Provenza e Camargue: info a caso

Informazioni e impressioni pronte all'uso
Scritto da: preco
provenza e camargue: info a caso
Partenza il: 03/08/2011
Ritorno il: 10/08/2011
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
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Io (Andrea) e Letizia abbiamo visitato la Provenza e la Camargue dal 03 al 10 agosto 2011, seguendo questo programma: 03/08/11 – Sault – abbazia di Senanque – Gordes 04/08/11 – Roussillon – Oppede Le Vieux – Menerbes – Lacoste – Bonnieux – Lourmarin 05/08/11 – Banon – Fontaine de Vaucluse – Isle sur la Sorgue – Pernes les Fontaines 06/08/11 – Pont du Gard – Arles – Aigues Mortes 07/08/11 – Orange – Avignone – Villeneuve Lez Avignon 08/08/11 – St. Remy de Provence – Les Baux de Provence – Saintes Maries de la Mer – Parco Ornitologico di Pont de Gau 09/08/11 – Camargue – Salin de Giraud – Aix en Provence 10/08/11 – Aix en Provence

Premesso che tutto ciò che abbiamo visto in questo viaggio ci è piaciuto molto e lasciando alle guide turistiche la descrizione delle attrazioni, riassumo alcune impressioni e consigli.

LAVANDA: nella zona fra Banon e Sault abbiamo trovato ancora molti campi di lavanda, nonostante fosse in corso la raccolta: quelle chiazze viola, contrapposte al verde della vegetazione ed al giallo dei campi di grano regalano uno spettacolo notevole. Un consiglio: meglio andarci nella seconda metà di luglio quando la raccolta non è ancora iniziata e l’estensione dei campi viola è nettamente superiore. Lungo la strada fra i due paesi volgete lo sguardo al Mont Ventoux che domina la vallata: se non avete tempo e voglia di fare una escursione fin lassù è sufficiente un binocolo per osservare meglio la sommità spoglia di vegetazione: a me ha dato l’impressione di un paesaggio surreale, quasi “lunare”. Abbazia di SENANQUE: bella ma sperduta fra Roussillon e Gordes, è da visitare in mattinata per poterne vedere gli interni. ROUSSILLON è un piccolo paesino, molto carino e caratteristico per il colore ocra che domina il paesaggio. Da non perdere il Sentiero delle Ocre, un percorso nel giacimento di questo tipo di minerale da fare possibilmente con scarpe adatte visto che ne usciranno imbrattate di rosso. OPPEDE LE VIEUX, non menzionato sulle guide e per questo poco turistico, ma suggeritoci da un bottegaio di Roussillon è un villaggio molto piccolo in pietra arroccato su di uno sperone: dalla piazzetta centrale salite verso la chiesa, ne sarete ripagati da una bella vista sulla campagna circostante. Stesso discorso vale per LACOSTE, anch’esso arroccato su di un crinale roccioso, costituito da stretti vicoli, piccoli negozi ed una terrazza naturale da cui godere un bel panorama. FONTAINE DE VAUCLUSE, famosa per le chiare fresche e dolci acque del Petrarca è un paesino situato alla sorgente della Sorgue, ed è proprio questa l’attrazione da visitare, una cavità carsica alla base di una parete rocciosa da cui sgorga il fiume: peccato che ad agosto ci sia poca acqua e la visita sia meno spettacolare rispetto a maggio quando l’abbondanza d’acqua regala ben altri scenari. Da segnalare un museo dedicato al Petrarca (che non abbiamo visitato) ed il lungofiume costellato da localini. A ISLE SUR LA SORGUE consiglio solo la chiesa Collegiale Notre Dame des Anges. PONT DU GARD è da non perdere ma i 15 euro richiesti per il parcheggio del vostro automezzo sono un vero e proprio furto. Lo si può visitare sulla riva destra e sinistra. Se siete sportivi e non vi va di farvi fregare vi suggerisco di scegliere la riva sinistra dove è possibile parcheggiare lungo la strada circa 1 km prima dell’acquedotto senza scucire un euro (sulla riva destra questa possibilità non c’è). L’acquedotto è immerso nel verde, la visita è rilassante e gratuita. Ad ARLES consiglio Les Arenes, il teatro romano, la Place de la Republique con la cattedrale di St Trophime ed il chiostro contiguo: alla biglietteria del Les Arenes è possibile fare un biglietto cumulativo che vi permette con 13 euro di visitare tutti i monumenti di epoca romana ed i 3 musei