praga 5

Nella primavera del 2007, decidiamo che la nostra prossima tappa per visitare l’Europa, si chiama PRAGA (Rep.Ceca). I preparativi per la settimana di visita in quella stupenda città, sono lunghi e complicati, ma molto interessanti e divertenti. Dopo più di un mese di ricerche, siamo riusciti ad ottenere tutto ciò che ci interessava, per...
Scritto da: uccio2006
praga 5
Partenza il: 25/04/2007
Ritorno il: 01/05/2007
Viaggiatori: in gruppo
Spesa: 500 €
Nella primavera del 2007, decidiamo che la nostra prossima tappa per visitare l’Europa, si chiama PRAGA (Rep.Ceca).

I preparativi per la settimana di visita in quella stupenda città, sono lunghi e complicati, ma molto interessanti e divertenti.

Dopo più di un mese di ricerche, siamo riusciti ad ottenere tutto ciò che ci interessava, per arrivare a Praga nel modo più organizzato possibile…Cartine della città dettagliate, prenotazione dell’hotel, mappa della metropolitana, orario dei pullman, informazioni sui posti caratteristici e i ristoranti migliori della città e atlante geografico stradale dettagliatissimo (purtroppo non avevamo il navigatore).

IL VIAGGIO 25-04-2007 ore 00.30 E’ arrivato il giorno,tanto atteso, della partenza.

La comitiva è composta da 4 persone, io, la mia ragazza e una coppia di nostri amici…Carichiamo i bagagli e via…Direzione Praga… Tutti consapevoli che la strada sarà lunga.

Le prime ore di viaggio passano tra una chiacchierata, qualche sosta all’auto-grill e una dormita in macchina durante il turno di riposo dalla guida…

Alle prime ore del mattino arriviamo sull’autostrada del Brennero ed ecco che ad attenderci c’è (come previsto) la coda di macchine e camion che si dirige verso il confine Italia-Austria.

A questo punto, decidiamo che la cosa più giusta da fare è uno stop al grill per una buona colazione e un po’ di pausa…D’altra parte siamo in ferie e non abbiamo fretta…

Scesi dalla vettura, constatiamo che la temperatura esterna non è delle più calde, dunque, muniti di maglia ci dirigiamo verso il bancone del grill…Cappuccino, cornetto (da buoni italiani), sosta in bagno e dulce sin fundo (per chi fuma) una sigaretta.

Dopo circa ½ ora ci rimettiamo in marcia alla volta della nostra meta.

Verso le 10 del mattino siamo già in Austria, inutile dire che il paesaggio che ci accompagna è bellissimo…Montagne altissime con creste piene di neve che ci fanno da sfondo e un tenero sole primaverile che ci riscalda…

Sono circa 10 ore che viaggiamo, la stanchezza si sta facendo un po’ sentire, ma niente paura, un caffé e le pile sono nuovamente cariche.

Qualche ora dopo entriamo in repubblica Ceca…Sentiamo il nostro stomaco che chiede del cibo, ed allora ci fermiamo in un auto-grill per rifocillarci…Il cibo è pessimo e io decido (malauguratamente) di prendere una bistecca e un po’ di crema di verdure, ma la ragazza che serviva i piatti ebbe la straordinaria idea di versare la crema sulla carne, ciò che si era creato nel piatto fu qualcosa di vomitevole…

Vista la prima esperienza del cibo Ceco, pensai che se tutto il mangiare fosse stato così orribile e disgustoso avremmo fatto la fame per la settimana seguente…Ma avrò modo di ricredermi! Tolta l’incombenza della fame, ripartiamo per Praga, ma prima diamo uno sguardo all’atlante geografico strasale, per capire quale era lo svincolo autostradale esatto da prendere, onde evitare di sbagliare strada.

Verso le ore 15 entriamo a Praga…Ci sembra di sognare, eravamo arrivati…Ora non restava altro che trovare l’hotel. La cosa risulterà molto più difficile di quello che si poteva pensare…Ma andiamo con ordine…

Entriamo nell’autostrada di Praga e cerchiamo l’uscita che viamichelin ci ha indicato per andare alla nostra meta, purtroppo quell’uscita non siamo riusciti a trovarla e da quel momento inizia la nostra “caccia al tesoro”…Le nostre idee su dove andare, dove girare e come uscire dall’intricato diramarsi della strada, sono molteplici e un continuo vociare di: “gira di qua…No passa di la…Io andrei dritto…Io invece tornerei indietro…Secondo me è a destra…Svolta a sinistra…Ecc. Ecc.”.

