Qualche dritta per una prima volta a Paris

Eccomi di nuovo di ritorno dalla meravigliosa Ville Lumière, dove stavolta sono stata per un week end la guida della mia amica Sabry, che non c'era mai stata: mi auguro che il mio itinerario, studiato anche in base a pessime (e avverate) previsioni meteo, possa dare qualche idea e suggerimento a chi ha in programma un week end nella città più...
Scritto da: Emily77
qualche dritta per una prima volta a paris
Partenza il: 14/08/2010
Ritorno il: 16/08/2010
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
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Eccomi di nuovo di ritorno dalla meravigliosa Ville Lumière, dove stavolta sono stata per un week end la guida della mia amica Sabry, che non c’era mai stata: mi auguro che il mio itinerario, studiato anche in base a pessime (e avverate) previsioni meteo, possa dare qualche idea e suggerimento a chi ha in programma un week end nella città più bella del mondo. E’ stato un week end di Ferragosto con un clima novembrino, ma ce l’aspettavamo: meteo-paris.com non sbaglia un colpo! Vista la costante instabilità ed imprevedibilità del clima parigino, consiglio vivamente di informarsi sempre bene sulle previsioni prima di partire, per non trovarsi in pantaloncini e infradito sotto la pioggia, con 17 gradi (ne abbiamo visti tantissimi!).

IL VIAGGIO Abbiamo volato Easyjet da Malpensa a CDG: a/r circa 100 euro a testa. Volo di andata puntuale, ritorno invece con un’ora di ritardo. Comunque volato bene come sempre con Easyjet: voli tranquilli, personale gentile, aerei nuovi e ben tenuti. Per comodità abbiamo prenotato il parcheggio dentro l’aeroporto, al P5, ad un passo dal terminal 2: da sabato mattina a lunedì sera abbiamo speso 43 euro. Comodissimo: è davvero attaccato al T2. Da CDG a Parigi abbiamo preso l’RER (€ 17.40 a/r): dal T2 a Denfert-Rochereau ci vuole circa mezz’ora (prendete treni che non fanno tutte le fermate, così vi risparmiate la via crucis di tutte le stazioni dei sobborghi). I treni sono frequentissimi e non avrete problemi: tenete solo presente di calcolare i tempi non troppo stretti se dovrete prima arrivare con un’altra linea di metro ad una delle stazioni RER B. Per muoverci nei tre giorni di soggiorno abbiamo fatto la Paris Visite (20 euro a testa): aspettandoci pioggia e dunque ampio uso della metro tra una camminata e l’altra, è stata una scelta irrinunciabile e comodissima.

L’ALBERGO Per la prima volta dopo “n” viaggi a Paris ho soggiornato in hotel e sono stata molto soddisfatta dell’albergo che avevo prenotato (online, direttamente sul sito): il Best Western Nouvel Orléans in Av. Du Cardinal Lemoine (M Denfert-Rochereau o Mouton Duvernet, giusto di fronte). Pulitissimo, comodissimo, molto curato e personale gentilissimo! Camera e soprattutto bagno un po’ piccoli, ma per starci solo per dormire e per qualche doccia và benone. C’è anche un velocissimo wi-fi gratis! In doppia abbiamo speso € 87 a notte, colazione esclusa (12 euro a testa, spesi benissimo: buffet abbondante e vario, tutto freschissimo, saletta molto carina ed eccellente pulizia). Insomma, hotel consigliatissimo!

IL DIARIO

Ven 14-08-2010 Bagnate fradicie causa diluvio e ancora mancanti del pranzo all’alba delle 15, dopo aver fatto check in in hotel ci infiliamo al Mac di Denfert-Rochereau e, tra una patatina e un morso al panino… miracolo!!! E’ spuntato il sole (come da impeccabili previsioni)!!!!! Così porto senza indugi la Sabry sul tetto panoramico della Tour de Montparnasse: la coda per i biglietti è lunga ma scorrevole e il panorama da lassù è assolutamente imperdibile!!!! Il biglietto intero costa 11 euro ma con la Paris Visite c’è lo sconto e costa solo 7! La prossima tappa è Notre Dame: scendiamo dalla metro a Saint-Germaine, passeggiamo nel bellissimo quartiere e poi andiamo verso la magica cattedrale. Non posso esimermi dal portare la Sabry nel mio posto preferito: l’Ile Saint-Louis! Il tempo rimane bello e passeggiamo in lungo e in largo sull’isoletta, con tappa irrinunciabile da Pylones e poi, quando la fame si fà sentire, con un’ottima ed economica (menù di tre portate a 13.50 euro) cena parigina al Café Med: il locale è carinissimo e si mangia bene, quindi lo consiglio! Ah, tenere sempre a mente che a Parigi si può chiedere la caraffe d’eau (l’acqua del rubinetto) gratis, mentre l’acqua in bottiglia costa uno sproposito. Il programma per la serata senza pioggia prevede la crociera sulla Senna by night, dunque lungo il fiume ce la facciamo tutta a piedi fino al Pont de l’Alma, dove partono i Bateaux Mouches (11 euro, la crociera dura un’ora abbondante): grazie all’acquisto online niente code, stampa dei biglietti dalla macchinetta e via, a goderci lo spettacolo indescrivibile dei monumenti illuminati! Disintegrate dalla lunghissima e faticosa giornata ma assolutamente felicissime, torniamo in albergo e crolliamo in un secondo!