cittadini. Dopo Arles ci siamo diretti in Camargue ad AIGUES MORTES: la località interamente circondata da mura con numerose porte fortificate, è piacevole, le vie sono costellate di negozi e ristorantini che creano un’atmosfera accogliente e rilassata. ORANGE: da vedere il teatro romano (notevole) e l’arco di Trionfo. LES BAUX DE PROVENCE è un villaggio in pietra arroccato sulle Alpilles: molto bello e caratteristico con una gran vista sulle zone circostanti. Da vedere assolutamente. SAINTES MARIE DE LA MER: è l’unica località balneare della Camargue raggiungibile in automobile, dove potrete trovare spiagge rigorosamente libere: da qui partono le crociere in battello che risalgono la foce del Piccolo Rodano dove potrete vedere i famosi cavalli bianchi della Camargue, i tori e gli aironi sul lungofiume (1h 30 di battello per € 12 – in realtà tali crociere potrete farle anche partendo da Aigues Mortes). Per il resto il paese non ha niente di caratteristico, anzi è piuttosto “tamarro”. PARCO ORNITOLOGICO di Pont de Gau: si trova sulla sinistra 4 km prima di Saintes Maries de la Mer provenendo da Arles e per gli amanti del genere è semplicemente MERAVIGLIOSO. Premessa: gli uccelli sono nella quasi totalità liberi ed è consigliabile entrare intorno alle 18,00 – 18,30 quando la calura diminuisce e gli animali escono dai canneti per avvicinarsi all’acqua e nutrirsi. L’ingresso costa 7 € ma vi assicuro che sono ben spesi: potrete vedere da vicino i fenicotteri rosa, diverse specie d’aironi e di anatre, nutrie e lontre, becchi a spatola e numerosi altri volatili. Munitevi di binocolo e macchina fotografica e lasciatevi incantare dallo spettacolo della natura. Fate pure calma, il parco chiude intorno alle 23. CAMARGUE: detto del parco ornitologico, di Aigues Mortes e Saintes Marie de la Mer, posso aggiungere che lungo la statale D570, che da Arles porta a Saintes Marie de la Mer è possibile vedere Tori e Cavalli al pascolo, anche se non in gran quantità: abbiamo poi costeggiato l’Etang de Vaccares in direzione Salin de Giraud ma fino a Salin de Badon di animali ne abbiamo visti proprio pochi, giusto qualche toro e qualche cavallo bianco. Da qui imboccando una strada sterrata in direzione del faro de la Gacholle lo scenario cambia totalmente: enormi stagni, in questa stagione parzialmente prosciugati, battuti da vento forte e popolati da fenicotteri ed aironi ci hanno ancora una volta deliziato gli occhi. Siamo arrivati sino al faro percorrendo circa due km a piedi in quanto non è possibile raggiungerlo in auto, ma non essendo né un bel faro, né direttamente sul mare se ne può fare a meno. Un paio di suggerimenti: se vi avventurate su queste strade sterrate sappiate che sono decisamente sconnesse e disseminate di cunei destinati a ridurre la velocità simili a quelli presenti nelle nostre città, ma di cemento, con l’ulteriore disagio che essendo il fondo stradale irregolare può capitare di toccare con la parte inferiore dell’auto sui cunei, per cui moderate al massimo la velocità. Se avete spirito d’avventura, se volete scoprire ogni angolo di Camargue e ne avete la possibilità, portate con voi una mountain bike, potrete arrivare là dove le auto non possono: questa zona è un paradiso per i ciclisti e moltissimi ne abbiamo incontrati. SALIN DE GIRAUD: le saline sono l’attrazione di questa località. Seguite le indicazioni per la spiaggia di Piemanson, e a breve distanza del paese troverete un punto di osservazione situato su una collinetta da cui potrete ammirare il mare completamente rosa. In realtà è l’acqua marina pompata in queste saline che assume questo colore mano a mano che si satura, ma l’effetto cromatico è stupefacente. Consiglio di andarci entro la metà di agosto perché dopo l’acqua sarà completamente evaporata ed inizierà la raccolta del sale. Le località che non ho menzionato sono state comunque di nostro gradimento ma a nostro avviso non necessitavano di ulteriori commenti rispetto a ciò che troverete su qualsiasi guida turistica.

Buon viaggio



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