Provenza e costa azzurra in primavera
Verso le 22:30 andiamo tutti a nanna.
5 aprile La giornata è splendida. Ci alziamo verso le 07:30 e scendiamo a fare un’abbondante colazione. L’hotel è bello e il suo stile minimalista lo rende molto chic. Acquistiamo alla reception i biglietti d’ingresso all’Acquario e, a piedi, ci dirigiamo verso la zona portuale.
L’orario di apertura è alle 09:00 e siamo fra i primi ad entrare nei vari padiglioni, alla scoperta del mondo sottomarino. La visita procede bene, anche perché a quell’ora, non c’è assolutamente folla. Peccato che non riusciamo a vedere i delfini in quanto si trovano in altre vasche e saranno visibili al pubblico solo dopo le 10:30… probabilmente le nostre aspettative erano troppo alte o forse perché non abbiamo potuto ammirare i famosi mammiferi, fatto è che la visita all’Acquario di Genova per noi adulti si rivela una delusione; in compenso la nostra piccola si è divertita parecchio ad osservare le varie specie, anche quelle più spaventose come lo squalo ! Pagando un supplemento visitiamo anche il “mondo” dei colibrì, ma la forte umidità unita alla puzza di banane andate a male rende questo posto un po’ fatiscente… Alle 11:00 varchiamo l’uscita e, visto l’appetito, acquistiamo un bel pezzo della tipica focaccia genovese: una vera prelibatezza ! A questo punto decidiamo di ritornare in hotel, ritirare bagagli ed auto e partire per Nizza. Percorriamo l’autostrada, a quest’ora molto trafficata nel senso di marcia opposto, ed in poco più di un’ora arriviamo a Carros. E’ qui, infatti, che si trova “Le Domaine de Respelido” dove abbiamo prenotato un appartamento. La signora Sabrina ci aspetta per le 15:00, quindi approfittiamo del vicino ristorante “Les Selves” per pranzare. Anche se c’è un leggero venticello, scegliamo di mangiare in veranda ( anche perché qui non c’è ancora il divieto di fumo e nella sala ristorante aleggia una puzzolente nebbiolina da sigarette… ). Mangiamo discretamente e, come dessert, assaggiamo le prelibate fragole prodotte proprio in questa zona. La temperatura è davvero gradevolissima quindi andiamo al parco giochi : mentre Alice si diverte con altalene e scivoli, noi ci rilassiamo sulla panchina in attesa che arrivi l’ora dell’appuntamento con la proprietaria.
Alle 15:00 precise suoniamo al cancello della residenza ed una sorridente signora ci accoglie. Ci mostra la proprietà composta da 11 appartamenti/villette tutte con giardino privato, a disposizione di tutti ci sono : una bella piscina-laguna, una Jacuzzi, la sauna, la lavanderia… Siamo immersi nella natura ed il nostro appartamento è molto accogliente. Finalmente un posto che non tradisce le aspettative; le foto sul sito e sulla brochure non rendono assolutamente giustizia e tutto è più bello di quanto ci potessimo immaginare.
Dopo avere sistemato le nostre cose, compresi i viveri di base ( per colazioni e cene ), ci godiamo il nostro meraviglioso e curato giardino circondato da siepi e fornito di sdraio e barbecue ! Verso le 17:00 abbiamo voglia di visitare qualcosa nei dintorni, così in auto ci rechiamo a St. Paul de Vence. Trascorriamo una buona oretta a passeggiare per le strette viuzze del borgo medievale, ammirando le belle vetrine dei negozi, costituiti in prevalenza da gallerie d’arte e botteghe di artigianato. Alex approfitta per acquistare un sacchetto di fiori di lavanda da portare a sua mamma. La luce del tardo pomeriggio è bellissima e ci regala buone occasioni per fotografare questo incantevole paesaggio, compreso il panorama della campagna circostante; la nostra attenzione però viene catturata da numerosi appassionati di bocce che nel piazzale sottostante si stanno divertendo a giocare ( sembra che qui in Provenza il “jeu des boules” sia uno sport molto praticato, soprattutto sui terreni ghiaiosi delle piazze cittadine ). Prima di ripartire facciamo una lunga sosta su una delle panchine che si trovano all’uscita delle mura di St.Paul, proprio accanto alla statua del “Pensatore” di Rodin. Nel tornare a casa facciamo sosta in un supermarket per acquistare delle baquettes e della verdura.
