Qualcuno ci ha mandato a quel paese: YUCATAN

Eccoci finalmente in Messico, anche se avremmo dovuto andare in Jamaica e solo 2gg prima di partire, l’agenzia di viaggi ci ha comunicato che per la Jamaica non c’era + posto e se volevamo andare ai Caraibi, era rimasto posto solo sul volo per Cancun….beh….come alternativa non ci sembrava niente male e quindi abbiamo prontamente cambiato i...
Scritto da: maluni
qualcuno ci ha mandato a quel paese: yucatan
Partenza il: 24/04/2007
Ritorno il: 02/05/2007
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 500 €
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Eccoci finalmente in Messico, anche se avremmo dovuto andare in Jamaica e solo 2gg prima di partire, l’agenzia di viaggi ci ha comunicato che per la Jamaica non c’era + posto e se volevamo andare ai Caraibi, era rimasto posto solo sul volo per Cancun…Beh…Come alternativa non ci sembrava niente male e quindi abbiamo prontamente cambiato i nostri piani “mentali”…Sì, perché non ne avevamo altri…Avevamo richiesto un “solo volo” e al resto, molto più di quanto immaginassimo, avrebbe pensato la provvidenza (oltre che qualche buon sito tipo quello di turisti per caso…Sì, perché proprio qui ho trovato l’appartamento che abbiamo affittato!).

Arrivate tardi e stanche. L’appartamento, presso la casetta a due piani “Hora Feliz”, è carinissimo, colorato e molto funzionale, a 100m. Dal mare e l’accoglienza di Maria e Giorgio, una coppia di italiani che abitano proprio qui, al pianterreno, molto gradevole. Per tutta la vacanza faremo riferimento a loro come ci aveva indicato Daniela, la proprietaria, dall’Italia, e per qualsiasi necessità riusciranno sempre ad esserci di aiuto. Per chi non vuole stare in albergo o villaggio perché ama una vacanza un po’ + a propria misura, un po’ + indipendente, o magari, come nel mio caso, ha problemi di alimentazione e quindi necessita di una cucina, lo consigliamo caldamente! Il loro sito è www.Horafelizplaya.Com MERCOLEDì.-1° giorno Prima giornata, mooolto lunga! Camminato moooolti chilometri! Almeno 6 o 7, tra passeggiate sulla spiaggia e in paese alla ricerca di una banca per cambiare un po’ di dollari in pesos e anche alla ricerca di un supermercato gigante dove fare la nostra spesona che avrebbe dovuto durare tutta la settimana (nel ns appartamentino abbiamo anche un frullatore gigante e già ci pregustiamo i nostri frullatoni di papaia, ananas, mela, banana e chi più ne ha più ne metta!). Per la spesa di una settimana, comprensiva di riso e spaghetti e sugo che abbiamo poi avanzato, senza farci mancare niente niente, abbiamo speso una cinquantina di dollari.

Mare strepitoso! Giornata non completamente serena, il che ci ha permesso di non ustionarci anche se Betty ci ha messo tutto l’impegno possibile e un po’ c’è riuscita lo stesso! Prima visita ad un internet point. Playa del Carmen ne è piena. Il costo, sulla Quinta Avenida (la via principale) è di 15 pesos l’ora un po’ ovunque tranne uno in cui costa 24. In altre vie può essere meno. Dopodichè casa, doccia, incremata totale e piccola siesta con chachare su amaca (come se non avessimo chacharato tutto il giorno!), senza minimamente immaginare che di lì a poco la ns giornata avrebbe preso una svolta diversa; la svolta della tragedia, del mistero, della sciagura gastronomica…La nostra papaya comprata oggi e tanto desiderata tutto il pomeriggio al pensiero del superfrullato di domattina era DESAPARECIDA. Sparita. Scomparsa. Non più presente nel nostro appartamento. Dopo aver scandagliato in lungo e in largo tutto lo scandagliabile ed aver ripercorso mentalmente tutti i “suoi” movimenti da quando era stata introdotta nel sacchetto di plastica per pesarla e quindi nel carrello al supermercato, siamo arrivate ad una conclusione: ERA STATO LUI: IL GINETTO. Bastardo. Solo lui aveva potuto sottrarla dalla ns spesa, volutamente, mentre inseriva tutte le altre cose nello scatolone che ci saremmo portate via.

