quattro neo-suoceri a creta
Abbiamo deciso di visitare l’Isola di Creta, la più vasta delle isole greche. Organizziamo il viaggio via Internet prenotando volo e noleggio auto con la “Aegean Airlines” e le sistemazioni alberghiere tramite “Booking”. Scelta che si è rivelata assolutamente positiva.
1° giorno : Milano- Heraklion (via Atene) Partenza da Milano Malpensa con volo della “Aegean Airlines” delle 11.40 con scalo ad Atene e ripartenza per Heraklion alle 16.15. Arrivo puntuale nell’isola greca alle 17,05. Recuperiamo i bagagli (per fortuna nessun disguido), sbrighiamo in pochi minuti le formalità per il noleggio auto (in luogo della FIAT Grande Punto ci viene assegnata una SEAT Cordoba) carichiamo i bagagli nel capiente bagagliaio e via per la prima meta: Platanias.
Percorriamo la National Road (E65) in direzione di Chania e subito scopriamo la prima caratteristica delle strade dell’isola: una sola carreggiata con un’ampia corsia di emergenza che in pratica viene usata come normale corsia di transito, mentre l’altra funge da corsia di sorpasso… le strisce continue non sono un problema per il sorpasso… anzi.
Ci adeguiamo subito alle usanze locali e procedendo ad una tranquilla andatura, che ci consente di ammirare il panorama molto vario, a volte brullo, a volte con una rigogliosa vegetazione. Giungiamo dopo circa 150 km a Platanias intorno alle 19,30.
Abbiamo prenotato all’”Ermis Suite” un tranquillo complesso situato verso la fine del paese dove ci accoglie il proprietario che parla un corretto inglese (scopriremo poi che praticamente “tutti” lo parlano bene). Pagamento anticipato (!?) e sistemazione in due appartamenti attigui, spaziosi e puliti. Dopo una veloce doccia, su consiglio del proprietario ci dirigiamo per la cena da “Dionisios” un caratteristico locale all’aperto dove abbiamo la prima gradita sorpresa della nostra vacanza: in quattro con in omaggio frutta, assaggio di dolci e bicchierino di “raki”, la grappa locale: solo 52 euro. Paragonato ai prezzi a cui siamo abituati a Milano una vera inezia.
2° giorno – Spiaggia di Falassarna Dopo un’ottima colazione a buffet in un bar direttamente sul mare ci dirigiamo verso la nostra prima meta: la spiaggia di Falassarna.
Giornata di forte vento e mare mosso. Giungiamo alla spiaggia intorno alle 10,30, pensiamo di trovare già parecchia gente, invece siamo praticamente soli. La spiaggia si raggiunge con facilità (il parcheggio è adiacente), immancabile taverna e spiaggia molto ampia a forma di mezzaluna. Purtroppo il vento forte e il mare agitato non ci consentono di apprezzare totalmente la bellezza del luogo e di ammirare il rosa della sabbia. Ci fermiamo sino alle 13,00 poi ripartiamo sperando di trovare un luogo più riparato dove fare il bagno. Lo troviamo a Kaliviani. Bagno e poi veloce visita al monastero di Gonias. Niente di speciale anche perché la chiesa è chiusa per restauri.
Alla sera decidiamo di cambiare ristorante, ma nessuno ci convince e quindi, vista la positiva esperienza della sera precedente nuovamente da “Dionisios”. Esageriamo… cena per euro 64,00! 3° giorno – Spiaggia di Elafonissi Dopo la solita abbondante colazione partenza per la spiaggia di Elafonissi o Elafonisi o Elafonisos… comunque la scrivi una vera meraviglia! Stupenda!.
Da Platanias si può raggiungerla per due strade: una interna passando per Topolia e una costiera passando per Kissamos. Noi abbiamo scelto la prima per l’andata e la seconda al ritorno. Passata Topolia la strada prosegue lungo il bordo dell’Abisso di Koutsomados, offrendo la possibilità di ammirare impressionanti scorci sul fondo della gola. Dopo una stretta galleria si scende verso il mare sino a Elafonissi.
Lo spettacolo che si presenta non appena giunti sulla spiaggia è incantevole: spiaggia bianca, mare cristallino con crescenti tonalità di colori dall’azzurro al turchese al blu intenso.
