Primavera nella verde Dordogna

Normalmente non facciamo viaggi particolari per Pasqua, ma, quest'anno, la Pasqua sembra aver inghiottito il ponte del 25 Aprile. Che fortuna!
Scritto da: danidisa
primavera nella verde dordogna
Partenza il: 22/04/2011
Ritorno il: 25/04/2011
Viaggiatori: 3
Spesa: 500 €
Amiamo la Francia in ogni suo angolo e, regione dopo regione, anno dopo anno, la stiamo visitando praticamente tutta. Quest’anno è la volta della Dordogna o Perigord; insomma, la zona compresa tra Bordeaux e Tolosa che appartiene alla regione dell’Aquitania. Prenotiamo con qualche mese di anticipo un volo Easy Jet da Malpensa a Bordeaux. Tuttavia, per sfruttare appieno tempo e distanze, prenotiamo il ritorno da Tolosa a Malpensa. Prenotiamo inoltre un’auto tramite sito E-noleggio, una centrale di prenotazione in grado di captare l’autonoleggio più conveniente, in questo caso Alamo. Inizia poi una ricerca spasmodica per trovare alberghi “di charme” molto diffusi in Francia, che però accettino pernottamenti per 1 sola notte. Dopo qualche tentativo, li troviamo. Prenotiamo l’hotel di Domme e di Cahors tramite sito Venere; molto comodo perchè non serve caparra ma solo carta di credito come garanzia. L’hotel a Brantome, invece, lo prenotiamo direttamente dal sito dell’albergo, versando una caparra tramite carta di credito.

VENERDI’ 22 APRILE 2011 – PERIGUEUX

Lasciamo l’auto a Parkingo e, con la navetta, ci trasportano a Malpensa Terminal 2 per il nostro volo Easy Jet su Bordeaux. Il viaggio di andata va benissimo ed arriviamo a Bordeaux addirittura con 20 minuti di anticipo. Questa volta Easy Jet ha superato se stessa! In aeroporto a Bordeaux ci dirigiamo al banco Alamo per il ritiro della nostra auto. L’impiegata Alamo ci fa qualche difficoltà in quanto, non si capisce per quale motivo, la nostra auto sia stata prenotata per il mattino presto e loro hanno l’obbligo di conservarla per sole 2 ore (mai saputo di questa clausola). Tuttavia, ci consegna un’auto di categoria superiore a quella prenotata, allo stesso prezzo. Viaggiamo così con una Citroen C5. Purtroppo però, a qualche km dall’aeroporto, ci accorgiamo che l’auto non ha il pieno completo di benzina, come pattuito. A fine viaggio, la restituiremo così anche noi, non completamente piena, ma ovviamente, dopo qualche giorno, ci addebitano in carta di credito il carburante mancante. Alamo: altro autonoleggio da evitare in futuro.

Partiamo alla volta di Perigueux, un’antica città della Dordogna affacciata sul fiume con un nucleo molto antico. Non ci tratteniamo molto, giusto il tempo di pranzare con delle Croques Monsieurs (toast al formaggio di cui ci nutriremo per l’intero viaggio).

Passiamo poi alla visita di Brantome, piccolo villaggio circondato da canali, tanto da essere chiamato la Venezia del Perigord. Il luogo è d’incanto. Forse la più bella cittadina che visitiamo nell’intero viaggio: case pittoresche affacciate sul canale che circonda, con un cerchio, il centro storico, con stradine e negozi. Si può visitare anche la grande Abbazia e le grotte annesse. Noi però, optiamo per un viaggio sull’imbarcazione che percorre un tratto di canale, anche se, a conti fatti, non ne vale la pena più di tanto. L’angolo più suggestivo e fotografato della cittadina è un punto sul ponte da cui si vedono delle cascatelle ed un vecchio mulino adibito ora a hotel e ristorante di Charme (che vi consigliamo: Moulin de l’Abbaye). Ci piace talmente Brantome, che decidiamo poi di tornarci in serata per la cena.

Dopo Brantome ci dirigiamo in un altro piccolo villaggio affascinante chiamato Bourdeilles. Anche questo paese è affacciato sul fiume, con salici piangenti ed antiche case. Nella graziosa e tipica piazzetta centrale del borgo, si trova il castello medievale visitabile.

