Praga… da brivido

Quattro giorni in città nel periodo di Halloween tra cultura, shopping e spirito pauroso
Scritto da: suzi
praga... da brivido
Partenza il: 29/10/2010
Ritorno il: 02/11/2010
Viaggiatori: 3
Spesa: 500 €

29 ottobre 2010 Piazza Staromeske e Venceslao

Si parte presto da Orio, sono le 5:30 e passiamo a prendere Cialbi. Dopo aver lasciato l’auto al Park to Fly (26€) dobbiamo fare il check-in all’aeroporto, una coda insolitamente lunga forse perché sono molto meticolosi e ci perquisiscono ben benino. Albi deve togliere anche le scarpe.

E’ la prima volta che prendiamo la Wizz-Air (101 € cad.) Boarding alla gate 14 e alle 8:10 decolliamo! Alberto preferisce Ryanair perché i posti sono sempre più stretti.

Atterriamo verso le 9:40, tutto liscio e fuori ci aspetta un ragazzo con i nostri nomi scritti su un foglio… come i vip. La navetta, door-to-door, era sempre della Wizz-Air 20€ a tratta a persona (comodo!). Dopo tanto traffico e passando nel cuore della città giungiamo alla nostra via Maiselova 17 per la consegna dell’appartamento (Mozart). E’ a 2 minuti a piedi dalla piazza principale – 240€ per 4 notti su booking.com.

Salendo le scale si intravede dalle finestre il famoso cimitero ebraico di Praga con le tombe poste una sopra l’altra rendendo l’aria inquietante, ma giusto per il periodo di Halloween!

La ragazza della My House Travel, carina con voce atona…(mi sembra inebetita. Boh?) Ci fa entrare per firmare la fattura e la consegna delle chiavi…. Wow! Un appartamento da sogno! Le finestre bianche e doppie (qui d’inverno deve fare un gran freddo) si affacciano sul municipio ebraico nel quartiere Josefov a due passi dal centro! Sono tutti edifici storici, nella famosa via dove e’ nato Kafka. L’interno è arredato con colori bianco, marrone e beige, molto Ikea.

La giornata e’ sorprendentemente tersa e la luce bianca, dobbiamo subito uscire a respirare un po’ di Praga… la tanto sospirata Praga! Appena arrivati nel centro della città, alcune strade sembravano adatte per un set cinematografico dell’ultima guerra! Ad Alberto sembrava di essere in un set cinematografico anni trenta.

In 2 minuti siamo alla Staromeske Namesti e il primo impatto mi ricorda la Grand Place… bella solare, la imaginavo cupa e tetra, invece, forse per il limpido cielo azzurro e la luce del mezzogiorno, sembra una piazza piacevolmente viva. I palazzi sono bellissimi! Alcuni sono dipinti con figure di cavalieri e scritte, finestre decorate di diversi stili con colori pastello… incantevole!

Salta subito all’occhio il profilo della Chiesa di Tyn, con due campanili ricchi di abbaini a guglie, con il tetto scuro…. A mo’ di Addams Family! Molto particolare.

Vediamo dietro una torre un sacco di turisti… aspettano lo scoccare dell’ora dell’Orologio astronomico! Nei giorni che verranno sentiremo molte volte il rintocco unico dell’ora, e si farà la corsa per non perderli!

Dlin dlin… Dlin dlin.. ci sono talmente tante cose che si muovono sulla torre da non riuscire a stargli dietro! Dodici apostoli che si affacciano da una finestra mentre uno scheletro tirando la cordicella fa rintoccare la campanella… Insieme allo scheletro che si muove ci sono altre 3 statue che rappresentano i 4 vizi capitali: Vanità, avarizia, morte, lussuria.

Alla fine della ‘sfilatina’ apostolica comincia a cantare il Gallo d’oro e infine un vero trombettista in carne ed ossa dalla cima della torre suona e saluta tutto il pubblico con la manina in tutina carte da gioco! Non basta, lo fa da tutti i 4 lati della torre e noi corriamo per salutarlo.

I quadranti dell’orologio sono bellissimi, opere sofisticate per quei tempi (costruito nel 1410). Dicono che abbiamo poi accecato l’autore per non permettergli di ricostruirne un altro di simile bellezza. Nel quadrante astronomico sono rappresentate le posizioni in cielo del Sole e della Luna e lo Zodiaco. Il bellissimo quadrante inferiore (aggiunto nel 1870) è un calendario e sono rappresentate scene di vita rurali nei 12 mesi.