Cena a base di pasta e poi crolliamo tutti per la stanchezza.
6 aprile Dopo una lauta colazione, ci prepariamo per partire per St. Tropez. Oggi è venerdì e, dopo un primo di tratto di strada intasato dal traffico dei pendolari ( da Carros verso Nizza ), riusciamo ad immetterci in autostrada. Arriviamo a destinazione verso le 09:30, troviamo agilmente parcheggio a pochi passi dal centro ed iniziamo la nostra scoperta di questa affascinante città. La prima cosa in cui ci imbattiamo, ed è anche il motivo che la rende così celebre, è la massiccia presenza di yachts lussuosi con tanto di equipaggio bianco-vestito; man mano che ci avviciniamo al Quai Jean Jaures le dimensioni dei panfili aumentano in modo esponenziale; notiamo che la maggior parte di essi ha un nome inglese e batte bandiera delle Isole Cayman (!). Che bella sensazione deve essere quella di farsi ammirare dai turisti, mentre tu giri scalzo in pantaloncini sul ponte del tuo yacht … Passata questa vetrina sul lusso nautico, ci immergiamo in una passeggiata più tranquilla per le viuzze di Saint-Tropez, infatti la massa dei turisti sembra prediligere la zona a bordo mare. Non manchiamo di passare anche per Rue Sibille, tempio dello shopping internazionale paragonabile a Via Montenapoleone o Via della Spiga; sicuramente le boutiques sono frequentate dai ricchi signori appena scesi dai loro yachts o che hanno una villa da queste parti.
Arriviamo in Place de Lices e ci accorgiamo che è quasi ora di pranzo; dopo aver consultato alcuni menù esposti, scegliamo un ristorante con tavolini all’aperto. Il cibo è delizioso, come pure il panorama della piazza e la gente che la anima.
Dopo questa ristoratrice pausa, ritorniamo sui nostri passi e ce ne ritorniamo alla macchina.
Sono appena le 14:30, quindi, data un’occhiata alla cartina, decidiamo di fare una sosta a Ste. Maxime a soli 12 km. Da St. Tropez. La cittadina si affaccia sul Golfo ed è veramente bella; facciamo una passeggiata al porticciolo e poi andiamo in esplorazione del centro storico quasi interamente pedonale con numerose bancarelle che rallegrano l’ambiente. Facciamo qualche acquisto e ci gustiamo un goloso gelato cioccolato / vaniglia da una macchinetta “modello Carpigiani”. Scattiamo qualche foto-ricordo e lasciamo Ste.Maxime per ritornarcene alla nostra maison, non prima di aver fatto una sosta presso un supermercato per acquistare del pane e della frutta-verdura per cena.
7 aprile Ci svegliamo con calma e notiamo che anche la giornata di oggi promette proprio bene, sia in senso meteorologico che di programma: la nostra intenzione è quella di visitare Cannes.
Vi arriviamo in mezz’oretta, percorrendo la comoda autostrada. Come di consueto giungiamo a destinazione in orari tranquilli: la Croisette è deserta ed il traffico è rarefatto. Decidiamo di parcheggiare l’auto in un parcheggio sotterraneo a pochi passi dall’Esplanade Pompidou. Per prima cosa passiamo un po’ di tempo davanti al Palais des Festivals et des Congres. La scalinata, decorata con un bel tappeto rosso vivo, invoglia a farsi scattare delle foto; di lì a poco ecco che la nostra solitudine viene interrotta da una comitiva di turisti veneti con tanto di Cicerone… Rimango ad ascoltare per un po’ la storia del Festival del Cinema ma poi decidiamo di andare alla scoperta del Porto. Anche qua, come a St.Tropez, il Vieux Port ha notevoli scorci interessanti… Fanno bella mostra di sé i lussuosi yachts e, a quell’ora, molti di loro lasciano trasparire la vita che si svolge a bordo ( mamme che chiamano i figli in coperta, personale intento nelle proprie mansioni, il cane del padrone che abbaia, coppie intente a fare colazione e leggere un quotidiano…Ed ognuno di loro sembra non curarsi di quelli che passeggiano sul molo ! ). Torniamo sui nostri passi e decidiamo di percorrere il Boulevard de La Croisette. Ma per prima cosa Alice vuole fare un giretto sulla giostra; al nostro arrivo era ancora chiusa e le avevamo promesso di accontentarla non appena avrebbe aperto i battenti… Dopo alcuni giri sulla carrozza della Principessa ( tanto per cambiare… ) proseguiamo la passeggiata. Sono quasi le 11:00 e la via è molto animata; per la maggior parte si tratta di turisti italiani. Ammiriamo e fotografiamo la famosa facciata dell’Hotel Carlton poi ci sediamo su una delle numerose seggiole blu che sono disseminate lungo La Croisette e permettono a chiunque di rilassarsi con l’incantevole vista del mare da una parte e un movimentato passaggio di “bella gente” dall’altra !.
