Provenza on the road
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Abbiamo deciso di partire a luglio principalmente per riuscire a vedere la lavanda ancora in fiore e la scelta non poteva essere più azzeccata: meno turismo (soprattutto quello italiano), possibilità di scegliere le strutture dove soggiornare di giorno in giorno, modificando quindi anche l’itinerario di massima che avevamo prestabilito, possibilità di spendere un po’ meno rispetto ad agosto, pur essendo sempre alta stagione. La vacanza in Francia è una vacanza cara, soprattutto per quanto riguarda il discorso mangiare, ma se ci si organizza, come abbiamo fatto noi si riesce a trovare un giusto compromesso senza non farsi mancare proprio nulla. Di media abbiamo speso 200 euro al giorno in coppia comprensivi di tutto, dormendo in alberghi, deliziosi b&b, case trovate su AirB&B. In Provenza ci sono ristoranti stellati dove ovviamente non siamo stati, ma non per questo abbiamo mangiato male, anzi al contrario abbiamo apprezzato molto la cucina provenzale, il formaggio di capra, il foie gras, i vini, i ricci e le ostriche!
Abbiamo viaggiato in macchina, partendo da Roma con destinazione Nizza. L’itinerario è stato il seguente: Nizza, Gole del Verdon (Alta Provenza), paesi arroccati e vitigni del Luberon, Aix en Provence, Avignone, Arles, St Remy de Provence, Le Baux de Provence, un salto in Camargue, Cassis (Calanques) e poi costa del Var, Isola di Porquerolles e Costa Azzurra per ritornare poi indietro in Italia.
Nizza e Costa Azzurra
Abbiamo soggiornato a Nizza due notti. Ci è piaciuta tantissimo. Pulita, moderna, piena di gente e ricca di fascino. Abbiamo trovato una casa su Airb&b proprio in Piazza Massenà, in pieno centro, parcheggiando l’auto nel parcheggio sotterraneo, proprio sotto casa. La parte più bella è decisamente la zona intorno a Cours Saleya, dove ogni giorno si tiene il mercato ortofrutticolo. Solo il Lunedì invece quello dell’antiquariato che vale veramente la pena non perdere. Molto bella inoltre la zona intorno a Pl. Garibaldi, il porto, parc du Chateau e la Promenade des Anglais oltre la quale c’è una lunghissima e bella spiaggia con i ciottoli. Da Nizza, in giornata, siamo andati a Cap Ferrat, al Paloma beach, spiaggia cool su un promontorio davvero bello, con mare splendido e ville mozzafiato. Il giorno successivo siamo andati invece ad Antibes e Cap d’Antibes.
Gole del Verdon
Avevamo letto che è il secondo canyon al mondo dopo quello degli Stati Uniti e che molto amato da chi fa climbing. Effettivamente il posto è molto suggestivo: un profondo abisso che apre una fenditura lunga 25 km nell’altopiano calcareo dell’Alta Provenza ai piedi delle Alpi. Le gole sono parco naturale regionale e pertanto protette. Si raggiungono percorrendo da Cagnes sur Mer la via che porta a Grasse, la città dei profumi, e da lì la R.te de Napoleon, una bellissima strada che dalla collina, in circa un ora, ti porta fino in montagna al villaggio di Castellane, base di partenza per l’escursione alle gole (da qui partono varie escursioni organizzate). Solitamente i turisti decidono si sostare o a Castellane o a Moustiers Sainte Marie. La seconda è decisamente più bella e consiglio di visitarla, ma anche Castellane è particolarmente suggestiva. Abbiamo dormito nell’Auberge du Teillon lungo la R.te Napoleon, a 5 km da Castellane, famoso soprattutto per il suo ristorante, che però sfortunatamente di lunedì sera è chiuso. Abbiamo pertanto cenato a Castellane nell’ottimo Nouvel Hotel du Commerce, specializzato in cucina provenzale.
Il giorno successivo abbiamo attraversato le gole, seguendo l’itinerario in automobile e dopo un paio d’ore siamo giunti al bel Lago de Sainte Croix, da dove di affittano pedalò e kayak. Da lì, passando per Moustiers Ste-Marie in direzione del Luberon, abbiamo attraversato immensi campi di girasoli e lavanda, che sembravano senza fine.
Luberon
Siamo rimasti nella regione del Luberon 4 notti. Davvero bellissimo. E’ la Provenza più vera, vigneti, paesini suggestivi arroccati sulle colline, cura in ogni dettaglio. E’ un po’ come la Val d’Orcia in Italia! Abbiamo deciso di dormire a Lagnes, un piccolo paesino vicino a Gordes, davvero delizioso. La scelta è caduta su questo villaggio per via del b&b che avevamo scelto, Une vie sur la cour. Qui abbiamo passato giornate meravigliose. Il b&b ha due sole stanze, curate in ogni dettaglio, gestito dalla padrona di casa, Marie, una simpaticissima artista, con molto gusto per l’arredamento, che ci ha dato preziosi consigli sulla Provenza e le successive tappe del viaggio.
