Prima volta a Istanbul: guida pratica

Volo Myair da Orio al Serio del 16 Luglio con arrivo all'aeroporto di SABIHA GOKCEN. La puntualità quasi svizzera e la modernità della struttura ci lasciano favorevolmente colpiti (ma siamo veramente in Turchia?). Appena usciti dal terminal prendiamo il bus E10 che sfrecciando a folle velocità' ci porta in poco più di mezzora al capolinea...
Scritto da: tartaten
prima volta a istanbul: guida pratica
Partenza il: 16/07/2008
Ritorno il: 23/07/2008
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 1000 €
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Volo Myair da Orio al Serio del 16 Luglio con arrivo all’aeroporto di SABIHA GOKCEN.

La puntualità quasi svizzera e la modernità della struttura ci lasciano favorevolmente colpiti (ma siamo veramente in Turchia?).

Appena usciti dal terminal prendiamo il bus E10 che sfrecciando a folle velocità’ ci porta in poco più di mezzora al capolinea KADIKOY. (biglietto a bordo, costo 3 YLT a persona).

Da qui ci imbarchiamo sul battello per EMINOU (Biglietto/gettone 2,80 YLT) dove abbiamo giusto il tempo di gustare dell’ottimo te’ (CAY) durante i 15 min della traversata.

Ci incamminiamo quindi verso il nostro albergo, prenotato grazie a Booking.Com, in zona SULTANHAMET.

Inotrandoci per stradine lastricate, arriviamo al BOUTIQUE APEX OTEL in soli 15 minuti, anche se in alternativa c’è un comodo tram che per sole 1,40 YLT ti lascia nella zona delle moschee evitandoti pittoreschi incontri con gli autoctoni.

L’albergo è piccolo, solo 10 camere, ma riservato e gode di un’invidiabile posizione.

Dalla sua terrazza si ha infatti l’illusione di poter toccare le vicine cupole della moschea blu e di santa sofia.

Le camere sono comode per due, un po’ strette per tre.

Il personale e’ molto cordiale e disponibile e fortunatamente il receptionist parla inglese.

Lasciamo sul posto i vari imbonitori che cercano di farci assaporare le delizie dei loro ristoranti e approdiamo per la cena alla terrazza del SEVEN HILL (che e’ anche un buon albergo www.Hotelsevenhills.Com).

Oasi di pace da cui possiamo ammirare il sole che tramonta su Istanbul e i suoi tesori.

Un brivido, anche per l vento, nel momento in cui dei minareti delle varie moschee si levano i canti di richiamo alla preghiera della sera.

Piatto forte e’ il pesce, ma consiglio di non trascurare gli antipasti, molto invitanti.

Il mattino dopo, carichi di nuova energia cominciamo con gli itinerari prettamente turistici: BASILICA CISTERNA, MOSCHEA BLU, SANTA SOFIA e pomeriggio al GRAN BAAZAR.

L’atmosfera, estremamente suggestiva della basilica cisterna e’ unica nel suo genere; mai nei miei viaggi ho riprovato una simile emozione.

La visita concede anche un breve ristoro dalla calura estiva.

Per la visita alle mosche suggerisco di indossare abiti coprenti e di munirsi di scialli se si vuole evitare di usare quelli gentilmente offerti all’ingresso e rigorosamente non lavati.

Per un veloce spuntino in zona consiglio il TARHI SULTAN AHMET KOFTECISI (12 Divan Yolu) Menu’ tipico a base di KOFTE (polpette di carne di manzo), AYRAN (yogurt e acqua, vero e proprio colpo di fulmine) e IRMIK HELVA’ (dolce che piu’ dolce non i può).

Passando dall’estrema quiete delle moschee si giunge alla frenesia del GRAN BAZAAR.

Stancante anche per un’appassionata di shopping come mia figlia.

E’ inclusa nella visita la tipica sola turca.

Un consiglio, non mostratevi troppo interessati agli acquisti e partite a contrattare almeno dalla meta’ di quanto vi chiedono.

