Provenza al profumo di lavanda
Indice dei contenuti
Ciao a tutti i tpc che avranno la pazienza e la cortesia di leggere questo mio breve racconto del viaggio che abbiamo, io e la mia compagna, appena concluso in Provenza. Come al solito le prenotazioni dei vettori aerei e degli alberghi sono state studiate ed effettuate con larghissimo anticipo, per poter usufruire di prezzi abbastanza bassi in particolar modo per quanto riguarda le tariffe aeree. All’inizio avevo optato per un volo diretto da Catania a Nizza che era offerto dalla Blu-express ma a due mesi dalla partenza mi chiama la compagnia e mi comunica di avere deciso di cancellare il volo! In tutto il viaggio ho avuto sempre dei pensieri non proprio benigni rivolti a questa compagnia aerea perché quando prenotai il volo esso partiva infrasettimanale ( giovedì ) e rientrava una settimana dopo, ma ho dovuto prenotare la partenza quasi per la fine di giugno nella speranza di trovare qualche campo di lavanda ancora integro. Speranza andata sfortunatamente in fumo perché, la lavanda era stata tagliata da poco e quindi ho dovuto solo immaginare i campi viola! Avendo già prenotato tutti gli alberghi in coincidenza del volo ho dovuto precipitarmi alla ricerca di altre soluzioni aeree, nelle stesse date, che mi sono state offerte da Alitalia per quanto riguarda il collegamento Catania/Roma e dalla Easyjet per il collegamento Roma/Nizza. Orari comodi e compagni puntuali specialmente quella low Cost.
Giovedì 20/06
Arriviamo a Nizza puntualissimi e ci dirigiamo subito al banco della Hertz con cui avevo prenotato la macchina che ci accompagnerà per tutto il viaggio, dopo una piccola attesa per la folla che doveva ritirare le macchine ci viene assegnata una fiammante 3008 della Peugeot. Raggiungiamo l’albergo ( ibis city center ) un buon tre stelle vicinissimo al centro della città, al porto turistico ed alle viuzze della vecchia Nizza. Posati i trolley ci facciamo subito un piccolo giro, per renderci conto della nostra posizione ed andiamo subito ad esplorare la vecchia Nizza, piena di locali i dove mangiare, negozietti di souvenir e di saponi, palazzi antichi con architetture stile fine ‘800. Visitiamo piazza Garibaldi e piazza Massena, non ci facciamo mancare anche una piccola passeggiata sulla Promenade des Anglais. Per cena ci facciamo consigliare dalla nostra fida guida touring, e scegliamo il ristorante ” Le Bienvenue “. Mai decisione fu più azzeccata! Ci hanno accolto come se fossimo gli unici avventori e ci hanno coccolato per tutta la serata, piccola nota per i golosi: non fatevi scappare la panna cotta! È semplicemente deliziosa. La mattina successiva, all’apertura, abbiamo visitato il museo di Chagall ( molto bello ), consiglio di andar i all’apertura perché poi arrivano i pullman con i turisti ed il museo, che è piccolo, si riempie a dismisura senza poter più godere delle opere come meritano. Nella tarda mattinata ci mettiamo in macchina alla volta di Marsiglia facendo un tratto di autostrada baypassando i luoghi troppo turistici come Saint Topez. Decidiamo, invece, di farci la costa che da Toulon arriva fino a Marsiglia.
Venerdì 21/06
La mattina successiva, all’apertura, abbiamo visitato il museo Chagall ( molto bello ), consiglio di andarci all’apertura perché successivamente arrivano tutti i pullman con le orde di turisti, ed il museo ( che non è grandissimo ) si riempie a dismisura senza poter dare la possibilità, al visitatore appassionato dell’artista, di poter godere delle opere come meritano. Nella tarda mattinata ci mettiamo in macchina alla volta di Marsiglia facendo un tratto di autostrada baypassando i luoghi fin troppo turistici, come Saint Tropez. Decidiamo di uscire a Toulon e di fare tutta la costa frastagliata e panoramica che ci porta fino alla destinazione della nostra giornata. Pernottiamo al Seven Urban Suite. L’albergo e’ senza infamia e senza lode ed il quartiere dov’è ubicato non ha nulla da offrire, il prezzo della camera però è allettante rispetto agli standard francesi e di Marsiglia in particolare e comunque a 5 minuti a piedi c’è una fermata della metropolitana che ci porta in centro, questa sera siamo fortunati c’è la festa della musica ed un sacco di gente e’ in giro per le strade del centro con tantissimi artisti che si esibiscono facendo musica di tutti i generi, nella piazza principale di fronte al porto e’ stato allestito un grande palco dove ci saranno, suppongo, i cantanti più famosi. Noi abbiamo deciso di cenare in uno dei ristoranti più famosi della città (Le Miramar ) adiacente al vecchio porto,nonostante abbiamo preso uno dei menù a prezzo fisso più cari non siamo rimasti affatto contenti, ne del servizio approssimativo, ne del cibo.
