Praga e dintorni in 8 giorni
Arrivati all’appartamento, dopo aver sbrigato tutte le formalità e aver consumato un pasto fugace, a letto a dormire perché eravamo stanchi morti.
La nostra vacanza si è svolta secondo questo programma.
1 giorno – 13 agosto: arrivo a Praga.
2 giorno – 14 agosto: piazza Carlo (Karlovo namesti) dove si possono ammirare la Casa di Faust, il Municipio di Nove Mesto (della città nuova), un bellissimo parco e visitare la chiesa di Sant’Ignazio, dove abbiamo incontrato i primi dei tantissimi turisti italiani presenti a Praga. Poi abbiamo proseguito per Stare Mesto (città vecchia), allungandoci su Narodni trida per ammirare dall’esterno il Teatro Nazionale, da qui verso la Cappella di Betlemme e poi finalmente a Staromestske namesti (la piazza dell’orologio). I vicoli che conducono alla piazza sono pieni di negozietti di souvenir molto caratteristici e la piazza è davvero di effetto. Abbiamo atteso che scoccasse l’ora per poter ammirare il corteo degli Apostoli che ha sfilato davanti ai nostri occhi affacciandosi da due finestrelle, mentre le figure allegoriche sottostanti si muovevano e il gallo cantava. Dopo tale spettacolo ci siamo precipitati su per la torre dell’orologio (costo 70 Kc), da cui si può ammirare tutta la veduta dei tetti di Praga e la piazza sottostante. Dopo aver apprezzato i palazzi che si affacciano sulla piazza, alcuni con delle bellissime facciate, ci siamo diretti verso la chiesa di Santa Maria di Tyn che però abbiamo trovato chiusa per lavori. Breve giro per Celetna ulice alla ricerca della Madonna Nera e poi sosta per il pranzo. Nel pomeriggio visita del vicino quartiere ebraico di Josefov, con il cimitero ebraico molto suggestivo e le sinagoghe. Su queste ultime c’è da dire che alcune non sono niente di eccezionale, l’unica che merita davvero è quella di Pinkasova perché sui muri sono riportati i nomi degli ebrei deportati e poi ha una collezione di disegni realizzati dai bambini dei lager. Il costo del tour del quartiere ebraico è di 300 Kc, circa 12 euro. L’ultima visita della giornata è stata quella del ponte Carlo, passando per la piazza dove c’è la Casa degli artisti. Il ponte Carlo è davvero suggestivo e l’atmosfera è resa ancora più bella dai numerosi artisti, disegnatori e musicisti, che si esibiscono tra i turisti. Peccato che una parte di esso fosse in restauro, dunque non abbiamo potuto toccare la statua di San Giovanni Nepomuceno, che dica porti bene. 3 giorno – 15 agosto: stamattina siamo stati svegliati non solo dalla pioggia, ma anche da un brusco cambiamento delle temperature; dai 28-30 gradi di ieri siamo arrivati a 15-18 gradi. Dopo esserci equipaggiati a dovere, siamo usciti di casa e abbiamo preso il tram che ci ha portato nella zona bassa del castello. La prima visita è stata alla chiesa del Bambin Gesù di Praga, molto venerato non solo nella città ma anche nel mondo. Interessante vedere la statua in cera del Bambino, ma anche i suoi numerosi vestiti donati da diversi popoli mondiali. Poi siamo saliti verso il castello, imboccando prima via Nerudova dove si può vedere il palazzo dell’Ambasciata italiana, poi su per la scenografica scalinata che conduce direttamente all’ingresso del Castello. Essendo arrivati poco prima di mezzogiorno abbiamo aspettato il cambio della guardia che si svolge ogni ora, ma a mezzogiorno si aggiunge anche la banda che si affaccia simpaticamente dalle finestre del Palazzo. Quindi inizio del tour del castello (costo del tour completo 300 Kc) sotto la pioggerellina e con un vento gelido. Il tour completo fatto da noi (ma si può scegliere tra diverse opzioni) prevede la visita del Palazzo reale (bellissima la sala Vladislao), l’esposizione “Storia del castello”, la Basilica di San Giorgio, il Convento di San Giorgio con la bellissima Galleria nazionale, l’affascinante vicolo d’oro, dove si possono acquistare souvenirs e vedere la casa dove Kafka scrisse alcuni racconti, la Torre di Dalibor, la Pinacoteca del Palazzo e, per finire, la stupenda Cattedrale di San Vito…E qui veramente si fermano gli orologi! Terminato il tour, non paghi di tanta cultura (ma del resto io ed il mio fidanzato siamo laureati in storia dell’arte), ci siamo diretti verso il Palazzo Stenberg, situato nella piazza antistante il Castello, dove c’è la Galleria Nazionale con la Collezione di arte europea; la collezione è bellissima ed il personale cortese ed educato.