Attraversato un breve passaggio, dove l’acqua arriva al massimo alle ginocchia, si arriva sull’isolotto e attraversate alcune dune si incontrano alcune calette veramente incantevoli, con la sabbia che assume varie tonalità di rosa, rocce nere vulcaniche, mare con tutte le tonalità dall’azzurro, al blu, al verde smeraldo. Un vero spettacolo. Non smetteresti mai di fare fotografie! Un vero paradiso tropicale… Siamo rimasti nella caletta sino al pomeriggio, poi complice un po’ troppo vento siamo ritornati sulla prima spiaggia, più riparata e con piante che consentivano di ripararsi dal sole e qui…Lunghi bagni sino al tardo pomeriggio. Al ritorno abbiamo visitato il Monastero di Ghrysoskalitissa, a pochi chilometri dalla spiaggia, arroccato sul una piccola altura, stupendo panorama ma niente di particolare. Visita veloce e ritorno per la strada costiera che offre stupendi scorci panoramici della costa.
Alla sera, sempre consigliati dal proprietario dell’Ermis, cena da “Meteoron”, ristorante da cui si domina tutta la città di Platanias, splendido tramonto, ottima cena (euro 59,50) servita dal simpatico Mikalis con immancabile raki finale.
4° giorno – penisola di Gramvousa e spiaggia di Balos Caricati dalla splendida giornata trascorsa a Elafonissi oggi decidiamo di andare a visitare l’altra meraviglia della parte nord occidentale di Creta: Balos.
Sappiamo che la strada per arrivare è un po’ tortuosa ma la cosa non ci scoraggia e partiamo.
Arrivati a Kaliviani si seguono le indicazioni per “Balos Beach Resort” da dove inizia lo sterrato. Circa 8 chilometri di strada con sassi e buche, … le immancabili caprette che brucano (non si sa cosa) in mezzo alla strada, e dopo alcuni “torniamo indietro” delle signore, arriviamo all’ampio parcheggio. Sono circa le 10,30 ed è praticamente deserto. Solo poche auto e alcuni camper… e naturalmente le caprette… Zaini in spalla iniziamo la discesa verso la spiaggia. Inizialmente solo rocce, poi improvvisamente lo sguardo si apre su uno spettacolo unico: una laguna trasparente con un mare dai mille colori e una sabbia bianchissima con al centro un isolotto esagonale dalle pareti scoscese e brulle.
Giunti sulla spiaggia dopo 478 gradini (!!) purtroppo abbiamo due sgradite sorprese. Innanzitutto ci rendiamo conto che il vento è forte e ci impedisce di aprire i nostri ombrelloni, ma quello che più ci disgusta è scoprire che in posto così incantato l’uomo, ancora una volta, ha lasciato il segno: immondizia ovunque, bottiglie vuote, resti di bivacchi e di chissa che altro! Ma è possibile che l’ignoranza umana non conosca confini…!!! Ci dirigiamo verso un lembo di terra dove per 6 euro noleggiamo due ombrelloni e quattro lettini e finalmente possiamo immergerci in questa meravigliosa piscina naturale.
Rimaniamo sino alle 15 poi, mentre alcuni battelli scaricano orde di turisti, riprendiamo i nostri zaini e risaliamo i gradini per raggiungere il parcheggio che a quest’ora è assolutamente strapieno.
Torniamo a Platanias decidendo di andare a visitare e cenare a Chania.
Carino il porticciolo ma la città è caotica: stradine strette piene di negozi di souvenir, abbigliamento, oltre alle numerose taverne e ristoranti. Forse perché ormai piacevolmente abituati alla tranquillità la città non ci entusiasma. Ceniamo, allietati da musica greca dal vivo, al ristorante “Mypogotos”, situato all’interno di un antico palazzo veneziano privo del tetto; cena abbondante (probabilmente ordiniamo troppo.. E le porzioni sono enormi!) anche se non curatissima (euro 86,00).
5° giorno – Platanias – Agia Galini Oggi è il giorno del primo trasferimento: da Platanias ci trasferiamo ad Agia Galini situata nella parte sud dell’Isola.