1,7KG. DI PAPAYA!!! Tristi e sconsolate, ancora sotto shock, ci prepariamo per la cena ed ecco che un’altra sorpresa ci attende..Il ristorantino di “pescado” sotto casa, aperto quando eravamo tornate dalla spiaggia, ora è chiuso…Obbligandoci così a dirigerci verso l’ignoto…E così, grazie al consiglio di Matteo, agente di viaggi italiano che ha un’agenzia proprio qui sulla Quinta Avenida, eccoci al ristorantino “quinta pasion”. Carne molto buona, ma…Attenzione attenzione… il guacamole, che è il mio piatto messicano preferito e di cui mi reputo un’esperta a livello planetario nonché una cuoca tra le migliori al mondo, ci viene presentato con una spruzzata di parmigiano (parmigiano finto) sopra…Mi viene da piangere…Una vera e propria congiura atta a minare il nostro equilibrio psicogastronomico!!! Per oggi è troppo…Speriamo in domani! GIOVEDì. Secondo giorno.

Innanzitutto dovremmo aprire una parentesi relativa allo strano scorrere del tempo qui in Messico…Non riusciamo a renderci conto delle ore che passano e ci organizziamo in base ad un orario che poi, in seguito scopriamo essere sbagliato…C’è da dire che sia io che Betty siamo partite dall’Italia senza un orologio e, a fine secondo giorno, non so quante volte ci siamo chieste se per caso non stessimo entrando in una dimensione temporale alternativa…

Stamane il primo appuntamento sociale era già stabilito dovesse essere con il nostro amico “Pennacchio”. Un albero stranissimo tutto grigio, senza foglie ma con stranissimi fiori fuxia a forma di pennacchio; l’abbiamo conosciuto ieri ed è diventato un po’ la nostra mascotte. Passiamo davanti a lui e lo salutiamo. Cmq, prima di andare a salutare pennacchio, già ne avevamo combinate delle belle! Betty, l’addetta alle colazioni, forse ancora soprappensiero a causa della papaya desaparecida di ieri, alle ore 7.12 appoggiava con non chalance la padella rovente (nella quale aveva scaldato le tortillas per colazione) -con lo scopo di utilizzarla come sottopentola per il pentolino con l’acqua del caffè calda, che senò avrebbe bruciato la tovaglia di plastica- appunto sulla tovaglia di plastica a girasoli. Risultato?…Uno strano rumore come un TSCHHHHH (???) noi due che fissiamo con sguardo perso la padellina e Betty che si rende conto che non può + tornare indietro, che quel che è fatto è fatto, che è inutile piangere sul latte versato…La tovaglia ha ora un buco perfettamente rotondo e a nulla è valso cercare di tapparlo con la stessa plastica a girasoli bruciata e rattrappita, staccata dal fondo del padellino. Eravamo solo all’inizio di una giornata che si preannunciava in tal modo muy caliente e irta di inconvenienti…Poi per fortuna non è stato così. Il resto della giornata è stato fantastico come la prima: prendiamo il colectivo per Tulum (mini autobus, tipo van con una dozzina di posti a sedere che partono quando si riempiono, vale a dire ogni 5 minuti e costano molto poco. Da Playa del Carmen a Tulum, 50 min scarsi, 50 pesos). Tulum, fortino Maya sul mare, l’unico insediamento Maya, almeno da queste parti, sul mare, è spettacolare!!! Chi non l’ha visto sui cataloghi? Vabè, le rovine son rovine, io personalmente non ne vado matta…L’entrata è 45pesos e volendo si può prendere una guida; ce n’è in tutte le lingue. Senza la guida, come abbiam fatto noi, nn si capisce un tubo ma ne vale la pena lo stesso perché la vista della costa con il verde del mare e la barriera corallina contrasta brillantemente con il grigio della pietra del fortino, e poi, da lì si accede ad una spiaggetta che invita come il canto delle sirene. Un sogno. Dall’alto delle rovine si vede, non tanto lontano una spiaggia che sembra (da lontano, ma poi ne abbiamo conferma quando ci andiamo) un vero paradiso…Si chiama PLAYA PARAISO e vi si accede da una stradina lì sotto. Ci andremo poi tra qualche giorno quindi ve ne parlerò in seguito. Intanto siamo a Tulum, panorama e mare da favola. Caletta con iguanas stile laguna blu. Dopo Tulum, approdati a spiaggetta in una baia paradisiaca, piena di microconchigliette e frequentata da locali. Tranquilla, ma molto chiusa, quindi a due schizzinose come me e Betty nn ci ispirava + di tanto farci il bagno. Dei ragazzi italiani che abbiamo conosciuto lo fanno ma si scorticano un pochetto nelle rocce. Abbiam fatto bene a fidarci del ns istinto. Ritorno con il loro gippone decappottabile e sorpresi da un acquazzone che ci ha costretti a tirar su la cappotta. La sera cenetta da sole io e Betty, divertentissima!!! Forse per via della birra? Forse perché già prima di cena un episodio da niente ci ha fatte ridere per mezz’ora di seguito (e ci farà ridere nn solo per il resto della vacanza, ma penso per il resto della ns vita, ogni volta che lo ricorderemo!) Passeggiando tranquillamente sulla quinta avenida alla ricerca di un ristorantino dove soddisfare la fame di una giornata intera, come sempre passavamo davanti all’agenzia di viaggi di Matteo, il ragazzo italiano che il primo giorno, molto gentilmente ci aveva dato molte info sulle varie escursioni con i prezzi varii, le brochures etc…E’ il suo lavoro del resto e chiaramente non lo aveva fatto per pura gentilezza (pur essendo veramente gentile!) o per entusiasmo nei confronti di questa terra. Ebbene, la Bettina è riuscita, passando davanti all’agenzia a urlargli:- MATTEO?!- Lui ha alzato lo sguardo riconoscendoci, e lei:- TULUM!!!- In quel nanosecondo si è vista apparire sulla testa di lui una vignetta con scritto:-BENE, OK, SI ISCRIVONO ALL’ESCURSIONE A TULUM. – (e nn ci sarebbe stato niente di male in ciò…Si tratta di lavoro!) proprio come nei fumetti. E invece Betty, che la vignetta non l’aveva vista, con tutto il suo candore della serie SIAMO TUTTI AMICI, gli diceva:-FANTASTICO TULUM! (facendo segno col pollice verso l’alto e sorrisoni) CI SIAMO STATE OGGI IN BUS. IL TEMPO? QUI SAPPIAMO CHE HA PIOVUTO, DA NOI, FANTASTICO!!- La nuvoletta sopra la testa di Matteo si è letteralmente staccata dal suo sostegno ed è caduta frantumandosi…ALLORA CIAO (noi) E GRAZIE!! Ahahahahahahahahah! Che ridere!!!! Adoro Betty!! Fino a quando non le ho fatto notare come avevo vissuto io quei 3 minuti, lei non si era accorta di niente…Abbiamo riso tutta la sera di questa breve conversazione.