Alberto è affascinato dalla Chiesa di Tyn e decide che la vuole come sfondo per una marea di foto. Vogliamo visitarela ma ci giriamo intorno e non troviamo l’entrata. Possibile? Scopriamo che davanti all’entrata hanno costruito delle case, ora sono ristoranti, e per entrare passiamo tra una porticina collocata tra due ristoranti-bar. Che strano? Anche qui è passato il comunismo ateo staliniano? Il dentro e chiuso da grate, ma comunque piccolissima. Sicuramente l’interno non e’ degno del fuori che e’ unica e suggestiva.

Andiamo lungo una via che ci porta fino alla Torre delle polveri dove c’è il Teatro Nazionale in stile liberty, di fronte ci sono delle casette stile mercatino di natale che vendono cose da mangiare, poi c’è un centro commerciale, entriamo, bello ma niente ci colpisce di particolare. Torniamo verso il centro.

Abbiamo fame e vogliamo stare in centro ma spendendo poco… giriamo dentro un vicolo e sbuchiamo poco dopo nella strada adiacente la piazza Venceslao per un Mc Donald con posto all’aperto. Fa un po’ freddo ma la fame e’ tanta. Si gira meglio a pancia piena.

Qui la strada di sanpietrini luccica dal sole e la gente con le borse da shopping e i turisti con la macchina fotografica camminano tranquillamente godendosi il sole… sembra una tipica città europea dove il consumismo ha rapidamente preso posto al regime sovietico.

Sembra che la città si sia preservata dal tempo e che tutti gli edifici abbiamo retto tutte le guerre mondiali e che conservino ancora il calore interno di una volta. Cerchiamo l’edifico del dunkin donuts ma non lo troviamo, forse è stato venduto visto la crisi (?).

Andiamo lungo la Piazza Venceslao ricca di hotel stile liberty, negozi alla moda e al capotavola di questa lunghissima via/piazza c’è il palazzo del Museo Narodini che svetta insieme alla statua equestre di Venceslao. Ci sono anche tante tavole calde cinesi e non. A metà circa ci fermiamo in un bar per una birra e cioccolata , e approfittiamo per chiedere dove si trova un supermarket. Proprio dietro l’angolo, dove passa il tram c’è la Tesco. Proprio come la catena di Londra. Bene… dobbiamo arrangiarci per la cena!!

Quasi in fondo alla piazza/via Venceslao c’è un altarino dedicato alla memoria delle vittime del comunismo: Jan Palach che si è bruciato per protesta. Ci sono ancora le candeline accese dalla gente. Nel 1968 la piazza è stata teatro dell’invasione degli eserciti del patto di Varsavia e nel 1989 della rivoluzione di velluto.

Stanchi morti ma soddisfatti torniamo al nostro lussuoso appartamento con i nostri sacchettini della spesa, passando davanti al Hard Rock Cafè per una felpa bellissima per Jasy (36€).

Sentiamo in casa dei campanellini che provengono dalla scala… Jasy da brava comarina “spiugia” dalla porta e vede un cagnolino piccino che scende le scale facendo delle giravolte su ogni pianerottolo, mentre la padrona lentamente fa i gradini. Simpatico. A casa mangiamo nei piatti quadratosi la pasta con il “sugo della nonna” , insalata e pane e poi dei biscottini Ld per dolce.

Prendiamo al Teschino il gel per i capelli di Albi e le sigarette Petra e Sparta tutto original-ceco. Troviamo le donuts per Jasy e per la colazione Pinkini, Mleko e Kukr… (pane, latte e zucchero). Albi scopre che i ceki fanno anche un’ottima birra.

