Provenza e Verdon in 2 ruote!!!

Tour in moto nella magica provenza, passando per Marsiglia, Aix ed Avignone, con uno sguardo in Camargue e rientro attraverso le verdi gole del Verdon!
Scritto da: valepsyco
provenza e verdon in 2 ruote!!!
Partenza il: 29/05/2010
Ritorno il: 02/06/2010
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
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PROVENZA 2010 Periodo: dal 29-05 al 02-06 2010 Km totali percorsi: circa 1800 Mezzo di trasporto: mitica Honda Transalp 600

Primo giorno:

Rivanazzano Terme- Marsiglia Km totali circa 500 Marsiglia è una cittadina piena di fascino, di colore, di profumi.. Il primo incontro con la città ce lo regala dall’alto la Basilica di Notre-Dame de la Garde che è davvero imperdibile.. Vista mozzafiato A 360°. Passeggiando per il lungo-mare attraverso il Vieux Port si può ammirare una miriade di barche allineate in file serrate, il tutto contornato da caffè e bistrot dove si può gustare dell’ottimo pesce.Viene consigliata la tipica zuppa alla marsigliese (bouillabaisse) che tuttavia è decisamente cara! E’ caratteristico anche il quartiere che dà le spalle al porto denominato “Le Panier” che racchiude un’amalgama di diverse etnie. Pernottamento: Ibis Marseille Est La Valentine.

N.B. Gli alberghi del nostro viaggio, esclusa l’ultima notte, appartengono tutti a questa catena che in Francia offre sistemazioni comode e decorose a prezzi contenuti.

Secondo giorno:

Marsiglia-Cassis

Circa 30 Km percorrendo la stupenda D 141 Rue des Cretes (strada delle creste) che consente di raggiungere alcuni punti panoramici imperdibili e ci costringe a scendere dalla moto continuamente per fotografare paesaggi mozzafiato. Uno dei punti strategici è Cap Canaille assieme al cosiddetto il “Bec de l’aigle”. Anche la cittadina di Cassis merita una sosta anche perchè è un’ottima base per visitare le Calanques che sono raggiungibili solo via mare oppure utilizzando i sentieri circostanti. Decidiamo di trascorrere un’oretta in uno dei tour che vengono offerti al porto; oggi c’è un vento piuttosto forte e scegliamo un giro breve che consente comunque di vedere le 3 Calanque principali: Morgiou, Sormiou e Devenson) Il sole è davvero caldo come testimonia il mio naso rosso peperone alla fine della gita! Molto belle davvero queste calette specialmente ora che i turisti sono ancora pochi e si può respirare un clima di pace e tranquillità. Ripartiamo in direzione Aix-en-Provence che è famosa per le sue fontane e i presepi artigianali, i cosiddetti Santons. Essendo domenica molte botteghe sono purtroppo chiuse e quindi devo rimandare il mio acquisto ai prossimi giorni ma i manufatti esposti nelle vetrine ottengono decisamente il mio consenso!!! Aix è una citta molto maestosa, con edifici di pietre calcaree e temi tipici del barocco italiano. Siamo purtroppo molto stanchi e ci limitiamo ad una visita veloce che termina in una deliziosa piazzetta per la cena. Pernottamento all’Ibis Aix-en-Provence.

Terzo giorno:

Ci concediamo un giro rilassante intorno alla montagna che sovrasta questa zona, la Saint Victoire. Il paragone con la nostra val Trebbia è piuttosto immediato anche se ahimè non si può dire altrettanto per la cura e la dedizione con cui i francesi si dedicano alla vegetazione.. dovremmo davvero imparare! La stradina più bella è la N7 che tocca paesini pittoreschi come Palette, Le Tholonet, Beaurecueil e Puyloubier. Riesco anche per magia ad azzeccare il percorso ad anello attorno al monte che consente di ritornare ad Aix; la strada viene chiamata Route Cezanne in onore del famoso poeta ne ha immortalato numerosi scorci. Ci muoviamo in direzione Arles; avevo programmato per la pausa pranzo una sosta nella cittadina di Salon de Provence che tutavia, a colpo d’occhio, non ci entusiasma e quindi decidiamo di proseguire diretti verso la prossima tappa che è la meravigliosa Les Baux de Provence (km totali circa 80).

Già la vista che viene offerta arrivando da lontano è davvero unica: una cittadella immersa in maestose rocce che spuntano dalla macchia mediterranea.. Pare che al tramonto si tinga di rosso offrendo uno scorcio indimenticabile! Oltre alle immancabili bancarelle di souvenir e oggetti artigianali locali e di turisti agitati (per fortuna non tantissimi dato il periodo) ci concediamo una bella passeggiata per le viottole della cittadina, fino ad arrivare al castello e all’antistante piazzale dove vengono ricostruite alcune scene della vita all’epoca dei crociati. Noi incappiamo nella simulazione dei lanci con la catapulta,dove ovviamente un gruppetto di bikers italiani si distingue tra la folla!!

Ripartiamo facendo una piccola sosta a S.Remy de Provence dove teoricamente dovremmo visitare un antico sito preistorico “Glanum” che però è già chiuso e quindi siamo costretti a concludere le visite della giornata e a sfrecciare diretti verso Arles. Anche in questo caso la stanchezza della giornata si fa sentire e ci concediamo solo una breve passeggiata più che altro destinata alla ricerca di un buon ristorantino per la cena!! Arles è circondata dal Rodano e ahimè battuta dal Mistral che a volte è decisamente fastidioso anche se i francesi non sembrano farci più di tanto caso; a dominare il tutto è il possente Anfiteatro che purtroppo è chiuso per restauro e quindi possiamo solo dare una sbirciatina attraverso le inferiate. So che da Pasqua a settembre si tengono periodicamente le corride che riempiono la città di visitatori e di confusione.. Non essendo uno “sport” di mio gradimento non mi sono documentata più di tanto…

Pernottamento: Ibis Arles.

