Puglia in tour

Borghi bianchi arroccati, ricche città e posti unici...
Scritto da: nipablo
puglia in tour
Partenza il: 19/04/2011
Ritorno il: 29/03/2011
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
Molte regioni d’Italia, sarebbero da prendere a piccoli morsi, avendo il lusso di poterseli godere con calma, ma quello che vi andiamo a raccontare è il ns. piccolo ma meraviglioso tour de force in giro per la Puglia. Lascio la scrupolosa preparazione del viaggio, come sempre, a Daniela che è riuscita ancora una volta ad inserire delle meravigliose tappe turistiche. Il tour inizia il 19 Aprile 2011 per terminare il 29 percorrendo circa 2200 km con poco più di 600 euro a testa. Il tempo è stato sempre discreto e forse quello che più è mancato è l’acqua “calda” del mare, che di questi tempi non si può certo dire tale. C’è chi dice, che qua, la stagione inizia prima che in Romagna o più al nord, ma non ci è sembrato così, anche perché le poche strutture sul mare erano ancora chiuse e molti camping ancora in letargo. Terra di contrasti; la costa adriatica, con rocce e scogli, che si buttano in mare, come nella zona del Gargano, Polignano a mare o Torre dell’orso. Ricca di spiagge di sabbia fine, quella ionica, con Torre Lapillo, Punta Prosciutto o Marina di Pesculosa. Ovunque piccoli borghi bianchi, arroccati come Peschici, Vieste, Otranto, Ostuni, che ricordano i paesi greci e fanno da contrapposizione a ricche città come Lecce, Bari. Posti unici come Alberobello.

19/04/11

Prima tappa in terra di Puglia, Lesina. In questo periodo sicuramente non dà il meglio di sè e a Marina di Lesina, dove ci fermiamo, deve ancora partire tutto e ci lascia un po’ sconcertati. Dopo una breve ricognizione proseguiamo per la SS 693 ed entriamo ufficialmente nel Gargano con la prima vera tappa; Rodi Garganico. Antico borgo marinaro arroccato su uno sperone. La cittadina si è saputa rinnovare con la sua nuovissima Marina, lasciando immutato nel tempo il suo piccolo paesino, con strade e vicoli strettissimi che vi si inerpicano. Peschici appare in seguito come un gruppo di casette bianche, costruite sopra una rupe a picco sul mare. La parte più antica, circondata da mura ancora visibili, si pone in netto contrasto con l’espansione moderna, puntata com’è verso la montagna. Le spiagge scure si fanno più ristrette, circoscritte sempre di più tra mare e le rocce di questa terra. Gradevole il giro della città vecchia. S’iniziano a vedere i primi Trabucchi, che qui sono una vera istituzione, per i pochi che li possiedono ovviamente, e che rappresentano i vecchi strumenti di pesca che si sporgono come ragni di legno sul mare. Tra Peschici e Vieste si possono trovare quelli meglio conservati. Vieste è l’ultima cittadina che facciamo nella giornata ed è anche la più grande e rinomata località di mare del Gargano. Nel centro storico case bianche edificate su frammenti di roccia, strette viuzze e vicoli che confluiscono nella piazza centrale. Dalla sommità del paese, troneggia il Castello, tuttora presidio militare e quindi non visitabile, a pianta triangolare. In lontananza, poco distante dal promontorio, il faro di Sant’Eufemia. Bella la sua cattedrale del XI secolo che sorge nei pressi della Chianca Amara, pietra che ricorda l’eccidio perpetrato dai pirati turchi agli abitanti. Sul lato sud il faraglione di Pizzomunno, bianco monolito che si erge per 25mt sul litorale sabbioso. Il grosso masso, narra la leggenda, è la pietrificazione di Pizzomunno che seppe resistere alle seduzioni delle sirene per amore della sua Cristalda, e che per vendetta fu trasformato lui in pietra e trascinato lei nelle profondità del mare in maniera che solo ogni 100 anni i due possono tornare ad amarsi. Trascorriamo la notte presso l’hotel Falcone 60,00 euro con colazione. Buona sistemazione. Per la cena, il ristorante Box 19 ci offre, un antipasto di mare, un risotto di pesce, un piatto di trofie con calamaretti ricci e vongole, un calice di vino ed acqua a 35,00 euro- Buono, il migliore nel ns. percorso per rapporto qualità e prezzo. Nella serata la cittadina dà il meglio di sé per i colori e gli effetti unici del suo paesaggio.

