Provenza, in scooter si può
Nulla di programmato: Carlo ed io ci guardiamo sconsolati.
Abbiamo solo lo scooter ,una pazza voglia di partire e pochi soldini.
Dove si va in agosto in scooter con un budget minimo? Ore 13,30: si corre a casa ci organizziamo per i gatti, mettiamo la tenda nel sottosella, agganciamo le borse laterali con poche cose dentro e presa dalla libreria la cartina stradale della Provenza partiamo! Uno spirito un po’ goliardico accompagna questa nostra partenza non programmata, per fortuna che avevamo fatto il tagliando allo scooter (200 cc di cilindrata) la settimana prima! Si comincia ,quindi, a ridere subito fosse solo perchè non sappiamo esattamente dove stiamo andando; anzi noi sappiamo dove vogliamo andare ma non sappiamo esattamente che giro fare per arrivarci .
Decidiamo di pasare per il col di Tenda quindi direzione Cuneo.
Facciamo solo strade statali non amando particolarmente l’ autostrada fatta con uno scooter rallentato dal carico, poi volete mettere quante cose belle si vedono in piu? La politica della vacanza sara’ :dove si arriva si arriva! Ormai stanchi dopo ore di strada decidiamo di fermarci a dormire a Bra. Il caso ha voluto che trovassimo da dormire in un piccolo albergo che abbiamo scoperto poi essere stata la casa natale della mamma di Carlo, strane cose della vita! La mattina seguente, prestissimo e dopo una colazione di discutibile qualità, partiamo.
Non abbiamo idea di come sara’ passare Col di Tenda ma si parte.Cominciamo a salire, salire, salire e lo scooter povero arranca, ma ce la fa! Dai, finalmente vediamo il cartello: siamo in Francia! Giu a ridere, non siamo di sicuro come Bettinelli quindi per noi è gia una impresa essere arrivati al confine! Cominciamo a scendere giu dalla Val du Roya, STOP!: prima tappa una boulangerie… Non si puo arrivare in Francia senza prima saccheggiarne una comprando croissant e pain au chocolat. Pici non li aveva mai assaggiati ed è amore al primo assaggio.
La val du Roya è stupenda: una gola stretta dove non passano neanche i raggi del sole a strapiombo sul fiume.
Ci godiamo il profumo dei boschi e la frescura. Prendiamo la direzione Sospel per poi dirigerci verso Nizza.
Sono tanti chilometri di strada di montagna ma ne vale la pena, si incontrano tanti motociclisti e tutti ci salutano anche se siamo su di uno scooter…Siamo gasatissimi ci sentiamo molto “centauri”.
Da Sospel a Nizza incontriamo anche uno stupendo tratto di strada che scende tutto a tornanti : i motociclisti in tuta tattica si divertono un mondo a strisciare il ginocchio e il cavalletto sull’ asfalto.
Abbiamo deciso che la prima tappa sarà Vence: camping “Domain de la Bergerie” .Il campeggio è bellissimo e ben attrezzato con i servizi praticamente nuovi. Posizioniamo la nostra tendina , una doccia e via si corre a Nizza per fare un giretto e cenare.
La mattina dopo si comincia a fare i turisti e come prima meta Cagnes-sur-mer: visitiamo il castello con il “musee de l’ oliver” e la collezione Solidor , Cagnes è molto carina e c’è un panorama stupendo, consumiamo un caffè su di una panoramica terrazza. Ci dirigiamo poi verso il “musee Renoir” che è la casa done ha vissuto il grande pittore. Ci si possono trovare gli ulivi da lui dipinti e il suo studio: sarà anche fatto per noi turisti ma sembra fermo nel tempo e il tutto è molto curato nei dettagli. La visita è molto suggestiva, ci è veramente piaciuta.
Il pomeriggio ci dirigiamo verso Grasse dove pranziamo in una creperie poi riusciamo a metterci in coda per visitare una fabbrica di profumi. Noi siamo arrivati un po’ tardi e ci siamo accontentati di visitare l’unica che ci ha fatto entrare , ma forse potendo scegliere ci sono aziende piu famose che magari hanno una visita piu interessante. Le strade qui sono bellissime e panoramiche:ci riempiamo gli occhi anche solo girando tra una destinazione e l’altra.