Per pranzo decidiamo di restare nei paraggi; dopo aver dato un’occhiata ai menù esposti nei vari bistrot, la nostra scelta cade sul ristorante Pavillon con veranda soleggiata e vista sul via-vai del Boulevard. Mangiamo ottimamente ed il servizio è impeccabile ! Prima di ritornare alla macchina facciamo un giretto in Rue d’Antibes che brulica di gente che fa shopping nelle boutique d’alta moda che si trovano lungo il tragitto.
Presa l’auto percorriamo dapprima un tratto di strada costiera verso La Bocca, poi ci dirigiamo a Grasse ( a circa 20 km. Di distanza ). Visitiamo la cittadina percorrendo le numerose viuzze; dai negozietti presenti si capisce ampiamente che l’importanza di Grasse è dovuta alla produzione di profumi ed essenze: in particolare la mia attenzione è catturata dagli espositori di saponi artigianali di colore e fragranza diverse.
Non visitiamo null’altro di particolare, in quanto è pomeriggio ed i musei come quello di Villa Fragonard sono presi d’assalto dai turisti e non abbiamo nessuna voglia di stare in mezzo alla ressa… Terminato il giro di Grasse, optiamo per un ritorno a casa anticipato, anche perché sarebbe necessario fare un po’ di spesa visto che domani è Pasqua ! Questa volta ci fermiamo nella boulangerie di Carros per acquistare delle baguettes. Alex ( che non parla francese ) riesce a fare amicizia con il proprietario ( che sa sì e no quattro parole di italiano in tutto ) dell’adiacente negozio di frutta e verdura , il quale gli consiglia delle saporite prelibatezze prodotte in zona ! Dato che a cena constatiamo la bontà dell’insalata e soprattutto delle fragole, credo che nei prossimi giorni il negozio diventi un appuntamento fisso.
8 aprile Partiamo verso le 8:00: ieri sera abbiamo deciso di evitare l’inevitabile affollamento Pasquale della costa, visitando le zone meno turistiche del Dipartmento Alpes-de-Haute-Provence. La prima parte di strada ( la N202 ) è tortuosa e stretta, e dopo circa un’ora e mezza di viaggio arriviamo alla cittadina fortificata di Entrevaux, dove facciamo una sosta. Visitiamo la parte interna alle mura passeggiando nelle varie viuzze strette e desolate; non c’è in giro nessuno ma poco dopo, arrivando davanti alla chiesa, le campane iniziano a suonare a festa. Ora sappiamo dove sono tutti gli abitanti ! Si potrebbe poi salire il sentiero a zig-zag che conduce alla cittadella, ma con la bimba non ci sembra il caso di affrontare una simile erta… Dopo aver acquistato una fragrante baguette torniamo in auto e proseguiamo il nostro viaggio. Il paesaggio fino a Castellane, si presenta molto monotono in quanto non si incontrano centri abitati degni di interesse ed i panorami non sono un granché. Il bello inizia quando ci addentriamo nel Parco del Verdon: vedute spettacolari con scorci da brividi sui canyon sottostanti… Le rapide del fiume Verdon sono molto frequentate dagli appassionati di canoa e kajak e, senza dubbio, questo è il modo migliore per godere delle meraviglie naturali che les Gorges offrono. La strada che si addentra nel Parco è frequentata per lo più da camperisti e da bikers. Volendo si potrebbe fare un giro completo del Parco, ma ci accontentiamo di percorrere solamente il lato nord fino al Lac de-Ste Croix. Verso le 12:30 giungiamo nella bella cittadina di Moustieres Ste-Marie. Per prima cosa, visto che siamo affamati come lupi, cerchiamo un posticino per mangiare. Seguendo un profumino di grigliata, arriviamo in una simpatica creperie segnalata anche da guide come la Routard. Il locale ha colorati tavolini all’aperto e chi lo gestisce deve avere una spiccata dote artistica, poiché piatti, bicchieri e bottiglie sono decorate a mano…Pure la toilette non è stata risparmiata da colori e pennello ! Mangiamo con gusto e poi, a stomaco ben