Alla fine (e non si sa come) ci ritroviamo in città…Non è proprio la cosa giusta, perché il nostro hotel era in periferia… Causa la stanchezza, il caldo di cui Praga era investita in quei giorni e lo stress accumulato per non trovare la strada giusta, stava salendo un po’ di nervosismo, alchè il mio amico decide che da ora in poi alla guida passo io (decisione insindacabile) e fa sosta in una stazione per il rifornimento di carburante e mi cede (con aria soddisfatta) il posto di guida…A quel punto succede una cosa che ha del surreale…Si avvicina a noi il ragazzo che lavora in quella pompa di benzina, con in mano una cartina di Praga e zone limitrofe, la “sbatte” sul cofano della macchina (aveva capito che aravamo stranieri e che ci eravamo persi) e con un inglese maccheronico con contorno di francese e “aramaico antico” ci chiede dove eravamo diretti, ci indica la strada da fare e tutto felice svanisce nel nulla…Rimango allibito dalla cortesia di quel ragazzo che senza chiedergli nulla si è prodigato per darci una mano e penso: “che ospitalità!!”.

Ma torniamo a noi…Cogliamo l’occasione di fare il pieno e poi ripartiamo con il sottoscritto alla guida.

Siamo tutti più sereni, perché crediamo che dopo le informazioni ricevute, sia più facile trovare l’hotel…Ma non fu così…

Riprendiamo la tangenziale e proseguiamo dritto per qualche Km, poi dopo circa 10 minuti, faccio la domanda che ci mette nuovamente in crisi: “da che parte devo svoltare?” e a quel punto scende il gelo…E si ricomincia…A destra, no a sinistra, ma vi sbagliate il benzinaio ha detto di andare dritto…Ecco (come supponevo) eravamo punto e a capo…(ma chi me lo ha fatto fare!!).

Ma la cosa non ci scoraggia come prima, anzi tra un parere e l’altro riusciamo a raggiungere l’uscita che ci serviva e che non avevamo trovato prima, la prendo e proseguo su quella strada sino a quando attorno a noi il paesaggio cambia, ci dirigiamo verso la periferia, qui a farci da cornice non ci sono più le case e le tangenziali, ma solo distese di campi…Forse un po’ troppi campi…Ecco ci siamo nuovamente persi…

Continuiamo per una buona ½ ora e poi decidiamo di chiedere informazioni a qualcuno.

Strada facendo incrociamo un furgone con a bordo 3 persone (energumeni da 100 kg l’uno) e chiediamo a loro se sanno dov’è l’hotel.

Ovviamente anche qui in modo molto “tribale” ci indicano una strada, noi ringraziamo e mentre ci cingiamo verso la nostra vettura, alziamo lo sguardo e notiamo che in distanza c’era un hotel, a quel punto la mia ragazza con voce gioiosa e decisa dice le parole magiche: “è il nostro hotel, lo riconosco” (fortunatamente era piuttosto colorato e caratteristico e grazie a questo, facilmente riconoscibile, grazie anche alle foto scaricate da internet).

Tutti contenti, saliamo in macchina, metto in moto e prendo la strada che ci porterà direttamente a quello che diventerà per 5 notti la nostra casa.

Sono circa le ore 17 e il nostro lungo viaggio è terminato…Ora ci dirigiamo nelle stanze (accoglienti e confortanti), ci facciamo una bella doccia e un sano riposino sino all’ora di cena.

Ci incontriamo verso le 21 e ci dirigiamo presso qualche ristorante per fare cena, ma nostro malgrado, scopriamo che a Praga i ristoranti danno il mangiare sino alle 21 e poi chiudono le cucine…E ora come fare??? Allora cerchiamo qualche birreria aperta per rifocillarci, ma anche qui niente cibo…Semmai un birra (ottima tra l’altro)…Giriamo ancora un po’ nei paesetti attorno all’hotel e per puro caso capitiamo nell’unico posto dove davano ancora cena, il locale era bello e confortevole, quello che mi ha lasciato dubbioso era il nome del locale: PIZZERIA GROSSETO…(ma guarda il caso…Avevamo fatto 17 ore di viaggio, 1300 km circa per mangiare una pizza) ma non avevamo scelta…Entriamo e mangiamo…Il gusto è buono, sarà perché il cuoco aveva lavorato in Italia, o perché avevamo una fame ceca, ma comunque siamo andati via di li soddisfatti.

