Quarto viaggio in camper: Danimarca
08/08/2005 Ulm (area di servizio)/Bad Bramstedt – Km 1169 (732) – il viaggio prosegue bene, solo il tempo non ci è amico perchè piove quasi sempre e fa abbastanza freddo, – ad Amburgo sbagliamo un uscita e siamo costretti a fare il giro esterno della città per poi ritornare sulla “retta via”, – verso sera arriviamo al camping Roland, gestito da svizzeri e qui troviamo un simpaticissimo gestore che ci accoglie con una bella botta di spirito: “italiani?, mafiosi, pizza”, – in ogni caso il camnpeggio non è male : piccolo e carino,, con docce abbastanza valide, – piove molto e quindi rinunciamo a visitare il paese.
– 09/08/200 Bad Bramstedt/Lakolk (Is.Romo) Km 1386 (217) – purtroppo il viaggio continua sotto il brutto tempo, ma fortunatamente non piove, – all’ingresso in Danimarca ci fermiamo vicino ad una struttura dove è situato anche un ufficio turistico che ci consente di procurarci un po’ di documentazione (città e campeggi) ed anche una carta stradale più aggiornata ; nota negativa i bagni che sono in condizioni pietose, – per arrivare sull’isola transitiamo su una lingua di terra circondata da prati di erica, – il campeggio di Lakolk è molto vasto ed abbastanza confortevole, – per raggiungere il mare occorre “scollinare” le dune e percorrere qualche centinaio di metri sulla spiaggia, – molto curioso vedere sulla spiaggia autovetture e camper che approfittano della bassa marea per sostare in riva al mare, – spunta anche un po’ di sole, ma tira vento e l’acqua è molto fredda per cui solo i coraggiosi sfidano la temperatura e fanno il bagno: Dennis, Alessandro e Lorenzo naturalmente, – la sera ci facciamo un gelato in un caffè che stava chiudendo (qui chiudono presto) e poi tutti a nanna.
10/08/2005 Lakolk (Is.Romo)/Ribe/Billund (Legoland) – Km 1505 (119) – nei pressi di Ribe visitiamo il Viking Center, un struttura che rappresenta un villaggio Vikingo con tanto di comparse in costumi dell’epoca e rappresentazione di attività artigianali; ci cimentiamo anche al tiro con l’arco che, francamente, non è per nulla facile, – visitiamo poi Ribe che è una cittadina piccola ma molto bella con graziose e caratteristiche per i loro colori e la loro architettura, Laila e Barbara ne approfittano per acquistare alcuni souvenirs di ambra mentre io acquisto un giubbotto di pile per fare fronte al freddo ed al vento veramente inconsueti nel mese di agosto, – ci portiamo poi a Billund dove pernottiamo presso il campeggo FDM (molto carino ed atrezzato) e dove acquistiamo i biglietti per la visita dell’indomani a Legoland,
11/08/2005 Billund (Legoland)/Skyern – Km 1558 (53) – lasciati i camper nel parcheggio antistante il campeggio ci avviamo a piedi verso Legoland che dista poche centinaia di metri, – Legoland merita di essere visitata perchè le ricostruzioni (ambienti, città, aeroporti e monumenti) fatte con i mattoncini Lego sono veramente notevoli; al villaggio western si ascolta della bella musica country e si mangia dell’ottima carne, mentre i ragazzi si sono fatti una bella scarica di adrenalina sulle montagne russe; – complimenti a Claudio e Lorenzo che non hanno voluto essere da meno ed hanno provato la stessa emozione, – anche se il tempo non ci ha aiutato (freddo e pioviggine) ne è valsa veramente la pena.
– verso sera ci portiamo a Skjern e, sempre sotto la pioggia, pernottiamo nel piccolo camping omonimo.
