Cosa vedere a Praga in 3 giorni
Informazioni generali per visitare Praga
Arrivare in città è molto semplice. La compagnia aerea di bandiera Czech Airlines è ottima, voli regolari, piloti bravi, prezzi ottimi: si compra il biglietto on-line ed è compreso anche il bagaglio da stiva fino a 20 kg.
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Biglietti e abbonamenti per i mezzi pubblici si acquistano nell’atrio dell’aeroporto presso l’apposito botteghino che si trova immediatamente fuori dagli arrivi e con 310 corone ceke (circa 12 euro) si gira per 72 ore dalla prima timbratura. Saliti a bordo del bus n. 119 si arriva fino al capolinea di Dejvicka, che coincide con quello della linea verde della Metro che attraversa tutto il centro.
Tre giorni sono più che sufficienti per visitare i principali luoghi di interesse della città. Vinohrady mi sembra il quartiere più strategico e tranquillo per alloggiare (tra Nàmesti Mìru e Amerìska nam).
Quasi tutti i monumenti di Praga sono a pagamento, tuttavia molti sono bellissimi fuori ma assolutamente deludenti dentro, per cui il consiglio è soprattutto quello di godersi la città “dall’esterno”.
Qualche info sulla pronuncia di alcune lettere dell’alfabeto in ceko: la H si pronuncia quasi come una “g” dura; il CH si pronuncia come la “c” aspirata dei toscani; la C si pronuncia spesso come una “s” sibilante mentre la S si pronuncia “sch” come a Palermo; la J si pronuncia “i”.
Cosa vedere assolutamente
Piazza Starè Mèsto (della Città vecchia), ricca di diversi elementi di interesse; qui, svettano le guglie della chiesa di Santa Maria di Tyn, in stile gotico (si accede dal porticato del palazzo che le nasconde la facciata), e di fronte il palazzo del Municipio con la torre del famoso orologio astronomico (allo scoccare di ogni ora, dalle 8 alle 21, le figure dei 12 apostoli si animano e danno vita ad una rappresentazione al termine della quale un fante suona la tromba dalla cima della torre). Il Municipio non è visitabile, la Torre è “scalabile”.
Altra chiesa da non perdere è quella della Madonna della neve, che ha un maestoso altare con colonne nere e molti stucchi alle pareti. Vi si accede da un portone che introduce ad un cortiletto e si trova alle spalle del viale Venceslao (si accede da Jungmannovo namesti, fermata metro “Mustek”); uscendo dal cortile della chiesa e dirigendosi a sinistra c’è un cancello che dà accesso ad un grazioso giardino con fiori variopinti e tante panchine dove i praghesi amano sostare.
Ponte Carlo non ha bisogno di presentazioni. Va percorso di mattina, di pomeriggio e anche di sera. Da visitare è anche l’isolotto di Kampa e il suo giardino con le statue dei bimbi senza volto che gattonano.
Il quartiere ebraico si raggiunge attraverso la bellissima via Parigi (Parizska) che parte dalla piazza della Città Vecchia, di fianco alla chiesa di San Nicola (da vedere).
Per la visita delle sinagoghe si possono acquistare due diverse combinazioni di biglietti: quello per la sinagoga “Vecchia-nuova” (non ne vale la pena, è poco più di un rudere), che dà diritto ad uno sconto sul biglietto della sinagoga di via Jeruzalem (da vedere, anche senza sconto, di fronte alla Stazione Centrale, chiude alle 17) e quello che comprende le altre sinagoghe, il cimitero e il salone dei ricevimenti: consiglio di acquistare solo questa seconda combinazione e visitare, tra le tante, la sinagoga spagnola e la Pinska nonché il famoso cimitero ebraico (quello del libro di Umberto Eco) e la sala dei ricevimenti. Un altro luogo da vedere vicino alla sinagoga spagnola è la Chiesa di San Giacomo (St. Jakub), di rito cattolico romano (messa in italiano domenica alle 18, se non sbaglio), scarsamente illuminata ma molto interessante per gli alti soffitti affrescati e gli altari in legno.
