Quattro giorni tra natura croata e storia slovena
La prima cosa che ci preme ora è trovare una sistemazione per la notte. Valutiamo la possibilità di dormire all’Hotel Istra, un 4/5 stelle che si trova su un isola. Un responsabile dell’Hotel fa da spola con un pulmino dal porto all’Hotel al quale si giunge però prendendo, tra l’altro, un traghetto con una traversata di 15 minuti. La proposta non ci sembra particolarmente allettante, non solo per il prezzo (200,00 € a notte) ma piuttosto per il disagio di dover lasciare l’auto al porto, trasferire tutti i nostri non pochi bagagli e dover necessariamente rientrare la sera con l’ultimo traghetto di mezzanotte dal centro. Vedendoci titubanti il ragazzo dell’Hotel se ne esce con una battuta del tipo “ con una macchina come la vostra non avrete di certo difficoltà a pagare 200,00 € per una notte”. Nell’udire questa frase guardo il mio ragazzo dicendogli “l’albergo non considerando tutte le peripezie per arrivarci varrà almeno € 200,00 € a notte??? o il prezzo lo decidono al momento, in base a chi si trovano davanti?” senza troppi indugi lasciamo il porto e decidiamo di trovare un’altra sistemazione. Lo ammetto sono abbastanza esigente ma considerata l’ora e la voglia di passare piu’ tempo a visitare la città piuttosto che a cercare un albergo decidiamo di chiedere ad un agenzia di informazioni. Pare sia disponibile solo una sistemazione in una zona alta della città a circa 10 minuti a piedi dal centro a 77 € a notte. Non abbiamo alternative. Vengono a prenderci i proprietari di “Villa Sonne” e seguendoli con la macchina giungiamo sul posto. Il primo impatto non è dei migliori. Mi aspettavo un Hotel mentre si tratta della classica abitazione privata affittacamere. Salgo per vedere la sistemazione è resto sorpresa nel trovare un appartamento per 3 persone nuovissimo con una graziosa camera in legno massiccio. L’ambiente è pulito e decido che può andar bene, l’unico mio pensiero è la colazione del mattino che di certo non sarà quella con i buffet che solitamente troviamo in albergo. Facciamo un riposino e ci prepariamo per la serata a Rovigno.
In 10 minuti di cammino ci troviamo al centro, scendendo per delle strade tranquille percorribili senza paura anche la sera tarda. Il primo impatto è sicuramente positivo anche se la vera Rovigno di notte la vedremo dopo cena. Troviamo un grazioso ristorante all’interno del paese “Da Baston”; gustiamo anche qui dell’ottimo pesce: cozze alla marinara, calamari e scampi alla griglia con purea di patate ed erbette, acqua e caffè a 293 Kune ( 40 €).
Dopo una lunga pausa per la cena iniziamo la salita della via principale che porta alla chiesa di S. Eufemia. Pavimentazione lucidissima (bisogna anche qui fare attenzione a non scivolare) negozietti caratteristici che vendono soprattutto opere d’arte e tanti angoli da fotografare. Bellissima!!!. Giunti alla chiesa lo spettacolo è indimenticabile soprattutto al tramonto. Riscendiamo, l’atmosfera è tranquilla, ristoranti affacciati sul mare, locali con gradoni che scendono al mare e cuscini sui quali sedersi per sorseggiare qualcosa a lume di candela. Devo ammettere che è una città che mi ha stupito, me l’aspettavo bella ma non anche così romantica. VENERDI’ 29/06/2007 (ROVIGNO/PULA/OPATIJA) Sveglia ore 7:30, carichiamo i nostri bagagli in macchina e ci prepariamo per la colazione. I miei timori su una colazione non all’altezza dei migliori hotel è svanita quando ho visto la sala colazioni e il piccolo buffet. Locale curato, colazione internazionale capace di soddisfare turisti da ogni parte d’Europa, cortesia ed ospitalità dei padroni di casa che si sforzano quanto possibile per conversare con noi pur non conoscendo perfettamente l’italiano. Lasciamo Rovigno intorno alle 9:45 con già la nostalgia di un posto incantevole a poche ore d’auto dall’Italia.
L’unica tappa intermedia prevista per oggi è Pula distante pochi chilometri da Rovigno. Scopo della nostra visita è il famoso anfiteatro romano, edificio maestoso nel centro della città. Parcheggiamo l’auto proprio all’ingresso dell’anfiteatro, entriamo per una breve visita, e riprendiamo la strada per Opatija.
