Prima volta a Praga

Approfittando di un inaspettato ponte di Novembre, abbiamo organizzato, con tre settimane di anticipo, una vacanza a Praga. Per il volo abbiamo approfittato di Lufthansa (siamo di Torino e volevamo partire da Caselle) e per il soggiorno, dopo aver letto delle varie offerte via internet. Le altre offerte erano tutte notevolmente più costose o...
Scritto da: Michela Torino
prima volta a praga
Partenza il: 28/10/2006
Ritorno il: 02/11/2006
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
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Approfittando di un inaspettato ponte di Novembre, abbiamo organizzato, con tre settimane di anticipo, una vacanza a Praga. Per il volo abbiamo approfittato di Lufthansa (siamo di Torino e volevamo partire da Caselle) e per il soggiorno, dopo aver letto delle varie offerte via internet. Le altre offerte erano tutte notevolmente più costose o lontane dal centro città.

Siamo partiti il sabato da Torino e arrivati a Praga alle 18 sotto la pioggia. L’appuntamento con R. Era alla fermata del metrò. Avevamo deciso di utilizzare mezzi pubblici (il comodo 119) considerata la brutta fama di truffatori dei taxisti praghesi. Pensiamo che ogni turista, dopo aver visto il centro di Praga, abbia poi vissuto esperienze diverse. Non è possibile secondo noi, generalizzare giudizi sui praghesi, sulle birrerie e sui ristoranti considerato l’elevatissimo numero di locali, tutti più o meno allo stesso livello. I locali sono tutti molto riscaldati e, un consiglio, prima di uscire nel freddo pungente delle strade, dopo aver bevuto un paio di boccali di birra, passate dal bagno. Potreste evitarvi spiacevoli inconvenienti difficilmente risolvibili in una città così linda e pulita.

Per quanto ci riguarda i praghesi sono estremamente civili, gentili e disponibili. Tutti sanno parlare l’inglese correttamente e alcuni anche l’italiano. Non tentano mai di fregare tranne: alle biglietterie di chiese o musei, dove simpatici e innocui vecchietti fanno il gioco delle tre carte con le vostre banconote affermando che no’, la banconota era da 100 e non da 200 corone come a voi era sembrato (abilissimi e ampiamente documentato sulle guide); ai cambi di valuta (noi non ci siamo andati ma abbiamo assistito a scene da far west tra turisti e addetti al cambio). I borsaioli: siamo italiani scafati, a noi non ci frega nessuno ! Primo passaggio in metropolitana e il mio portafoglio, conservato in tasca anteriore con zip è sparito in pochi secondi. Per fortuna lo possiamo raccontare, non si sa perché (e in Italia non sarebbe successo) dopo un breve diverbio verbale con i tre borseggiatori, e prima che ci mettessimo a urlare POLIZIA, il portafoglio, con tutto il suo contenuto, è stato lasciato cadere a terra ponendo fine alla tensione.

Cose belle che magari possono servire da indicazione: senz’altro il Teatro Nazionale delle Marionette, merita quello che costa; il Museo Nazionale di arte contemporanea (su quattro piani si può visitare, con lo stesso biglietto anche in giorni diversi); la torre di Petrin (a cui si accede con comoda ed economica funicolare); tutte le birrerie e i ristoranti: i menu sono anche in Inglese, si mangia discretamente, la birra è buona, si spende pochissimo e sono gentili. Lasciate la mancia, ma non è mai un obbligo e non è mai richiesta. Uno dei nostri intenti era anche lo shopping e solo all’ultimo giorno, dopo aver anche visto dei centri commerciali, ci siamo orientati, nei numerosi negozi del centro su manifesti, burattini e anelli con ambra e granati (costano davvero poco). I prezzi sono uguali dappertutto, sia in centro che verso la periferia della città. Molti negozi hanno il pos e si può tranquillamente pagare con bancomat o carte di credito. L’assenzio è venduto dappertutto. Se però non state attenti rischiate di comprarvi una bella confezione di Tantum verde (il collutorio). Leggete l’etichetta, solo su alcune è riportato il contenuto in principio attivo (in mg/litro). Il ritorno è stato senza sorprese. Sempre con Lufthansa (sedili in pelle e spaziosi) siamo atterrati a Torino all’ora prevista. Peccato solo che il trenino della Ciriè Lanzo, che ci ha fatto sentire subito a casa, fosse in uno stato di degrado terribile (compartimenti sporchi e sedili stracciati).

Ivo e Michela



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