Dopo la visita al Palazzo, sempre accompagnati dalla pioggia, siamo scesi verso la parte bassa del Castello per un brunch veloce, visto che avevamo saltato il pranzo, e poi di nuovo verso il ponte Carlo per concludere la bellissima giornata castellana.
4 giorno – 16 agosto Stamattina abbiamo deciso di lasciare Praga e dirigerci verso Dresda, in Germania. Sempre sotto una leggera ma fastidiosa pioggerellina abbiamo preso il tram per la stazione di Holesovice e da qui abbiamo preso il treno diretto per Dresda (costo del biglietto A/R 40,00 euro a persona) alle ore 08.36. Arrivati a Dresda alle ore 10.46 circa, non conoscendo la città e non avendo con noi una mappa, abbiamo preso un tram diretto al centro (acquistando i biglietti dalle macchinette), fuori la stazione centrale della città tedesca. Da Albertplazt, nella Neustadt (città nuova), abbiamo percorso l’Hauptstrabe fino al ponte sull’Elba e da qui abbiamo raggiunto la Schossplatz dove si affacciano i più bei edifici della città: il Palazzo, la Chiesa di corte, l’Opera di Semper e lo Zwinger. E proprio verso quest’ultimo ci siamo diretti per visitare la Gemaldegalerie Alte Meister sita al suo interno: opere di Canaletto, Tintoretto, Veronese, Rubens, Correggio, Tiziano, ma soprattutto la sensuale “Venere” di Giorgione e la dolce “Madonna sistina” di Raffaello (costo biglietto 7 euro a persona). Dopo la visita di questo bellissimo museo, la fame ha cominciato a farsi sentire e poiché in piazza c’era una festa in costume, ci siamo fermati ad assaggiare il loro tipico hot dog. Dal momento che il tempo non accennava a migliorare, abbiamo deciso di dirigersi verso la stazione attraversando il quartiere dei grandi negozi, una sorta di centro commerciale all’aperto, dando un’occhiata di qua e di là. Nell’attesa del treno del ritorno, ci siamo intrattenuti in una caffetteria dove abbiamo ordinato cappuccino e dolce alla ricotta e frutta…Solo per me naturalmente, perché tra me e il mio fidanzato sono io quella che mangia di più.
Arrivati a Praga alle 19.00, poiché continuava a piovere e noi eravamo infreddoliti, abbiamo preferito ritornare a casa per riposare. 5 giorno – 17 agosto Stamattina il sole finalmente è tornato a risplendere e la temperatura è tornata di nuovo nella norma. La mattinata l’abbiamo dedicata alla visita della collina di Petrin. Dopo aver preso il tram n 18 fino a Narodni trida, abbiamo attraversato il ponte Legii e imboccato via Ujezd dove si trova la funicolare che conduce fino sopra la collina (costo biglietto 26 kc). All’uscita della funicolare si possono ammirare degli splendidi roseti e l’Osservatorio astronomico. Imboccando i viali del parco siamo giunti alla torre di Petrin, ispirata alla torre Eiffel, dove siamo saliti fin sulla sommità per ammirare lo splendido panorama della città (costo biglietto 70 Kc). Dopo che il mio fidanzato ha scattato alcune foto, siamo scesi dalla torre e ci siamo recati nel vicino edificio chiamato Labirinto degli specchi (costo biglietto ingresso 70 Kc), dove si percorre un labirinto a specchi e poi entrare in un’altra sala con specchi deformanti. E’stato molto divertente e per un attimo siamo ritornati bambini. Dal labirinto abbiamo poi imboccato un vialetto che attraverso il parco ci ha condotto sulla strada che conduce al monastero di Strahov (che abbiamo ammirato dall’esterno perché era chiuso) e da lì al santuario di Loreto. E proprio in un ristorantino adiacente alla chiesa abbiamo consumato un pranzo squisito: menù turistico con primo a base di zuppa, secondo a scelta e dolce costo 225 Kc (circa 10 euro). Io ho dovuto mangiare sia la mia zuppa che quella del mio fidanzato che non ama il cibo brodoso. Dopo esserci rifocillati, siamo andati alla scoperta di quello che è definito il quartiere latino di Praga (dietro il Santuario di Loreto) ossia Novy Svet, un tempo luogo di incontro di studenti e artisti. Raggiunto di nuovo la zona del ponte Carlo, ci siamo dedicati all’acquisto di souvenirs da portare a casa per poi raggiungere l’isola di Kampa dove il cosiddetto “muro di John Lennon” risulta essere il sito più fotografato. Nei pressi, sulla facciata di un edificio, è riportato il livello dell’acqua della Moldava durante le diverse inondazioni verificatesi nei secoli; quella dell’alluvione dell’agosto del 2002 è il più alto. Raggiunto il parco dell’isola di Kampa, la tranquillità e il silenzio prevalgono sul “rumore” cittadino. Poi dopo aver raggiunto casa per riposarci e cenare, abbiamo ripreso il tram per ritornare al centro in modo da poter ammirare lo spettacolo del ponte Carlo e del Castello al tramonto…Una favola! E con il romanticismo di Praga by night si conclude quest’altra giornata.