VENERDì. Terzo giorno Siamo sulla spiaggia io e Betty. Mi sento completamente e profondamente felice. Il mare mosso e verde intenso a 10 metri da noi ruggisce senza sosta e sono continui, dal mattino alla sera, gli stranissimi versi delle varie specie di uccelli tropicali, che come due bambine in visita allo zoo, ci sorprendono sempre con i loro colori e con i loro strani fischi che a volte sembrano più delle persone che non degli uccelli…

Stiamo bene.

Nella serenità ed armonia + totale.

Senza desideri, senza aspettative; molto attive fin dal mattino, vivendo le giornate al massimo in naturalezza, senza alcun eccesso. Questo è il terzo giorno e fin’ora la trasgressione più grande è rappresentata dalla birra serale che ci concediamo durante la cena…Alle 10.30 al più tardi, di solito andiamo a dormire, sveglia presto, colazione salutare in casa e passeggiatone varie, gite in bus, pranzi in casa, libri.

…Una vacanza, per noi, da mille e una notte.

La mattina oggi è cominciata normalmente, senza presagi, senza bruciare niente. Esercizi sulla spiaggia (siamo una forza!)…Effettivamente, non avevamo neanche cominciato quando un messicano + o – sui 50 anni che faceva jogging si ferma e attacca bottone col fatto che ci aveva già viste il giorno prima, aveva sentito che eravamo italiane e suo nonno era di Napoli, che lui è un cantante…E dopo averci fatto i complimenti in tutte le salse ed averci cantato un’aria di chissà quale operetta (che inizialmente ci fa credere essere il suo mestiere e poi scopriamo che era tutta una tattica-secondo lui- per cuccare…Mentre in effetti è solo un sognatore), ci invita a cena per il g dopo per poi andare insieme al “canta canta” perché vuole assolutamente cantare per noi.

