Prima volta in Portogallo… che bello!
Dico subito dopo avere visitato diverse città europee che Porto è una di quelle che mi sono piaciute di più. Si può non essere d’accordo, la città in certe parti ha un che di decadente e trasandato, ma la sua atmosfera più vera è questa e se ci si lascia immergere completamente si impara ad apprezzarla. Nella zona più turistica della Ribeira le case sono restaurate e si mostrano in tutta la loro bellezza, appena fuori si vede una città più popolare, con i muri scrostati e un po’ triste forse, ma sempre affascinante. Avevo letto di pattumiera abbandonata e di sporcizia in giro, noi non ne abbiamo vista l’ombra, neanche fuori dal centro storico. E’ una città viva anche a metà ottobre, periodo non certo di alta stagione, molti turisti affollano le sue stradine, nei bar si suona, si mangia ancora all’aperto, le barche colorate vanno su e giù per il fiume e la sera quando le luci si accendono la vista del lungo fiume è una meraviglia. Città giovane, romantica, cordiale ed economica.
Porto va vista rigorosamente a piedi, girando e curiosando, fermandosi ogni tanto a fare un assaggio di crocchette di baccalà o di vino e chiacchierando con la gente che abbiamo trovato davvero molto cordiale. Visitiamo le principali attrazioni, il centro della Ribeira Patrimonio dell’Umanità, la cattedrale Sé, la chiesa di San Francisco ricoperta di oro in ogni parte visibile, saliamo sulla Torre de los Clerigos da dove si ammira una vista strepitosa della città, un intricato dedalo di vicoletti con case dai tetti rossi. Per entrare in quasi tutte le chiese si paga, il biglietto però è di pochi euro (in genere 2-3€). Attraversiamo il ponte in ferro Dom Luis I e ovviamente non ci facciamo mancare una visita guidata ad una cantina, ce ne sono tante e più o meno le visite si equivalgono, prima un giro con guida che racconta le tecniche di coltivazione dell’uva e descrive i tipi di vini prodotti, poi si passa agli assaggi… La visita che abbiamo fatto noi alla cantina Calem costava 6€ a testa e offriva due assaggi, direi entrambi molto buoni.
Prendiamo il tram elettrico fino alla foce del Douro e ammiriamo le grandi spiagge deserte sotto un cielo azzurrissimo, mentre da casa ci avvisavano che “qua piove a dirotto” noi stavamo in maglietta ad abbronzarci al sole! Per dormire, dato che siamo in 4 decidiamo di affittare un appartamento; ne troviamo uno sul portale airbnb moderno e super accessoriato, grandissimo (4 camere e 3 bagni…), in zona tranquilla e a una ventina di minuti a piedi dal lungo fiume, vicino a due fermate della metro, con un piccolo supermercato proprio sotto. Il proprietario è gentilissimo e ci accoglie con un sorriso e alcuni dolci per fare colazione. Alla fine abbiamo pagato 18€ a testa a notte, direi che meno di così sarebbe stato difficile…
Per mangiare solo l’imbarazzo della scelta. Tenete presente che la domenica sera molti ristoranti sono chiusi e per alcuni meglio prenotare (evidentemente tutti leggono le stesse recensioni e si affollano negli stessi posti…). La spesa è contenuta, mangiando pesce non abbiamo mai speso più di 15€ a testa, vini compresi. Ovviamente il baccalà la fa da padrone, cucinato in moltissimi modi diversi tra cui anche sotto forma di crocchette molto saporite. Altro piatto tipico è la trippa, tanto è vero che gli abitanti di Porto sono chiamati tripeiros (non mi piace e non l’ho provata, ma pare sia ottima). Infine non potete non assaggiare una delle diverse versioni della famigerata francesinha, provata ma direi che non rientra nei miei piatti preferiti… Abbiamo provato un ottimo riso con il polipo, una gustosissima orata, diversi tipi di dolcetti (tutti un po’ troppo zuccherini per i miei gusti…) e ovviamente pasteggiato a Porto.
Noleggiamo una macchina (dividendo la spesa in 4 è più conveniente che il treno) e andiamo a Coimbra, che dista da Porto circa 100 km in direzione sud. Che dire, assolutamente da vedere! La zona universitaria che occupa la zona alta della città è favolosa, l’Università è una delle più antiche europee ed è stata fondata nel 1290. Per l’ingresso negli edifici in genere si paga, ci sono diversi tipi di biglietti cumulativi che permettono di risparmiare, noi abbiamo fatto quello che comprendeva la visita alla Biblioteca Joanina, alla cappella di São Miguel e il Paço das Escolas che si trovano tutti sulla stessa piazza (10€ a testa). Volendo si possono aggiungere il Museo e altri ingressi, la torre da cui si dovrebbe godere di una vista impagabile purtroppo era chiusa. La piccola cappella di São Miguel è quasi completamente ricoperta di azulejos, le tipiche piastrelle in ceramica decorate nei toni del blu e bianco, importate in Portogallo e Spagna dagli Arabi. La biblioteca in particolare mi ha affascinato, circa 60.000 volumi disposti su altissimi scaffali ai quali si accede tramite scale in legno e una colonia di pipistrelli (che non abbiamo visto) che si prende cura dei libri, mangiando le tarme che potrebbero rovinarli…. ogni sera gli addetti coprono i mobili e i pavimenti con teli, che vengono rimossi di giorno in modo da mantenere pulito l’ambiente.