Quarto giorno:

Partenza per una delle zone più caratteristiche della Provenza: la Camargue! Prendiamo la D 36 che conduce fino all’Étang de Vaccarès; il vento continua a dare fastidio anche se non toglie nulla allla bellezza del luogo. Specialmente quando imbocchiamo la D 570 in direzione Sainte-Maries-de-la-Mer questa isoletta immersa nel Mediterraneo offre scorci molto pittoreschi… Risaie, laghetti sfruttati per la pesca, numerosi allevamenti di cavalli, fenicotteri, uccelli di varie specie e gli immancabili tori neri! Gli animali sono proprio selvatici e viene suggerito di guidare rispettando i limiti per evitare spiacevoli sorprese.. Per la verità la visione che si apre ai nostri occhi è molto pacifica e rasserenante, non incontriamo nemmeno le temute zanzare!!

Sainte-Maries-de-la-Mer personalmente mi è rimasta nel cuore anche se in realtà non offre attrazioni particolari nè luoghi dal grande valore storico-artistico.. Tuttavia le viette con splendide Boulangerie artigianali, negozi variopinti di tovaglie provenzali, e soprattutto il porticciolo con una stupenda spiaggetta di sabbia fine fine, mi hanno proprio rapito il cuore..

Dobbiamo ahimè partire perchè le cose da vedere oggi sono ancora molte… Riprendiamo la strada dell’andata in senso contrario e ci lasciamo alle spalle i pacifici cavalli della Camargue.

Prossima tappa : il pont du Gard, spettacolare acquedotto romano che permetteva di portare l’acqua nella vicina colonia di Nimes. La passeggiata lungo le due rive permette di coglierne la maestosità, ammirando gli archi che di stagliano verso il cielo e i blocchi di pietra che arrivano a pesare fino alle 6 tonnellate. Numerosi intagliatori di pietra vi hanno lasciato la loro firma.

Rimontiamo in sella della moto per dirigerci verso Avignone dove ci fermeremo per la notte. Il centro storico è cinto da imponenti mura con 7 porte di accesso che conducono al centro storico; le vie circostanti sono davvero piene di fascino, alcune modaiole e chic, altre più austere e conservatrici. L’attrazione principale è ovviamente il palazzo dei Papi che, dato l’orario, ci limitiamo ad ammirare da fuori e godendo la spettacolare vista sulla città che si offre da un punto panoramico nel giardino adiacente. Avignone personalmente mi ricorda molto alcuni angoli di Parigi, con i bistrot e i negozietti pieni di fascino, le viette strette, le piazzette.. Delizioso appunto un piccolo locale dove ceniamo a base di squisite focaccine salate.. Pernottamento: Ibis Avignon Sud.

Quinto giorno:

Lasicamo la romantica Avignone per attraversare la regione di Vaucluse e Luberon e dirigerci verso il Verdon. La prima tappa per la colazione è Isle-sur-la-Sorgue che viene definita la “Venezia locale” poichè sorge appunto sul fiume Sorgue che la avvolge coi suoi bracci. Dal lungofiume si possono anche ammirare alcuni molini ancora funzionanti. Lo spettacolo più bello viene comunque offerto dalla nostra tappa successiva Fontaine-de-Vaucluse; una sorgente che sgorga da un’impressionante barriera rocciosa. Piacevole la passeggiata che costeggia la sorgente dove i negozietti di souvenir hanno decisamente avuto la meglio. Carino il museo della carta.

Successiva tappa a Gordes, pittoresco paese che è arroccato in cime ad uno sperone di roccia, illuminato dal sole. Le viuzze si inerpicano ripide e da percorrere a piedi sono decisamente impegnative.. Ci fermiamo a pranzare in una deliziosa taverna dove l’epiteto “a gestione famigliare” è decisamente azzeccato !! Partenza quindi verso Moustiers Sainte Marie che rappresenta un ottimo punto di ingresso per il Verdon. È uno dei villaggi più belli in cui abbiamo soggiornato, aggrappato alla montagna, definito non a caso un presepe a grandezza naturale. Piacevole la passeggiata nella città, per le sue viuzze lastricate, con in sottofondo il suono della cascata, e un panorama davvero spettacolare. Ceniamo in un risorante panoramico decisamente caro e con cucina piuttosto mediocre. Pernottamento in un alberghetto a strapiombo sulla cascata invece decisamente economico anche se piuttosto vecchiotto e trasandato. Il bagno poi merita una menzione d’onore!!

Quinto giorno:

Dopo esserci svegliati al suono della cascata dobbiamo ahimè intraprendere quella che sarà l’ultima tappa della nostra vacanza.. Ci immergiamo quindi nel Parco Naturale del Verdon, le cui gole sono tra le più impressionanti d’Europa.. Un vero paradiso per i motociclisti!! Il paesaggio è stupendo con enormi falesie che sembrano schiacciare dall’alto, punti panoramici davvero vertiginosi. Decidiamo di seguire inizialmente la strada del Sud D71 cosiddetta Corniche Sublime che collega Pont-de-Soleil a Moustiers. Ripartiamo quindi per la strada del Nord D 952 che arriva a Palud sur Verdon per fermarci nel Pont Sublime dove la vista è decisamente spettacolare. Le curve sembrano disegnate col compasso, le strade sono pulite.. Il vento è solo un ricordo per fortuna! Arriviamo a Castellane, altra piacevole cittadina che segna invece la fine del territorio del parco, dove ci fermiamo per il pranzo. Ora purtroppo dobbiamo salutare questi luoghi magici per rientrare nella cara Italia.



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