20/04/11

Dopo un’abbondante colazione, iniziamo tardi la ns. giornata che comincia col sole. Nell’estremo sud della spiaggia di Vieste, ammiriamo il paesaggio che si appresta a diventare più roccioso e ricco d’anfratti unici nel loro genere. Molte di queste insenature si presentano con accessi al mare difficili da raggiungere e nei pochi casi in cui questo è possibile sono ad ingresso privato (residenze o camping), quindi non apprezzabili come vorremmo. Non entriamo dentro il Parco Nazionale del Gargano, la “Foresta Umbra”, che ci dicono essere molto affascinante, ma proseguiamo per Monte Sant’Angelo. Dall’alto dei suoi 843 m, domina la pianura sottostante e tutto il golfo di Manfredonia. E’ rinomato per il suo Santuario di San Michele Arcangelo che fu costruito nel 1274 ed è fonte di pellegrinaggio. Poco più in là un altro paese importante per il suo continuo afflusso di pellegrini, questa volta a Padre Pio, San Giovanni Rotondo. Sicuramente irriconoscibile se confrontato anche con il più recente passato, essendo cresciuto vorticosamente all’ombra del suo uomo più famoso. Alberghi e residenze fanno da contrasto ad un luogo di culto che, anch’esso si è erto a sfarzo dei tempi ns. Così alla piccola chiesina e dimora del Santo si contrappongono le tre chiese sovrapposte d’oggi, nella sua parte più nuova, così come il suo ospedale che si è arricchito recentemente di due nuovi padiglioni. Personalmente mi sono sentito più vicino al santo nella sua vecchia dimora che in quella nuova….. sintomo dei tempi. Facciamo un po’ di km per arrivare a Margherita di Savoia, località balneare che si affaccia sul golfo di Manfredonia, conosciuta per una delle saline più grandi d’Italia. Ci sistemiamo per la notte all’Hotel Rinelli per 70 euro con colazione. Nei pressi anche l’omonimo ristorante che noi, io in particolare snobbo a favore del Canneto Beach 25,00 euro dove mangiamo una pizza. Di questi tempi non ci sono molti ristoranti aperti, sebbene la cittadina sia ricettivamente ben strutturata.

21/04/11

Prosegue dopo un lungo tratto in macchina, la ns. tappa d’avvicinamento al Salento, passando per Barletta. La città fu teatro della famosa disfatta tra francesi e spagnoli nel 500. E’ ricca di vestigia medioevali e la testimonianza del passaggio dei crociati la troviamo nella “Cantina della Sfida”. Visitabile il Castello, oggi anche biblioteca, il Duomo, Palazzo della Marra, il Colosso Eraclio. Di qui a Trani, il passaggio è breve. Arriviamo all’ora di pranzo e la cattedrale è chiusa. La riapertura prevista sulle 15,00 c’impone un giro per il paesino visitando il mega giardino e consolandoci con un sonoro pranzo. Osteria Corte in Fiore, senza “quasi” rendermene conto ordino 4 antipasti di cui uno fatto di crudità ed uno di frutti di mare oltre a due della casa; ad un primo di triglie e seppie ed uno di paccheri scampi e carciofi, sorbetto, acqua e calice di vino per 80,00.- Bello il contesto, memorabile il conto…. se ci ritorno, ci ripasso. La cattedrale vale l’attesa, esempio del romanico pugliese, si erge maestosa sul promontorio, e si rivolge al vicino castello svevo, Sono tre chiese sovrapposte e di storia ne hanno sicuramente da raccontare. Bari, capoluogo della puglia si affaccia sul mare adriatico, la prima vera città. Il centro storico si presenta unico, bianco, antico con vicoli e profumi caratteristici, tra i quali ci sembra che spicchi la Basilica di San Nicola, costruita nel 1187 per conservare le reliquie del santo. Per dormire scegliamo Polignano a Mare, dove ci fermeremo per due notti. Nel suggestivo paesino a strapiombo sul mare ci arriviamo verso sera e troviamo alloggio al B&B Silvestri, praticamente lo rinnoviamo. Nuova e moderna la camera per 70,00 euro con colazione al bar. Incantevole la cittadina di giorno ed ancor di più la sera. Città natale di Domenico Modugno, viene qua ricordato con una statua. erta sulla roccia viva così come d’altronde la città fronteggia i flutti del mare. Trattoria della Nonna, buono per 61,00 euro. Qui assistiamo ad una suggestiva processione pasquale.