Notiamo che davanti al municipio jewish ci sono sempre delle guardie con radioline o a volte polizia con mitragliette! Forse hanno paura di qualche attentato? Difatti in tv parlano di pacchi bomba a Londra e in Usa. Beh, saremo i primi a saltare per aria se c’è qualche attentato antisemita! A nanna alle 9:00

30 ottobre 2010 sabato (ponte San Carlo – Nerudova – Castello – San Vito – Cambio della guardia )

E’ una giornata stupenda… il sole fa brillare l’orologio dorato del municipio e dopo una appagante colazione nel nostro appartamento de lux ci dirigiamo verso la Staromeske Namesti, passando in una parallela davanti alla Maiselova. Sembra una 5th avenue ! Negozi alla moda griffati dei migliori stilisti. Notiamo che davanti a Luis Vitton c’è una cabina-toilet-automatica pubblica… hi hi hi ( ga sta’ po be’)

E’ presto sono le 9 e la piazza luccica di luce bianca e nel parchetto scendono le foglie ingiallite… c’è molta gente e nel mezzo della piazza notiamo una targa in ottone nel pavimento che segna il meridiano.

Meridianus quo olim tempus pragense dirigebatur

Polednĺk podle nĕhož bẎl v minulosti Řĺzen pražskẎ čas

(In qualche luogo il meridiano di Praga segna il tempo) traduzione di Jasy

Notiamo che nessuno indossa gli occhiali da sole, boh? Forse il sole qui e’ una rarità? Forse demode’? Comunque non c’è nemmeno un motorino e la città risulta silenziosa, poche auto in centro… bello senza motorini! Ci sono solo turisti, pochi cittadini di Praga, che sembrano freddi e chiusi, il viso e’ slavato e sono dediti al lavoro… boh? Mi sembra una citta’ senza anima, viva solo per i turisti, sembrano robottini che scorrono su binari che non si incrociano mai….. e sì che la primavera di Praga è iniziata qui!

Andiamo a vedere il Ponte Carlo, passando dalla Carlova piena di negozietti di souvenir (i souvenir sono un po’ scarsi) cristalli di boemia, granata, sciarpine e scarpette, cappellini di lana e gadjets di praga. Il ponte è famoso per innumerevoli eventi tragici della storia e ricco di leggende di fantasmi e diavoli. Eppure non e’ tetro bensi’ solare! Grande vialone che attraversa la Moldova accompagnati da innumerevoli statue ai lati… San Carlo, San Venceslao, Sant’Alberto, Santa Gelsomina, Santa Suzi… (scherzo), insomma, tutti. E sullo sfondo una collinetta con il castello. Panorama da foto!

Il ponte è pieno di bancarelline di “ciànfer” praghesi, coloratissimi e cari, e poi ci sono gli artisti che suonano che da un tocco super alla nostra passeggiata.

Arrivati sull’altra sponda entriamo nella Nerudova in zona Mala Strana che sale al castello. Bella e tipica, ricca di ristorantini e negozietti particolari, infatti troviamo un negozio di stoviglie smaltate coloratissime con disegnati cani, gatti, casette e molti altri disegni naif e allegri. Jasy si innamora di un brik per il caffè giallo con una faccina sorridente di un gatto. E’ assolutamente nostra. Ci accompagnerà in tutte le nostre colazioni e dobbiamo trovargli un nome….

Finalmente saliamo al CAastello (HradČany) che pero’ non è un castello medioevale ma un palazzo! Le guglie che si intravedono sono della Cattedrale di San Vito. Il castello è ordinato, pulito con alcune guardie… c’è la fila per entrare nella cattedrale ma e’ veloce. Ricorda un po’ la cattedrale di Vienna… Se vogliamo vedere le tombe dentro la chiesa dobbiamo pagare, idem per il castello… ma noi siamo spilorci e vediamo solo l’atrio.

Alle 12:00 Cambio della guardia. Lunga, rituale e parlano in céco (ovviamente) non è per niente pomposa e dura fin troppo.

Che fame! Torniamo a casa e Albi ha le voglie di pollo fritto croccante della KFC (15€) proprio dietro la Maiselova. Comperiamo un bidone confezione famiglia con 3 pezzi a testa con patatine e salsine. Sembra un contenitore dei pop corn maxi. Con un po’ di insalatina divoriamo sto povero pollo, un po’ picanto. Alberto mangia tutti i nostri avanzi! Puliamo sti’ piatti quadrati chiccosi ma pesanti e facciamo un riposino.

Campanellino sale le scale e corriamo a vederlo silenziosamente attraverso lo spioncino… e’ come essere a casa.

Ci affacciamo a fumare una Petra dalla finestra e intanto spiamo i nostri vicini e i loro costumi…., cappelli larghi o stretti o con pelo, cappotti lunghi neri e treccine. Chissa’ cosa confabulano con quei vigilantes con auricolare e radiolina nel bavero? Quanti segreti? (poi sappiamo che quelli in costume jewish non sono di praga ma sono forestieri). Ci guardano storto.

