Prima volta a Sharm el Sheikh

Un viaggio non è cercare nuove terre, ma avere nuovi occhi (Marcel Proust)
Scritto da: naty85
prima volta a sharm el sheikh
Partenza il: 02/06/2013
Ritorno il: 09/06/2013
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
Un viaggio non è cercare nuove terre, ma avere nuovi occhi. Cit. Marcel Proust

E’ proprio in quest’ottica che siamo partiti per Sharm, metà del turismo di massa, che abbiamo voluto vedere con occhi nuovi…

Domenica 2 giugno lasciamo l’Italia per l’Egitto, all’arrivo siamo accolti da 43° e un caldo afoso, non comune in questo periodo, al quale faremo fatica ad abituarci. Nel tragitto fino all’hotel i paesaggi che si profilano sono desertici con tante palme… e soprattutto file di albergoni… che ovviamente hanno rovinato la bellezza di queste coste dove il blu del mare si scontra col rosso della terra…

Arriviamo in albergo che sono già le 17.00 per cui facciamo un primo giro di ricognizione per il resort e poi a cena.

Piccola nota sul residence: noi siamo stati al Queen Village Veraclub, un bell’albergo in stile egiziano, con cucina abbastanza vicina a quella italiana(ma noi siamo tipi che si adattano) e una bella animazione (di cui non abbiamo usufruito). Per i miei gusti però era troppo grande, a me piacciono ambienti più raccolti, ma la scelta è stata dettata dall’offerta del momento. Devo dire cmq che non ci si può lamentare di nulla sono tutti molto cortesi e disponibili e le camere sono dotate di ogni confort.

A Sharm ci siamo dedicati principalmente alla barriera corallina, quindi allo snorkeling. Siamo partiti da casa con maschere e pinne e fotocamera subacquea per goderci le meraviglie che ci sono lì sotto. E devo dire che la varietà di pesci che abbiamo scorto è stata davvero fantastica. Abbiamo visto un’infinità di coralli coloratissimi, pesci farfalla fasciati e a virgola, pesci chirurgo, pesci unicorno, pesci pappagallo e tanti altri (purtroppo non sono un’esperta)… ma ahimè ci siamo persi la tartaruga gigante che invece altri sono riusciti a vedere. Ovviamente non ci siamo fatti mancare un paio di escursioni. A dire il vero, il mio desiderio era quello di poter andare al Cairo, ma il clima ci ha davvero messi a dura prova e cosi vi abbiamo rinunciato.. Ad ogni modo abbiamo visto dei luoghi bellissimi pur restando per così dire “in zona”. Per le escursioni avevo contattato una guida locale tramite internet già dall’Italia e il servizio è stato ottimo nonchè ad un prezzo molto inferiore rispetto a quello del residence. Le guide che ci hanno accompagnato sono state professionali e simpatiche.

In particolare siamo stati al parco marino Ras Mhoammed dove una spiaggia bianchissima fa da cornice ad un mare cristallino… dopo una ventina di metri ecco in tutto il suo splendore una barriera corallina… decisamente superiore a quella del residence ed è qui che abbiamo avvistato e fotografato una coppia di pesci unicorno. C’è solo da fare un po’ di attenzione perchè per passare oltre la barriera a nuoto c’è un passaggio stretto e la sabbia offusca un pò la vista. Poi abbiamo visitato la porta di Allah, la crepa provocata dal terremoto, il lago magico (con una percentuale di sale del 47%), la foresta delle mangrovie che pare trasformino l’acqua da salata a dolce.

Un altro giorno invece siamo partiti alle 7.00 del mattino per andare nel deserto e prendere the in una tenda beduina, pur essendo abbastanza turistica come cosa, stare seduti in quelle tende è stato davvero rilassante, poi eravamo gli unici italiani del gruppo, i restanti erano egiziani (del Cairo in vacanza a Sharm come noi), quindi abbiamo avuto modo di parlare della vita in Egitto e di conoscere aspetti interessanti della loro cultura. Abbiamo continuato la nostra escursione fino a Dahab, la città d’oro, che a parer mio ha poco da vedere ma è sul percorso per il Blu Hole, un tratto di barriera bellissimo,profondo 480 mt, che abbiamo attraversato a nuoto da un punto all’altro (la corrente è fortissima per cui è necessaria la muta). Qui è pieno di sub e la barriera è davvero spettacolare. Ci siamo anche concessi una cammellata costeggiando il mare.. e un pranzo tipico egiziano.

La sera invece abbiamo girato un pò per Old sharm e Namaa Bay solo per motivi di shopping.

Un’ultima cosa volevo dirla in merito al popolo egiziano.. è un popolo ricco di storia e, a parte quelli che ti vedono come una gallina da spennare, se si va in Egitto ben predisposti si potranno trovare tante brave persone che rispettano i viaggiatori e sono pronti ad aiutarli, per quanto mi riguarda io ho trovato dei potenziali amici e non mi sembra poco!

Direi che come primo approccio alla barriera corallina e all’Egitto è stato davvero bello e chissà che non si decida di vedere anche quella di Marsa Alam 😉



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