Durante il trasferimento abbiamo programmato la visita ad alcuni siti di interesse lungo il percorso.
Ci dirigiamo verso la penisola di Akrotiri, superiamo Chania seguiamo le indicazioni per l’aeroporto, e arriviamo al Monastero di Agias Triadas.
L’ingresso costa 2 euro ma ne vale la pena. Il monastero fondato nel XVII secolo è ben conservato, presenta al suo interno giardini molto curati e la chiesa una splendida pala sull’altare.
Salendo strette scale si può dominare tutta la vallata con distese di ulivi e viti. All’interno un interessante museo e la possibilità di vedere un video (in inglese) che raccolta la storia del monastero e la vita dei monaci.
Sicuramente il monastero che ci ha maggiormente interessato.
Proseguiamo in direzione Rethimno passando davanti ad una base NATO e ci dirigiamo verso Argiroupoli. Sbagliamo strada e ci troviamo in un posto unico. Piccoli ristoranti con grigliate in bella vista circondate da cascate e ruscelli che scendono dalla montagna. Il profumo e l’atmosfera sono veramente accattivanti e decidiamo di ritornare una volta visitato il paese.
Argiroupoli sorge sulle rovine dell’antica città di Lappa e si accede attraverso un arco di pietra situato di fronte alla chiesa. Si possono vedere alcuni resti sia della dominazione turca che di epoca romana e un pavimento romano a mosaico, probabilmente ben conservato, ma talmente ricoperto di sabbia, che dire ”guarda che bello” è sinceramente molto difficile! Risalendo la via principale vediamo un insegna che segnala il “Museo del Folclore” e un simpatico vecchietto ci invita ad entrare. E’ un museo privato dove la famiglia Zografakis ha raccolto innumerevoli cimeli di famiglia (abiti, ritratti, fotografie) e oggetti e utensili che raccontano la vita di un tempo. Visita simpatica ed interessante.
Pranziamo in una taverna vicino alle sorgenti con alle spalle una piccola cascata naturale. Una vera oasi di tranquillità! Visitiamo Rethimno, la terza città di Creta per grandezza. Ricorda molto Chania anche se meno caotica. Molto bello il porto veneziano e le vie della parte vecchia, Saliamo verso la fortezza che però non visitiamo (entrata 4 euro). Sicuramente ci soddisfa più di Chania anche se è comunque troppo turistica e commerciale.
Lungo la strada per Agia Galini ci fermiamo a Spili, piccolo paesino dell’entroterra con una splendida fontana veneziana situata sulla piazza, la cui acqua sgorga da 19 teste di leone. Acqua freschissima che ci ristora dal caldo afoso… Intorno alle 18,00 giungiamo ad Agia Galini al “Palazzo Greco”.
La scelta è caduta su questo albergo per la splendida vista che si dovrebbe vedere dalle camere, direttamente sul mare.
L’attesa non viene delusa, la struttura è molto carina e le nostre camere, una dipinta in azzurro e una di rosa, si affacciano direttamente sulla piccola piscina e da li’… la spendida vista del mare… ottima scelta! Dopo una “tecnologica” doccia, consigliati dal ragazzo della reception ceniamo da “Pantheon” un grazioso ristorante con vista mare.
Tre insalate greche, un paio di antipasti misti, lumache per Isa, l’immancabile frutta e raki finale, tutto per “ben” 40 euro!. Spettacolo!! 6° giorno – spiaggie nei dintorni di Agia Galini La giornata si preannuncia molto ventosa quindi chiediamo consigli all’incaricato della reception su dove trovare una spiaggia riparata.
Probabilmente le indicazioni o non sono state molte precise o probabilmente non le abbiamo capite, sta di fatto che ci dirigiamo verso la spiaggia di Agios Paulos. Splendido panorama e spiaggia che dall’alto sembra vivibile. Scendiamo un sentiero e ci sistemiamo al riparo di due ombrelloni di paglia (dopo poco passerà un ragazzo che chiederà tre euro d’affitto per ognuno …). Bagno, sole ma giusto il tempo di sbocconcellare qualcosa che si alza un fortissimo vento che solleva la sabbia e ci costringe ad una rapida fuga. Costeggiando la costa giungiamo alla spiaggia di Triapretra, più riparata e dove possiamo ammirare tre splendidi scogli scolpiti dall’acqua e dal vento.