12/08/ 2005 Skjern/Lonstrup (Duna mobile) – Km 1873 (315) – viaggiamo verso la punta più a nord della Danimarca e con nostra sorpresa ci accorgiamo che quello che sulla cartina geografica era indicato come un fiordo è sì un fiordo, ma non come lo immaginavamo noi: alto e a picco sul mare sottostante; è una striscia di terra che divide il mare aperto da quello che si insinua all’interno, per cui tutto il tragitto è piatto e parallelo al mare aperto, – approfittiamo di una sosta per andare sulla spiaggia che si stende dopo le dune sulla nostra sinistra e lo spettacolo che si presenta è allo stesso tempo bello e selvaggio: il mare aperto in burrasca ed il vento che porta la schiuma delle onde per molti metri sulla spiagga; il tempo di scattare alcune fotografie e poi via; – arrivati a Lonstrup, parcheggiamo i camper in uno spiazzo e ci portiamo a piedi verso la “duna mobile” che ha ricoperto buona parte del faro e quasi completamente le strutture laterali, – tutto è molto bello e vale la pena di essere visto: l’enorme distesa di sabbia, il mare aperto sottostante e l’orizzonte sullo sfondo costituiscono una vista incantevole ed affascinante, – mentre i ragazzi si divertono a saltare e correre sulla sabbia noi entriamo nel faro attraverso una finestrella non ricoperta dalla sabbia e dalla cima ammiriamo ancora di più il panorama sottostante, – per uscire dalla stessa finestrella risolviamo con una spintarella un problema tecnico (vero Laila?) e torniamo ai camper per portarci al campeggio, – il camping Egelunds è piccolo ma carino e ben servito, qui i nostri eroi danno spettacolo effettuando esibizioni di wrestling ed acrobazie varie su una pedana di gomma che, scopriremo poi, è parte integrante di tutti i campeggi che frequenteremo, – finalmente per la prima volta facciamo una passeggiata serale e troviamo alcuni locali aperti dove possiamo sederci a bere qualcosa.
13/08/2005 Lonstrup/Grenen/Skagen – Km 1950 (77) – Skagen/Saeby – Km 2005 (55) – prima di partire i nostri eroi (escluso Dennis) si cimentano in un bagno in piscina dove causa acqua fredda e mancanza di fisico uno dei due si beccherà una bella bronchitina che durerà parecchi giorni (e non si tratta di Lorenzo che il fisico, magari piccolo, ce l’ha), – a Skagen, causa mancata ricarica batterie walkie talkie ci perdiamo, ma provvediamo via telefono a ritrovarci e ci portiamo a Grenen (distante pochi chilometri) dove, dopo lo scavalcamento di alcune dune ed una lunga camminata sulla spiaggia che si riduce ad una piccolissima striscia, possiamo bagnarci i piedi contemporaneamente in due mari: il Baltico ed il mare del Nord, – tornati a Skagen poichè è già tardi ci fermiamo a pranzare in una steack house e poi visitiamo la cittadina che, francamente, non è nulla di eccezionale; carina e caratteristica la zona del porto, piena di ristorantini che purtroppo non possiamo collaudare avendo già pranzato; – a Skagen troviamo persino un negozio di abbigliamento con l’insegna “Zappa” e provvediamo ad immortalarlo con una foto che ho già provveduto a consegnare al diretto intereessato, – ripartiamo e facciamo un’unica tirata sino Saeby (piccola cittadina dopo Fredrikshavney) dove ci fermeremo alcuni giorni.
14-15/08/2005 Saeby – ci fermiamo due giorni presso il campeggio Edebro Strand (strand significa spiaggia), sistemando i camper praticamente in vista mare, – il campeggio è ben tenuto, i servizi sono puliti e il tratto antistante il mare è costituito da un prato verde e ben curato, – cosa particolare e simpatica è la presenza di un mercatino delle pulci che viene tenuto un a volta al mese da abitanti dell’interno che arrivano con le loro tende e roulottes, – altra cosa simpatica ed abbastanza inusuale per noi è l’alzabandiera che viene effettuato tutte le mattine dal rulottista danese nostro dirimpettaio, – la sera facciamo una lunga passeggiata dal campeggio alla cittadina ma anche qui come in tutta la Danimarca dopo una certa ora sembra sussista il coprifuoco: cittadina piuttosto buia, case con luci soffuse, nessuno in giro, negozi chiusi e, alle 9,30, un solo bar che sta chiudendo, – l’indomani, per la prima volta siamo costretti ad andare da un medico per fargli visitare Dennis che si ritrova un “foruncolone interno” in un posto antipatico e per quello fatica a sedersi, molto valida l’assistenza (utilizzando la nuova tessera sanitaria regionale non paghiamo niente) e con qualche pastiglia di antibiotico la cosa si risolverà, – per la prima volta faccio il bagno nel mare del Nord: acqua fredda e non molto invitante (molto meglio i mari di Francia, Spagna e Croazia) ma almeno ci ho provato.