Dopo Bourdeilles, un po’ stanchi, decidiamo di andare alla ricerca del nostro hotel, un fantastico castello immerso nelle campagne della Dordogna. Si chiama Hotel Chateau de la Cote e si trova a Biras, frazione di Brantome. Rimaniamo senza fiato alla vista dello spettacolare castello e siamo elettrizzati all’idea di passare la notte proprio lì. Il castello è arredato con mobili antichi, con belle sale, proprio come i castelli che di solito ci limitiamo a visitare. Anche la nostra camera è d’effetto: molto grande, con letto a baldacchino, camino, mobili antichi ed una splendida vista sul grande parco del castello con tanto di cavalli e asinelli che pascolano sotto le finestre. Bucolico!!!! C’è persino la piscina all’aperto, ma, in questa stagione (fine aprile) è ancora chiusa anche se quel, la temperatura, era piuttosto alta ed, un tuffo in piscina, l’avremmo fatto volentieri. Così, ci accontentiamo di oziare un po’ sulle sdraio collocate nel parco, mentre mia figlia si arrampica sugli alberi. Ci prepariamo per la cena e torniamo a Brantome.

Purtroppo notiamo che molti locali addocchiati nel pomeriggio, di sera sono chiusi, così fatichiamo un po’ per trovare un luogo dove cenare. Scegliamo quindi un Wine bar che serve anche delle grandi bruschette all’italiana e patatine fritte. Aspettiamo l’imbrunire per scattare qualche foto notturna sui canali e poi rientriamo in auto in hotel. Per raggiungere l’hotel dobbiamo percorrere qualche km. Di stradine isolate tra campagne e boschi. Di sera, non è raro vedere animaletti che attraversano la strada: quella sera incontriamo un grosso uccello in mezzo alla strada, molto simile ad un falco e una graziosa lepre.

Il giorno successivo, ci attraverserà, a pochi metri dall’auto, addirittura un cerbiatto.

SABATO 23 APRILE 2011 – DOMME

Facciamo colazione nelle sale del castello. La colazione è di qualità media anche se, per € 14,00 a testa, ci aspettavamo qualcosa in più. Comunque la consigliamo. Impostiamo il fondamentale Navigatore Tom Tom (che ci siamo portati da casa) in direzione Castello di Hautefort. Oggi il tempo è un po’ nuvoloso; speriamo non piova. Visitiamo il grande castello arredato, anche se troviamo gli arredi di epoca troppo recente. Il castello è circondato da giardini all’italiana ed all’inglese ma, non abbiamo tempo nè voglia di visitarli. Ci limitiamo agli interni.

Come seconda e terza tappa visitiamo 2 villaggi che, sui siti internet. Venivano spacciati per caratteristici villaggi della Dordogna. Si tratta di Terrason-Lavilledieu e di Le Bugue. Noi però, non li troviamo interessanti più di tanto. Tuttavia, approfittiamo della sosta a Le Bugue per mangiare qualcosa in un piacevole bar con tavolini all’aperto. Dopo pranzo ci dirigiamo a Sarlat Le Caneda, cittadina con grosso centro storico dove ogni angolo è da fotografare. Bellissimo ed esteso. Strade, case e palazzi di altri tempi. Purtroppo oggi è il sabato di Pasqua, c’è persino un mercatino nella via principale e qui troviamo tantissima gente. Riusciamo tuttavia a parcheggiare senza problemi in una piazzettina centralissima e poi iniziamo a passeggiare per le tante vie e viuzze del centro storico. Se volete fare acquisti in Dordogna, questo è il luogo migliore perchè i negozi sono tantissimi. Insomma: Sarlat ci piace molto.

Dopo Sarlat raggiungiamo finalmente la località dove pernotteremo: Domme. Qui, abbiamo prenotato in un hotel di Charme, affacciato sulla Dordogna, nel punto più panoramico della città: HOTEL ESPLANADE Dall’alto possiamo ammirare tutta la vallata della Dordogna. Domme poi, è bellissimo e molto tipico. E’ un villaggio di dimensioni medio/piccole (preso d’assalto di giorno dai turisti) con tante case antiche tutte in pietra gialla. Anche qui, ci sono tanti negozi e ristoranti. E’ decisamente più piccola di Sarlat ma, chi ama i piccoli borghi, non potrà fare a meno di apprezzarla. Passeggiamo per le viuzze e visitiamo qualche negozio. Compriamo del Foie Gras (patè di fegato d’oca), che qui è il prodotto tipico, tanto che l’oca è il simbolo della regione. Poi, decidiamo di cenare in una Creperie con una crepe salata ed una dolce come da nostra abitudine quando ceniamo in una creperie.