Alla sera cena da “Omar” a base di pesce. Una splendida orata al prezzo di 9 euro e complessivamente 68 euro. 7° giorno – Preveli Per il nostro ultimo giorno ad Agia Galini decidiamo di visitare un’altra splendida località cretese: Preveli.
La spiaggia si raggiunge scendendo da una ripida strada composta da 450 piccoli gradini. Dall’alto lo spettacolo è suggestivo. Una lunga spiaggia sabbiosa con il fiume Megalopotamos che prima di sfociare nel mar libico forma un’ansa intorno alla spiaggia. Le sponde del fiume sono costeggiate da una piccola foresta di palme che è possibile attraversare camminando su un comodo sentiero e raggiungere alcuni specchi d’acqua dolce dove bagnarsi.
Al modico prezzo di 3 euro noleggiamo comodi lettini e alterniamo il bagno nelle limpide acque del mare alle fresche acque del fiume (che è anche possibile risalire noleggiando pedalò). Una sensazione veramente piacevole. La risalita al parcheggio è indubbiamente più faticosa della discesa perché i corti gradini “tagliano” le gambe. Raggiunto il parcheggio ci dirigiamo verso il vicino monastero “Moni Preveli”.
Lungo la strada che conduce al monastero si passa accanto a un imponente monumento commemorativo che raffigura un pope armato di fucile e un soldato alleato, mentre dalla terrazza del parcheggio si ammira un panorama sulla costa meridionale che lascia senza fiato.
Il complesso si estende su un’aria abbastanza vasta con al centro la chiesa dove abbiamo potuto assistere ad una celebrazione religiosa.
Alla sera ceniamo in un grazioso ristorante consigliato dalla nostra guida turistica. “Kostas” situato all’estremità orientale della spiaggia, arredata dai classici colori greci bianco e blu. Ottima cena allietata dalle stravaganze del cameriere di nome Nico. Prezzo euro 59,50.
8° giorno- Trasferimento ad Agios Nikolaus Ultima tappa di trasferimento, da Agia Galini ci trasferiamo nella zona nord orientale dell’isola, ad Agios Nikolaus, dove trascorreremo l’ultima parte delle nostra vacanza.
La prima tappa è Matala, famosa per essere stata per molto tempo uno dei più noti ritrovi hippy di Creta.
A margine della spiaggia si può osservare insolite cavità nella roccia calcarea, originariamente tombe romane, successivamente utilizzate come dimore. Lo spettacolo è molto suggestivo e insolito. La nostra visita è stata veloce e si è limitata ad una visita alle grotte ma Matala probabilmente avrebbe meritato maggior tempo ed anche un bel bagno nelle sue limpide acque.
Ripartiamo alla volta di Festo, sito archeologico tra i più famosi dell’isola, distante solo pochi chilometri da Matala. Un consiglio: attrezzatevi con cappello ed acqua, perché il caldo è veramente opprimente.
L’ingresso costa 4 euro. Il sito è molto ben conservato e suggestivo con la possibilità di ammirare straordinari panorami che abbracciano la Piana di Messarà. Il caldo comunque è opprimente e quindi dopo esserci rinfrescati ripartiamo alla volta di Agios Nikolaus. Attraversiamo valli ricche di vegetazione con coltivazioni di olivi e vigne molte ben curate. Intorno alle 12,00 siamo a Heraklion e dopo circa un’ora arriviamo ad Ammoudara al Cretan Village.
Il villaggio è appena fuori dal centro abitato, e per arrivare ai nostri appartamenti occorre salire una ripidissima salita che Mauri affronta in prima dopo un breve “rullaggio” per acquistare velocità. Gli appartamenti sono molto spaziosi, composti oltre che dalla camera da letto da una sala con angolo cottura e un balconcino con una splendida vista sul Golfo di Mirabello. L’unico neo gli elettrodomestici, un po’ obsoleti.
Ci sistemiamo, poi, seguendo i consigli della proprietaria, scendiamo in una piccola spiaggia proprio sotto il Cretan Village per un bagno rigenerante.