– il giorno di ferragosto (qui non è festa) festeggiamo pranzando su uno dei tavoli da picnic prospicienti il mare: la giornata è molto ventosa ma riusciamo ad arrivare sino in fondo e, come d’abitudine, finiamo scolandoci una bottiglia di Vin Santo.
– il giorno dopo ripartiamo per Arhus.
16/08/2005 Saeby- Ahrus Km 2186 (181) – Ringsted – Km 2423 (237) – Arhus è la seconda città della Danimarca e si presenta subito come tale in quanto vi scorre un discreto traffico; – parcheggiamo i camper al centro di un parco, grazie alla indicazione di un abitante del luogo, e ci avviamo a visitare l’Old Village: la ricostruzione di una cittadina fine 800 e primi 900 dove oltre alle abitazioni, ai negozi ed alle strade di allora abbiamo la possibilità di ammirare il risultato delle attività artigianali dell’epoca: orologiai, riparatori di biciclette, cappellerie, sartorie, calzolai etc.
– soprattutto abbiamo finalmente chiarito un dubbio assillante: la signora in costume dell’epoca che abbiamo scambiato per la suocera o la balia di Schumacher (almeno io, e forse Barbara in un primo tempo) non si stava spacciando per tale, ma ci stava semplicemente dicendo che la sua era una famiglia di ciabattini da almeno sette generazioni (per chi non l’avesse capito schumacher in inglese significa “ciabattino” e non “Michael, pilota di formula uno”), – chiarito l’equivoco e visitato il villaggio ci siamo portati in centro città con l’intenzione di salire su un traghetto per proseguire il nostro viaggio alla volta di Copenaghen, – nonostante la gentilezza delle addette all’ufficio del turismo non siamo stati in grado di traghettare e quindi abbiamo deciso di ripartire via terra ed abbiamo guidato sino a Ringsted dove abbiamo pernottato in un’area di servizio.
17/08/2005 Area di Servizio di Ringsted – Copenaghen Km 2487 (64) – Helsingor Sm 2543 (56) – arrivati a Copenaghen e superato il problema del parcheggio, risolto dopo una lunga camminata ed il cambio di valuta che ci ha consentito di reperire le monete necessarie, ci incamminiamo per la visita della città, – Copenaghen è una bella città, molto affollata soprattutto nelle zone centrali ed in quelle che portano alla “Sirenetta”, – il bel tempo (finalmente il sole ci accompagna) ne ha facilitato la visita, stanchezza a parte per i molti chilometri percorsi a piedi, ma ne è valsa la pena, – occorre però stare attenti ai ciclisti che sulle loro piste ciclabili godono del diritto di “investimento pedoni” e per noi “terroni” la cosa può essere pericolosa, – pittoresca la zona del canale che va verso il porto, piena di ristoranti, barche e case dei più svariati colori ed in stile tipicamente nordico, – non ha tutti è piaciuta la “Sirenetta” o, meglio, qualcuno si aspettava qualcosa di più eclatante e quindi è rimasto un po’ deluso dalla sua semplicità; devo dire, al contrario, che a me è piaciuta molto e che questa semplice figura all’ingresso del porto, come se fosse una sentinella od un saluto ai viaggiatori, mi ha molto emozionato; – al ritorno abbiamo assistito al cambio della guardia nella piazza antistante il palazzo reale e poi ci siamo finalmente seduti a tavola nella zona del canale dove abbiamo pranzato tipico: arringhe etc.
– siamo poi ripartiti alla volta di Helsingor dove abbiamo pernottato al camping Skibstrup di Alsgarde.