Ogni 5 minuti parte l’orologiaio nella nostra via… weird! Sembra il sottofondo di un film da psicopatici… brrrr… all’inizio non capivo e pensavo di sentirlo solo io, pensavo a qualche spia anti-fumo in casa o del vicino… qualche ebreo che faceva i woodoo. Invece era un negozietto!

Usciamo tardi alle 5 del pomeriggio, e andiamo verso la piazza Venceslao per fare un giro sul tram storico 91, ma l’ultimo se ne è andato! Snif… (dalle 13:15 ogni ora fino alle 17:15). Andiamo in piazza nel ufficio Iinfo turistiche e troviamo una scorbutica che battezzeremo “Cavra” Cambiamo altri soldi agli sportellini. Io ne cambio 100 alla volta così sono sicura che non mi fregano… (purtroppo di esperienze negative ne abbiamo avute parecchie).

Cambio: 100kc = 4 Euro 100 Euro = 2420 kC

Andiamo per negozi New Yorker, Zara, C&A trovando un cappellino scintillante di paillets, una sciarpa rosso-scozzese per me e Jasy un cappellino tipo pouf fiocco bianco… e poi a coccolarci da Starbucks che è proprio nella piazza principale in un vicoletto. C’è in giro un tipo vestito da cocchiere con lanterna, mantello e cappello che vende i tour del mistero di Praga. (300+250 KC) Prenotiamo subito per domani che è la notte di Hallloween e i racconti di spettri e mostri riescono meglio.

Da Tesco cerchiamo il prosciutto di Praga, e non trovandolo chiedo al salumiere… non capiscono. Ma forse è solo un nomignolo italiano? E’ come le veneziane (broshes a bombetta ) che a Venezia non sanno cosa siano!)… prendiamo del prosciutto cotto buonissimo e affumicato… ecco era proprio lui.

Stasera Ccrema di piselli quadrata con contorno di prosciutto di Praga e pane. Gnam gnam… la brodaglia va giu’ bene per riempire di calore le povere membra…. è mezzanotte e adempiamo al rituale delle candele di Suzi….’

31 ottobre 2010 domenica HALLOWEEN (museo Comunismo – Tram storico 91 – Ghost tour + Sotterranei di Praga)

Da bravi pagani abbiamo attaccato alla finestra delle zucche di carta e delle candele… hi hi hi! Gli ebrei ci guardano male ancora ma poi si faranno l’abitudine, anche quando sbattiamo la tovaglia super-rosso-natale-saltami-addosso fuori dalla finestra sbriciolando sui marciapiedi davanti alle vetrine di cristallo di boemia… hi hi hi!

La tovaglia super-rosso-natale-saltami-addosso è stata acquistata su una bancarella di un mercatino permanente dietro la piazza principale per andare in Venceslao, la signora gentilissima accetta anche gli Euro (10) e le chiediamo come si dice gattoö in céco: Kokocka J. Ecco il nome del nostro brik! Io pero’ ci metto il the’ nel brik e Jasy si lamenta perché ha tinto l’interno bianco… “suvvia è un kokocka vissuto di Praga“.

Oggi giornata intensa vogliamo vedere il Museo del Comunismo (140 Kc cad.) all’inizio della piazza Venceslao in parte a Mc Donalds, non prima della sveglia passando dalla piazza Dlin Dlin. E’ un museo ricco di reperti del regime sovietico e della propaganda staliniana. Ancora piu’ toccante vedere il filmato documentario che fa vedere gli aspetti piu’ crudi della repressione russa in piazza Vencesclao contro i dimostranti, pressoche’ quasi tutti studenti. Toccante.

Alberto: “Se penso che dalla fine della seconda guerra mondiale fino al 1989 il regime comunista è riuscito a tenere in piedi un progetto così assurdo di chiusura verso l’occidente mi vengono i brividi! Eppure questo museo è un ricordo di quello che è successo in quegli anni. Veramente da non perdere”.

Usciti scendiamo lungo la Venceslao per cercare un ristorante con cucina tipica ed a poco prezzo. Difatti lo troviamo ä Restaurace Jizera dove Albi prende l’anatra al grill, Jasy la cotoletta ed io un crepe di patate e uovo con formaggio e zucchini, con stufato di carne e fagioli. Che buono! Ha un nome improponibile: rizek smazeny (€ 42.50 totale).

