Provenza e Camargue 3
21 AGO 2002 Camargue: Per visitarla ci vogliono almeno 2 giorni, uno per vedere la parte più selvaggia, l’altro per visitare la parte più turistica e abitata. Una buona base di partenza è certamente Arles (prenotate una notte li per queste due escursioni).
Evitare i giri in jeep che qualcuno prova a rifilarvi… in macchina si ha tutto il tempo per ammirare la natura. Fauna: Sono rimasta stupita dal grande numero di animali incontrati: mandrie di tori, cavalli bianchi ovunque e fenicotteri rosa. Ricordatevi macchine fotografiche con buoni zoom e telecamere. Di giorno non c’è stata traccia di zanzare, ma non so se la sera la situazione cambia.
Abbiamo visto le saline e la grande spiaggia (portate un costume e un asciugamano) …Per gli amanti del genere su questa spiaggia c’è anche un enorme campo per nudisti… Al ritorno abbiamo fatto una tappa ad Arles per vedere nel meraviglioso anfiteatro della città una corrida provenzale che in teoria doveva essere non violenta..Niente di tutto ciò…Si trattava di toreri inesperti che scimmiottavano la corrida spagnola… i tori sono morti eccome…Ne hanno uccisi 5 tra mille torture poiché gli inesperti non riuscivano ad ucciderli con dei colpi decisi…Un vero schifo! Corrida a parte ad Arles bisogna dedicare una giornata intera perché c’è davvero molto da vedere.
22 AGO 2002 Camargue: Visita a St. Marie de la Mer. Lungo la stada da Arles si incontrano numerosi maneggi dove i gitani affittano i cavalli bianchi per le escursioni… Noi non avevamo un abbigliamento adatto perciò non ne abbiamo approfittato. St. Marie è un paesotto simpatico. Anche qui pieno di negozietti per turisti. Doveva essere un paese di gitani…Ma io ho visto solo degli zingaroni simili a quelli che si incontrano a Roma e che ti fanno il malocchio. Anche qui c’è una bella spiaggia con un bel lungomare dove si possono fare le docce… (ancora costume e asciugamano per chi vuole fare un tuffo). Al ritorno ci siamo fermati a Le Baux de Provence.. Finalmente qualcosa di interessante. Il paesino è molto più particolare rispetto a quelli visti fino ad ora (a parte Arles). L’ingresso al castello non è economico (7 Euro, 6 Euro per gli studenti con tessera, noi abbiamo mostrato quella del CTS scaduta!), ma ne vale davvero la pena… si gode di panorami meravigliosi, inoltre delle audioguide sono fornite gratuitamente e spiegano, senza annoiare, tutto ciò che si vede. Importante: la visita del castello è stancante…Meglio farla la sera intorno alle 18 così fa meno caldo a la luce è più calda per delle fotografie migliori!! Il parcheggio a Le Baux è solo a pagamento: 3 Euro.
Rientro a St. Remy.
23 AGO 2002 Avignone: Se si parcheggia fuori dalle mura non si paga. Una breve passeggiata e si è in centro. Siamo andati subito a vedere il ponte…Molto carino. Non ci siamo entrati perché 3 Euro ci sembravano troppi. D’altronde un ponte si guarda da fuori non da dentro! Dal ponte siamo saliti fino ad un parco che poi riportava al Palazzo dei Papi. Siamo entrati: il biglietto è assurdo 9,5 Euro..Noi abbiamo pagato 7,5 grazie alla solita tessera scaduta!! Ho trovato tutto abbastanza squallido… il palazzo infatti in passato è stato trasformato in una caserma quindi le sale sono vuote… l’audioguida aiuta ad immaginare gli arredi… io non ci riandrei!! Pont du Guard: è un ponte con acquedotto romano. Molto bello e ben tenuto. Carine anche le passeggiate a piedi che si possono fare nei dintorni e le attività sul fiume..Tuffi da degli scogli e noleggio di canoe. Tarascone: Veramente niente di che…C’è solo un bel castello…Ma passateci solo se vi è di strada. Arles: Non riuscendo a fare una visita durante il giorno abbiamo deciso di vederla la sera. Le terme di costantino, il teatro antico, l’anfiteatro… abbiamo cenato vicino all’anfiteatro…Delle crepes veramente orrende al prosciutto e formaggio. 24 AGO 2002 Ci siamo diretti a sud verso Marsiglia, abbiamo trovato una guida alla catena degli hotel Formula 1, il prezzo è veramente formidabile: 25 Euro per una camera con 3 posti letto! Bisognava provarlo! Allora ci siamo diretti verso uno di questi alberghi che doveva essere vicino a Cassis. Non c’è reception. Si acquista la camera con una specie di bancomat fuori dall’albergo. Occorre la carta di credito. Esce fuori uno scontrino con il codice segreto che permette di accedere all’albergo e alla stanza. Scoperto il motivo del basso costo… la camera è sporca: polvere e capelli sulla moquette, per non parlare di pezzi di unghie… solo un lavandino in camera, il bagno è in comune con… oltre 10 stanze…Tutte occupate!!!! Non è nemmeno separato tra uomini e donne… insomma per una notte si può fare… ma siate preparati!!! Cassis: Il paesino è molto carino e ci sono delle bellissime passeggiate lungo la costa per vedere le Calanques, fiordi con scogliere a strapiombo. Anche qui fa molto caldo..Un costume non è male. Da Cassis siamo partiti in macchina per la Rue de Crete che porta in cima a quella enorme scogliera rossa che si vede dal paese… noi l’abbiamo visto che iniziava a piovere, ma è spettacolare: sembra di essere sulle Cliffs of Moher in Irlanda. Una scogliera a strapiombo sul mare alta circa 400 metri. Sulla strada ci sono diverse tappe panoramiche. L’ultima e’ al faro. Proseguendo per la strada si arriva a La Ciotat, sembrava carino, ma a quel punto ci ha colti un vero nubifragio… siamo rientrati nel nostro accogliente Formula 1.
25 AGO 2002 Continua piovere…Alle 10 ci mettiamo in autostrada, cominciamo a rientrare in Italia…Ci fermeremo da qualche parte…Ma la pioggia ci ha perseguitato fino a Roma. Alle 19:30 eravamo a casa.
VOTO ALLA VACANZA: Per chi ha già viaggiato molto e ha già visto scenari naturali spettacolari sconsiglierei la Provenza. La campagna toscana che abbiamo visto dall’autostrada al nostro rientro batte la Provenza 10 a zero! Forse noi abbiamo sbagliato periodo perché la lavanda che doveva colorare di viola i campi era stata già raccolta, in ogni caso anche le cittadine non mi hanno sorpresa più di tanto. Comunque è vicino all’Italia, si può allacciare ad un giro in Costa Azzurra per movimentare un po’ la vacanza… non rientra fra quei posti in cui penso di ritornare.