L’affare l’avranno comunque fatto loro.

L’imbarazzo della scelta per la merce che si puo’ trovare dal prodotto artigianale turco ai bellissimi falsi delle griffe di alta moda.

Pe i giovani la notte si anima a TASKIM, facilmente raggiungibile da Sultanhamet con i mezzi pubblici.

Zona piu’ occidentale dove la via principale, ISTIKAL CADDESI, scende per 2 km fino al ponte di Galata (suggestivo la sera con le mille luci della citta’ in lontananza) offrendo lo scorcio della TORRE DI GALATA la cui salita e’ consentita fino alle 18.30.

Le traverse di Istikal Caddesi, come CICEK PASAJ, consentono di cenare in ristoranti molto pittoreschi e tradizionali turchi.

Il terzo giorno dedichiamo la mattinata alla visita del TOPKAPI, l’antica dimora del sultano.

Concedetevi un pranzo al ristorante del palazzo che, anche se non a buon mercato, offre una vista sul BOSFORO indimenticabile.

Per evitare la ressa dei turisti e dei gruppi organizzati andateci presto.

Stremati dalla lunga visita al palazzo scegliamo un itinerario apparentemente blando: SULEYMANIYE, SPICE BAZAAR e MOSCHEA NUOVA.

Sfortunatamente la prima moschea, un piccolo scrigno la cui visita ci era stata caldamente consigliata, è in via di restauro fino a tutto dicembre 2008.

Solo il 20% risulta visitabile, cioè l’ingresso.

Il mercato delle spezie e’ quasi piu’ caotico del gran bazaar e se ne consiglia la visita in un momento non particolarmente caldo della giornata causa possibili malori.

Ci ristoriamo all’ombra del cortile interno della moschea nuova in zona Eminou comprando acqua da un ambulante e, confondendosi alle donne musulmane, mia moglie si purifica nella fontana.

La mattina successiva torniamo a piedi alla torre di Galata. (Salita in ascensore 10YTL), poi mia figlia vuole ripercorrere Istikal Caddesi. La salita la facciamo con il tram storico che da Tunel porta a Taksim (0,90 YTL), poi ci dirigiamo con la nuova metropolitana a Levent e mia moglie e mia figlia approfittano dei saldi e del cambio favorevole facendo spese al Centro Commerciale Kanyon. (Decisamente meno rischio di sola che il Gran Bazar).

Per la nostra ultima notte a Istanbul scegliamo di tornare alla terrazza del Seven Hills Hotel e godere ancora il magnifico spettacolo del tramonto sul Bosforo.

Avendo ancora due giorni di vacanza avevamo programmato di andare alle Princes Island.

Ci imbarchiamo sul battello diretto a Buyukada, la maggiore delle 6.

Tutto sommato non ne vale proprio la pena, in Italia ci sono posti molto più belli per fare un po’ di mare.

Pertanto dopo 2 giorni di relax in piscina, giri in calesse (non circolano auto) e bicicletta con il battello raggiungiamo Bostanci (bello il lungomare) da dove prendiamo il Bus E9 per l’aeroporto dove arriviamo in 20 min.

Per tutte le info sui trasporti in battello www.Ido.Com.Tr Note positive: Istanbul è un incanto. Andateci!!! I servizi pubblici sono molto efficienti. (Non abbiamo mai sperimentato i taxi) Anche negli alberghi più piccoli ci siamo connessi con il nostro computer e telefonato con Skype. Si mangia bene (anche mia figlia vegetariana non ha avuto problemi) Ad Istanbul molti parlano inglese e la gente è cordiale e disponibile.

Note negative: Non c’è biglietto orario, ogni volta che cambiate mezzo pubblico dovete ripagare.

Il bar dell’aeroporto di Sabiha è caro (una Coca cola 8YTL) e la connessione Internet è a pagamento.

Se avete YTL da consumare meglio farlo prima del controllo passaporti. Al Duty Free non c’è nulla di conveniente.



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