Sabato 22/6
La mattina successiva ci siamo dedicati a gironzolare per Marsiglia visitando la città vecchia, la cattedrale e il vecchio forte adesso trasformato in museo. Ma devo dire che la città ci ha lasciato abbastanza indifferenti, tanto che già nella tardissima mattinata avevamo deciso di prendere la macchina e addentraci, finalmente, nella vera Provenza. Imposto il navigatore sulla nostra meta finale dove passeremo le nostre prossime tre notti (Graveson) ma prima vogliamo visitare la cittadina di Salon de Provence. Si tratta di una piccola cittadina medievale famosa per le sue fabbriche di sapone di marsiglia (sono visitabili e si può assistere alla lavorazione del famoso ed autentico sapone), sfortunatamente oggi sono tutte chiuse. Giriamo per le stradine strette e tra le case d’epoca, poi andiamo all’ufficio del turismo dove siamo fortunati e troviamo un ragazzo italiano che lavora lì e ci dà qualche dritta sulle nostre prossime tappe. La prossima meta e’ Le Baux de Provence. Il borgo antico e’ davvero delizioso con le stradine in cui si affacciano tantissime gallerie d’arte e che si arrampicano fino al castello che doveva difendere la cittadinanza, purtroppo la ” vita ” commerciale in Provenza si ferma alle 19! Tutti i negozi chiudono con l’eccezione dei ristoranti, dunque non riusciamo a vedere il castello all’interno. Prima di arrivare al paesino vi consigliamo di non perdere assolutamente un’attrazione, all’interno di una cava (Le carrieres de lumieres) si tratta della proiezione, sulle pareti levigate della cava, di immagini di fantasia e di quadri di pittori famosi francesi e non dell’800/900 i soggetti dei quadri alcune volte ( grazie alla computer grafica ) si animano e sembra che escano dai quadri, in quel momento proiettati sulle pareti, per muoversi indipendentemente dalla tela che li ha catturati per decenni. Lo spettacolo e semplicemente fantastico! Lungo la strada del ritorno incapperemo, molto fortuitamente, nel simbolo della Provenza e quindi nell’unico campo di lavanda non ancora tagliata di tutto il viaggio, scattiamo foto a ripetizione sembra di dover fare un servizio fotografico alla mia compagna. Raggiungiamo finalmente la nostra meta finale dove passeremo le prossime notti, Le Cadran Solaire! Un’antica stazione di posta perfettamente ristrutturata dal suo proprietario, molto gentile ed ospitale. Abbiamo prenotato una camera superior con attiguo portico con uscita riservata. La camera e’ carinissima ed il posto calmo e pacifico. Il proprietario ci accoglie con la massima cortesia e gentilezza facendoci subito sentire quasi di casa. La sera ceniamo al Cours 15, ma l’esperienza e’ da dimenticare non tanto per il cibo ma per l’attesa al tavolo che è stata estenuante.
Domenica 23/06
Fatta colazione nel giardino della struttura che ci ospita coccolati come non mai, prendiamo la macchina e ci dirigiamo verso Avignone, dedichiamo tutta la mattinata alla visita del palazzo dei Papi prendendo anche l’audio guida molto utile per le spiegazioni delle stanze ( abbastanza disadorne ) e delle vicende che hanno caratterizzato quello spaccato di storia della città e del palazzo in particolare. Nel primo pomeriggio visitiamo la città fortificata ed il famoso ponte di Saint Benezet ( quello della canzone sur le pont d’avignon…). Proseguiamo per Pont du Gard dove si trovano i resti ( direi intatti ) di una ponte che faceva parte di un acquedotto romano, il museo attiguo, interattivo, e’ molto interessante! Mi sento di dare un piccolo consiglio posteggiate dalla parte destra del fiume e quindi del ponte e non fate come noi che ci siamo arrivati dalla parte sinistra ed abbiamo pagato ben 18 euro per il parcheggio e l’ingresso alla struttura! Dal ponte, guardando la parte destra non ho notato nessun parcheggio custodito e quindi nessun balzello da pagare ( ma non ci potrei giurare! ). Sulla via del ritorno, ma oltre le fatidiche 19, decidiamo di passare dal Tarascona e quindi di vedere ( da fuori ) il bel castello sul Rodano. Rientrando alla base decidiamo di cenare a Saint Remy de Provence al ristorante Le Marilyn, scelta azzeccata! Ci ritorneremo anche la sera successiva.