Fermata d’ obbligo in un market per fare un po’ di spesa: baguette-pate’-biscottini-coca. Ceniamo in campeggio seduti su di un muretto con pane e pate’; non abbiamo il necessario per cucinare e ci accontentiamo. Una pace assoluta ci circonda: si sta proprio bene! Il mattino seguente si parte verso Mougins, destinazione “ le musee de l’ automobile”. Trovare l’ ingresso è gia una impresa ma il museo è molto interessante: sono stupende le auto degli anni trenta sembra di vedere Greta Garbo che scende davanti al Casino’ di Monte Carlo! In campeggio facciamo conoscenza con una coppia tedesca di mezza eta’ che viaggia in camper e siccome noi non abbiamo attrezzatura ci fanno trovare il caffè caldo appena apriamo la tenda il mattino. Sono persone stupende e, malgrado le difficolta linguistiche, interagiamo con loro divertendoci un sacco. Ps: grazie ancora per il caffè ! Tutti ci consigliano di visitare il museo d’ arte moderna di Vence: la fondazione Maeght, noi entriamo e usciamo senza capire cosa abbiamo visto! Troppo moderno o troppo dispersiva l’ esposizione delle opere in pratica non ci capiamo nulla e ci troviamo fuori a guardarci in faccia perplessi…Non siamo ancora convinti! Pomeriggio trascorso a Saint Paul de Vence: St. Paul è un paese di gallerie d’arte e ci si trova circondati da opre molto belle e da una atmosfera ovattata e cordiale. Ci siamo rifocillati in un negozietto-libreria-caffetteria-poesie ” Un coeur en Provence” , la signora è carinissima ed è abbastanza strano prendere un caffè in un negozio che vende di tutto : tovaglie, libri,marmellate, sigilli antichi,etc..Abbiamo trovato questo modo di gestire un negozio veramente caldo e invitante. St. Paul è veramente bella.
Il mattino successivo si riparte: prendiamo la strada napoleonica direzione Gorges du Verdon. Per chi conosce gia questi posti ogni commento è inutile, per chi non li ha mai visti un consiglio: andateci! Capisco che per chi ha visto il Gran Canyon o similari non sia granchè ma secondo noi un giretto su queste gole merita davvero, non vi dico poi in scooter! Siamo stanchissimi e non vediamo l’ ora di arrivare alla nostra meta : St. Remy de Provence.
La strada sembra infinita e riusciamo anche a perderci, disperati cerchiamo un albergo ma l’unico che incrociamo ha il wc in camera , proprio cosi: di fianco al letto! Anche se sfiniti soprassediamo e riprendiamo la strada . Siamo talmente stanchi che ci fermiamo a fare il punto della situazione esattamente sotto il cartello che ci avvisa che mancano km.8 alla meta e non ce ne accorgiamo se non dopo un bel quarto d’ora durante il quale stavamo gia prendendo in considerazione la possibilità di piantare la tenda nel bosco o a lato della strada! Eravamo veramente in mezzo al nulla.
Non crediamo ai nostri occhi, risollevati, si corre verso st. Remy! E’ il 16 di agosto e come si puo immaginare non è così semplice trovare posto in campeggio, ma la signora del “camping Pegomas” è gentilissima e ci arrangia qualche metro per piantare la tenda: ci sembra una reggia! Doccia e passeggiata fino al centro per la cena. St. Remy è veramente carina e ce ne siamo innamorati. Optiamo per una pizza nel ristorantino “da Aldo” , ottima. Diventerà nostra abitudine cenare lì.
Il mattino seguente si parte alla volta di le Baux :stradine antiche , castello, negozietti e per finire rievocazione storica con attori bellissimi vestiti con armature e damigelle con abiti medievali, il tutto curatissimo e suggestivo.
I francesi si fanno pagare ogni ingresso abbastanza caro ma secondo noi hanno una grande cura del loro patrimonio artistico- culturale . Usciamo da Le Baux sorridenti e felici dopo aver visitato anche il castello dal quale si accede anche ad una delle piu belle viste sulle campagne provenzali : vigneti , cipressi, ulivi e quella luce meravigliosa che solo la Provenza possiede. La strada che ci riporta a St. Remy è un quadro continuo di Van Gogh! Una cosa che ci ha colpito sono i profumi che sono nell’ aria : le erbe provenzali fanno da padrone e tutto profuma meravigliosamente! Nel rientrare ci fermiamo a visitare l’ospedale dove Van Gogh è stato ricoverato per diverso tempo : ci sono gli ulivi da lui dipinti con tanto di targa; la sua stanza è stata ricostruita e a differenza della casa di Renoir, qui si respira un’ aria un po’ piu fasulla, carino il tutto comunque. Nell’ ospedale merita decisamente la visita al chiostro. Rientriamo , doccia e cena da Aldo.