22/04/11

La giornata è dedicata a Fasano ed al suo più noto Zoo safari, che da qui dista solo pochi km. per 19,50 euro. Entrarci con la macchina, è stata una bella esperienza. Andiamo a Capitolo, in cerca di qualche caletta, passando per la cattedrale di San Vito, proprio sul mare e del suo antico porto.

23/04/11

Visitiamo Alberobello, paesino unico nel suo genere. Sulle vie lastricate, il bianco delle pareti dei trulli sembra giocare con il grigio della pietra impiegata per la copertura degli stessi. Più scuro è il rivestimento del tetto, più è antico il trullo. Troviamo, il trullo chiesa, la casa dell’amore ed il trullo sovrano. E’ caldo e decidiamo di scappare al mare ed io non resisto ad un tuffo. Decisamente fredda l’acqua, anche se sono munito di muta. Percorriamo il lungomare in direzione di Ostuni. Una candida scenografia si apre ai nostri occhi, specialmente nel borgo antico. Un autentico gioiello, dal fascino inconfondibile per la pittoresca identità urbanistica e per l’accecante monocromia del suo abitato, dipinto esclusivamente di bianco. Cattedrale di S.M Assunta (ingresso 1 euro). Per la notte ci dirigiamo verso Cisternino, ridente paesino che ha mantenuto il fascino un po’ orientale, con le sue case basse e le scalinate esterne, che si affacciano su corti nascoste, in un labirinto di viuzze sovrastate da archetti. Dormiamo al Falco d’Oro per 50,00 euro con colazione. Per la cena, Daniela aveva letto di una particolarità del paese. Alcune macellerie si trasformano per la sera in rosticcerie, fornendo ai turisti e non un prodotto di qualità, direttamente dal fornitore con l’invettiva di chi sa mettersi in gioco. Cosa quanto mai indovinata, visto che le poche macellerie sono tutte piene. Macelleria, Zio Pietro, con 27,00 euro, mangiamo le caratteristiche “bombette” con verdure e bevande. Buono e caratteristico.

24/04/11

Brindisi, cosiddetta porta d’oriente si pone a metà strada sulle rotte tra la Grecia ed i paesi dell’est. Assistiamo alla messa di Pasqua nella cattedrale e poi facciamo una passeggiata alle colonne romane e al castello aragonese. Lecce, è definita la piccola Firenze del sud. Non è proprio la giornata per trovare musei aperti e l’orario non ci aiuta così ci limitiamo ad una piacevole passeggiata lungo le sue strade e le sue mura. Di bellissima fattura la Basilica di S. Croce, ritenuta la più famosa tra gli esempi del barocco salentino. Il caldo ci spinge al mare. Santa Foca, piccolo porticciolo e poi Torre dell’Orso, con la sua bella baia di sabbia bianca e acqua chiara oltre alla rigogliosa pineta. Otranto, passiamo la notte all’hotel Miramare per 80,00 euro con colazione, appena fuori il centro storico adagiato sul porto. Ceniamo al ristorante Zia Fernanda, con 47,00 euro per un antipasto misto, una pasta in brodo fagioli e cozze, una linguina allo scoglio, acqua e calice di vino. Buono. Otranto di sera vive più di altre città che abbiamo visitato. Di giorno è altrettanto bella, così come il suo porto e le spiagge rocciose che la circondano.