Lunedì 24/06
Sveglia relativamente presto e colazione abbondante nella nostra stazione di posta, il proprietario s’informa sulle nostre peregrinazioni della giornata precedente e ci chiede dove abbiamo intenzione di andare oggi, svelati i nostri progetti per la giornata si prodiga a darci preziosi consigli e depliant su quello che vedremo, e’ meglio di un ufficio del turismo locale e la cosa più simpatica e che si vede che lo fa con piacere ad informare i suoi ospiti su cosa e’ meglio vedere e magari da quali paesini passare, srotola mappe e guide per renderci edotti al meglio. Oggi dedichiamo la mattinata alla visita della Camargue e della sua interminabile spiaggia, 18 km di arenile, tant’è che ci portiamo anche costume e ciabatte (sfortunatamente più tardi si alzerà il mistral e con esso la temperatura, che fino ad ora era stata gradevole, si abbasserà leggermente non consentendo un bel bagno per via anche delle nuvole ). Il paesaggio cambia via via che ci avviciniamo al mare e diventa acquitrinoso, riusciamo a vedere alcuni cavalli che corrono liberi nelle immense distese tra la terra ferma ed il mare, arriviamo fino alle mura della cittadina di Aigues-Mortes apprestandoci a visitarla, molto carina la piazza principale piena di localini e di ristoranti pittoreschi da cui si irradiano le viuzze con alcuni palazzi d’epoca e la Parrocchiale romanica, nonostante il tempo non sia proprio benigno riusciamo comunque a fare una piccola passeggiata sul litorale di Le Grau du Roi, soltanto 4 km separano questa spiaggia immensa dalla cittadina appena visitata, ed i francesi nonostante tutto fanno, stoicamente, il bagno. Il pomeriggio lo dedichiamo interamente ad Arles che devo confessare ci ha un poco deluso! Abbiamo visitato il Teatro antico ( di cui non è rimasto moltissimo ), l’Arena ( in cui il suo interno e’ completamente coperto dalle impalcature delle corride camarghesi ( diverse da quelle spagnole in cui muore il toro ) , le terme di Costantino ( in cui con molta immaginazione si deve intuire quello splendore di ingegneria idraulica che un tempo sorgeva in quel luogo ) e la cattedrale di Saint Tophime ( in cui il suo interno, gotico, custodisce dei preziosi arazzi da vedere sicuramente come certamente e’ da visitare il suo chiostro medievale. Conviene che andate prima all’ufficio del turismo e con un biglietto cumulativo di 9 euro potete entrare in quattro luoghi d’interesse storico ed un museo. Ovviamente per chi come noi italiani ha certamente visitato Roma il confronto non regge! Al rientro ci divertiamo a percorrere tutte le stradine interne che collegano i vari paesini con vialoni alberati di platani e vigne a perdita d’occhio. Ritorniamo a cenare nel ristorante precedentemente descritto.
Martedì 25/06
Con grande rammarico dobbiamo salutare il proprietario dell’albergo che ci ha ospitato e che ci ha fatto sentire davvero bene, senza che prima esso non si industri in consigli sulla strada migliore e sulle cose che assolutamente non possiamo perdere prima di arrivare alla nostra prossima meta Aix-en-Provance. Questa mattina c’è la prendiamo con calma, facciamo colazione all’interno della struttura ( il mistral continua a non darci tregua ). Decidiamo di passare dalle montagne del Luberon sulla via della lavanda ( di cui sfortunatamente non ne vedremo traccia ) per vedere anche i famosi Gorgues. Atrraversiamo foreste immacolate dove raramente incontriamo delle altre macchine ma in verità ci sono innumerevoli ciclisti che affrontano le interminabili salite panoramiche. Il tragitto parte da Cavaillon e ci porta fino alle fresche e dolci acque del Petrarca a Fontaine de Vancluse per poi raggiungere Gordes da cui si gode un paesaggio stupendo su tutta la valle sottostante. Le migliori foto si fanno quasi un chilometro prima di raggiungere il paese. Allungando di qualche chilometro si arriva all’abbazia di Senanque ( per intenderci e’ la foto che trovate in tutte le guide sulla Provenza perché è la chiesa che viene rappresentata, sullo sfondo, con un bellissimo campo di lavanda, che noi abbiamo trovato rigorosamente tagliato ). Il suo interno non dice granché e quindi a mio avviso vi potete risparmiare i 7,5 euro a testa che ci vogliono per entrare a visitarla soltanto in gruppi organizzati con guida in francese. Se proprio volete visitare l’abbazia il consiglio e’ quello di prenotare ( con almeno 48 ore d’anticipo ) sul sito internet del complesso monastico la richiesta di visita indicando il giorno e l’ora ( tra quelle suggerite ) in cui desiderate effettuare la visita.