pieno, facciamo un giretto nel villaggio dando una sbirciatina qua e là nelle numerose botteghe artigianali. Ancora una volta, si potrebbe salire il sentiero che conduce fino alla Cappella di Notre-Dame de Beauvoir, ma una scarpinata simile è meglio non affrontarla dopo un lauto pasto. Decidiamo quindi di proseguiamo in auto verso il Plateau de Valensole, distante ulteriori 30 km.; dopo tanta montagna abbiamo voglia di vedere altri paesaggi… E questo dovrebbe offrire qualcosa di interessante: gli immensi campi di lavanda. La zona di Valensole, infatti, a livello mondiale produce l’80% della profumata essenza. Dopo la cittadina di Riez si iniziano a scorgere i suggestivi campi coltivati in file perfette, alcuni si estendono a perdita d’occhio… Peccato il periodo della fioritura sia più avanti, altrimenti avremo goduto di uno spettacolo unico. Anche se fuori stagione, siamo rimasi comunque incantati dalla bellezza e dal silenzio di questo luogo l Ritorniamo a Nizza percorrendo quasi esclusivamente autostrada e, verso le 20:00, siamo tutti a tavola nella nostra casetta a ricordare la bellissima giornata appena conclusa.
9 aprile Visto il tour-de-force di ieri, oggi optiamo per trascorrere la giornata senza percorrere troppi chilometri. Arriviamo ad Antibes verso le 09:00 e troviamo facilmente parcheggio nei pressi della città vecchia. Oggi è Pasquetta ed immaginiamo che tra breve le strade si riempiano di folla, soprattutto dopo l’apertura dei negozi… Trascorriamo mezz’oretta nell’attrezzato parco giochi, dove Alice si diverte tra scivoli ed altalene e fa amicizia con qualche bimbo del posto. Più tardi andiamo alla scoperta di questa bella cittadina, imbattendoci, in Cours Massena, nel pittoresco mercato ortofrutticolo. Girovaghiamo a lungo tra le colorate bancarelle odorando i profumi e osservando le attività di compravendita… Troviamo molti soggetti fotografici interessanti come le spezie multicolori che ci ricordano i souk del Marocco.
Passiamo dal porto e poi percorriamo alcune vie del centro; ben presto realizziamo che la città è letteralmente invasa dai turisti ed in certi punti, dove passano le auto, la situazione è insostenibile. Acquistiamo dei souvenir e poi ci dirigiamo verso il parcheggio, a quest’ora sovraffollato e con auto parcheggiate selvaggiamente dappertutto… Con dispiacere constato che noi italiani sappiamo farci notare anche in questo ! Per pranzo torniamo quindi a casa e passiamo il resto del pomeriggio in pieno relax riuscendo pure a fare il famigerato sonnellino pomeridiano…
Nel tardo pomeriggio usciamo di nuovo da casa per cercare un negozio: sono tutti chiusi eccetto il Centro Commerciale che si trova a pochi chilometri di distanza. Facciamo acquisti in un negozio di abbigliamento per bambini e facciamo un giro all’interno di un imponente Carrefour, dove è facile perdersi di vista. Compro alcuni prodotti nel reparto para-farmacia e nient’altro, anche se in un supermercato simile è facile cedere alle tentazioni dello shopping, usciamo quindi con una borsa semi-vuota.
Rientriamo e ci prepariamo una deliziosa cenetta a base di spaghetti e verdure.
Tutti a nanna. Domani ci attende il “triste” rientro in Italia.
10 aprile Prepariamo i bagagli, facciamo l’inventario dell’appartamento e lasciamo Domaine de Respelido. Passiamo a ritirare delle casse di verdura e fragole che abbiamo prenotato nei giorni scorsi dal nostro negozio preferito e partiamo.
Alle 09:30 siamo già sulla via del ritorno e, grazie allo scarsissimo traffico che troviamo in autostrada, riusciamo ad essere a casa nostra per le 14:30.
Anche questa vacanza è terminata; i luoghi che abbiamo visitato sono stati incantevoli, anche se il fattore meteo ha dato una grossa mano… Speriamo di essere fortunati anche nel prossimo viaggio !