18/08/2005 Alsgarde – Helsingor –Klint (Is.Mon) Km 2732 (189) – la mattina visitiamo il castello dove Schakespeareha ambientato l’Amleto e nelle cui stanze si possono vedere gli abiti utilizzati nelle varie rappresentazioni teatrali oltre, naturalmente, che quadri e ambienti reali dell’epoca, – al ritorno decidiamo di pranzare e, quasi per caso, finiamo in un ritorante italiano: ebbene! viva la cucina italiana; – finalmente mangiamo come si deve e conosciamo il proprietario “zio Toni”, un simpatico napoletano che, dice lui, ha girato mezzo mondo, si è sposato 4 volte; – ci tiene compagnia per alcune ore ridendo e scherzando, soprattutto con Lorenzo: tipo simpatico ma da prendere a piccole dosi e comunque ci siamo rilassati e, perchè no, divertiti, – ripartiamo poi per l’Isola Mon dove ci fermiamo al camping Mons CKlint.
19/08/2005 Klint (Is.Mon) – Kramnitse (Is.Lolland) Km 2902 (170) – a pochi chilometri del campeggio parcheggiamo i camper e ci avviamo a piedi per vedere le Clif White (rocce bianche), si tratta di rocce a strapiombo sul mare che hanno il caratteristico colore e che andrebbero ammirate la mattina al sorgere del sole (ma chi ce l’avrebbe fatta ad alzarsi alle 4 di mattina), – per raggiungere il mare sottostante occorre scendere 500 gradini di legno; una volta scesi scattiamo alcune foto, ammiriamo i minerali che spuntano dalle rocce e poi ripercorriamo in salita il percorso, pranziamo al sacco e saliti sui camper ci portiamo sull’isola Lolland, dove dopo avere scartato un paio di campeggi troppo distanti dal mare decidiamo di sostare allo Western Camping: un nome un programma.
20-21/08/2005 Kranitse (Is.Lolland) – Nykobbing (Ospedale) 2954 (52) – Ulslev (Is.Falster) Km 2985 (31) – l’Western Camping non è male: caratteristico per lo stile western dell’ambiente, corredato da armi, utensili etc, buoni anche i servizi che sono sullo standard danese; – nota negativa, forse perchè oramai siamo a fine stagione, sono la mancanza di pulizia del bar e delle altre attrezzature per lo svago serale; – anche il chiasso è proprio western, per cui dopo due giorni decidiamo di partire, in questo spinti anche da un’insolita invasione di zanzare; – alla partenza mi procuro un ricordo gratuito della vacanza in Danimarca (statuetta indiana che ora è nella cameretta di Dennis) quale risarcimento dell’unica volta in cui mi è stata addebitata una commissione per il cambio di valuta in un campeggio; – il giorno della partenza Barbara, forse invidiosa del fatto che Dennis aveva sperimentato l’assistenza sanitaria danese, ha avuto un notevole innalzamento della pressione che ci ha costretto ad una sosta imprevista a Nykobbing con visita all’ospedale cittadino, – occorre dire che anche in questo caso l’assistenza è stata all’altezza, soprattutto i medici (vero? Barbara e Laila) sembravano quelli dei telefilms americani, e grazie anche ad un rientro della pressione su valori più tranquilli abbiamo potuto proseguire nel viaggio; – il pomeriggio stesso, dopo qualche peripezia per trovarlo, raggiungiamo il camping Garden Ulslev dove decidiamo di fermarci alcuni giorni.
22-23-/08/2005 – il campeggio è veramente piacevole: molto verde, servizi ed attrezzature varie all’altezza, sala ping-pong e, naturalmente, solito pallone dove i nostri eroi continuano ad esercitare il loro sport preferito (comic wrestling) con l’aiuto di un arbitro veramente all’altezza (Lorenzo detto anche “one, two”), piazzole verdi e ben curate, accesso diretto al mare e spiaggia accessibile dove, faccio il secondo bagno in mare di tutta la vacanza, – qui purtroppo succede un fatto spiacevole: Alessandro riesce a battermi una volta a ping-pong: sarà forse la vecchiaia incipiente ?, ma no! è la solita eccezione che conferma la regola!!!, – ci troviamo bene, ci riposiamo ed un giorno noleggiamo le biciclette per andare sino a Nykobing (naturalmente senza i nostri 2 “superlottatori”), – la biciclettata, a parte un ruzzolone di Barbara che fatica da utilizzare le biciclette con lo scatto fisso, è lunga ma piacevole, abbiamo così l’occasione di ammirare il paesaggio agreste e di fare un giro in città, dove come al solito i negozi chiudono alle 5 del pomeriggio e tutto da quel momento sembra rallentare sino all’oscuramento serale;
24/08/2005 Ulslev (Is.Falster) – Rodbyhavn (traghetto) Km 3042 (57) – Puttgarden (D) – Fulda (Area Servizio) Km 3664 (622) – partiamo la mattina e, dopo una sosta a Nykobbing per l ‘acquisto di alcuni souvenirs, arriviamo a Rdnyhavn (havn significa porto) dove ci imbarchiamo su uno dei tanti traghetti che uniscono la Danimarca alla Germania, – neanche il tempo di salire e fare qualche acquisto al free-shop che siamo arrivati in terra tedesca, piccola sosta per il pranzo e via a macinare chilometri in autostrada; – la sera ci fermiamo a dormire in un’area di servizio 76 Km dopo Fulda.