Scendiamo a visitare la Sé Nova (la cattedrale nuova) e la Sé Velha (la cattedrale vecchia), quest’ultima in stile romanico e somigliante ad un castello, che racchiude un meraviglioso chiostro gotico-romanico assolutamente da non perdere. Scendiamo ancora lungo le stradine ripidissime passando avanti alla statua della Tricana, la donna di Coimbra che viene ricordata in molte storie, canzoni e poesie sulla città e ne è diventata una figura allegorica. Sempre scendendo arriviamo nella Caixa di Coimbra, la città bassa, con i suoi vicoli lastricati, gli edifici ricoperti di azulejos, i negozi, i ristorantini. Giriamo senza meta immergendoci nella atmosfera rilassata di questa cittadina, ci capita anche di vedere qualche studente con il suo tipico mantello nero lungo quasi fino a terra… Sembra di essere finiti in un film di Harry Potter!
Prima di rientrare a Porto, facciamo una deviazione e ci fermiamo sulla costa ad Aveiro, quella che viene chiamata forse un po’ pomposamente la Venezia del Portogallo. In realtà è un paesino con casette colorate e molto ben tenute, allineate lungo pittoreschi canali sui quali si muovono pigramente barche colorate chiamate moliceiros che sembrano gondole… Passiamo un po’ di tempo camminando tra i vicoletti, scattando foto, beviamo qualcosa, proviamo i dolcetti tipici (Ovos Moles de Aveiro a base di tuorlo d’uovo e zucchero in una cialda sottilissima a forma di ovetto) e dopo avere incamerato una buona dose di calorie torniamo a Porto.
Per completare il giro delle nostre visite, il giorno seguente andiamo a visitare Guimarães, il biglietto del treno è economico (6€ a/r) e il tragitto dura circa un’ora (dista circa 50 km in direzione nord). Come dice la scritta che accoglie il turista, “Aqui nasceu Portugal” cioè questa è la città dove si dice sia nato il Portogallo. Ci siamo documentati: vincendo la battaglia di São Mamede combattuta nel 1128 nei pressi della città contro gli spagnoli, Alfonso Henriques contribuì alla costituzione del Portogallo di cui sarebbe stato il primo re. Il centro storico è stato inserito nel 2001 nell’elenco Patrimonio dell’Umanità ed è molto piacevole passeggiare tra le stradine e le piazzette sulle quali si affacciano edifici ben tenuti con balconcini pieni di fiori. Salendo sulla vicina collina si possono visitare il castello di Guimarães, il Palazzo dei Duchi de Bragança e la piccola chiesina romanica di São Miguel (si può fare un biglietto cumulativo di ingresso, costa 6€ a testa). Per godere di una bella veduta della città dall’alto, si può salire con la funivia alla località di Monte da Penha, dove si trova il Santuario di Nossa Senhora da Penha (biglietto 5€ a/r), non molto interessante a mio parere.
Torniamo a Porto e ci fermiamo ad ammirare la stazione São Bento, una delle più belle d’Europa con le sue centinaia di azulejos che ne adornano le pareti, ceniamo una ultima volta a base di baccalà, riempiamo i trolley e la mattina seguente torniamo in aeroporto per il volo di rientro. Una piccola pecca dell’ottimo sistema di trasporto pubblico cittadino è che la metro ha la prima corsa alle 6 e visto che il nostro volo è alle 7.20 dobbiamo chiamare un taxi. Nessun problema, troviamo in rete il numero di Taxis Porto, chiamiamo e ci mandano un taxi all’ora stabilita al costo ragionevole di 20€. Sono aperti 24 ore su 24 quindi l’ideale per chi arriva o parte tardi.
In conclusione, Porto è una meta molto consigliata anche per una gita di pochi giorni, per visitare la città ne bastano un paio, con un giorno in più si può fare una gita nelle vicinanze. Ora mi rimane la curiosità di vedere Lisbona e fare il confronto, poi finalmente sarà risolto l’arduo dilemma “meglio Porto o Lisbona”?
Infine un ringraziamento alla GPC di Porto che mi ha dato diverse dritte sulla città… Muy obrigado Adriana!