25/04/11

Cerchiamo di portarci dietro quanti più ricordi possiamo e così non disdegniamo un altro giro della bella Otranto e poi via nuovamente verso sud. Porto Badisco, poco più di 20 case con un piccolo porticciolo naturale con acque profonde e limpide. Santa Cesarea Terme, cittadina dalle graziose villette in stile moresco. L’abitato deve la sua fortuna alle 4 sorgenti termali di acque solfuree ed agli impianti balneari. Grotta Zinzulosa detta la perla delle grotte. Il nome prende spunto da zinzuli che in dialetto locale sono gli straccetti che vengono appesi ad asciugare. L’accesso ai turisti chiude alle 18.00 per 4 euro si entra in una bellissima grotta il cui accesso è proprio sul mare e per altri 5 euro le barche assiepate fuori l’ingresso trasportano chi lo voglia all’altra grotta, quest’ultima proprio sul mare “Grotta Azzurra” ………. Santa Maria di Leuca, punto più estremo del sud d’Italia, ci arriviamo di sera, giusto giusto per vedere i fuochi d’artificio. Bello lo spettacolo visto dal Santuario, dove viene venerata l’immagine della Madonna. Per la notte pensione Due Mari, 50,00 euro con colazione, modesto. Per la cena il più consigliato in loco, Cafè de Mar dove, con 48,00 euro, mangiamo uno spaghetto tonno olive capperi e cipolla, un maccherone al pesce spada, pomodoro e melanzane un tonno alla griglia su rucola, un insalata acqua e mezzo vino. Buono e talmente gentili che ci hanno omaggiato di una bottiglia di vino”negramaro”.

26/04/11

Iniziamo il ritorno verso casa, risalendo il salento da quella che molti soprannominano le Maldive del Sud. Noi non siamo ancora stati alle Maldive ma se questo soprannome gli è stato conferito per la particolare spiaggia a volte anche più chiara e fine del normale o per l’acqua spumeggiante e cristallina nel suo moto ondoso o per le colline naturali che molto spesso accompagnano la lunga battigia sabbiosa ed incontaminata; beh qui le abbiamo trovate; Marina di Pesculosa, Punta Suina, Torre Mozza, ecc. fin su a Gallipoli denominata la perla dello ionio. Gallipoli si presenta chiusa in due parti, il nucleo vecchio che sorge in una piccola isola e l’espansione moderna che occupa il retrostante basso promontorio. La visita della cittadina si concentra nel centro storico racchiusa in una mura fortificata e intersecata da una fitta trama di vicoli e corti. Sarà per il periodo o per l’orario ma la troviamo deserta e i locali chiusi, decisamente deludente mentre ci dicono che al tramonto molti sono i locali che si affollano di gente o si rispecchiano con gli ultimi raggi del sole. Risaliamo ancora un poco fino a Porto Cesareo, decisamente carina. Decidiamo di passare la notte all’Albergo Piazza Risorgimento e dopo lungo girare, anche a mangiare, trascinati dall’empatia del proprietario. 50,00 per dormire con colazione e 50,00 per cenare n, 2 antipasti misti, due risotti di pesce, due gamberoni ai ferri, due sorbetti, acqua ed una bottiglia di vino, buono. Da piccolo centro peschereccio si è trasformato in pochi anni in un attrezzato insediamento turistico valorizzato da 17 km di spiagge e fronteggiato da piccoli isolotti raggiungibili a nuoto.