Chiaramente, in questi casi si è in bilico su una lama e non si vuole né cadere dalla parte della scortesia per bloccare la sua invadenza, né lasciarlo troppo libero di allargarsi…Questo qui, (pensavamo) come si suol dire, gli dai un dito e si prende tutto il braccio!!…E così ci diamo appuntamento al mattino dopo stessa spiaggia, per accordarci per la cena.

Appena andato via abbiamo pensato: MA CHI CI è CAPITATO??!!…CHE FACCIAMO?? Massì!! …D’altronde siamo in vacanza!!! Dopodichè la giornata si è svolta nel puro relax. Passeggiatona finalmente pranzo dai pescatori sotto casa. Mangiato finalmente un guacamole buono buono e i gamberoni fritti il cui profumo arrivava alle nostre narici ormai da qualche giorno… Pom tranqui, senza niente di particolare da raccontare…Nanna alle 21.30 (ns record della vacanza).

SABATO-quarto giorno.

Stamane colazione magica come sempre ed esercizi su spiaggia. Il momento atteso dell’incontro con il cantante (+ che “atteso”, direi, momento che fino all’ultimo avevamo sperato di evitare) ha superato tutte le nostre aspettative, positive o negative che fossero (la seconda che hai detto!)..

Dopo i saluti ed i complimenti per quanto siamo carine e gentili, ci ha allarmate dicendoci che ci aveva portato dei regali ma che sperava non ci offendessimo…Noi non sapevamo cosa avrebbe estratto dal cilindro, ovvero dalla bustina di plastica, ma la nostra sorpresa è stata grande quando abbiamo visto questi PERIZOMI chiamati anche (lui ci tiene a specificarlo) FILI INTERDENTALI…Vi lascio immaginare i millimetri quadrati di stoffa utilizzati per cucirli…), veramente grande! Tra il divertito, lo stupito ed il preoccupato, abbiamo accettato, con un’espressione un po’ dubbiosa, ma ormai era fatta! (sempre in bilico su quella lama di prima) e stasera alle 7 appuntamento con lui per cena e karaoke (che io adoro!!!!…Nn tutti i mali vengono per nuocere!) Passato lo shock dei perizomi, siamo partite per la nostra gita al CHENOTE DOS OJOS. Non ci aspettavamo di certo quel che abbiamo trovato, ma cmq l’esperienza della selva Maya e le grotte con i fiumi turchesi sotterranei, gli uccelli e le farfalle multicolore, il silenzio ed i profumi ci hanno conquistate!!! Al ritorno, chiacchierata molto piacevole con taxista anziano carinissimo col quale abbiamo condiviso 10 minuti di conversazione sull’importanza del rispetto e dello sviluppo dei valori umani nella vita ed in connessione con le religioni, qualsiasi sia la religione o il cammino spirituale che una persona persegue, o anche nell’ateismo. Ci ha salutate dicendoci di avere cura di noi. CARINO! Nel pomeriggio spiaggia da noi per la prima volta con mare calmo. E UN PARADISO!! Prima dell’appuntamento col cantante, fantastica idea: andare a far foto a Mamitas (super bar/spiaggia fashion/trendy con letti a baldacchino sulla sabbia invece degli ombrelloni) passando dalla spiaggia. Ed ecco che la nostra attenzione viene attratta da una prima coppia di sposi (Barbie e Ken) americani a cui abbiamo chiesto se potevo scattare delle foto. Molto gentili e molto americani OH YEAH!! Purtroppo, per la loro cerimonia eravamo in ritardo, ma sentite un po’, siamo state premiate, solo 20 metri dopo, dalla vista di un secondo matrimonio! La sorella di Barbie, Skipper, che si è sposata con il fratello brutto di Ken..Stavolta arriviamo in tempo per il Sì e il bacio, sotto un archetto con piccolo altare allestito sulla sabbia. Invitati pacchianissimi e damigelle d’onore vestite in verde mela (o verde pisello chiaro che dir si voglia) e tanto di banda di mariachis!!! Una goduria!!! La pacchianità o il pacchianesimo all’ennesima potenza!! Ma il meglio è arrivato quando, come parte della cerimonia, lo sposo doveva accendere le candele prima di dare l’anello alla sposa, e qualcuno gli ha messo in mano niente popò di meno che UN ACCENDIGAS DA CUCINA…La sua faccia è stata spettacolare!!! Irripetibile!! E io che scattavo a raffica trattenendo le risate per non fare le foto mosse! Dopo il tutto, io e Betty ci siam fatte fare una foto sotto l’archetto all’altare con il mitico accendigas arancione, tra l’altro, identico a quello che avevamo noi nel ns appartamentino di HORA FELIZ.