Alla sera prima visita ad Agios Nikolaus graziosa cittadina che sorge intorno a un piccolo lago, separato dal mare da uno stretto canale intorno a cui sorgono innumerevoli locali e incredibili negozi di oreficeria e orologeria. Agios è conosciuta anche per le ripide strade che, nel piccolo, ricordano S.Francisco. Cena alla “Taverna Itanos”, niente di particolare e prezzo come sempre contenuto (euro 42,20).
9°giorno – spiaggia di Spinalonga Inizia la nostra ultima settimana di vacanza, (è il 19 luglio e innanzitutto buon compleanno a Mauri!) e decidiamo che il primo luogo da visitare è la spiaggia di Spinalonga. Anche se sinceramente non siamo molto convinti se per Spinaloga si intende la penisola, l’isola o … comunque abbiamo chiaramente in mente cosa vogliamo vedere.
Superiamo Agios e raggiungiamo Elounda, un piccolo paese proprio di fronte alla penisola.
Al centro del paese una deviazione, segnalata malissimo, indica la strada da seguire, si passa sopra uno stretto lembo di terra, si arriva all’Aoki Hotel e dopo una breve strada sterrata si raggiunge un piccolo parcheggio. Lasciata l’auto si scende per un sentiero largo e ben segnalato verso la spiaggia. E’ domenica e notiamo parcheggiate molte auto dei locali. Sicuramente il posto merita la visita! Infatti la spiaggia, piccola ma comunque accogliente è già meta di molte famiglie della zona che oltre agli ombrelloni hanno piantato nei terrapieni retrostanti la spiaggia tende, tavolini, sedie. Tutto l’occorrente per una domenica al mare! Ci sistemiamo senza problemi, un bagno in un mare cristallino e ricco (forse per la prima volta) di pesci sino verso mezzogiorno quando, purtroppo, iniziano ad arrivare i primi battelli di turisti. Ne scendono molti, invadono la piaggia, rimangono per circa due ore per poi ritornare al battello per il pranzo.
Verso le 15/15,30 i primi battelli iniziano a salpare. Sembra ritornata la pace ma invece in lontananza arriva un nuovo battello, più grande degli altri e con un sottofondo di assordante musica da discoteca.
Non crediamo ai nostri occhi… dal battello scendono almeno un centinaio di giovani inglesi provenienti da Malia che letteralmente invadono la piccola spiaggia e il mare antistante. E’ impossibile muoversi, le famiglie greche rimangono quasi impietrite sotto gli ombrelloni, i bambini vengono fatti uscire dall’acqua … Rimaniamo per almeno un’ora a guardare questa variopinta comunità, assistiamo ai loro giochi, schiamazzi, alla loro rumorosa allegria e finalmente dopo una monumentale foto di gruppo… ritorna la pace! Alla sera bisogna festeggiare sia Mauri che festeggiava il compleanno sia la Tizy che l’avrebbe festeggiato il giorno dopo e quindi scegliamo uno dei ristoranti più eleganti di Agios, il “Patagos”!. Ottima scelta, location di qualità, cena squisita a base di pesce freschissimo e budget superato… euro 92,30! 10° giorno – Alla ricerca di una spiaggia Come detto prima oggi è il compleanno della Tizy (è una signora quindi non si dice l’età…!)… tanti auguri!! Decidiamo di trovare una nuova spiaggia, da Ammoudara ci spostiamo verso sud costeggiando il Golfo di Mirabello, scendiamo sino oltre il paese di Istro ma le spiagge che intravediamo dall’alto della strada non ci convincono, scendiamo da una strada sterrata verso il mare, la spiaggia è vuota ma purtroppo capiamo perché … anche qui purtroppo l’uomo ha pensato bene di rovinare le bellezze naturali trasformando praticamente la zona in una discarica. Delusi ritorniamo sulla E75 e ci dirigiamo nuovamente verso Spinalonga, passiamo Elouda, fotografiamo una simpatica vecchietta tutta vestita di nero in sella ad un mulo, superiamo la penisola di Kolokyta, l’isola di Spinalonga con la sua fortezza, raggiungibile solo via mare e raggiungiamo Plaka. Il mare è bello ma le spiagge sono strette e di ciotoli. Non siamo soddisfatti e decidiamo di ritornare alla spiaggia del giorno precedente. Purtroppo i battelli sono già arrivati e la spiaggia è un po’ piena e il mare è mosso.