25/08/2005 Fulda (Area Servizio) – Vaduz (Fl) Km 4033 (369) – Mazzo Km 4278 (245) – durante il ritorno decidiamo di visitare Vaduz di cui abbiamo sempre sentito parlare, soprattutto a scuola, ma dopo un velocissimo attraversamento con i camper, non trovandola interessante, decidiamo di sostare solo per il pranzo e ripartiamo alla volta di casa; – brutta sorpresa al passo del S.Bernardino: lunga coda ed incolonnamento continuo per tutta la discesa, impieghiamo molto più tempo rispetto all’andata; probabilmente dipende dal fatto che si tratta di un giorno lavorativo e la strada è piena di autoarticolati che devono affrontare la discesa ad andatura contenuta creando notevoli rallentamenti.; – finalmente arriviamo a Mazzo e ci diamo appuntamento alla prossima “puntata” che, secondo i nostri amatissimi figli Alessandro e Dennis (sensibili al grido di dolore ed al detto che “….. Più di una coppia di buoi” dovrebbe essere la SPAGNA: Andalusia, Madrid etc.) CONCLUSIONI Anche quest’estate abbiamo fatto un viaggio interessante, forse meno divertente o piacevole dei precedenti dal punto di vista climatico e dell’attività balnearia dei precedenti, ma che ci ha fatto conoscere una nazione, dei luoghi, delle persone ed un modo di vivere decisamente diversi da quelli cui noi latini siamo abituati.
Ritengo che questo abbia arricchito il nostro bagaglio culturale e la nostra esperienza, pertanto il prossimo viaggio che propongo è in Norvegia, Svezia e Groenlandia, a meno che i risultati scolastici dei nostri figli ci portino ad aderire alla loro proposta di tornare in Spagna.
Francamente se ripenso alla Danimarca ne riporto un ricordo positivo, sono veramente contento di averla visitata ed ho quasi un po’ di nostalgia di quelle strade tranquille e quei paesaggi versi e silenziosi.
Ricordo con piacere le autostrade gratuite, le piste ciclabili, la pulizia e l’ordine, l’attenzione al verde (anche nei campeggi) ed alle strutture in generale, nonchè il grande numero di persone di tutte le età che utilizzano il mezzo a pedali..
Mi ha sorpreso positivamente anche l’esposizione della bandiera nazionale davanti a quasi tutte le case che abbiamo visto lungo il tragitto.
Meno positiva, se così si può dire, mi è parsa la chiusura dei negozi alle 5 del pomeriggio, la poca gioventù che ho visto per le strade e, soprattutto, il “deserto” che esiste nelle cittadine e nei paesi la sera, dove pare che tutti si rinchiudano nella penombra delle loro case e che, unitamente ad un atteggiamento esageratamente rigido nel rispetto delle regole, mi ha fatto pensare ad un popolo si educato ma forse troppo “riservato” Ripeto però che serbo di questo viaggio un ricordo positivo e che sono molto contento di questa esperienza.
Come al solito devo ringraziare gli amici Cargnel che hanno contribuito alla riuscita del viaggio e senza dei quali forse non avremmo fatto i viaggi e le esperienze di questi ultimi anni.
Bene, archiviata la Danimarca, cominciamo a programmare il viaggio dell’estate prossima che potrebbe essere il seguente: ?? Pamplona, Madrid, Siviglia, Jerez de la Frontera, Granada, Alicante, Valencia, Saragozza, Les Saintes Maries de la Mer ??
Rho, 12 novembre 2005 Roberto