Nel tardo pomeriggio passiamo da Roussillon, vi consigliamo di passarci dopo le 17 ( ma entro le 18,30 ultimo orario in cui permettono l’accesso al pubblico ) perché sono da visitare i sentieri dell’ocra. Sono sentieri naturalistici all’interno di un piccolo parco naturale di collinette di terra rossa ( di color ocra ) che con i colori del tramonto risaltano maggiormente all’occhio e si vivono delle sensazioni come se si fosse atterrati su Marte. Passiamo da Apt cittadina interessante per il panorama che si riesce a scorgere dalla vecchia cittadella, un percorso a piedi che parte dal vecchio centro cittadino e inerpicandosi sulla collina che sovrasta Apt si arriva ad una terrazza da cui l’occhio spazia tutt’intorno fino alle montagne del Luberon. Nella prima serata arriviamo alla nostra destinazione finale Aix dove alloggiamo all’Adagio city center. Ci viene dato un bel monolocale ( con pagamento anticipato ) attrezzato di tutto punto tant’è che decidiamo di comprare una pizza ed una birra e, data l’ora ritornare, a ” casa “. Avevamo a disposizione le posate, i bicchieri, le stoviglie per cucinare angolo cottura ed un forno a microonde. Prima di rientrare decidiamo di fare un minimo di spesa per la colazione della successiva mattina dato che in albergo vogliono 12 euro a persona al giorno per la petit degener! Mentre noi in camera abbiamo anche un set completo per la colazione.
Mercoledì 26/06
Ci svegliamo senza fretta e con calma facciamo colazione con il latte, i biscotti ( comprati nei negozietti specializzati a Les Baux de Provence ) ed i cereali comprati la sera prima. Usciamo senza meta per le incantevoli stradine del centro storico passando prima sotto la torre dell’orologio adiacente al Hotel de Ville, visitiamo la cattedrale con un bellissimo portale in legno finemente scolpito ed il suo mirabile chiostro. A tal proposito all’ingresso della cattedrale stazionano due sedicenti guide turistiche che ( a modo loro ) impediscono, con la loro presenza le foto al portale della chiesa se non prima non si sgancia una piccola mancia! Io ho fatto finta di non capire cosa volessero e gentilmente ho aspettato che si spostassero per fotografare il portone d’ingresso e l’accesso al chiostro. Dopo un breve e rigenerante riposino in hotel nel tardo pomeriggio torniamo nuovamente a ” perderci ” tra le viuzze, le piazze e le piazzette della carinissima cittadina, la cui particolare caratteristica è quella di trovarci delle fontane dove l’acqua è potabile ed il turista può rinfrancarsi agevolmente e gratuitamente. Entriamo ed usciamo da tantissimi negozi, giocando ( tra di noi ) a ricordarci se la via che stavamo percorrendo era già stata segnata dai noi passi oppure no. La sera avevamo deciso di cenare all’epicurien nella piazza del Forum des Cardeurs al n. 13. Ovviamente era chiuso per turno! Decidiamo di ripiegare ( per la fame e l’ora tarda ) su di un ristorante pseudo italiano , situato nella stessa piazza proprio di fronte a quello che, precedentemente, avevamo scelto. Devo dire di non aver mangiato male ma neanche benissimo.
Giovedì 27/06
Stamattina la sveglia suona abbastanza presto, bisogna percorrere oltre 180 km per arrivare all’aeroporto di Nizza ed essendo un volo internazionale bisogna essere in aeroporto almeno due ore in anticipo rispetto al volo. Inoltre si deve anche tenere conto che bisogna consegnare la vettura. Fatta una frugale colazione nel nostro attrezzatissimo monolocale, scendiamo direttamente in garage a prendere la macchina, il navigatore era già preimpostato per la destinazione finale del nostro viaggio.
Nota per coloro che utilizzano i navigatori satellitari: in Francia la legge vieta l’utilizzo di questi strumenti per le segnalazioni preventive degli autovelox! Dunque attenzione agli automobilisti a rispettare i limiti di velocità ed in ogni caso aguzzate gli occhi per non farvi fregare com’è successo al sottoscritto. Il tragitto, tutto autostradale, è stato molto tranquillo. D’apprima dei vigneti a perdita d’occhio si sono alternati con dei campi seminati a grano, ormai mietuto, seguiti poi dal mare in lontananza. Nonostante un rallentamento in autostrada, di qualche chilometro, siamo riusciti a consegnare la macchina in tempo ed a prendere l’aereo della Easyjet puntualissimo.
In conclusione il viaggio e’ consigliabile come anti stress per la calma dei paesini e della campagna circostante, per le persone sempre gentili e disponibili e per il clima niente affatto afoso.
A disposizione per chiarimenti e contatti.
Viagginerodavola.