27/04/11

Torre Chicca, Torre Cesarea, Torre Lapillo, Punta Prosciutto e Lido degli Angeli sono tutte piccole tappe che ci siamo concessi per goderci il panorama. Peccato che il tempo in questi ultimi giorni non aiuti altrimenti li avremmo fatti tutti in acqua, ma così facendo abbiamo potuto ammirare fauna a flora decisamente unici di questa parte di terra. Arriviamo a Taranto. Personalmente rimango affascinato da questa città, forse perché alla stregua di Bari mi sono sembrate grandi città che racchiudono però in pochi kmq molto di quella storia d’Italia, ma che sembrano luoghi difficili ed anguste da viverci. Bello il Castello, che però non visitiamo. Trattandosi di presidio militare attivo, ci sono delle visite guidate ma solo fino alle 18 e durano circa 1 ora. Decidiamo di proseguire per una tappa in Basilicata, Matera. Arriviamo verso l’ora di cena ed al crepuscolo i “Sassi” sembrano un enorme stupendo presepe. Daniela, aveva preso appunti proprio da questo sito che ci ospita, su alcuni B&B decisamente unici. Prendiamo alloggio nel B&B “Fra i Sassi Residence”, per 65,00 euro in un mini appartamento di due camere, bagno e cucina, proprio in uno dei famosi Sassi. Molto bello, anche se è l’unica volta che non sono riuscito a dormire dal letto duro. In passato, queste strutture ospitavano intere famiglie, insieme ad animali da cortile e da lavoro, oggi molte di esse sono state trasformate in artistici appartamenti dotati di ogni confort. Per la cena, poco più sotto il ristorante “Le Botteghe” , un’orecchietta salsiccia e pomodoro, una zuppa di ceci e cipolla, un capocollo di maiale con patate alla brace acqua e un calice di vino, 42,00 buono e bello il contesto. Incantevole girare di sera per le viuzze.

28/04/11

Se Matera di notte è un presepe, di giorno è anche più affascinante, ma induce più facilmente a severe riflessioni, o almeno lo ha fatto a noi il pensare che solo mezzo secolo fa aveva una soglia di povertà molto alta e con un indice di mortalità elevata per l’alta asperità e la poco salubrità di questi luoghi. Oggi è semplicemente patrimonio dell’UNESCO, con le sue case, grotte, sfarzosi palazzi barocci e stupende chiese rupestri. Nel pomeriggio ci dirigiamo decisamente a Nord, passando e visitando Castel del Monte. Castello voluto da Federico II, ed eretto tra il 1229 – 1249. La sua particolare conformazione ottagonale, (otto le torri, ottagonale il giardino, otto le stanze) sembra mostrare particolari legami con la simbologia cristiana, ma qui ci fermiamo perchè la struttura, molto ben tenuta e semplice, oggi è sede di mostre dedicate. Nel nostro caso una decina di quadri di a De Chirico per 6,50 euro. Qui è rigorosamente opportuno lasciare la macchina al parcheggio vicino e farsi trasportare per 4,00 euro dalla navetta, “a rischio di non ritrovare la macchina”…. ci dicono. La tappa di avvicinamento verso casa prevedrebbe ancora centinaia di km e la voglia di non finire qui la ns. vacanza, ci spinge a fare una tappa intermedia a Pescara. D’altronde la città non l’avevamo mai visitata e si prestava decisamente. Dormiamo all’Ambra Palace Hotel, per 65,00 euro con colazione.

29/04/11

Ritroviamo il sole per una passeggiata in centro ed una camminata sulla spiaggia, per poi ripartire in direzione di Portonovo, dove arriviamo giusti per l’ora di pranzo. Mangiamo al ristorante La Capannina, una tagliatella alla baia, un tagliolino nero spinaci e gamberi, un pesce fritto, acqua e un calice di vino per 45,00 euro. Buono. Le ore successive volano via con una siesta al sole per un lento defaticamento ed un meritato riposo, con il pensiero al meraviglioso viaggio che si va concludendo. Decisamente un bel viaggio in una terra rigogliosa di sapori e profumi, certo avere 365 gg di ferie l’avremmo scoperta di più, e meglio, ma così ……. ci possiamo ritornare….. Ciao a tutti ed alla prossima Paolo e Daniela.

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