6 giorno – 18 agosto La giornata di oggi è stata dedicata alla visita della vicina cittadina di Kutna Hora, patrimonio dell’Unesco. Abbiamo preso il treno dalla stazione centrale di Praga alle 09.53 (direzione Brno, costo biglietto A/R per persona 144 Kc) e siamo arrivati a destinazione dopo un’ora circa. Il viaggio non è stato piacevole come quello per Dresda perché il paesaggio che abbiamo attraversato non era molto bello. Arrivati alla stazione di Kutna Hora, non avendo con noi una mappa, abbiamo cominciato a seguire la massa. Siamo così arrivati all’Ossuario e alla chiesa dell’Assunzione della Vergine (costo biglietto ingresso per visitare entrambi i siti a persona 70 Kc). Quest’ultima è una chiesa cistercense che internamente è stata completamente ristrutturata, per cui non vale molto la pena visitarla. L’ossuario, invece, è alquanto macabro: conserva numerose ossa umane riunite in modo da formare lampadari e oggetti di arredo. Diciamo che questa visita non è stata il massimo. Dall’Ossuario abbiamo percorso altri 2 Km a piedi per raggiungere il centro della città che invece ci ha entusiasmato, soprattutto quando abbiamo visto la chiesa di Santa Barbara: un gioiello gotico di grande effetto. A questo punto non essendoci altro da visitare abbiamo deciso di consumare il nostro pasto e rimetterci in cammino per raggiungere la stazione e fare ritorno a Praga. E così dopo più di 3 Km a piedi, abbiamo ripreso il treno e siamo ritornati a Praga recandoci in piazza San Venceslao che ancora non avevamo visitato. La piazza è molto vasta e circondata da edifici in stile liberty che però non risaltano perché l’attenzione è catturata dai numerosi negozi che si affacciano sulla piazza. L’unico edificio emergente è quello che ospita il Museo nazionale, situato sullo sfondo della piazza, nei cui pressi c’è una lapide che ricorda i due studenti cechi morti durante la contestazione del 1968. Nella parte opposta della piazza si diramano le strade della cosiddetta Croce d’oro, la zona più “shoppingera” di Praga.
E anche quest’altra giornata termina…Domani ci attende il Castello di Karlstejn.
7 giorno – 19 agosto Stamattina di buon’ora ancora una volta ci siamo recati alla stazione, questa volta quella di Smichov, per prendere il treno per Karlstejn. In tutti questi giorni abbiamo utilizzato varie linee del tram e della metro e devo confermare le impressioni dell’inizio: i mezzi di trasporto sono davvero molto efficienti, anche se il treno di questa mattina esteticamente lascia a desiderare. Il viaggio per Karlstejn dura mezz’ora e il costo del biglietto A/R a persona costa 64 Kc (2,50 euro circa). Giunti alla stazione abbiamo percorso a piedi un tratto di strada fino al paesino in cui sorge il castello. Da qui abbiamo imboccato la strada per il castello che ad un certo punto si è presentato ai nostri occhi arroccato sulla montagna nella sua forma maestosa. Durante il tragitto si incontrano numerosi negozi di souvenirs e persino un signore in costume medievale che invita i turisti a fare una foto con un bellissimo ed enorme gufo. Alla fine della salita troviamo l’ingresso per il castello e anche una lunga fila alla biglietteria. L’ingresso al castello prevede due tipi di tour, ma al momento è consigliabile fare il primo perché il secondo, con visita della cappella di Santa Croce, prevede una prenotazione a partire da sei mesi prima. Il costo del biglietto per il primo tour con guida in lingua è di 360 Kc per due, durata 1 ora (nel periodo invernale il castello è chiuso a causa della neve). La visita è stata molto bella e la presenza di una guida ci ha permesso di conoscere anche le diverse curiosità che accompagnano la storia del castello. Dopo aver scattato qualche foto al bellissimo paesaggio e comprato qualche souvenir, ci siamo diretti verso la stazione. Il nostro intento era quello di visitare anche il castello di Krivoklat, ma avremmo dovuto cambiare due treni e nella stessa giornata sarebbe stato molto faticoso, per cui abbiamo deciso di fare ritorno a Praga. Dalla stazione di Smichov, un tram ci ha condotto nei pressi del ponte Carlo. Poiché eravamo abbastanza stanchi, ci siamo diretti verso il parco dell’isola di Kampa dove distesi sul prato abbiamo fatto riposare le nostre “stanche membra”. 