Visto che siamo proprio vicino prendiamo il tram (storico) 91 delle 14:15 che va da un capo all’altro della città fino in cima ad una collina. Molto carino, con rifiniture di legno; da fare (25 KC).

Pero’ prima di ritornare a casa e prepararci per il grande evento Halloweeniano, esprimo il desiderio di andare a bere la cioccolata e un caffè al tipico bar in mezzo alla piazza Venceslao: Cafè Tramvaj 11. Sono 2 vagoni abbandontai e trasformati in bar, peccato che il tipo che serve è veramente malgustoso ma la cioccolata e le tendine alle finestre sono uno spettacolo (123 KC) (molto Suzi).

Passiamo dal Teschino per prendere le donuts per domani… e dopo un riposino e una cena a base di piselli, insalata e pane ci prepariamo per la serata.

Trucchi, borotalco, gel costumi e cappelli… ed ecco a voi i 3 mostri di Praga pronti a intimorire la gente ignara e credulona :

Alberto Zombie-ragnateloso-rognoso !

Suzi strega-borotalcata di vecchio con cappello a punta

Jasmine zucca maligna con lanternina e cappello della guinness

Le facce sono uscite proprio bene, soprattutto Jasy che è persino impressionante per noi, Alberto ha un nido “di ragni tra i capelli ed io con gonnone ampio e mantellone faccio proprio piangere…

L’appuntamento e’ alle 8:OO di sera con Giordi che ci guida per il Ghost Tour… ci aspetta davanti al campanile. E’ presto e andiamo sul ponte carlo per farci un po’ di foto… ma nessuno e’ vestito da Halloween… possibile? L’ho detto io che non hanno un’anima… nemmeno per le feste? Poverini, dobbiamo insegnargli noi come ci si agghinda per la notte delle streghe? Qualcuno ci fotografa, i turisti si divertono a frotte a farci le foto e c’è pure un fotografo professionista di una rivista che non dice. E noi ci spariamo le pose.

Comunque iniziamo il tour e siamo solo noi 3, e Giordi incomincia lo show in spagnolo. Lui e’ molto teatrale e crea molta suggestione.

Incominciamo a passare tra le viuzze che non sono solite al turismo, e ci mostra il portone con gli orsi d’oro, ovvero un portone di marmo che quando fai la foto e soltanto con la foto, escono due figure di orsi dorati (un ocra piu’ scuro). Poi andando avanti ci spiega che Praga e’ costruita ora su un livello piu’ alto di mille anni fa, difatti davanti ad un ristorante ci mostra una finestrella di vetro sul pavimento che mostra i vecchi sotterranei del livello inferiore, la gente dentro il ristorante vedendoci travestivi da mostri gli si blocca la digestione! Sorry!

Una chicca: la chiesa di san Giacomo con la manina del morto appesa! Che schifo! Adesso la chiesa e’ chiusa ma ci raccomanda di andare il giorno dopo a vederla. La storia narra che un ladro voleva rubare i gioielli alla statua della madonna. La statua risentita gli prende il braccio in una morsa tale da non riuscire a liberarsi. Il ladro terrorizzato si mette ad urlare richiamando il parroco che vedendo la scena chiama il macellaio per tagliarli il braccio (non osavano toccare una statua miracolosa) e appena tagliato il braccio la statua molla la presa! Il braccino caduto è stato appeso in chiesa in ricordo della sacralità delle cose altrui (difatti il giorno dopo andano in chiesa vediamo una cosa rinsecchita appesa dietro il portone, pare un ramoscello: macabro!). Giordi ci dice di fare delle foto alla chiesa esterna nel buio… click, click, click….. e poi ci dice di analizzare la foto: vedete queste palline bianche ? sono i Horbe! Entita’ di energia delle anime morte! Ci sono davvero… aiuto! Ma quanti ghost ci sono a Praga?

Andiamo avanti e sul fianco di una casa c’è una specie di pulpito tutto decorato con simboli gotici e dei gargoilles e racconta qualcosa in spagnolo che non afferro…. Altri palazzi hanno angeli e diavoli sui palazzi come protezione contro le forze del male. Oppure portoni super rinforzati per chiudere fuori le tenebre al calar del sole. C’erano anche le faide tra famiglie che si lanciavano i malocchi a dirimpetto della strada.… altra curiosita’: una statua senza corpo con il mantello… ci dice di metterci in posa per una foto. Nella foto sembra che dentro il mantello ci sia la faccia di un demone!