DOMENICA 24 APRILE 2011 – CAHORS

Facciamo colazione nella veranda dell’hotel con vista sulla Dordogna. La colazione non è niente d’eccezionale tuttavia il panorama è impareggiabile. La prima tappa di oggi è la bellissima Rocamadour. Si tratta di un paese arroccato sulla roccia con importante abbazia. Il paese è tutto ripido, con scale che lo percorrono dalla parte inferiore a quella superiore. Visitarlo in questo modo è da podisti/scalatori: cosa che noi non siamo. Tuttavia c’è un modo molto più comodo per visitarlo interamente: un sistema di 2 ascensori inclinati. Noi parcheggiamo nella parte alta del villaggio e prendiamo gli ascensori in discesa. Il primo ascensore raggiunge l’abbazia; da lì, un secondo ascensore, raggiunge la bella via principale a valle. Il paese ricorda un po’ Mont St. Michel; è molto vivace ed affollato di gente (forse perchè è il giorno di Pasqua). Ovviamente, dopo aver visitato tutto, riprendiamo gli ascensori per tornare sopra, dove abbiamo parcheggiato l’auto. La visita di questa città ci piace molto e rimarrà sicuramente nei nostri ricordi. Seconda tappa in un villaggio, classificato dalla nostra guida Mondadori come “uno dei più bei villaggi della Dordogna”. Si chiama Autoire; è carino ma molto piccolo. La visita, non occupa più di mezz’ora. Giusto per sgranchirsi le gambe. Affrontiamo poi un lungo tragitto, tra paesaggi di una suggestione pazzesca (campagne, fiumi, laghi, borghi ecc) per raggiungere l’ultima tappa della giornata: Cahors.

Oggi usciamo dalla Dordogna per entrare nel dipartimento chiamato Lot. Cahors ci delude un po’ perchè è una grande città poco caratteristica. Il centro storico non è interessante più di tanto e poi, oggi che è Pasqua, è tutto chiuso e deserto. Punto di forza della città è il famoso ponte Valentré, indicato dalla guida come uno dei punti più fotografati di Francia. Anche noi lo fotografiamo sia di giorno che di sera. Ceniamo in una Brasserie con anche piatti italiani (pasta, risotti ecc) proprio davanti al Teatro, in una bella piazza con fontana. Il nostro Hotel, Inter Hotel De France, ci delude un po’. Non riesco nemmeno a capire come possiamo averlo scelto! Si tratta di un moderno hotel della catena Inter Hotel. Mia figlia dice che assomiglia ad un ospedale e, forse, non ha tutti i torti. Intendiamoci: l’hotel ha tutto quel che serve e costa veramente poco. Tuttavia è esteticamente bruttino e si trova in una zona della città poco interessante (ma, del resto, Cahors è poco interessante). Il ponte però è abbastanza vicino anche se noi decidiamo di spostarci sempre in macchina.

LUNEDI’ 25 APRILE 2011 – CORDES SUR CIEL e ritorno.

E’ incredibile ma la colazione nello squallido hotel è buona. A me piace addirittura di più che nei lussuosi hotel precedenti! Lasciamo quindi Cahors per raggiungere l’ultima tappa del nostro viaggio: Cordes sur Ciel. Dopo poco più di 1 ora siamo sul luogo. Parcheggiamo senza difficoltà ma ci accorgiamo che, per visitare questo antichissimo centro, tutto in salita, ci vuole un mezzo comodo. Per fortuna notiamo subito il comodo trenino turistico che funge da navetta tra la parte bassa e la parte alta. Così, prendiamo subito il trenino e raggiungiamo la sommità della vecchissima Cordes. Da lì, iniziamo a percorre le antichissime vie a piedi, entrando nei vari negozi di artigianato locale e di souvenirs. Poi, riprendiamo il trenino che, non si fa attendere troppo.

Basta: questa è stata l’ultima tappa del nostro breve viaggio.

Non ci resta che raggiungere l’aeroporto di Tolosa, dove abbiamo il volo di rientro. Ovviamente lasceremo l’auto all’autonoleggio auto di Tolosa. Prima però dobbiamo mettere un po’ di gasolio. I benzinai, nel giorno di Pasquetta, sono tutti chiusi e bisogna rivolgersi obbligatoriamente ai self service. Troviamo un benzinaio con Self service che accetta solo carte di credito (niente banconote). Così, ci prendiamo un grosso spavento quando ci vediamo addebitare, col sistema di SMS, ben € 120,00, quando abbiamo messo solo € 20,00 di carburante. Comprendiamo (e speriamo) che inizialmente viene addebitato l’importo massimo erogabile e, successivamente, riaccrediteranno la differenza (ma ci vorrà qualche giorno).

Volo di rientro puntualissimo, anzi in anticipo: INCREDIBILE!

Dani, Max e Clarissa

per ulteriori informazioni, visita il nostro sito: http://digilander.iol.it/danidisa

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Rocamadour

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Autoire

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Cahors

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Cahors - pont Valentré

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Cordes sur Ciel



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