Prima tappa Budapest!!!
Ci preoccupiamo di trovare sistemazioni che ci permettano di spendere poco ed anche di poter fare una lavatrice in modo da avere pochi capi d’abbigliamento. Negli appartamenti di Budapest e Vienna è andata bene. A Praga alloggiavamo in una pensione/residence, senza lavatrice, ma non è stato un gran problema.
A Pisa pernottiamo in un B&B vicino alla stazione (ma anche all’aeroporto). La mattina la passiamo in giro per Pisa; raggiungiamo piazza dei miracoli a piedi attraversando il Borgo vecchio, riusciamo a vedere la torre pendente, il palazzo della Normale, stradine e chiese con tutta calma. Dopo un boccone al volo passiamo a prendere i bagagli e ci avviamo a piedi in aeroporto, il nostro volo parte intorno alle 15.00. Dopo più o meno un’ora e mezza siamo a Bratislava. In aeroporto prendiamo il bus 61 che arriva in stazione, dove, date le informazioni raccolte su internet, alle 18.30 avremmo dovuto trovare il treno per Budapest. In realtà scopriamo che la tratta utile sarebbe partita alle 19.50 per arrivare alla stazione di Keleti pu alle 22.32 (al costo di 13.80 euro). Mandiamo un sms per avvertire il proprietario dell’appartamento che l’orario non sarà quello comunicato via e-mail, ma all’arrivo scopriremo che non è stato ricevuto.
Arriviamo a Budapest in orario e usciamo proprio sul cantiere della linea 4 della metro, la cosa ci confonde un po’, ma una passante ci indica la corretta direzione ed arriviamo all’appartamento in Erzsébet Korut, a Pest centro proprio di fronte al New York Hotel, verso le 23.00 dove il padrone di casa ci accoglie con cortesia nonostante tutto. L’appartamento è pratico ed accogliente, verificheremo che è anche comodo essendo ad un passo dalla metro di Blaha Lujza tér. La mattina del 6 la utilizziamo per raggiungere l’organizzazione (Ibusz) che si occupa di gestire questo tipo di sistemazioni per i turisti. Perdiamo un po’ di tempo non riuscendo a trovare il posto velocemente, anche perché, come verifichiamo, la mappa a nostra disposizione è un tantino semplificata. Fortunatamente gli abitanti di Budapest sono estremamente cortesi e disponibili, pazienti nel dare spiegazioni, e spesso sono proprio loro a fermarsi per offrire aiuto se (come è capitato) ti vedono controllare una mappa. Concludiamo le incombenze e finalmente possiamo andare a spasso. Rientriamo verso casa per procuraci alcuni beni di prima necessità (es. Acqua) in uno degli Spar vicini (ogni volta che ci siamo entrati siamo sempre stati controllati a vista da quello che sembrava un addetto alla sicurezza!!!). Si va verso il Tourinform, non lontano da noi, attraverso un percorso fra una quantità di cafè, ristoranti e locali in Liszt Ferenc ter. Qui ci viene fornita la guida alla città e apprendiamo della Budapest card che non faremo, avendo già acquistato, nella fretta, il biglietto da 72 ore per i mezzi pubblici. Continuiamo la nostra passeggiata in Andarssy ut. Ci imbattiamo nel teatro dell’Opera che apre solo alle 15 ed alle 16, ma siamo in ritardo, torneremo l’indomani. Incontriamo poi la basilica di S. Stefano che si può visitare liberamente ed è veramente bella nella sua ricchezza di decorazioni. L’accesso alla cupola è invece a pagamento, ma ne vale la pena poiché si può vedere uno splendido panorama. Continuando poi la passeggiata verso il Danubio raggiungiamo il parlamento dove ci informiamo sulle visite da una guardia con i nervi un po’ tesi. Costeggiando il fiume incontriamo Roosevelt ter sulla quale si affacciano splendidi palazzi in stile secessionista, tra cui Palazzo Gresham. Ci perdiamo a spasso finché si fa ora di cena e decidiamo di andare al consigliatissimo Paprika, in Dosza Gyorgy ut 72. Il personale è gentile ed il locale accogliente. Chiaramente assaggiamo qualcosa di caratteristico, in particolare come antipasto il formaggio fritto con salsa di mirtilli (salsa che incontreremo in tutte le tappe del viaggio) ed il gulasch. A posteriori posso dire che aggiungerci al paprica è stato un errore, per un po’ ho perso la sensibilità delle papille gustative.