Ci racconta siempre in espagnol di esecuzionis donde sul ponte de san Carlos hanno appesos 10 cavesas per mesis in modos che gli altri aggressoris vedessero quantos erano spietatis… (questo non l’ho capita bene)… poi l’horologios del la plaza su un latos segna siempre le 5:20 in memorias di 27 condannatos a las muerte, donde sul pavimento estan 27 estrellas in memorias… (nemmeno questa l’ho afferrata bene).

Beh, questo giro e’ stato veramente spooky e ne valeva la pena! Giordi poi con il suo fare da inquisizione spagnola e occhi chiari sgranati incuteva suggestione e faceva scherzetti a Jasy dietro gli angoli e facendo booo! E lei cacciava fuori i suoi urletti striduli!

Alla fine Giordi ci regala un tour anche nelle Catacombe facendoci aggregare ad un altro tour in inglese dove una ragazza inglese magra e vestita di nero con cilindro alla Jack Skeleton ci racconta storie vere sui boia di Praga… questi fanno venire la pelle d’oca perché vermente esistiti!

Entriamo nell’orologio di Praga… c’è una saletta e in parte una porticina dove scendiamo nei sotterranei! Noi non abbiamo la lanternina, e io inciampo nel mio mantellone da strega, un giapponese carino mi indica la strada con la luce del cellulare J. Siamo nella Chamber of torture dove i condannati venivano lasciati per giorni sotto la torre a morire di fame, la gente lanciava croste di pane per vederli azzuffare l’uno contro l’altro per divertimento!

Jasy e Alberto fanno da tappezzeria. Io capisco quasi tutto delle storie e mi intriga tantissimo:

“Una volta fare il boia era una professione, nessuno voleva essere boia ed era una cosa ereditaria. I boia mangiavano e dormivano insieme alla famiglia nelle camere delle catacombe. Potevano vedere solo altra gente dello stesso mestiere ed erano isolati dagli altri cittadini. Nessuno doveva avere a che fare con loro e tantomeno toccarli (portava sfiga).

Tanto tempo fa c’era un giovane di nome Jan, che studiava medicina che si innamoro’ di una bella ragazza di nome Dorothea, che pero’ era promessa ad un nobile uomo vecchio. Era incinta di Jan e diede alla luce un pargoletto che pero’ mori’. Casualmente dopo 3 giorni mori’ anche il marito e la gente la accuso’ di stregoneria e fu condannata a morte.

Jan per aiutarla promise di diventare boia (era un posto di lavoro scarso di manodopera) ed invece la libero’ e fuggirono nel labirinto dei sotterranei. Ma i cani li scovarono e murarono viva la bella Dorothea. Jan dovette assistere ai suoi urli e lamenti finche’ mori’. Jan non aveva altra scelta che diventare Boia. Era il piu’ clemente dei boia e sapeva dove recidere le teste arrecando meno dolore possibile alle vittime. Dovette persino uccidere una suo amico medico.”

Sono le 11:00 di sera, bellissimo modo per passare Halloween, peccato che nessuno qui lo sente come noi… ma forse hanno già avuto a che fare con troppi fantasmi del passato.

Andiamo verso il nostro appartmente de lux e camminiamo per le vie semi deserte, pulite e lastricate. Albi davanti con il mantellone silenzioso ci guida… Sul marciapiede c’è il mosaico di un Golem… e già, siamo nel nostro quartiere ebraico. Ma questa e’ un’altra storia.

1 novembre 2010 lunedi OGNISSANTI (tour ghetto ebraico)

Di buon’ora faccio un saltino al teschino per comperare la colazione. Ci godiamo le coccole del caffe’ e donuts fino alle 10.20 ed usciamo. Oggi vogliamo vedere il quartiere ebraico con guida ma inizia alle 13:30. Lungo la Maiselova vediamo la signora con õCampanellino che pulisce una sinagoga…. all in the family!

