Praga, la città del pavé
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Depositiamo i nostri zaini in camera e confermiamo l’opinione positiva di questo hotel: ottimo rapporto qualità prezzo, camera spaziosa, fresca, silenziosa e pulita. Subito usciamo per il primo assaggio di Praga e quello che vediamo ci piace dal primo istante. Le vie del centro sono per la maggior parte lastricate e, se da una parte affaticano un po’ i piedi, dall’altra donano alla città un’atmosfera elegante e un po’ retrò. Le facciate dei palazzi ricordano la romantica Vienna, anche se qui è tutto molto meno pretenzioso e ricercato. Le nostre prime tappe sono piazza San Venceslao, con la statua del re che domina il tutto in sella ad un cavallo. Alle sue spalle si trova il Museo Nazionale, che però non abbiamo visitato perché chiuso per ristrutturazione. Proseguiamo poi per il centro città e ci avviciniamo alla Moldava, il fiume che percorre tutta Praga, e lo costeggiamo a partire dal Legion Bridge verso il Charles Bridge. Lungo la strada troviamo un pub all’aperto con musica dal vivo (Krisman Marco), proprio sulle sponde del fiume, e ci prendiamo una piccola pausa, assaporando la nostra prima birra praghese e godendoci il panorama. Rinvigoriti e rinfrescati, riprendiamo il cammino e arriviamo nel cuore pulsante della città: un breve assaggio del Ponte Carlo (che attraverseremo l’indomani) e poi ci inoltriamo nella deliziosa zona pedonale, che ci porta fino alla torre dell’orologio astronomico e al centro della città vecchia dove un continuo via vai di turisti anima le caratteristiche viette ciottolate. Dopo un meritato riposo in albergo usciamo per la cena e, grazie ai consigli di Trip Advisor, mangiamo in uno stupendo localino, il Mlejnice in via Kozna, proprio vicino a piazza dell’orologio. Prendiamo gulash e manzo con salsa ai mirtilli, il tutto annaffiato da della birra freschissima ( 460 KC totali)… unica pecca il caldo infernale… ma a Praga non doveva esserci un clima più mite?
Secondo giorno
Il secondo giorno decidiamo di passarlo in Mala Strana. Attraversiamo il simbolo di Praga, il Ponte Carlo che è già affollato di turisti che fotografano a destra e sinistra i raggi del sole che si specchiano nella Moldava. Ci dirigiamo subito verso il castello (a piedi naturalmente e nonostante il caldo affrontiamo la salita in scioltezza!). Arrivati in cima assistiamo al cambio della guardia, dove a passo di marcia e scanditi dai calci dei fucili battuti in terra, i militari in divisa danno il cambio ai loro compagni assolati. Entrati nel complesso del castello, facciamo il biglietto per la visita breve (300 KC a testa) che ci permette di vedere il vicolo d’oro (affascinante con le sue casette colorate), la basilica di San Giorgio (una piccola chiesetta romanica), l’antico Palazzo Reale e la Cattedrale di San Vito che, con le sue guglie gotiche e le vetrate colorate, domina tutto il complesso. Finita la visita del castello fiabesco, scendiamo in Mala Strana e ci aggiriamo per le sue romantiche viuzze, fino a raggiungere l’isola di Kampa e i suoi giardini ombreggiati.
Facciamo uno spuntino al nostro ormai preferito locale sulle rive del fiume e poi rientriamo in hotel per prepararci alla serata. C’è un appuntamento speciale: la finale degli europei di calcio Italia/Spagna e noi ci siamo portati una bandierina tricolore…non si sa mai!! Andiamo in piazza della Città Vecchia e lì ci attende un maxi schermo dove assistiamo al primo tempo della partita circondati da sfegatati turisti spagnoli. Già piegati dai due gol subiti, veniamo ulteriormente colpiti dalla pioggia e così, con la coda tra le gambe, rientriamo in hotel.
terzo giorno
La mattina seguente cominciamo con il quartiere ebraico e visitiamo i vari siti (sinagoghe, cimitero, memoriale) con un unico biglietto. Ritorniamo poi nel centro e raggiungiamo le case danzanti costeggiando la Moldava e sulla via del ritorno facciamo una tranquilla pausa al Cafè Louvre, un localino davvero delizioso! Per l’ultima serata praghese ci dirigiamo verso Mala Strana attraversando Ponte Carlo e passeggiamo per le stupende vie del vecchio quartiere. Ceniamo in un tipico pub (Pilsner Urquell) sotto i portici di Malostranske namesti, con stinco di maiale e gnocchi di pane, tanto per star leggeri (482 KC totali). Tornando indietro ci godiamo il sole del tramonto lungo il ponte, ascoltando musica pop suonata da due violoncellisti. Le luci si accendono e il frenetico via vai si trasforma in un romantico passaggio danzante. Affascinati dal bagliore del castello e dalle guglie della cattedrale, ci lasciamo tutto alle spalle e torniamo indietro, pronti alla partenza della mattina dopo, con gli occhi pieni di meraviglia.
Praga ci ha affascinato non tanto per i suoi musei o siti turistici, quanto per le sue strade in pavé, i suoi vicoli nascosti, i suoi palazzi eleganti. Come tutte le città che sorgono sulle rive di un fiume, anche per Praga la Moldava dà un tocco in più, quel non so che di elegante e romantico che ci è rimasto nel cuore.