L’intenzione iniziale era quella di pranzare a Medulin ma giunti sul posto verso le ore 11:00 decidiamo di proseguire e arriviamo a Opatija alle 12:30. Troviamo un grazioso ristorante sul mare “Bevanda”. Solite pietanze a base di pesce e delle crepes con noci al prezzo di 374,00 Kune (€ 51,00). E’ oramai pomeriggio inoltrato ed inizia l’estenuante ricerca di un Hotel per la notte. A detta di molti questa località fortemente turistica è ricca di Hotels di Lusso, ma garantisco di averci impiegato quasi due ore a trovare un Hotel di mio gradimento. Verso le 17:00 finalmente decido per il “Milenij” cinque stelle sul mare nel centro della città al “modico” prezzo di € 181,00 a notte con parcheggio coperto. Per fortuna che la Croazia è economica pensa un’po se fossimo andati in Inghilterra!!!! ( a questo prezzo trovo ottimi alberghi in centro a Roma). Distrutti per l’estenuante ricerca decidiamo di concederci un’po di relax: Jacuzzi e piscina possono andar bene. Verso sera passeggiamo un poco per il lungo mare e quando la fame si fa sentire scegliamo il ristorante per la cena. Diversamente da Porec e Rovigno qui i ristoranti non sembrano un granchè ecco dunque che optiamo per quello del nostro hotel “Restaurant Sveti Jakov”. Due cocktail di gamberetti, gnocchetti verdi con pesce, risotto con scampi a € 38,00 in due (il locale piu’ economico fino a qui trovato e cibo ottimo).
SABATO 30/06/2007 (OPATIJA/PLITVICE/LUBIANA) Quella di oggi si preannuncia la giornata piu’ pesante delle nostre vacanze. Percorriamo parte della costa Croata e del Quarnero per arrivare all’interno dell’alta Dalmazia. Attraversiamo paesi sperduti dove le case portano ancora i segni di una guerra ormai lontana nel tempo. Siamo praticamente soli lungo queste strade a tratti scorrevoli a tratti piu’ impervie. Passando questi paesi tornano rapidamente alla mente i ricordi di una guerra che abbiamo vissuto così vicino a noi ma che al tempo stesso ci sembrava parte di paesi arretrati, lontani dalle nostre usanze.Visitando la Croazia si scopre un paese pulito, ordinato ed efficiente che nulla ha a che vedere con l’arretratezza che molti si immaginano. Trascorriamo circa tre ore in auto ma la destinazione merita il viaggio: i Laghi di Plitvice meta imperdibile per chiunque si trovi nelle vicinanze. Acquistiamo il biglietto (110 KN) prepariamo le macchine fotografiche, zaino in spalla e siamo pronti per iniziare questa magnifica escursione ai laghi. Iniziamo il nostro itinerario dai laghi cosiddetti inferiori, non certo per bellezza ma semplicemente per collocazione geografica. Il consiglio della nostra guida Routard è proprio quello di sfruttare la luce del mattino per vedere la parte inferiore che nel tardo pomeriggio avremmo trovato in ombra. Appena iniziato il percorso e preso il sentiero restiamo a bocca aperta ammirando i primi laghetti dall’alto. Impossibile descriverli, sono da vedere per ammirarne la bellezza dei colori. Dopo circa un’ora e mezza giungiamo in un punto di ristoro dove è possibile gustare i piatti locali offerti da un chiosco con tavolini all’aperto. La scelta è varia: Porchetta, Pollo e Wuster o in alternativa, nell’altro chiosco, Porchetta, pollo e Wuster… Beh, per una vegetariana come me non è il massimo ed ecco dunque che opto per delle ottime patatine fritte e uno strudel di mele dall’aspetto però poco rassicurante che cedo volentieri al mio ragazzo (prezzo per l’intero pranzo 71 Kune). Abbiamo riposato abbastanza, a questo punto dobbiamo prendere un traghetto, attraversare un lago e riprendere il cammino per i laghi superiori. Cammina, Cammina, quante scarpe consumate… no questa è una canzone dei Nomadi…Cammina, Cammina non siamo certi di aver preso la direzione giusta per tornare al nostro parcheggio. Ad un certo punto troviamo un gentile responsabile del parco che ci rassicura. Siamo ad un bivio, andando a sinistra giungeremmo alla stazione 3, andando a destra alla stazione 4. Cerchiamo di spiegargli che abbiamo parcheggiato al punto di ingresso 1 e lui molto gentilmente ci indica la direzione dicendoci che non possiamo tornare indietro. Strano, penso io, dato che il percorso è interamente percorribile in ambo i sensi, e strano che non ci abbia fatto andare verso la stazione 3 che a mio avviso trovandosi piu’ in basso dovrebbe essere piu’ vicina. Ci fidiamo, considerato il fatto che è un responsabile del parco, e iniziamo di nuovo il cammino. Saliamo, saliamo … E i dubbi ci assalgono!! Dove staremo andando a finire? Quasi nessuno ci segue. Finalmente un tedesco parlante un italiano quasi perfetto (a mio avviso un abitante di Bolzano) ci dice che manca poco all’ingresso. Saliamo ancora un lago ed eccoci alla fantomatica stazione 4. Prendiamo il trenino che ci dovrebbe portare all’auto. Ad un certo punto vedo il mio ragazzo e un turista tedesco puntare il dito verso un punto ben preciso. Non posso credere ai miei occhi. La stazione 3, dove il treno si trovava in quel momento era a 10 metri dall’omino del parco che ci ha indirizzati verso la 4; quel che è criticabile è il fatto che il signore tedesco e la moglie non sembravano in condizioni fisiche tali da dover far loro percorrere tanta strada in piu’!!! Beh …Episodio discutibile.