…Che ricordi!!! Ed ecco che giunge il momento tanto atteso e lui si presenta, + sbarazzino che mai, con stivaletti beige anni 70 alla James Brown, camicia color crema alla coreana con cerniera e coppoletta sicula che non si è mai tolto (chissà perché… forse faceva parte del suo look da cantante..) Arriviamo al ristorantino scelto per la serata, Il Baretto (rist. Italiano sulla quinta avenida) Mangiamo tra un’aria e l’altra, tra una Tosca e l’altra (??), un po’ in imbarazzo con gli altri tavoli. Finita la cena, via finalmente al canta canta. Io ho cantato diversi pezzi e mi son divertita molto (all’inizio, perché poi mi è calato un sonno pazzesco e non ne potevo +), mentre Betty si rifiutava di cantare ma nn si è certo divertita di meno, cantando a squarciagola dal tavolo le canzoni messicane con questi testi strazianti e buffi tipo “el golpe del corazon” oppure “enamorado de un fantasma”… Lui ha cantato due pezzi, ambedue dedicati a noi, guardandoci negli occhi con fare romanticone alla Julio Iglesias misto Merola, col suo cappellino coppola sicula.

Per fortuna non ha voluto accompagnarci a casa e non ha fatto altre avances e l’indomani doveva andare a cancun per affari…Fiu!!!…

DOMENICA-quinto giorno.

Oggi assoluto relax sulla ns spiaggetta , ancora scosse dalla serata divertente da una parte, ma pesante, pesantissima, dall’altra; intrisa cmq di un certo senso di pietà mista a tenerezza per quello strano personaggio molto solo ed illuso relativamente al suo trionfo come cantante in una città per lui nuova. Nelle nostre orecchie risuonavano ancora i mitici pezzi che tanto ci avevano divertite, ma al tempo stesso anche la sua “illusione” e la sua solitudine e tristezza…Oggi primo giorno intero di mare calmo. I colori sembrano ancora + vibranti…Incontro con una coppia di messicani, maya lei e lui nn so di dove, ma non certo maya, essendo alto con occhi verdi e capelli lunghi castani. Fanno i giocolieri. Molto simpatici e bravi. Pranzetto tranquillo a casa e pomeriggio in spiaggia. Puro relax, sempre leggendo “Un altro giro di giostra” di Tiziano Terzani. La sera cenetta io e Betti tutto pesce.

LUNEDì-sesto giorno.