Piazza Venceslao (più che una piazza un vialone) non è molto interessante se non per la presenza di numerosi negozi di marca e per i chioschi che vendono panini con wurstel o carne alla brace a prezzi davvero stracciati. Percorrete invece il viale Na Prikopè fino alla Torre delle Polveri e alla nuova Casa Comunale (struttura liberty dedicata ai principali eventi culturali della città), poi tornate in piazza della Città Vecchia percorrendo la via Celetna.
Borgo del Castello
La visita al borgo del Castello va iniziata di mattina per continuare poi con il “Quartiere piccolo” (Malá Strana). Prendete il tram 22 e scendete alla fermata Pohořelec. Vi ritroverete così a monte del Castello e da lì potrete comodamente avvicinarlo in discesa.
Tuttavia, iniziate la vostra visita dal monastero di Strahov, nei pressi della fermata del tram. Da lì un piacevole percorso è quello che vi porterà all’ingresso dell’area del Castello scendendo lungo la via Loretánská. Lungo il percorso non dovete perdere la visita al santuario della Madonna di Loreto e al suo piccolo museo di arredi sacri, tra cui spicca un ostensorio a forma di raggi del sole tempestati di diamanti (il cd. “sole d’oro”).
Il Castello è una sorta di cittadella che comprende numerosi edifici: il Palazzo reale (sconsiglio di spendere soldi e/o tempo per la visita); la Cattedrale di San Vito; la chiesa di San Giorgio con la sua ricca galleria di dipinti; il Vicolo d’Oro (che è il vero gioiello del Castello: visitate tutte le ricostruzioni di case e botteghe presenti); la Torre delle Polveri. Il borgo si gira gratis; se invece si vuole entrare nei vari siti si deve prendere un biglietto: scegliete quello del percorso breve con l’audioguida.
Mala Strana
Ai piedi del Castello c’è il quartiere di Mala Strana, che ha conservato in parte un aspetto da borgo medievale. In questo quartiere si possono ammirare la chiesa della Madonna Nera (dove c’è la miracolosa statua dell’Infante e la mostra degli abiti preziosi inviatigli ex voto) in via Karmelitska, il museo degli strumenti musicali (sulla stessa via, quasi di fronte) le belle torri di ingresso poste in prossimità del ponte Carlo e, di fronte, la maestosa chiesa barocca di San Nicola (omonima di quella di piazza Stare Mesto), a cui si accede dall’altra metà di piazza Malostranska, seminascosta e in pendenza.
Dove mangiare a Praga
Per i pranzi di mezzogiorno consiglio vivamente le tavole calde della catena “Paneria” dove si possono gustare deliziosi panini e torte sia rustiche che dolci a prezzi ottimi (assaggiate anche il frustino con i semi di zucca: è squisito): ce ne sono due alle spalle di Stare Mesto, in via Maiselova 4 e in via Kaprova 3, una in via Rytirska 12, una in via Rijna 10, una in via Vodickova 35, ed altre meno centrali (basta scrivere “paneria, praha” su Google Maps per trovarle).
Per la cena due sono i posti superbi e a buon mercato: U Parlamentu, in via Valentinská 8, dove non si può non chiedere la birra scura (khozel) alla spina, e il Lehka hlava in via Boršov 2 (un vicoletto senza uscita di via Karoliny, vicino al lungomoldava che parte da ponte Carlo); ambiente caldo e cibo abbondante, principalmente – ma non esclusivamente – vegetariano; scegliete il piatto unico “Big Head” o il “Bulgar rizotto”, annaffiate la cena con la bevanda all’aloe, dissetante e digestiva: va giù meglio della pilsner): se non c’è posto prenotate per più tardi, ma assolutamente non mollate (se gli lasciate il numero di cellulare vi richiamano appena si libera un tavolo)!
Per coloro che proprio non riescono a rinunciare alla cucina di casa un diario di viaggio segnala il Rugantino, che gode di ottimi commenti sui blog e si trova in via Dusni 4, alle spalle di piazza Stare Mesto. Dopo cena o per merenda addolcite la bocca con un “trdelnik”, ciambella zuccherata a spirale cilindrica con l’impasto insaporito da mandorla e cannella.
Buon viaggio.