8 giorno – 20 agosto Questo è il nostro ultimo giorno a Praga perché domani ripartiamo per Napoli. Decidiamo di dedicare questa giornata alla visita del Palazzo di Troya che si trova a Praga 7. Prendiamo, allora, il tram n.18 poi il n.17 e infine il bus n.112 che ci ferma proprio di fronte l’ingresso del palazzo. Il percorso per raggiungere Praga 7 ci permette di vedere altri quartieri della città e quello dove sorge il Palazzo è sicuramente più residenziale e meno storico degli altri. All’ingresso della biglietteria decidiamo di fare la Card Troya che al costo di 250 Kc (circa 10 euro) permette di visitare il palazzo con il suo parco, il giardino zoologico e il giardino botanico situati nelle vicinanze. La visita del Palazzo è risultata molto interessante e piacevole, soprattutto per la cortesia e gentilezza dei custodi. Il parco è ben curato ed è caratterizzato da siepi e un bellissimo labirinto dove io e il mio fidanzato ci siamo divertiti da matti. La vista poi è meravigliosa…Da un lato Praga e dall’altro un bellissimo vigneto facente parte del Giardino botanico. Dopo la visita al Palazzo, ci siamo diretti verso il Giardino zoologico. Abbiamo impiegato diverse ore per visitarlo tutto perché è davvero grande, ma ne è valsa la pena: si possono vedere tantissimi animali e molti habitat naturali sono stati ricostruiti. Dallo zoo, sebbene molto stanchi, ci siamo recati al Giardino botanico strutturato in diverse aree: il giardino giapponese è davvero molto bello. Per concludere, il giardino chiamato “Fata Morgana” presenta un’enorme serra divisa in diversi ambienti dove sono stati riprodotte le foreste dell’intero pianeta. Con i piedi ormai doloranti, terminato il nostro giro, riprendiamo l’autobus e poi il tram per il centro. Ultimo giro per ponte Carlo, la piazza dell’orologio e piazza Carlo e poi di nuovo a casa per preparare i bagagli. La nostra ultima cena a casa e poi a nanna.
9 giorno – 21 agosto La mattina si annuncia con grande tristezza…Le nostre vacanze sono finite e oggi si torna a casa. Finito di sistemare le valige, lasciamo l’appartamento e prendiamo per l’ultima volta il tram fino alla fermata della metro (poi metro linea B e autobus n.100 fino all’aeroporto). Sbrigate le pratiche al check-in, aspettiamo il nostro volo che parte in perfetto orario. Anche il volo di ritorno è stato perfetto e arriviamo a Napoli verso le 16. Praga è davvero magica e visitarla con la persona che ami la rende ancora più bella. La gente non è molto socievole ma nemmeno molto fredda. I cechi parlano inglese correttamente (di meno nelle zone interne) e capiscono anche l’italiano (abbiamo incontrato diversi commercianti che capivano e parlavano italiano). La vita è molto economica, con pochi soldi riesci a farti una vacanza come si deve; noi abbiamo pagato a testa circa 500 euro (volo+ appartamento per 8 notti+ vitto+musei+mezzi di trasporto e souvenirs). La temperatura ad agosto varia, dai 28-30 gradi si può arrivare a 15 gradi quando cambia il tempo (io mi sono beccata il raffreddore); basta portarsi qualche felpa e un giubbotto per la pioggia e si sta bene. La cucina è buona, ma può anche non piacere…Meglio scegliere la carne. La birra è buonissima (noi ne abbiamo assaggiate varie) e più leggera della nostra…Ecco perché bevono così tanto. Raccomando a tutti di visitare la città e scoprire, se si ha tempo, anche i dintorni in modo da poter vedere tanti aspetti di questa terra così piena di storia e mistero.