PLAYA PARAISO a Tulum. L’avevamo vista in lontananza quando eravamo andate a vedere le rovine giovedì e finalmente eccoci qua. Il posto + “da sogno” visto fin’ora. Spiaggiona semi deserta, con mare verde turchese e palme da cocco ovunque sotto le quali stendersi all’ombra. Cabanas che anche per chi non le vuole affittare, son caratteristiche e fanno “ambient” per eventuali reportages fotografici o anche per il solo piacere degli occhi. Bimbi di una scolaresca dai 5 anni ai 10 che fanno il bagno vestiti e si vede che alcuni non hanno mai visto il mare. Deliziosi. A me e Betty, ancor di + non sembra vero…Questo è un vero e proprio paradiso…Oggi si è persino verificato un fenomeno strano. L’umidità chissà in quale strato dell’atmosfera ha creato un cerchio di arcobaleno intorno al sole…UN CERCHIOBALENO! Chi aveva mai visto il cielo sereno ed un grosso cerchio colorato intorno al sole prima??? E non poteva che avvenire in un posto che si chiama PLAYA PARAISO!! Una indio col cappello giallo da cow-boy ci vende delle buonissime cibarie tipiche; si chiamano TAMALES e sono composte da un misto di verdurine e spezzatino di seitan (anche se supponiamo che nn sia la ricetta originale…Che ne sapevano i maya del seitan?) dentro un involucro di forma cilindrica fatto di polenta di mais bianco (nn giallo come il nostro), il tutto a sua volta dentro le foglie stesse della pannocchia di mais, che gli danno appunto la forma. Squisito! Poi conosciamo Gabriela, una ragazza messicana che vive a Tulum, parla anche italiano, inglese e tedesco. È una pittrice. Passiamo mezzo pomeriggio con lei parlando di tutto, un po’ in italiano ed un po’ in spagnolo; di come viviamo, delle nostre famiglie, di libri, di cibo, di noi come donne nella società e delle differenze dei ns paesi…Ci porta al villaggetto di Tulum a fare un giretto e poi torniamo a Playa del Carmen per riconfermare il volo e noleggiare le bici (così avevamo programmato, senza fare i conti con la “messicanità” che poi ci ha fatto cambiare tutti i piani…) Nessuna delle due cose ci riesce. Il “rent a bike” che secondo il cartello all’entrata a qst’ora dovrebbe essere aperto, è chiuso e nn c’è nessuno a cui chiedere. Al numero da chiamare per la riconferma del volo, che secondo il foglio della convocazione dovrebbe rispondere dalle 17 in poi, non risponde nessuno. Proviamo 4 o 5 volte a telefonare, poi iniziamo a preoccuparci. Passiamo nell’agenzia viaggi di Matteo, ma lui non c’è ed il ragazzo messicano che troviamo lì, sì, ci può aiutare, ma necessita del biglietto aereo, qdi corro a casa a prenderlo. All’entrata di Hora Feliz incontriamo Giorgio, che, gentilissimo, prova a chiamare lui il numero della riconferma, ma anche lui senza avere risposta. Mentre siamo lì con lui, succede l’inaspettato, una vera, originale CARRAMBATA senza trucco e senza inganno! Entra dal cancello un ragazzo con un cucciolo di Labrador nero, che avevamo incontrato nn so se il giorno prima o due nella ns stradina andando in spiaggia (c’eravamo fermate a fare due coccole al cane come si fa sempre, senza calcolare + di tanto il padrone. MALE! Avremmo dovuto!) Questo qui mi dice:-MA NOI NON CI CONOSCIAMO?- allora io lo guardo attentamente e dopo circa 6 secondi (o 25?), di colpo un cassettino chiuso da 10 anni si riapre e ne viene fuori un collaboratore del tour operator per cui lavoravo anni fa. L’avevo completamente cancellato dalla mia memoria, inoltre, in 10 anni la gente cambia, cresce e gli eventi della vita a volte riescono anche a cambiare i tratti somatici…Baci e abbracci e ricordi…E dove abita? Nell’appartamento sopra il nostro; e noi, per una settimana non l’abbiamo mai visto o sentito andar su e giù o sentito il cane muoversi…NIENTE. Altro che carramba!! Una sorpresa piacevolissima, oltre che anche una manna dal cielo per la conferma del ns volo che stava iniziando ad angosciarci. Per fortuna lui conosce l’assistente del tour operator ed ha il suo numero di cellulare, quindi la chiama e ci conferma il volo. Nel bailame della carrambata, intanto, Nico (il cucciolo), fa una capatina nel nostro appartamento, lasciato aperto, e ci lascia una sorpresina non proprio al profumo di ibisco sul pavimento del soggiorno/camera da letto. Che buffo!!! Foto together, cena together e poi cocktail in localino su un terrazzo dove ci si stende su lettoni matrimoniali (qui sembra un po’ una fissa…). Quella notte abbiamo sentito Nico che giocava, lui che camminava e il mattino che s-ciabattava giù per le scale…Strano… MARTEDì-settimo ed ultimo giorno.