Scendiamo alla stazione due e percorriamo ancora qualche metro ammirando dall’alto i laghetti visitati il mattino.
Dobbiamo ora decidere dove trascorrere la notte, sono circa le 16:00, prendiamo la cartina alla mano e puntiamo il dito su una località di nome Lubiana… Slovenia ok, può andar bene. Impostiamo il Satellitare per evitare di dover perdere tempo prezioso. “A 500 mt svoltate a dx, a 200 mt svoltate a sx” e ad un certo punto ci troviamo dispersi nel mezzo delle colline e il navigatore satellitare ci dice “arrivo”. Ma arrivo dove? Fortunatamente torniamo ai vecchi metodi che restano ancora i piu’ efficaci, cartina alla mano raggiungiamo Lubiana alle ore 19:00 circa. Considerata la stanchezza dopo il lungo viaggio decidiamo di prendere per buono il primo albergo che troviamo. Seguiamo le direzioni per il centro e vediamo l’Hotel Union Business € 183, 00 a notte compreso il parcheggio sino alle 15:00 del giorno successivo.
Lubiana per noi è una vera sorpresa. Splendidi palazzi fanno da cornice al fiume che attraversa la città. Il nostro Hotel si trova a 50 mt da Piazza Preseren dedicata al sommo poeta sloveno France Preseren. In questa piazza vi si trovano il monumento al poeta e la Chiesa dei francescani. Tromostovije, il triplice ponte di Lubiana, è una delle particolarità dell’architettura Lubianese è formato da un vecchio ponte di pietra del 1842 e da due nuovi ponti che insieme formano un elegante accesso alla città vecchia. Attraversiamo dunque questo ponte per immergerci nel sabato sera lubianese. Una città piccola, accogliente, ma allo stesso tempo viva. In ogni piazzetta, angolo della città si trovano musicisti o artisti di strada che riescono ad attirare l’attenzione dei passanti. Scegliamo come ristorante “l’abecedarium restaurant” e ceniamo all’aperto con sottofondo la musica degli artisti. L’atmosfera è meravigliosa; ordiniamo delle tagliatelle agli scampi ed un’insalata ai frutti di mare e porcini veramente deliziosi (47,50 €). Passeggiamo ancora per un’oretta tra i vicoli della città vecchia, entriamo in uno dei tanti locali per bere qualcosa, ci uniamo alla gente che canta insieme agli artisti e poi, dopo una lunga giornata intensa, decidiamo di rientrare in albergo.
DOMENICA 01/07/2007 (LUBIANA/ITALIA) Ultimo giorno di vacanze. Questa mattina ci concediamo la sveglia piu’ tardi. Usciamo dall’Hotel intorno alle 9:30 per visitare questa splendida capitale anche di giorno. L’idea è quella di salire al castello per avere una visione d’insieme della città. Prendiamo il trenino turistico che parte da piazza Preseren. Il colle del castello è il principale punto di interesse a Lubiana. Gli scavi testimoniano che il colle fu fortificato già all’epoca dei Celti e degli Illiri ed in seguito dai Romani. Visitiamo la bella cappella di S. Giorgio, un’esposizione di quadri d’arte contemporanea ed infine saliamo sulla cima della torre per scattare qualche foto. Il tempo a nostra disposizione sta per finire. Il treno riparte e ci riporta in città bassa. E’ domenica ed abbiamo la fortuna di poter assistere al tradizionale mercatino delle pulci. Acquisto la mia solita immancabile tartaruga per la mia collezione, ammiriamo nuovamente il centro storico e decidiamo di pranzare proprio in una delle vie piu’ caratteristiche in uno dei tanti locali con tavoli all’aperto. Un’po come Praga anche Lubiana ti fa tornare indietro nel tempo. Sarà la tranquillità del posto, il fascino dei palazzi, l’armonia delle case ma a noi Lubiana è rimasta nel cuore. Non era programmata in questo nostro itinerario di quattro giorni e forse proprio per questo è stata per noi ancor piu’ una sorpresa.
Solo bei ricordi ci restano di questi quattro giorni passati tra Croazia e Slovenia, ricordi di posti ancora incontaminati come i laghi di Plitvice, di cittadine romantiche come Rovigno e di Capitali europee dove il tempo sembra essersi fermato come a Lubiana.