Nel Luberon abbiamo visitato le cittadine di Gordes e Roussillon, che però abbiamo trovato troppo turistiche e, forse, un po’ finte e ancora, la bellissima Abbazia di Notre Dame de Senanque, immersa in un campo di lavanda, Bonnieux, Lacoste con il suo castello dove la sera in estate organizzano spettacoli musicali, Menrbes, dove consiglio di fare un salto. In generale abbiamo trovato più interessanti i paesi meno famosi, molto più genuini e anche più belli. Decisamente bella Isla sur la Sorge, una cittadina che sorge tra i canali e che è particolarmente famosa per i suoi negozi d’antiquariato. Suggerisco di informarsi sui giorni di mercato nei vari paesi, sono davvero suggestivi. Un pomeriggio siamo andati ad Avignone, fino a tarda sera. Durante tutto il mese di luglio si svolge il festival d’Avignon, famoso per le sue rappresentazioni teatrali ad ogni ora del giorno e della notte. La città era in festa e piena di gente, davvero molto bello. Il Palazzo dei Papi è da non perdere.
Cassis, Calanques e Aix en Provence
Una giornata, l’abbiamo dedicata alla visita di Cassis, nella costa del Var (consiglio anche Bandol), appena dopo Marsiglia, e alle Calanques, le formazioni rocciose che caratterizzano quella parte di costa francese, creando suggestive insenature. Cassis è un porticciolo e ridente località balneare. Da lì con un’imbarcazione abbiamo fatto il giro delle Calanques di Port Miou, Port Pin e d’En Vau, dove sorge una bellissima spiaggia difficilmente raggiungibile a piedi. Sulla strada di ritorno per Lagnes abbiamo visitato Aix en Provence, elegante e raffinata, caratterizzata da viali alberati e tante fontane. Non male ma abbiamo visto di meglio.
Arles, St Remy de Provence, Le Baux de Provence, Camargue. Per visitare questa zona abbiamo deciso di soggiornare due notti a Saint Remy de Provence, in un cottage all’interno di una proprietà trovato su Airb&b nella campagna intorno alla città. Tutte queste città sono da visitare e ci sono piaciute veramente molto. St Remy de Provence è elegante e famosa per i suoi ristoranti e le sue specialità gastronomiche. Per caso ci siamo trovati lì durante i giorni di mercato, dove erano allestiti banchetti di vini, marmellate, ostriche e champagne da far perdere la testa. Per cena suggerisco les Filles du Patissier in un piazza bellissima e appartata e l’elegante Mas de l’Amarine, un po’ caro però. Molto bella e particolare anche Les Baux de Provence. Qui abbiamo visitato il Carrieres de Lumiere, una rappresentazione di dipinti dei più importanti pittori impressionisti, proiettata sulle ruvide pareti di una vecchia cava di pietra calcarea nel buio più totale, davvero suggestivo. Arles con la sua arena, è molto carina, ma non ci ha emozionato come pensavamo. Un giorno, infine, siamo andati in Camargue, la maremma francese, un po’ gitana, un po’ spagnoleggiante, molto poco francese. Cavalli e butteri ovunque, tori e paludi con tanti fenicotteri. Il mare pensavamo fosse più bello.
Mare – Costa del Var
La signora Marie di Lagnes ci aveva consigliato come base per fare gli ultimi 5 giorni al mare la Costa del Var, e precisamente Le Levandou. Seguendo il suo suggerimento, siamo arrivati sul posto e trovato un albergo, hotel California, economico, semplice, ma pulitissimo, dove siamo stati benissimo. Le Levandou è stata un’ottima base per esplorare quel tratto splendido di costa francese. Il mare è cristallino, calette meravigliose, davvero non pensavamo potesse essere così bello. Tutte le località della costa del Var sono collegate da una pista ciclabile e da un trenino elettrico che consente di andare al mare senza usare la macchina. Tra i posti più belli vicino a Le Levandou, le spiagge di Saint Clair, de Elephant, de la Fossette e, certamente, la splendida Domaine du Rayol, con delle delle cale e una vegetazione da restare senza fiato. Infine, non si può non menzionare l’isola di Porquerolles. Con un’ora di aliscafo da le Levandou (e certamente da Hyeres, ma anche da Saint Tropez) si raggiunge questo paradiso di sabbie bianchissime e acqua cristallina. Solo pochissime, e care, strutture per dormire, per il resto, si dorme in barca o ci si viene dalla mattina alla sera in aliscafo. Si gira in bicicletta.
Affittando il motorino una giornata siamo arrivati a Saint Tropez, in meno di 40 minuti. Dopo aver visitato il delizioso centro, troppo pieno di turisti, e assaggiato l’indimenticabile tarte tropezienne, siamo andati al mare alle spiaggie Thaiti e Pampelonne, molto belle.
Infine si è ripresa la rotta per l’Italia. È stato un viaggio interessantissimo dove abbiamo visto paesaggi diversi e particolarmente suggestivi. Un viaggio per lo spirito e gli occhi che non dimenticheremo.