Si torna in hotel, la stanchezza si fa sentire, si arriva in camera e poi si crolla in un sonno pesante che ci farà riacquistare le forze per il giorno successivo, dove andremo alla scoperta di Praga. ALLA SCOPERTA DI PRAGA Per riuscire a visitare Praga nel modo migliore senza tralasciare nulla, decidiamo di attenerci all’itinerario che ci eravamo fatti durante i preparativi iniziali.

Tutto era stato studiato nei dettagli, anche con l’aiuto di una guida turistica (dettagliatissima) che spiegava ogni punto di rilievo della capitale Ceca nei minimi dettagli (anche questa scaricata dalla rete all’indirizzo www.Pragaconalberto.Com e rigorosamente in lingua italiana).

La guida suggerisce di visitare la città, suddividendola per settori (città vecchia, centro storico, quartiere ebraico ecc.) e noi seguiamo il consiglio…Risulterà un’ottima scelta.

Prima di arrivare alla metropolitana, dovevamo fare circa 30 minuti di pullman (gli orari e le indicazioni di dove erano le fermate del bus, ci furono date dall’hotel).

Il mezzo pubblico ci trasporta verso la prima fermata del metrò attraversando alcuni paesini bellissimi e ricchi di verde, dove il tempo sembra scorrere in modo diverso e molto più lentamente.

Arriviamo alla fermata, che rispondeva al nome di OPATOV (linea C) e iniziamo la nostra avventura verso la scoperta della capitale Ceka., non prima di aver fatto il nostro abbonamento settimanale ai mezzi pubblici, il quale comprendeva metrò, bus, funicolari e pullman (tutto a circa 7.5 euro).

IL CASTELLO DI PRAGA Quartiere MALA STRANA Scendiamo dal metrò alla fermata di MALOSTRANSKA e ci dirigiamo verso l’uscita.

Appena fuori, rimaniamo subito colpiti dalla piazzetta che fa da anticamera per l’ingresso in città…Una piazza non molto grande, costeggiata per tutto il perimetro da alberi e alcune statue, alle quali fanno da scudo le mura dei caseggiati che la circondano.

Al centro una fontana a geometria varia con zampilli di acqua all’interno.

Decidiamo che è ora di iniziare a fare delle foto, allora mando il mio fedele amico di ventura a trovare qualcuno che sia così cortese da immortalarci con una scatto tutti e 4 innanzi alla fontana…Lui si dirige verso un gruppo di ragazze (che latin-lover) e con il suo accento italo-calabrese (per nulla inglese) cerca di farsi capire e come per magia eccolo che torna parlando con la ragazza.

Io mi chiedo come sia possibile che stia parlando così tanto con con quella “giovine”, sapendo che non conosce una parola di inglese (come me)…Bè, la risposta è semplice…Lei era romana.

Fatta la foto, ci dirigiamo ai giardini reali , che sono in stile barocco, creati nel diciottesimo secolo e si trovano sulle pendici del castello. I giardini sono formati da terrazze su vari livelli e sono in stile italiano con molte decorazioni scultoree e pittoree.

Usciti dalla piazza, seguiamo la cartina e dopo circa 2 isolati ci troviamo alla base di ciò che cercavamo…Entriamo.

Per poter ammirare i giardini, dobbiamo salire un po’ di gradini (a dir la verità una bella rampa di scale), ci facciamo coraggio e iniziamo la “scalata”, durante la salita vediamo che inizia a delinearsi, sullo sfondo, la città. Attorno a noi il castello ci offre cose stupende da vedere, oggetti e statue che sono intrise di storia.

Siamo quasi in cima ed ecco che ci compare, con tutta la sua bellezza e la sua maestosità, PRAGA…Bellissima, enorme,con il suo fiume (la moldava) che la taglia in due e la abbraccia con le sue acque, sembra di vedere un gigante che dorme calmo, consapevole di essersi meritato il suo riposo, dopo una lunga storia ricca di vicissitudini e gioie.

Cogliamo l’occasione per scattare qualche foto, anche perché sotto di noi, ora, si notano benissimo in tutta la loro bellezza i giardini reali…Tanti gradini, ma ne è valsa la pena.

Proseguiamo e dopo qualche minuto arriviamo al capo-linea della nostra”scalata”, oltrepassiamo la soglia che abbiamo innanzi e ci addentriamo per le vie del castello.

Qui possiamo notare un via vai di gente (per la maggior parte turisti) che si dirama in tutte le direzioni, i viali sono ricchi di negozi, che vendono souvenir di ogni tipo, ma anche di ristoranti. Percorriamo queste via e ad un certo punto si pone davanti a noi un ragazzo, che, con fare molto gentile, ci invita a mangiare nel ristorante che si pone alle sue spalle e ci offre anche dei buoni sconto.

Ascoltiamo con cura e gentilezza ciò che ci dice, prendiamo i buoni sconto, e gli promettiamo di tornare più tardi per il pranzo,dopodichè proseguiamo la visita delle vie del castello, entriamo in qualche negozio, facciamo qualche foto ricordo, compriamo qualche souvenir, constatiamo che la pulizia la fa da padrone.

Ma ora è tempo di rifocillarci un po’ e ci dirigiamo verso il ristorante (citato antecedentemente), arrivati la davanti, il ragazzo con cui avevamo parlato prima, ci riconosce e contentissimo per il nostro ritorno ci fa accomodare all’interno del ristorante, che risulta essere confortevole e molto ben arredato, con quadri che ritraggono Praga e le sue meraviglie.

Dopo qualche minuto la cameriera ci porta il menù e prende le ordinazioni.

Aspettiamo circa un quarto d’ora e poi arriva il pranzo così suddiviso: – n°2 crene di asparagi – n°2 creme di porri – n°4 dolci della casa …… ovviamente tutto ottimo.

Posso dire di avere mangiato la più buona crema d’asparagi mai assaggiata sino a quel momento.

Una volta rifocillati, chiediamo il conto (ucet in lingua ceka) e ci dirigiamo all’uscita, percorriamo ancora le ultime stradine che prima avevamo tralasciato e poi proseguiamo verso il quartiere MALA STRANA.

Strada facendo giungiamo in una piazza ornata nel suo perimetro da cattedrali, chiese e monumenti giganteschi (balza subito all’occhio una facciata completamente di colore rosso), ma la nostra attenzione è catturata da un’enorme chiesa (St. Nicholas)…È maestosa, le sue guglie puntano il cielo e si innalzano in tutta la loro leggerezza e forza, i gargoils sono sparsi per ogni angolo a più di 3 metri da terra, come per proteggerla da attacchi esterni…Decidiamo di entrare e visitarla (risulterà una scelta azzeccata).

Spinti dalla voglia di vedere il suo interno, varchiamo la soglia d’ingresso, e subito mi colpisce la sua solenne grandezza, le sue navate enormi suddivise da colonne imponenti che ne regalano bellezza e solidità (senza dubbio lo stile è gotico), le vetrate sono numerose e variopinte , con raffigurazioni di santi intenti alla preghiera (qui la religione è ortodossa).

Come detto le navate sono lunghissime e sembrano non avere mai fine.

Cominciamo a percorrere la chiesa in tutto il suo perimetro interno, dove si notano statue in pietra a grandezza naturale, rappresentanti santi e sacerdoti, ad un certo punto veniamo attirati da una leggera coda di persone che si ammassa vicino ad una porta. Spinti dalla curiosità, ci mettiamo dietro a tutti e attendiamo il nostro turno…Dopo qualche minuto, tocca a noi oltrepassare la porta e ci rendiamo conto che alla fine di quei pochi gradini da scendere, ci sono le tombe reali…Visitiamo il luogo, che presenta alcuni affreschi (rappresentanti il re e la regina), alcuni manufatti ed ovviamente i sarcofaghi dove riposano le spoglie dei coniugi reali..

Prima di dirigerci verso l’esterno, decidiamo di affrontare ancora un ultimo ostacolo che si poneva davanti a noi…Percorrere gli oltre 600 gradini che si inerpicavano a chiocciola attorno ad una colonna portante, dove in cima si poteva ammirare la città dall’alto.

Ci armiamo di buona volontà e partiamo.

Notiamo subito che il difficile non sono i 600 e più gradini da fare, ma è la larghezza della scala (non più di 80 cm) e che la gente da li scendeva e saliva…Circa 15 minuti dopo siamo in cima, esausti ma soddisfatti…

Ammiriamo lo straordinario paesaggio che ci si para davanti agli occhi e ne approfit-tiamo per riposarci e prendere fiato.

Recuperate le energie, ripercorriamo i gradini al contrario e andiamo verso l’esterno.

Ci addentriamo verso MALA STRANA, facciamo visita ad un negozio di burattini, uno di artigianato, uno di prodotti tipici e in fine ci fermiamo in un locale caratteristico di Praga, dove decidiamo di fermarci per cenare.

Qui facciamo conoscenza con un signore del luogo, che ci racconta un po’ la storia della città e ci consiglia un paio di prendere la carne, perché in questo locale la cucinano in modo delizioso.

Ovviamente seguiamo i suoi consigli, anche supportati dalla guida turistica che ci portavamo sempre dietro…Dunque scegliamo la nostra cena: – 2 piatti di pecene veprove koleno, obloha orcice ( ginocchio di maiale con senape) – 1 piatto di pecene kachna houskovy knedliki, bile a bervene zeli ( anatra al forno con crauti bianchi e rossi).

– 1 piatto di gulas (gulasc).

– 4 birre bionde praghesi.

Ovviamente rimaniamo soddisfatti.

Sazi del pasto, ci dirigiamo verso il ponte pedonale sulla Moldava.

PONTE CARLO Il ponte (che ha origini gotiche medievali) è costeggiato ai lati da statue bellissime risalenti al 1600 d.C. (dunque più recenti del ponte stesso), raffiguranti cavalieri,santi e angeli, che danno un tocco di mistico e mitologico al luogo, dando l’impressione di tornare indietro nel tempo. Siamo riusciti a terminare la prima giornata riuscendo a visitare ciò che vole-vamo…Ora non ci rimane altro che affrontare la seconda tappa.

LA CITTA’ NUOVA Usciamo dal metrò ( uscita KARLOVO NAMESTI ) carichi di energia e di curiosità, prendiamo la cartina e cerchiamo di orientarci ed in fine ci dirigiamo per le vie del centro.

Qui è un continuo pullulare di gente di ogni nazione, le lingue si mescolano e si fondono in un continuo vociare, la gente si dirama in ogni angolo e le vie sono affollate, ma non caotiche…Da questo si può comprendere che Praga è una delle città con più turisti di passaggio ogni anno.

Muniti del nostro zaino, che contiene un paio di maglie, una bottiglia d’acqua e la nostra guida della città, ci addentriamo per le vie.

Qui è tutto colorato, le strade sono completamente lastricate con il pavè e ovviamente (come il 70% di PRAGA) è tutta zona pedonale.

A destra e a sinistra ci sono negozi di ogni tipo e genere, si passa dalle tavole calde, alle gioiellerie ai manufatti in legno nel giro di pochi metri, e noi ne visitiamo per la maggior parte, accompagnati dalla nostra euforia.

Dopo qualche centinaio di metri, fa capolino in lontananza una struttura imponente, con guglie altissime e una base solidissima in mattoni, non so dire quanto possa essere alta di preciso, ma di sicuro non meno di 30 metri.

Quella costruzione ci attrae e subito ci dirigiamo verso di lei.

Strada facendo notiamo le attrazioni che la città fornisce ai turisti, si notano macchine stile dumbaghy con sopra il prezziario per fare un giro in città, carrozze trainate da cavalli per il trasporto degli stessi turisti nelle vie del centro, orchestrine composta da circa 8-10 elementi che ai piedi di fontane (Praga ne è piena) o monumenti suonano valzer e jezz per intrattenere la gente nelle strade e nelle piazze.

Proseguiamo verso quella costruzione che tanto ci ha colpiti proseguendo la via che avevamo imboccato, al termine di questa strada ci ritroviamo in una piazza enorme (la piazza centrale), dove la gente è tutta col naso verso l’alto.

Dopo poco capiamo il perché…Eravamo nella piazza dell’orologio astronomico di Praga dove al cambio dell’ora, l’orologio (scusate il gioco di parole) che era piazzato su una delle torri che costituivano la struttura vista da noi in lontananza (una chiesa), avvenivano dei cambiamenti astronomici indicati dal meccanismo di cui era composto.

Erano le 11, dunque assistiamo all’vento del cambio dell’ora…In quel minuto, tutta la piazza si ferma col naso all’insù ad ammirare lo spettacolo, poi come per incanto dopo circa 60 secondi tutto torna normale e la gente continua ognuna verso il proprio itinerario…Ovvio che era anche nei nostri piani.