Ultimo g molto movimentato sia a livello spaziotemporale (mi piace sta parola…) che emotivo. La mattina, colazione e bus per Akumal, dove tutti ci hanno raccomandato di andare a fare snorkeling per vedere le tartarughe marine, (oltre al resto dei pesci della barriera corallina) perché sono proprio solo lì. Spiaggetta di Akumal molto carina, una baietta con mare calmissimo, un po’ di barchette col fondo di vetro in attesa di possibili clienti, palme a iosa ed un baruccio/ristorante con bagni pulitissimi. Unico “neo”: a causa del mare calmo della baietta, questa spiaggia è piena zeppa di famiglie che non hanno probabilmente mai saputo niente della contraccezione…Mandrie, banchi, stormi, greggi di bambini piangenti ed urlanti. Nn e’ la mia spiaggia ideale. Quindi, IMMEDIATAMENTE, ci rivolgiamo al proprietario di una di queste barchette e ci accordiamo per partire subito. Io e Betty, 200pesos a testa per un giro di 1h e mezza. Io ero un po’ worried perché non nuoto molto bene e non facevo snorkeling dal 10 anni, ma Luis, il barcaiolo, mi ha tranquillizzata, mi ha dato 2 o 3 istruzioni valide e dopo i primi minuti ho persino tolto il giubbotto salvagente. Lui mi ha sempre tenuto la mano. Molto gentile. Abbiamo visto pesci di tutti i colori, le dimensioni e le tipologie, e naturalmente, le tartarughe! Veramente stupendo! E devo ringraziare Betty, perché se lei non avesse insistito, io non sarei stata propensa a fare un’avventura del genere. Però, una volta fatto il giro, non ce l’abbiamo fatta a stare in quella spiaggia/asilo nido e siamo tornate a Playa Paradiso, quella di Tulum. Nel pomeriggio, ultimo shopping e capatina di un’oretta nella ns spiaggia, dove abbiamo letto insieme (io leggevo per lei) il libro di Terzani come ormai vuole la tradizione di questa vacanza..Lo facciamo in spiaggia e prima di addormentarci la sera. Sono dei momenti veramente magici quelli di condivisione di un libro. Soprattutto di un libro così. Dopo aver rifiutato gentilmente –ma fermamente- la compagnia di un ubriaco che tempo 0 si era già disteso accanto a noi, siam tornate verso casa ed abbiamo incontrato Davide con Nico. Andiamo insieme verso casa e decidiamo di prenderci un aperitivo sulla terrazza per finire la bottiglia di vino cominciata la sera prima e a questo punto succede veramente un triste evento…Tornati dal terrazzo, Nico, il cagnolino paciarotto di due mesi da mangiarselo di baci, non c’era +. Davide era distrutto. Non potevamo crederci e non riuscivamo neanche a capacitarci di come avesse potuto succedere, ma fatto sta che il cagnino doveva essere uscito dal cancello chiuso passando attraverso le sbarre. Così, le ultime ore di vacanza sono state ore di tristezza, preoccupazione e anche angoscia a sentire le voci che sembra ci sia gente che rapisce cani di razza per poi chiedere il riscatto. Poi, sinceramente, l’idea di come dovesse sentirsi Davide e il fatto che non potessimo neanche aiutarlo + di tanto a cercarlo perché dovevamo fare le valigie, cenare e partire, ci faceva sentire anche peggio. Così, mentre le ricerche continuavano, io e Betty siamo andate a cena. Tristissime, con un peso addosso, desiderando poter tornare indietro nel tempo solo come per dargli una chance (al tempo)di organizzare i suoi avvenimenti in maniera diversa… Dopo l’aperitivo avremmo dovuto passare l’ultima serata in allegria con Davide e Nico il paciarotto, tristi un po’ sì, per la fine di una settimana meravigliosa e piena di sorprese, ma non certo tristi per un così sfortunato avvenimento!!! Insomma, invece cena triste e sconsolata al Baretto. Chiacchieratine con Daniele (uno dei proprietari), di Aosta, regista di un film di prossima uscita, tipo in gamba, e poi ritorno a casa nella speranza di buone notizie. Nessuna. Ma dopo circa 10 minuti in cui cerchiamo di consolare in tutti i modi Davide, ecco arrivare 2 tizi con un cucciolo di Labrador…Ed è LUI!!! Commozione generale, baci, leccate, abbracci, scodinzolii irrefrenabili!!! Betty piange… La commozione è grande! EVVIVA! Allegria al massimo (noi), mentre Nico lecca tutta la faccia di Davide! Insomma, fortissime emozioni per finire la vacanza. Veramente non immaginavamo questo alternarsi di tristezza e gioia, di lacrime e leccate di cane, di pesantezza e leggerezza…È stata una vacanza che con questo bel lieto fine, CI HA APERTO IL CUORE.

per chiunque desideri info maggiori, scriva pure a lu_carl at hotmail.Com



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