La mattina del 7 ci alziamo presto, la vendita dei biglietti (per per la visita al parlamento inizia alle 08,30 e non vogliamo fare file lunghissime (poi vedremo che la fila per fare il biglietto è piuttosto lunga ed è preferibile andar presto). L’appuntamento con la guida è però alle 11.30 così ne approfittiamo per girare in zona. Da Kossuth Lajos ter, passando per Szabadsag ter ci dirigiamo verso Vaci utca. Facciamo il tragitto fra bellissimi palazzi in stile secessionista ed eclettico. Arriviamo in Vaci utca dove, fra i negozi con i marchi che incontriamo ovunque, stiamo attenti a trovare gli edifici indicati dalla nostra guida, come il negozio di fiori in stile secessionista Philantia. Si avvicina l’orario della visita al parlamento così torniamo indietro. La guida è puntualissima e nonostante ci siano molti turisti si riesce a visitare il palazzo con tranquillità. Nel pomeriggio ci avviamo verso l’Opera in orario per la visita guidata. Terminata la visita decidiamo di fare tappa a Vorosmarty ter da Gerbeaud per una merenda, non potevamo mancare. Ci dirigiamo a Buda, prendiamo la metro per Bathyany ter dove visitiamo i dintorni (la chiesa luterana, la chiesa di Sant’Anna). Per la cena la nostra giuda segnala un locale economico ma caratteristico in Dob utca 3, il Greens, non lontano da casa, nei pressi della Sinagoga grande, che vedremo illuminata nella notte. Il locale è davvero piccolo e spartano ma si mangia bene, a base di verdura, senza spendere tanto.
Sveglia presto anche la mattina dell’8, vogliamo andare al Castello. Prendiamo la metro per Deak ter e ci avviamo verso Roosevelt ter pensando di prendere i mezzi. Arrivati davanti al ponte delle catene decidiamo però di attraversalo a piedi. Non si rivela una brutta idea e fra uno sguardo al Danubio ed una foto in un attimo siamo in Clark Adam ter. Qui non possiamo non prendere la funicolare che ci porta in Szt. Gyorgy Ter .Torneremo qui verso mezzogiorno per vedere il cambio della guardia a Palazzo Sandor. Ci avviamo verso il castello passando lungo Tarnok utca finché raggiungiamo la chiesa di Matyas che visitiamo. All’uscita passeggiamo per il bastione dei pescatori e quindi ci addentriamo nelle particolarissime stradine della zona. Da notare i palazzi storici di Uri utca, le rovine della chiesa di Maria Maddalena e le Traabant azzurrine. Arriva l’ora del cambio della guardia che ci è stato calorosamente consigliato da un signore poliglotta, incontrato appena scesi dalla funicolare, che ritroviamo mentre ricorda l’appuntamento a tutti i turisti di qualsiasi provenienza. Terminato il cambio della guardia visitiamo il Palazzo Reale. Si torna giù col 16 che ci riporta in Roosevelt ter. Il pomeriggio lo dedichiamo alla zona di Varosliget. Con la metro arriviamo in Szecheny Furdo e diamo un’occhiata ai famosi bagni. Ci facciamo una bella passeggiata nel verde che ci porta a al Castello Vajdahunyad e termina in Hosok tere con il Monumento al Millennio, proseguiamo per questo tratto di Andrassy ut finché decidiamo per la metro. Per cena avevamo deciso di andare a Buda, al Toldy Etkorde (o Etkarde, comunque trattoria Toldy). Lo avevamo individuato su internet e il giorno prima ci eravamo avvicinati. L’oste cordialissimo ci ha fornito il menù in italiano e ci siamo dati appuntamento per il giorno dopo. Peccato che parlando in inglese non ci capiamo e quando andiamo a cena troviamo chiuso, il locale non apre la sera. Torniamo verso casa e troviamo un pub aperto fino a tardi che fa anche cucina, dove ci troviamo bene. Dopo la prima cena abbiamo imparato a non organizzarci il pasto come si fa da noi, con lo schema antipasto, primo, secondo, dolce. È una formula che rischia di uccidere delle modeste forchette come noi. Valutiamo che un piatto tipico, che poi contiene una porzione di carne o verdura, un “contorno” di riso al vapore, salsa e verdura corrisponde già di suo alle portate principali di un nostro pasto.
L’ultima mattina, il 9, di nuovo sveglia presto per andare al monte Gellert. Prendiamo l’86 da Bathyany ter che ci lascia in Szent Gellert ter, proprio davanti all’hotel omonimo. Iniziamo la nostra passeggiata su per il monte, fortunatamente è una mattina davvero molto fresca. Passiamo davanti alla Chiesa della Grotta ed arriviamo al monumento alla liberazione. Scendiamo, molto più tranquillamente, nel verde, passando davanti alla statua di San Gellert. Ci ritroviamo davanti al ponte Elisabetta che decidiamo di attraversare a piedi. Eccoci di nuovo a Pest, superiamo i palazzi Klotild e prendiamo la metro per tornare verso casa per prendere le valige, il treno che ci porterà a Praga parte alle 13.28, puntualissimo.