcibiskupsky palàc e attraversiamo i giardini Nàmestie Slobody con la fontana in acciaio che probabilmente rappresenta un fiore stilizzato. Il tutto in disuso e circondato da palazzoni ex comunisti. Facoltà d’Ingegneria dove leggiamo in terra i nomi e i soprannomi di che si laurea.

– Chiesa Floriànskè, chiusa anche quella. Ritorno in hotel dove ci prendiamo un sorbetto ai frutti vari, molto vari… due. Grande uscita per l’Ufo. Vista stupenda con l’alternarsi della luce del sole al tramonto. Foto a non finire. Figuraccia di F.ca che ordina come aperitivo il pastis anziché cassis. Cena prelibata (€. 320,00). Piccolo dono del ristorante alle signore: dolcetti caratteristici (con quello che abbiamo speso!). Prima di lasciare il ristorante saliamo all’osservatorio per vedere la città di notte. Ultima passeggiata nella Bratislava notturna.

17 Luglio

Diciamo ciao alla sala “cornuta”, check out dall’Hotel Apollo e taxi per aeroporto. Controllo bagagli, sala d’attesa, ultimi piccoli acquisti e poi prima dell’imbarco ci fanno entrare in un recinto. F.co: “C’hanno messo a spurgà come le lumache!” Volo veloce. Sempre e come sempre…

Alla prossima!

La Vasarina



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche