Quattro giorni a Vienna 2

La città è proprio bella e mi sembra sicura. Si mangia bene, si gira benissimo a piedi e la gente è gentile
Scritto da: Jessy_P_Bg
quattro giorni a vienna 2
Partenza il: 24/02/2012
Ritorno il: 27/02/2012
Viaggiatori: 3
Spesa: 1000 €
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Prima vacanza del 2012, questa volta scelgo un’altra capitale europea ed è la volta di Vienna, in Austria. Abbiamo deciso di dedicare a questa bellissima città quattro giorni interi. All’inizio di gennaio abbiamo deciso di prenotare il volo; siamo stati indecisi fino all’ultimo momento se prenotare un volo “Ryanair” e atterrare a “Bratislava” con partenza da Bergamo oppure se andare a Milano Malpensa e prenotare con “Austrian Airlines” e atterrare direttamente all’aeroporto Flughafen di Vienna. Grazie all’iscrizione alla newsletter di Austrian Airlines, poco dopo il giorno del mio compleanno (il 2 gennaio), la compagnia aerea mi ha mandato un buono di Euro 10,00 se avessi prenotato un volo nel mese del mio compleanno; è stata una cosa gradita e con l’occasione alla fine abbiamo deciso per la partenza da Milano ed arrivo a Vienna Centro. Prenotiamo biglietti di andata e ritorno (solo bagaglio a mano) per tre persone: andata il giorno venerdì 24 febbraio 2012 ore 10:25 da Milano “Malpensa” e per il ritorno dall’aeroporto “Flughafen” di Vienna il giorno lunedì 27 febbraio 2012 ore 20:10. Il costo totale di tre biglietti è stato Euro 255,86 (circa Euro 85,28 a persona). Questa compagnia aerea mi è piaciuta molto, è la prima volta che viaggiavo con loro e sono di un’efficienza incredibile rispetto alle low-cost e ad altre compagnie aeree con cui ho viaggiato. Al check-in on line (chi si può fare solo a partire da 24 ore prima del volo) è possibile scegliere il proprio posto a sedere sull’aereo, noi sia all’andata che al ritorno abbiamo scelto i posti 17A – 17B – 17C. Una cosa scomoda può risultare il check-in del ritorno se non si trova un pc o una stampante a disposizione, noi siamo stati fortunati di poterla usare in hotel. Sulla Boarding Pass c’è indicato l’orario in cui il gate aprirà le porte e non quando chiuderà. Il personale ha fatto imbarcare per prime le file dalla metà in poi, per permettere di non creare confusione nella ricerca del posto. Sono stati serviti snack tipici viennesi come i waffel “Manner” e un sacchetto contenente una piccola mela, inoltre bevande a volontà, tutto rigorosamente gratuito. Giornali e quotidiani erano anche quelli gratuiti. Prima di passare al racconto vero e proprio, vorrei lasciare dei consigli sulla città, presi prima di partire dal web ma poi constatati di persona durante il soggiorno.

Cibo tipico: Le zuppe, frittatensuppe (con strisce di frittatine), gulashsuppe o la Griessnockerlsuppe (con gnocchi di semolino). La wiener schnitzel, si tratta di una enorme cotoletta di vitello, in alcuni ristoranti grossa quasi quanto una pizza, sottile, e croccante. Il gulasch, un morbido spezzatino di manzo leggermente piccante e servito con patate bollite. Tafelspiz, girello di bue speziato e bollito, cevapcici polpettine piccanti dalla forma allungata di origine croata, i wurstel serviti in svariate maniere, la langosh, pasta di pane tirata sottile e fritta poi cosparsa di salsa d’aglio grossa quanto una pizza di origine ungherese. I dolci ApfelStrudel e Kaiserschmarrn.

Mezzi di trasporto pubblici: Su una rete che comprende circa 950 km, 5 linee di metropolitana, 28 linee di tram e 83 linee di autobus vi trasporteranno comodamente e in maniera affidabile per tutta Vienna. Tipi di biglietti per le linee pubbliche viennesi: Carta 24 ore per tutta la rete: 5,70 € / Carta 48 ore per tutta la rete: 10 € / Carta 72 ore per tutta la rete: 13,60 € / Carta 8 giorni: 28,80 € / Biglietto di corsa semplice: 1,80 €. I biglietti si possono acquistare presso: tutte le biglietterie delle Wiener Linien, le biglietterie automatiche nelle stazioni della metropolitana, l’Online-Shop delle Wiener Linien, le tabaccherie più grandi. Si possono acquistare biglietti da una corsa anche sugli autobus e i tram con un sovrapprezzo a 2,20 €. In tal caso tenete a disposizione monete. Le metropolitane viaggiano tutti i giorni dalle 5 del mattino fino a mezzanotte circa. Generalmente i tram e gli autobus terminano il servizio un po’ prima. Gli orari dettagliati si trovano ad ogni fermata. Il venerdì e il sabato notte e nei giorni prefestivi le metropolitane sono in servizio 24 ore su 24.

Pericoli e contrattempi: Farete fatica a trovare una capitale europea più sicura di Vienna. Di notte non è raro vedere donne che rincasano sole o persone anziane portare a spasso il cane e usare i mezzi pubblici. I turisti sono in genere esposti a crimini di poco conto, come il borseggio al Naschmarkt, in Mariahilferstrasse o sui mezzi pubblici – specie se affollati. Vi sono tuttavia alcune zone da evitare, specialmente di notte. La stazione della metro di Karlsplatz è o la U6 Gumperdorferstrasse sono luoghi famosi per i crocchi di persone che bighellonano con una bottiglia in mano. L’area del Prater e di Praterstern possono ancora sembrare losche, la notte, ma le cose stanno rapidamente cambiando. Anche la Südtirolerplatz e le stazioni della S-Bahn e del tram lungo Margareten e Wiedner Gürtel possono essere poco raccomandabili dopo il tramonto. Effettivamente gran parte del Gürtel intorno ai sobborghi interni di Vienna è costellato di locali a luci rosse, e più a nord, verso la Westbahnhof, ce ne sono molti di più. Le donne potrebbero non sentirsi a loro agio lungo il Neubaugürtel, ma normalmente è una zona tranquilla, soprattutto verso Thaliastrasse, dove la vita notturna sta rapidamente crescendo.

VENERDì 24 FEBBRAIO 2012

Da Bergamo siamo arrivati all’Aeroporto Milano Malpensa abbastanza in fretta e abbiamo deciso di lasciare l’auto in uno dei parcheggi coperti del terminal. Il costo dei quattro giorni sarà visibile in fattura alla fine del mese grazie all’uso del “Telepass” che è convenzionato con il parcheggio. Alla fine la sosta è costata Euro 115,00 per quattro giorni. All’aeroporto ci siamo diretti al Tourist Info per comprare tre “Vienna Card”. Più di 210 riduzioni e uso gratuito di metropolitana, autobus e tram per 72 ore di seguito a soli 18,50 Euro a persona (55,50 Euro in totale). Le riduzioni offerte dalla Carta Vienna sono usufruibili anche nel corso dell’intero ultimo giorno di validità. Per maggiori informazioni sito web www.wien.info/it/travel-info/vienna-card. Per raggiungere il centro città ci sono tre opzioni con i mezzi pubblici:

1) Il “City Airport Train Cat” che fa servizio tra l’Aeroporto e Wien Mitte/Landstraße, durata del tragitto 16 minuti, il costo è sui 10,00 Euro per solo andata, Euro 18,00 per andata+ritorno e se si prenota con la “Vienna Card” si ha una riduzione.

2) La “Metropolitana leggera S7” che fa servizio tra l’Aeroporto e Wien Mitte/Landstrasse, durata del tragitto 26 minuti.

3) Il “Bus Navetta della Vienna Airport Lines” che opera su tre tratte: la prima è “Centro storico” fermata: Morzinplatz/Schwedenplatz, durata del tragitto: 20 minuti / La seconda è “Westbahnhof – Stazione Wien Meidling”, durata del tragitto: 45 minuti / La terza è “Kaisermühlen Vienna International Centre VIC – Kagran”, durata del tragitto: da 17 a 42 minuti circa.

Comunque per maggiori informazioni, soprattutto sui costi, visitate questa pagina web: http://www.wien.info/it/travel-info/to-and-around/airport-to-center.

Noi abbiamo optato per il Bus Navetta, prima tratta; con la Vienna Card abbiamo pagato Euro 5,00 a persona. A “Schwedenplatz” (capolinea) abbiamo fatto una passeggiata fino alla stazione della metropolitana omonima (linea rossa U1 e/o linea verde U4), una fermata dopo (“Stephanspl.”) della linea rossa U1 in direzione “Reumannpl.” e scendiamo per raggiungere l’hotel che abbiamo prenotato. Subito davanti a noi ci troviamo lo “Stephansdom” (il Duomo di Vienna) che è l’emblema e il cuore della città, circondato da strette viuzze sulle quali svetta l’incredibile campanile, è stato edificato all’inizio del XII sec. per ordine di Enrico II in stile romanico. Distrutto da un incendio nel 1258, è stato riedificato in forme gotiche e ha avuto ampliamenti e rifacimenti anche in tempi recenti per i danneggiamenti dell’ultima guerra. L’hotel si trova in una via laterale rispetto alle quattro grandi vie che si diramano dalla piazza, l’area è interamente pedonale molto bella e piena di gente. L’hotel a quattro stelle si chiama “Kaiserin Elisabeth” in via Weihburggasse 3, sito web: www.kaiserinelisabeth.at. La nostra stanza è la 104 al primo piano con vista nella via sottostante, il soggiorno di quattro giorni e tre notti in camera tripla con colazione lo abbiamo pagato in totale Euro 564,00 (a persona Euro 188,00). Per eventuali foto, recensioni e opinioni (compresa la mia), visitate questo sito: www.tripadvisor.it/Hotel_Review-g190454-d228065-Reviews-Kaiserin_Elisabeth-Vienna.html. Fatto il check-in e depositato i trolley, siamo usciti a mangiare e siamo entrati proprio nel ristorante davanti all’hotel in una delle vie pedonali principali. Il ristorante si chiama “Ristorante Pizzeria Venezia” in via Weyringergasse 30b, Il locale non è molto grande ma è molto carino, le vetrate danno la vista all’area pedonale sottostante. Il personale parla italiano e il menù è scritto anche quello in italiano. Abbiamo ordinato una zuppa di cipolle, spaghetti al pomodoro, risotto al salmone, gulasch di vitello con pasta, due caffè, una coca cola e due bicchieri di prosecco. Il cibo è buono e presentato molto bene. Il mio risotto era molto gustoso, forse un po’ troppi pezzettini di cipolle che si sono fatte sentire nello stomaco per tutto il giorno. In tre persone abbiamo speso Euro 57,50 in totale. Decidiamo che la nostra prima visita sarà il “Kunsthistorisches Museum” nella piazza “Maria Theresien-Platz” nel “Quartiere dei Musei”, per arrivarci si usa la U2 viola fermata “MuseumsQuartier” oppure fermata “Volkstheater” U2 viola o U3 arancione. La Pinacoteca comprende numerosi capolavori della storia dell’arte occidentale, fra cui la “Madonna del Prato” di Raffaello, l’”Arte del Dipingere” di Vermeer, i quadri delle Infanti di Velazquez e vari capolavori di Rubens, di Rembrandt, di Dürer, del Tiziano e del Tintoretto. La collezione egizio orientale è considerata una delle collezioni dedicate all’Antico Egitto più importanti del mondo. Per l’anniversario della morte di Klimt c’è anche una mostra sui dipinti dell’artista. L’entrata con la “Vienna Card” l’abbiamo pagata 11,00 Euro a persona. Per altre informazioni guardare il sito ufficiale: www.khm.at. Dalla parte opposta del museo si trova il Naturhistorisches Museum (www.nhm-wien.ac.at). Proseguendo per la via “Burgring”si incontra la via Doktor-Karl-Renner-Ring e al numero civico 3 si trova il Parlamento Austriaco in stile architettonico greco. Ci si arriva facilmente anche con il ram 1 – 2 D fermata “Stadiongasse/Parlament”. Proseguendo a piedi si arriva a “Rathausplatz”, con il “Rathaus” (Municipio) e il “Rathauspark” occupato da una grandissima pista di pattinaggio e da dei chioschi di cibo e bevande. Il complesso si trova a questo indirizzo “Friedrich-Schmidt-Platz 1” e ci si arriva facilmente anche con i mezzi pubblici Tram 1 e 2. L’atmosfera è molto bella, ci sono tantissime famiglie sui pattini e con la musica che risuona in tutto il parco. Davanti al parco del Municipio si trova il “Burgtheater”. E proseguendo ancora per la via del Parlamento ci si imbatte nell’ “Universitat” e poco dopo si arriva al parco “Sigmund-Freud-Park” con la chiesa “Votivkirche” che sorge sul luogo dove nel 1853 fallì un attentato all’imperatore Francesco Giuseppe I. Purtroppo la facciata è in ristrutturazione e c’è un grande padiglione pubblicitario che così la rovina alla vista. La chiesa si trova nella piazza Rooseveltplatz 8. Proseguiamo il pomeriggio andando a vedere la “Staatsoper” (l’Opera di Stato), uno dei massimi teatri della lirica mondiale in via Goethegasse 1, per arrivarci scendiamo alla fermata di “Karlsplatz” metro U1 U2 U4. In Philharmonikerstraße (proprio dietro all’Opera) si trova l’ “Hotel Sacher”, proprio lì accanto c’è il “Sacher Cafè” e da bravi turisti siamo entrati a fare merenda. Abbiamo ordinato tre cappuccini, due torte Sacher, spendendo in totale ben Euro 23,00. Da buongustaia, mia mamma dice che questa torta non è stata per nulla speciale e che si aspettava di più. Imbocchiamo la via “Kärntner Straße” e ci ritroviamo così nell’isola pedonale che arriva fino al Duomo. In questa via si incontra un piccolo centro commerciale chiamato “Steffl” interamente fatto di vetro. Nella stessa via, dal lato opposto di Steffl si trova un mosaico molto bello sulla facciata di una casa. In una stradina laterale incrociamo anche la piazza “Neuer Markt”. Al centro si colloca la fontana più ammirata della città: la “Providentiabrunnen” (Fontana della Provvidenza), che raffigura la statua della Provvidenza attorniata da quattro fiumi: Enns, Morava, Traun e Ybbs. Il gruppo è una copia, l’originale si trova al museo barocco del Belvedere. Inoltre qui vicino si trova anche la “Kapuzinerkirche” (Chiesa dei Cappuccini). Arriviamo così all’incrocio della piazza “Stock-Im-Eisen-Platz” proprio accanto al Duomo e vediamo lo “Stock-Im-Eisen”, un antico tronco d’albero del 1500 pieno di chiodi che secondo la leggenda ogni garzone di fabbro vi apponeva al momento di lasciare la città. Inoltre si può vedere anche la “Haas-Haus”, nella cui facciata vetrata si rispecchia il Duomo di Santo Stefano. Per la cena decidiamo di andare da “NordSee” in Kärntner Straße 25, è un self service con dell’ottimo pesce (sito ufficiale www.nordsee.com/en/filialen). Abbiamo mangiato bene e speso in totale Euro 55,30. La nostra giornata finisce con una passeggiata nell’isola pedonale.

SABATO 25 FEBBRAIO 2012

Stamattina dopo colazione la nostra prima visita è il “Castello di Schönbrunn” in via Schönbrunner Schlossstrasse 47, per arrivarci si prende la metropolitana U4 fermata omonima del castello e poi si seguono le indicazioni. Il castello, ex residenza estiva della famiglia imperiale, è uno dei più bei complessi barocchi d’Europa. Gli Asburgo ne acquisirono la proprietà nel 1569; nel 1642 la consorte dell’imperatore Ferdinando II fece edificare sull’area una residenza di campagna estiva e chiamò per la prima volta la tenuta “Schönbrunn”. Il castello e il parco, costruito dopo l’assedio dei turchi a partire dal 1696, è stato ampiamente rimaneggiato sotto l’imperatrice Maria Teresa dopo il 1743. Gli Asburgo risiedevano per la maggior parte dell’anno negli innumerevoli appartamenti di cui una grande famiglia imperiale aveva bisogno accanto alle sale di rappresentanza. L’accesso al parco è gratuito, la visita del castello invece è divisa in “Imperial Tour” di 30,40 minuti e “Grand Tour” di 50,60 minuti. Noi optiamo per l’Imperial Tour compreso di audio guida ad Euro 10,50 a persona. In altri periodi dell’anno si può accedere ad altri luoghi del parco come il “Giardino del Principe Eredtario”, il “Labirinto”, la terrazza panoramica della “Gloriette” e le innumerevoli fontane. Sicuramente in un altro periodo dell’anno si possono ammirare i fiori che popolano il giardino. Per informazione visitare il sito ufficiale: http://www.schoenbrunn.at/it.html. Ai piedi della collina della Gloriette c’è una delle due entrate per accedere al giardino zoologico di Schönbrunn, il “Tiergarten Zoo”, o zoo più vecchio del mondo ed è stato eletto nel 2010 migliore zoo d’Europa. È molto bello, gli animali sono puliti e le gabbie sono spaziose senza quasi barriere architettoniche. L’entrata l’abbiamo pagata Euro 12,00 a persona con la Vienna Card. All’interno ci sono anche bar e ristoranti. Sito ufficiale: www.zoovienna.at/it/zoo-e-visitatori/informazioni-visitatori/. Gli animali che mi hanno colpito di più sono stati i Panda, non li avevo mai visti. Abbiamo pranzato al locale “Residenz” (vicino all’entrata del castello) dopo la visita dello zoo. Di solito sono molto scettica a mangiare nei bar o ristoranti proposti dentro le varie attrazioni perché di solito sono costosissimi e il cibo di bassa qualità. Invece qui ci siamo trovati benissimo, il menù spaziava dagli hamburger con patatine o toast a cibo più locale come zuppe o cotoletta viennese. L’ambiente è molto accogliente, i camerieri gentili e noi siamo stati fortunati a trovare un tavolo libero dato che il locale si è riempito velocemente poco dopo il nostro arrivo. Abbiamo assaggiato: due piatti di hamburger con patatine fritte e ketchup, una zuppa di gulasch, un dolce di strudel, un tè caldo, una limonata, due coca cola, un caffè (purtroppo imbevibile), e una pizza margherita come antipasto (non siamo in Italia quindi la pizza assomiglia più ad una focaccia). Siamo stati molto soddisfatti ed il cibo nel complesso era buono. In tre persone in totale abbiamo speso 61,50 Euro. Da provare dopo la visita al Castello. Dopo pranzo la visita è proseguita verso la chiesa “Karlskirche” in Kreuzherrengasse 1, qualche foto, una passeggiata nel parco di fronte e poi raggiungiamo con la U2 fermata Schottentor e poi a piedi oppure prendendo il tram 40 A o D ci si avvicina di più, la “Casa Museo di Sigmund Freud”. Si tratta probabilmente del più noto indirizzo viennese: nel palazzo in Berggasse 19, nel nono distretto di Vienna, visse per 47 anni Sigmund Freud, per l’esattezza dal 1891 al 1938. Da qui il 4 giugno 1938 egli fuggì con la sua famiglia di fronte al montare della minaccia nazionalsocialista e si recò in esilio in Inghilterra. Nel 1971 si allestì in quelle che erano state le camere dell’appartamento e dello studio del fondatore della psicanalisi, un museo, con la collaborazione di Anna, la figlia minore di Freud. L’ingresso è costato Euro 6,50 a persona usando la Vienna Card, è possibile avere una guida cartacea anche in italiano. Il sito ufficiale è www.freud-museum.at/cms/. I musei a Vienna chiudono abbastanza presto, verso le 17:00 solitamente è l’ultimo ingresso consentito ai turisti, infatti ci dirigiamo verso il complesso dell’Hofburg ma ciò che ci interessa visitare ormai ha già chiuso le porte, niente da fare, visita rimandata a domani. Per merenda andiamo a provare la torta Sacher alla pasticceria “Demel” questa volta, in Kohlmarkt 14 (sito web: www.demel.at), per tre cappuccini e una torta Sacher abbiamo speso Euro 12,80 in totale. Prima di passare in hotel andiamo a vedere l’ “Ankeruhr” nella piazza Hoher Markt 4 a dieci minuti da Stephansplatz. Nell’arco di dodici ore, su questo ponte sfilano dodici figure o coppie di figure collegate alla storia austriaca. Ogni figura risale a un’epoca diversa ed è accompagnata da un brano musicale appropriato. Fanno la loro apparizione, tra gli altri, Carlo Magno, Marco Aurelio, l’imperatrice Maria Teresa d’Austria e il suo sposo, l’imperatore Francesco I di Lotaringia. A mezzogiorno tutte le figure escono in parata con sottofondo musicale. Per ultima appare la figura di Joseph Haydn. Per cena siamo andati diretti in un ristorante consigliato da altri turisti nel web ma è talmente piccolo che necessita di prenotazione, quindi dopo aver fatto tutto un viaggio lungo in taxi per niente. Ma proprio a pochi metri da quel locale pieno abbiamo deciso di entrare nel ristorante “La Delizia” in Florianigasse 19 (www.la-delizia.net). Gestito da nostri connazionali, il posto è un po’ piccolo ma molto accogliente. Il cibo è tutto fresco, preparato il giorno stesso (come ci ha spiegato il cameriere), e tutto “fatto in casa”. Abbiamo mangiato: due aperitivi di prosecco e un san bitter, un crostone di mozzarella di bufala con funghi porcini, due piatti di scialateli ai frutti di mare, tagliolini alle vongole, calamari fritti, cannoli siciliani, due caffè, acqua e vino “Corvo Bianco”. Il cibo era buonissimo, porzioni abbondanti, e i piatti erano molto curati. Personale disponibile e gentile. Abbiamo speso in tre persone Euro 95,90. Abbiamo mangiato benissimo ed il prezzo è giusto equiparato alla qualità del cibo proposto, assolutamente da provare se si passa per Vienna. La nostra giornata finisce qui.

DOMENICA 26 FEBBRAIO 2012

Stamattina imbocchiamo il “Graben”, antica piazza non molto grande che costituisce il salotto della città. Luogo d’incontro suggestivo ed elegante è il nucleo della zona pedonale. Ricca di lussuosi negozi e di eleganti Caffè. Al centro della piazza si erge la Pestsaule, un’opera barocca di Fischer von Erlach voluto da Leopoldo I per la fine della peste del 1679. Si incontra anche la “Peterskirke” (Chiesa di San Pietro) molto antica, probabilmente risalente ai tempi di Carlo Magno, situata in Petersplatz. Prendendo la via a destra alla fine della strada si arriva alla “Piazza Am Hof” con al centro una grane colonna in bronzo. Arriviamo così all’Hofburg, il palazzo imperiale della famiglia Asburgo. Oggi vi si trovano la sede del presidente della repubblica austriaca nonché un importante centro congressi e numerose collezioni d’arte. Si trova nella piazza Heldenplatz e noi abbiamo visitato gli Appartamenti Imperiali (“Kaiserappartements”) e la Camera del Tesoro (“Schatzkammer”). Con la Vienna Card abbiamo pagato la visita degli appartamenti Euro 9,50 a persona ed Euro 11,00 a persona per il tesoro (www.hofburg-wien.at). Subito dopo proseguiamo nella visita dell’Albertina, questo è l’unico museo in cui abbiamo trovato coda all’entrata ma è abbastanza veloce. Il museo si trova in Albertinaplatz 1. Qui si possono ammirare lo “Stagno delle ninfee” di Monet, le “Ballerine” di Degas e il “Ritratto di fanciulla” di Renoir, ma anche dipinti di Beckmann, Macke, Chagall, Malewitsch, Rothko, Rainer e Katz. Per informazioni guardare il sito ufficiale: www.albertina.at. Per pranzo andiamo da “7 Stern Brau” in Siebensterngasse 19. È stato un po’ difficile trovare il locale perché i mezzi pubblici non arrivano proprio davanti al locale però con l’aiuto della cartina e del cellulare siamo arrivati tranquillamente. Il locale è molto grande, tutto di legno, molto caratteristico. Abbiamo pranzato con 2 cotolette viennesi grandi con patatine e ketchup, una zuppa, due birre bionde, una coca cola, due caffè, un piatto di chilli con carne, pane nero all’aglio spendendo in tre solamente Euro 37,80. Davvero buono e lo consiglio a tutti (sito ufficiale: www.7stern.at). Nel pomeriggio andiamo a vedere l’architettura di “Hundertwasser”, raggiungibile con il Tram 1 Fermata “Hetzgasse” oppure “Rasumofskygasse (Löwengasse)”. Grazie a questo tram riusciamo a passare davanti all’ Urania, l’edificio del vecchio osservatorio astronomico. Friedensreich Hundertwasser è il nome d’arte di Friedrich Stowasser, pittore e architetto austriaco è autore di case popolari colorate tutte sbilenche. Egli voleva dimostrare che la casa popolare non deve per forza essere grigia e anonima. Molto caratteristici sono i bagni pubblici (www.hundertwasser.at). La visita continua a verso la “Uno City” (United Nations Organisation), un grande Centro Affari composto da quattro torri di diverse altezze, la più alta raggiunge i 120 metri. Il complesso, progettato dall’architetto austriaco Johann Stayer, ospita una delle tre sedi mondiali dell’ONU (dopo New York e Ginevra). Per arrivarci si prende la metro U1 e si scende alla fermata “Kaisermühlen – Vienna International Centre” e la si trova proprio lì davanti, proprio dietro al parco “Donaupark”. Proprio in questo parco si può vedere (la si nota anche da lontano) la “Donauturm” (Torre della Televisione) alta 252 metri. Con l’ascensore si può arrivare a 165 metri dove si trova una enorme piattaforma girevole con due ristoranti e due terrazze, che grazie alla rotazione completa di 360°, permettono di ammirare tutta la città. Noi non siamo saliti però c’è una riduzione sul prezzo mostrando la Vienna Card (sito web www.donauturm.at/de). Sullo sfondo si può vedere anche la “Millennium Tower” con appartamenti e negozi. Per accontentare mio papà, prendiamo la metropolitana e ci dirigiamo a vedere da fuori lo Stadio “Ernst Happel Stadion”. Per raggiungerlo si scende alla fermata “Stadion” della U2 viola. Per finire il nostro pomeriggio decidiamo di visitare il “Prater” (www.prater.at), per raggiungerlo si prende Linea U1 fermata “Praterstern”, non è proprio stagione, molte attrazioni sono chiuse così come bar e ristoranti. Volevamo entrare da “Madame Tussaud’s” (www.madametussauds.com/Wien/en/Default.aspx) dato che con la Vienna Card avremmo avuto uno sconto, ma purtroppo ha già chiuso. Però al costo di Euro 2,50 a persona (sconto con la Vienna Card) entriamo a provare l’attrazione “Flyboard”. Rientriamo in hotel con un piccolo spuntino take away di Mc Donald’s che purtroppo mi ha rovinato l’appetito di cena. Stasera andiamo anche noi a cenare da “Figlmüller” (www.figlmueller.at/index.php), Ci sono due ristoranti con questo nome, uno in via Bäckerstraße 6 e l’altro in via Wollzeile 5. Sono entrambi molto vicini, uno è più vecchio e piccolino e più caratteristico, mentre l’altro è più recente e molto più grande. Noi siamo stai in quello di via Bäckerstraße 6, al piano inferiore. L’ambiente è accogliente, fatto quasi tutto di legno e il menu è vario. Noi abbiamo preso: un bicchiere di vino rosè, acqua, una birra, 2 cotolette giganti, una zuppa, patate arrosto, un piatto di pasta con carne. La spesa totale in tre persone è stata di Euro 56,00. Lo consiglio, da provare.

LUNEDì 27 FEBBRAIO 2012

Stamattina facciamo un giro subito al “Naschmarkt” che è sicuramente un punto di riferimento per la cucina viennese attivo sin dal 1500. Nel grande mercato al centro della città (circa 1,5 chilometri di lunghezza), si possono trovare le migliori qualità di frutta fresca, pesce, formaggi, verdure e tanto altro. Il tutto in un mix di ristoranti e bar che rappresentano le cucine delle più diverse aree del mondo (ci sono anche banchetti italiani). Si trova tra “Karlsplatz” e “Kettenbruckengasse” e si arriva con la U4. Dalla fermata della metropolitana “Kettenbrückengasse” e con qualche cambio arriviamo al “Belvedere Superiore” in Prinz Eugen-Straße 27; è stato residenza del principe ereditario Francesco Ferdinando, vittima con la moglie Sofia dell’eccidio di Serajevo nel 1914. Nel salone di marmo rosso nel 1955 venne firmato il Trattato che restituiva all’Austria la sua sovranità dopo dieci anni di occupazione alleata. Nell’edificio si trova anche la Galleria d’Arte austriaca ed internazionale. Mentre nel “Belvedere Inferiore” (accesso dalla via Rennweg 6) è ospitato il Museo del Barocco austriaco e tra i due c’è un lunghissimo giardino all’italiana, ornato da fontane, gruppi scultorei, cascatelle, pergolati e scalinate. Noi decidiamo di visitare solo il Belvedere Superiore, anche perché qui c’è l’esposizione per i “150 anni di Gustav Klimt” con il quadro de “Il Bacio”, stupendo, luminoso e super sorvegliato da qualsiasi persona voglia fotografarlo. L’entrata l’abbiamo pagata Euro 8,00 grazie alla Vienna Card. (www.belvedere.at/de). La mattinata finisce con la visita al Cimitero “Zentralfriedhof”, per arrivarci prendiamo il tram 6 dal capolinea “Simmering” della linea arancio U3. Il posto è grandissimo e consiglio di entrare dall’entrata principale Gate 2, Simmeringer Hauptstraße 234. Sulla sinistra al gruppo 32A si trovano i musicisti (“musiker”) con le tombe degradate e non curate di Strauss, Schubert, Mozart, Beethoven e tante altre. Nel riprendere la linea U3 e scendendo alla fermata “Gasometer” si può arrivare ai quattro gasometri (ex centrale del gas) dove all’interno ci sono appartamenti, centri commerciali, Caffè, sale per manifestazioni e concerti, cinema multi sala (www.gasometer.at). L’ora di pranzo è passata da un pezzo e abbiamo davvero tanta fame, allora decidiamo di prendere la metro e fermarci a “Stadtpark” (metro U4 verde); scegliamo di mangiare da “Das Bieramt” (www.bieramt.at/), Il locale è molto grande, era vuoto perché era abbastanza tardi per pranzare. Ci ha servito un ragazzo che parlava benissimo oltre al tedesco anche l’italiano. Ci hanno dato dei menu scritti anche in lingua italiana così è stato più facile scegliere cosa mangiare. Abbiamo assaggiato: due piatti di costolette con salsa barbecue e fagiolini, un gulasch, una zuppa, patate arrosto, una coca cola, acqua e birra, due caffè espresso. In tre persone abbiamo speso Euro 58,95. Direi un buon prezzo. Lo consiglio a tutti. Dopo pranzo abbiamo fatto una lunga passeggiata nel parco “Stadtpark”, qui si trovano vari monumenti tra cui uno dedicato a “Strauss” e a “Schubert”. Dietro all’edificio del “Kursalon” si trova la piazza “Beethovenplatz” dove campeggia il monumento al grande musicista. Ultimo monumento che vediamo è quello dedicato a “Mozart” nel giardino “Burggarten” davanti all’Albertina, in primavera il monumento è ancora più bello perché c’è una grande chiave di violino fatta di fiori colorati ai suoi piedi. Prima di tornare in hotel ci fermiamo per la merenda alla pasticceria “Aida” (www.aida.at), prendiamo tre torte e tre cioccolate spendendo Euro 18,70 in totale. Diciamo che la cioccolata a Vienna non la sanno fare da nessuna parte, loro mettono molta acqua e poco cacao e mescolano il tutto. Con i nostri trolley ritorniamo a “Schwedenplatz” dove il bus parte puntuale alle 17:30 in direzione aeroporto. Qui compriamo qualche souvenir spendendo veramente tanto, circa 42,00 Euro. Tutti i souvenir a Vienna costano parecchio: portachiavi a 9,00 Euro, magneti fino a 12 Euro. L’aereo parte un po’ in ritardo ma siamo comunque a Milano all’orario previsto. Insomma, Vienna è proprio bella, si mangia bene, si gira benissimo a piedi, la gente è gentile e come città mi sembra sicura.

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