Facciamo un giro nella citta’ dei turisti (non dei praghesi) per vedere la vivo la “manina rampognèta” e poi ancora sullo spendido ponte Carlo, pieno di vità e musica! Passiamo di nuovo per la piazza per un saluto e a casa per una succulenta crème de pisellì…

Pronti alle 13:30 per il giro nel piu’ bel museo ebraico all’aperto!

5 SINAGOGHE – VECCHIO CIMITERO EBRAICO – CASA DELLE CERIMONIE

La guida, un vecchio signore di Praga con un grembiule carta da zucchero datato, come un vecchio bidello. Si chiama Joseph e ha imparato l’italiano in modo autodidatta! Incredibile. Comunque ci siamo solo noi nel tour: fantastico (sempre fortunelli).

Sinagoga Maiselova, un museo che conserva antiche atorah, e libri e tendaggi… questa sinagoga salvata dalla seconda guerra mondiale perché Hitler voelva farla diventare un Museo della razza estinta, orribile! Il ricco ebreo Maisel, da cui prende il nome la via, conservo’ l’edificio per contenere tutte le cose sacre ebree.

Sinagoga Pinaskona – Memoriale. Un memoriale dove tutte le pareti sono coperte da nomi degli ebrei di Praga morti nei campi di concentramento con annesso una esposizione di disegni di bambini chiusi nei lager. Mi sono commossa…

Cimitero antico ebraico (quello di cui si vedono le tombe dalle scale interne del “nostro” appartamento) passeggiata tra le tombe vecchie e storte dal tempo. Gli ebrei non possono essere rimossi dalle tombe per far posto ad altre. Devono essere posti uno sopra l’altro. Le piante con le radici poi le smuovono, ma devono rimanere così. Come memoria si mettono dei sassolini sulla lapide al posto dei fiori. Ci racconta del rabbino Lowe che da solo si era creato un servo con il fango. Questo pero’ è scappato e gira ancora nella soffitta della sinagoga di fronte. La sinagoga che si vede dalle nostre finestre!! Si dice che si sentano ancora i rumori del golem…

Casa delle cerimoie dove si portano i morti (tipo casa del commiato) e c’è l’esposizione di quadri, preghiere e utensili che usavano i “beccamòrcc” per agghindare le salme.

Sinagoga Starnova, si puo’ vedere solo da fuori perché è attiva (solo per jewish)

Sinagoga Spagnola in stile moresco, è quella che sembra meno jewish delle altre. Molto bella e ben conservata. Fuori c’è un monumento a Kafka. Kafka era ebreo ed è nato proprio nella nostra via Maiselova! Ma non mi è mai piaciuto lo scrivere inquieto e mentalmente caotico di Kafka.

Qui Joseph ci saluta, mancia e via…. Siamo un po’ sfiniti ma soddisfatti. Molto bello e istruttivo. Adesso abbiamo un quadro completo di tutti i jewish del mondo (London, Venezia, Praha) e adesso basta! Pero’ sono un popolo affascinante, con tradizioni e attaccamenti famigliari e religiosi Forti. Non come noi che ognuno pensa al proprio orticello infischiandosi degli altri e di quello che accade intorno.

Basta Piselli ora vogliamo qualcosa di piu’ fognoso: Mc donald. Ultimi giri per negozi nella Venceslao… abbiamo già visto tutto di Praga. A casa a fare la valigia, stanotte si parte.

2 novembre 2010 martedi

Levataccia alle 3:00 ultima colazione, alle 3:45 in strada. Non c’è in giro nemmeno un’anima. L’atmosfera è bella, case d’epoca, sinagoga e le luci al neon gialle fanno diventare irrealistiche le foto (con l’immancabile Albi che fuma).

Il nostro palazzo ha lo spigolo arrotondato, difatti era anche sulle cartoline e sui poster.

Finalmente arriva la navetta, che in pochi minuti ci porta all’aeroporto. Decollera’ alle 6. (veramente la Ryanair ci ha anticipato di due ore il volo)

Bye bye Praga, ci mancheranno i piatti quadrati, il teschino sempre aperto, la finestra ampia e bianca, i jewish, i salumi wurstel, Campanellino, la temperatura caraibica dell’appartamento, i cavalli in piazza, il Dlin Dlin del morto, le donuts di Jasy e i panini collosi a rosetta tedeschi, la chiesa di Tyn, la crema di piselli, ma KokoČka viene con noi!

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HALLOWEEN IN PRAGA



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