Ci sistemiamo comunque comodamente, aspettiamo la risalita dei turisti per il pranzo e poi il mare è tutto nostro … Naturalmente sino al tardo pomeriggio quando, puntuali, ritornano i ragazzi inglesi.
Alla sera cena in una caratteristica taverna sul mare “Gargadoros”. Assaggiamo nuovi antipasti cretesi, serata deliziosa al prezzo di euro 53,00.
Dopo cena ritorniamo per una passeggiata ad Agios e io e Mauri, dopo più di una settimana di “astinenza” ci concediamo un meritato “espresso”. 11° giorno –Grotta di Dikteon Dopo tanto mare oggi dedichiamo la giornata a visite culturali.
La prima destinazione è il museo archeologico di Agios Nikolaus. Al suo interno ospita una collezione ben allestita comprendente numerosi reperti provenienti dalla parte orientale di Creta. I reperti sono disposti in ordine cronologico partendo dai reperti neolitici, ai manufatti risalenti all’Antico Minoico sino agli ultimi ritrovamenti dei siti archeologici di Malhia. Pur non essendo particolarmente esteso l’abbiamo trovato molto interessante e di facile comprensione anche per non esperti quali noi siamo.
La prossima meta è la Grotta di Dikteon o Antro di Giove, dove la leggenda vuole che Rea, madre di Zeus, lo nascose per sottrarlo al padre che aveva l’abitudine di divorare i figli.
Guardando la carta stradale partendo da Agios per raggiungere il paese di Psyhro, che è il più vicino alla grotta, ci sono (o almeno così sembra…) due strade. La prima verso sud passando da Kritsa e salendo verso l’altipiano di Lasithi, l’altro verso nord passando da Neopoli. Decidiamo di prendere la strada verso sud e poi rientrare dall’altra. Passiamo il paese di Kritsa e incominciamo a salire per una strada piena di tornanti e con un paesaggio sempre più brullo e desertico. Non incontriamo praticamente nessun fino a quando raggiungiamo un piccolo centro abitato. Siamo convinti di essere arrivati all’inizio della strada che delimita il perimetro dell’Altopiano e invece abbiamo la sgradita sorpresa di scoprire che l’ultima parte della strada può essere percorsa solo da fuoristrada. Abbiamo perso circa un’ora ma non ci arrabbiamo più di tanto, ritorniamo ad Agios e seguendo le indicazioni per Neapoli, raggiungiamo finalmente Mesa Lasithi, attraversiamo l’altipiano, un’ampia distesa di campi coltivati e di frutteti dove un tempo facevano bella mostra circa 20.000 mulini a vento in metallo con pale in tela bianca, ora sostituiti da strutture metalliche sinceramente ben poco attraenti.
Attraversato il paese di Psyhro si raggiunge il parcheggio della Grotta, poi una salita di circa 15 minuti permette di raggiungere l’ingresso della stessa. Da uno stretto sentiero si scende alla parte inferiore ricca di stalattiti e stalagmiti. In fondo sulla sinistra si apre una piccola camera dove la leggenda vuole che nacque Zeus. Un’altra stretta scala riporta i turisti fuori dall’antro. Dall’alto il panorama è molto suggestivo e spazia per svariati chilometri. Fa caldo e prima di ripartire ci dissetiamo con una fresca spremuta di arance “espressa” al bar della piazza.
Alla sera dopo un piacevole passeggiata per Agios e l’acquisto del regalo di compleanno della Tizy, ceniamo in un elegante ristorante situato intorno al piccolo lago, adocchiato dalla festeggiata qualche sera prima, il “Du Lac”. Buona cena con l’unica pecca (…Non da poco) che alla fine della cena non ci viene offerto né frutta né raki !. Prezzo euro 97,00.
12° giorno – Isola di Crissi (!) Oggi è il giorno dedicato alla visita dell’isola di Crissi. Tutti ne hanno parlato come di un posto unico, una parte dei Caraibi nel Mediterraneo, quindi la curiosità è tanta.