Notte burrascosa in tenda : piove a dirotto , stiamo vicini vicini nella nostra tendina e ci addormentiamo sereni…Il mattino dopo sorpresa! Le scarpe di Carlo si sono riempite d’ acqua-dimenticate fuori- naturalmente, visto che siamo partiti con veramente poche cose, non abbiamo scarpe di ricambio! Optiamo per una soluzione : infradito e considerando che non era caldissimo, calzini! Si parte alla volta di Avignone e somigliamo terribilmente a quei turisti tedeschi degli anni ’70:sandalo-calzino. Questo non ci ferma e visitiamo : Palazzo dei Papi,il ponte di Bezenet e infine palais du Roure. Avignone è molto bella è un piacere visitarla. Pranziamo in uno di quei ristorantini nella piazza ma non siamo molto soddisfatti, forse conviene spostarsi un poco nelle stradine limitrofe.
Unica fregatura in Provence, dove abbiamo sempre mangiato bene.
Durante il ritorno a St.Remy ci allunghiamo a dare una occhiata veloce al Pont du gard : il sito è interessante ed essendo in scooter non paghiamo neanche il parcheggio! Il mattino seguente ci dirigiamo verso Tarascona. Il castello ci è piaciuto tanto e il giardino medievale all’interno è un’oasi di pace: anche qui il tempo sembra essersi fermato. Siamo stati i primi a entrare e c’è pochissima gente ce lo godiamo tutto.
Direzione Arles, più per fare un giretto che per una reale intenzione di visitarla, ebbene vista da fuori l’ Arena ci incamminiamo verso lo scooter e ci perdiamo, malgrado la cartina e le varie informazioni chieste ritroviamo lo scooter solo dopo un’ ora e mezza buona di cammino sotto un sole cocente e un vento secco assurdo che bruciava ogni centimetro di pelle scoperta . Appena ritroviamo lo scooter,Pici corre ad abbracciarlo come se fosse una zattera in mezzo al mare! Che esperienza! In pratica abbiamo girato tanto e non abbiamo capito niente di Arles.
Colazione con croissant presi al market del campeggio e poi via verso Roussilion. Visitiamo le cave d’ ocra e facciamo shopping nel villaggio che è veramente molto carino. Le cave sono molto suggestive con quei colori stupendi e la vegetazione sembra ancora più verde. Sulla strada del rientro ci fermiamo a visitare l’ abbazia di Senanque : il complesso monastico è molto bello e una pace assoluta lo circonda: una sensazione indescrivibile. Ci avviciniamo con rispetto e facciamo il pieno di serena pace. Proseguiamo verso Ile Sur la Sorge: viene definita la Venezia contadina ed è carinissima con tutti i suoi ponticini sul fiume che è limpidissimo e pieno di papere. A Ile il sabato c’è il mercato dell’ antiquariato ed è uno dei piu’ importanti del sud della Francia : naturalmente come resistere ed acquistiamo anche noi! Ragionevolmente cerchiamo di avvicinaci a casa e decidiamo di scendere un po’ verso il mare e allora destinazione San Raphael. Campeggio scarsissimo e gente scorbutica ci fa decidere di ripartire due giorni dopo.
Prima però visitiamo St. Tropez e Port Grimaud dove scopriamo che con 10 euro possiamo mangiare cozze e patatine a volontà! Scorpacciata tremenda. Tutto troppo turistico per noi e non ci conquistano più di tanto.
Facciamo il punto della situazione e decidiamo di avvicinarci ancora, siamo pur sempre in scooter! Menton ci sembra un ottimo compromesso e ci piazziamo nel campeggio comunale. Detto campeggio è ubicato in una posizione assolutamente panoramica in mezzo ad un uliveto, ma scomodissima in cima ad una collina con strade strette e ripide per arrivarci. I bagni sono sotto le piazzole e per arrivarci devi fare trekking. Sono tremendamente vecchi e a parte una prima perplessità devo dire che sono sì vecchi e scrostati ma puliti.
Con 12 euro a notte tutto compreso non pretendiamo di più! Stiamo per finire la vacanza e dedichiamo l’ ultimo giorno alla visita di Monte Carlo. Monaco vecchia è secondo noi la parte più bella e ci godiamo: Museo Oceanografico, Museo Napoleonico e Museo dell’ automobile oltre ad un bel pranzetto in un caratteristico ristorante. Il museo oceanografico merita , secondo noi una visita è d’ obbligo anche per l’ atmosfera inizio novecento! Cena in riva al mare a Menton davanti a uno stupendo tramonto, domani si torna… Casa.
Considerazioni: non credevamo di riuscire a fare tanta strada con uno scooter di cilindrata così bassa, è stato sufficiente non tirare troppo e fermarsi magari una volta in più. Ci siamo divertiti un mondo e ripartiremmo domani. L’ unico problema è che compreresti di tutto ma non riesci poi a portartelo a casa, quindi no souvenir.
Amiamo la Provenza e la consigliamo a tutti quelli che amano la tranquillità e circondarsi di caldi colori e profumi.