Sab 15-08-2010 Parigi ci regala, come previsto, un Ferragosto che sembra il 1 novembre, ma non ci perdiamo certo d’animo: dopo ottima ed abbondante colazione in albergo, partiamo alla volta del Musée d’Orsay. Io l’avevo già visto ma ci sono tornata molto volentieri: la struttura da sola vale il biglietto e le opere sono favolose. Anche se vedete una lunga coda non scoraggiatevi: và avanti piuttosto velocemente. Dopo il museo e sempre sotto il diluvio, attraversiamo la Senna ed andiamo al Louvre a fotografare il palazzo e la piramide (la visita non è in programma: in un misero week end e con tutto da vedere, ho dato la precedenza ad altro e Sabry lo visiterà la prossima volta!), poi da lì prendiamo la metro fino all’Hotel de Ville (il maestoso municipio) e ci avviamo verso il Beaubourg (il Centre Pompidou, opera del nostro Renzo Piano). Strada facendo la fame si fa sentire e l’ora è consona, così entriamo al Pause Beaubourg, una tipica brasserie dove mangiamo bene e tanto (le porzioni parigine sono abbondantissime!) spendendo 14 euro a testa. N.B leggere sempre i prezzi fuori dai ristoranti e preferire quelli che fanno i menù turistici, altrimenti si rischiano dei salassi notevoli! Proseguiamo verso il Beaubourg, saccheggiamo qualche negozio di souvenir e poi ci concediamo una pausa dai kilometri e dal diluvio andando dalla mia zietta parigina per un the. Poi si parte in metro verso Montmartre, che con la pioggia da un lato è scomodo da girare, ma dall’altro è ancora più affascinante e “parigino”: inutile dire che, ad ogni modo, il quartiere e la Basilica del Sacre Coeur, sono meravigliosi! Per cena ci facciamo tentare dal menù a 15 euro del Au Clairon des Chasseurs, sulla Place du Tertre: zuppa di cipolle favolosa, carne ottima e porzioni abbondanti come al solito, ma personale scortese. Torniamo in hotel (nessuna preoccupazione per la metro in tarda serata: c’è sempre un sacco di gente e anche le ragazze girano tranquillamente anche da sole) e crolliamo stremate e felici per la giornata parigina, favolosa nonostante la pioggia ininterrotta!

Lunedì 16-08-2010 Dopo un’altra dormita da sassi e un’altra ottima colazione in hotel, lasciamo la stanza, depositiamo i bagagli alla receptionist e partiamo, ovviamente sempre sotto la pioggia e con non più di 16 gradi, alla volta della Tour Eiffel: la Sabry ne è rimasta enormemente colpita e voglio portarla vicino alle “zampe”, per farle vedere bene quanto è grande! Da lì saliamo al Trocadero (per le foto che chiunque sia stato a Parigi ha!) e poi in metro andiamo sull’Av des Champs Elysées (da dove c’è M Roosevelt, dove iniziano i negozi dopo la parte dei giardini): ce la facciamo tutta all’andata, foto all’Arc de Triomphe e ce la facciamo tutta anche al ritorno, ovviamente sull’altro lato e naturalmente sempre con l’ombrello aperto e la felpa ben chiusa. Prossima meta, il Quartiere Latino (M Place Monge): ottimo pranzo a 12 euro in un ristorantino savoiardo molto carino a due passi dalla Contrescarpe e poi via a piedi verso il Pantheon. Decidiamo di entrare (biglietto 8 euro, ma con la Paris Visite solo 6) per vedere il pendolo di Foucault e per toglierci un po’ da sotto la pioggia, e ne siamo molto contente: la visita è molto interessante, il pendolo fa riflettere e visitare la cripta, dove riposano i grandi di Francia, è molto suggestivo. Una volta uscite, sempre ed inesorabilmente sotto la pioggia, andiamo a fotografare il palazzo del Senato nei Jardins du Luxembourg: il parco è magnifico (io davvero lo adoro!) anche con questo tempaccio! Fa freddo (il 16 agosto!!!) e siamo umide fino alle ossa, quindi urge tappa in un café e ci beviamo una bella cioccolata calda (il 16 agosto!!!) prima di avviarci verso l’albergo per recuperare i bagagli ed andare all’aeroporto (sigh).

VARIE ED EVENTUALI Ca va sans dire, la Sabry si è letteralmente innamorata di Parigi e bisognerà che ci torni presto per proseguire la visita di una città meravigliosa, emozionante e sempre sorprendente che, di certo, non si può considerare “vista” in un misero week end: io ci sono stata un’infinità di volte e ancora non ho finito! Noi siamo state decisamente sfortunate con il meteo, ma è un dato di fatto che il clima di Parigi non sia propriamente bello e stabile: è una città dell’Europa centrale e questo fa sì che 16 gradi di massima in agosto e il brutto tempo non siano un’eventualità così remota. Ribadisco quindi il consiglio di informarsi bene sulle previsioni meteo al momento di fare la valigia e di pianificare cosa vedere e fare tenendone conto. Non ero mai stata a Parigi in pieno agosto e l’ho trovata vuota di parigini e pienissima di turisti: ho visto code più lunghe delle altre volte un po’ ovunque e non avevo mai visto i vari bateaux sulla Senna così affollati, ma la città è attrezzatissima per queste orde da tutto il mondo e dunque non abbiamo avuto nessun inconveniente legato al periodo di punta. Non mi resta che rinnovare a tutti l’invito di andare alla scoperta, alla riscoperta, o semplicemente di andare a viversi un po’ quella che per me è sempre la città più bella del mondo: buona Parigi a tutti!



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