Occorre raggiungere Ierapetra, dove intorno alle 10.30 partono i traghetti.
Al mattino ci accoglie un forte vento e un mare molto mosso. Siamo ottimisti, Ierapetra è dalla parte opposta dell’isola quindi il mare “potrebbe” essere calmo. In circa 45 minuti raggiungiamo il porto di partenza ma con nostra grande delusione la situazione climatica è la stessa. Mare mosso e forte vento. Rinunciamo, decidendo di ritornare venerdi. Proseguiamo lungo la strada che procede a est, passiamo il paese di Ferma e raggiungiamo Agia Fotia. Qui, a non più di 30 Km dal porto, con nostro grande stupore, il vento è praticamente nullo e il mare calmissimo. Ci fermiamo in una piccola ma accogliente spiaggia attrezzata e trascorriamo una piacevole giornata turbata solo da un urlo della Tizy punta da un tafano o da una vespa! Alla sera saliamo al paese di Kritsa dove le signore acquistano prodotti dell’artigianato locale (copritavola e tovaglie all’uncinetto) a prezzi quasi ridicoli e poi ceniano alla Taverna “Platanos”. Cena tradizionale, euro 52,00.
13° giorno – spiaggia di Almiros Giornata di riposo. Affittiamo ombrelloni e sdraio alla spiaggia di Almiros a pochi chilometri da Ammadura.
Un giorno di assoluto riposo con spiaggia e mare ok.
Alla sera cena ad Agios al ristorante “Oceanos”, l’ultimo ristorante a sud del lago. Cena stupenda a base di pesce, personale simpatico e gentile… Euro 79,00.
14° giorno – Isola di Crissi 2 (!!) E’ il nostro ultimo giorno di vacanza e riproviamo ad andare all’Isola di Crissi. Il risveglio non promette nulla di buono: vento e mare mosso, anche se a noi la situazione sembra migliore del giorno precedente.
Raggiungiamo Ierapetra, entriamo nel porto, il mare è sempre agitato ma i traghetti sono lì pronti a salpare (..O almeno sembra). Parcheggiamo l’auto e io e Mauri andiamo a comprare i biglietti, purtroppo la risposta che riceviamo dall’addetto ci lascia senza parole: “sono tre giorni che i traghetti non salpano… forse, se la situazione migliora, nel pomeriggio”.
Siamo delusi, ancora una volta nei nostri viaggi la visita ad un’isola ci è vietata da agenti atmosferici…!, sarà un caso, il destino o … chissa (!).. Qualcuno/a si è fatto/a un’idea precisa… Ma non la diciamo! Non ci resta che trovare una spiaggia riparata e “affogare” la delusione con un’altra giornata di sole e mare.
Superiamo Ferma, Agia Fotia e nei pressi di Galini un piccolo golfo naturale attrezzato di sdraio ed ombrelloni ci accoglie per il nostro ultima bagno cretese.
Ci rimane la delusione di non aver potuto visitare l’isola di Crissi ma ci consoliamo con gli splendidi ricordi di altri luoghi meravigliosi.
Alla sera ritorniamo da “Oceanos” per concludere in bellezza con un’altra ottima cena.
15° giorno – Ritorno a Milano Arriviamo con largo anticipo all’aeroporto di Heraklion, consegnamo l’auto che l’addetto Hertz ritira senza troppe formalità, il volo delle 13.45 con scalo ad Atene è piacevole e puntuale e anche il ritiro del bagaglio all’aeroporto di Malpensa avviene senza problemi.
Siamo soddisfatti della nostra vacanza, ancora una volta l’amicizia e la compagnia hanno funzionato, abbiamo visto luoghi naturali di impareggiabile bellezza, siamo rimasti colpiti dalla cortesia e cordialità dei cretesi, abbiamo conosciuto e apprezzato una cucina nuova a prezzi assolutamente contenuti.
E’ stata la nostra prima vacanza in Grecia, ma probabilmente non sarà l’ultima.
P.S: complessivamente abbiamo percorso ca 1800 km e l’importo delle cene s’intende sempre per quattro persone con una media finale, a persona, di poco superiore ai 16 euro…!!!