Facciamo un giro attorno alla piazza, dove si notano ristoranti, bar, negozi ornati di qua e di la da statue bellissime, allora decidiamo di fermarci in un ristorante per ricaricare le pile e riempire lo stomaco.

Oggi decidiamo che il nostro pranzo sarà leggero, dunque optiamo per prendere sole zuppe (di gusti diversi) e alla fine il mio amico ha una delle sue idee brillanti…Decide di assaggiare il caffè di Praga…Pessima idea…La reazione di quel caffè è stata una fuga in bagno con arrivo al foto-finish…MAI PRENDERE IL CAFFE’ FUORI DAI CONFINI ITALIANI…Mi sa che ora lo ha imparato.

Prima di uscire, diamo uno sguardo alla cartina e alla guida turistica per sapere dove dirigerci e cosa ancora c’era da vedere nella giornata…Dopo circa una decina di minuti arriviamo alla conclusione che le nostre prossime tappe saranno 2: -Finire la visita del centro città -Visita al parco di Praga Paghiamo e rifocillati ci dirigiamo completare il nostro programma turistico.

I monumenti e le costruzione che vediamo strada facendo, hanno dell’incredibile, sono enormi e maestosi, sembra quasi che siano stati costruiti per controllare e difendere la città…Io mi sento un insetto al loro cospetto…Tutto quello che vedo mi lascia stupefatto da ciò che l’uomo è riuscito a costruire e che sembra avere vita infinita.

Proseguiamo e strada facendo visitiamo il teatro nazionale, il parco botanico e la chiesa di NARODI.

Sono già le e la nostra visita al centro città e alla parte nuova di Praga termina qui. Siamo davanti all’ingresso del metrò ( NAM. MIRU linea A) che ci porterà ad ovest della città (fermata SMICHOV SKE NADRAZI linea B ), dove con l’aiuto di un tram ( la fermata risulta subito fuori dal metrò ) e di una funicolare arriviamo al parco PETRIN.

I mezzi pubblici di Praga sono efficientissimi, con il biglietto della metropolitana si può utilizzare tutto (pullman, tram e funicolare).

L’utilizzo di una funicolare significa che il parco è nel punto più alto della città.

Giunti in cima, notiamo che il parco è veramente enorme.

Qui regna la calma e la tranquillità, la gente passeggia tra i vari prati adornati di ogni specie di fiori che offrono all’ambiente un profumo buonissimo, alcuni ragazzi sono seduti nelle panchine e strimpellano qualche nota con la chitarra.

Ciò che ci circonda mi rilassa parecchio, dunque decido di fermarmi su una panchina per assaporare quel momento …L’idea risulta ottima, perché tutti mi seguono…Colgo l’occasione anche per fare un riposino.

Recuperate le energie, iniziamo la visita.

Strada facendo troviamo una chiesa (con tanto di funzione religiosa in atto), una torre in ferro alta circa una ventina di metri (che ricorda tanto la tour Eiffel), e una costruzione con delle attrazioni all’interno (un gioco di specchi e qualche dipinto).

Visitiamo l’ultima parte del parco e poi ci dirigiamo nuovamente verso la funicolare, è arrivata l’ora di fare cena e decidiamo che la cosa migliore da fare e quella di mangiare in un localino tipico di Praga (indicato dalla guida), che si trova in centro e di cui abbiamo l’indirizzo esatto…Non ci rimane che tornare nella piazza centrale e cercare questa viuzza.

La ricerca è abbastanza complicata, la via è proprio nascosta, ma con cocciutaggine e grazie alla mappa dettagliata della città, la troviamo.

La via risulta stretta e non molto lunga (circa un centinaio di metri) e piuttosto nascosta.

Ci addentriamo e cerchiamo il locale che ha come numero civico il 6, dopo circa una ventina di metri lo troviamo e senza che nessuno lo notasse esce di soppiatto un ragazzo che ci invita ad entrare, ci fa sedere e ci porta immediatamente un menù.

Siamo stati completamente presi alla sprovvista! Il locale è piccolino, ma carino e confortevole, ma c’è qualcosa che non ci torna…Nella guida, il locale veniva descritto come ampio e spazioso con tavoli lunghi da circa 12 persone, mentre noi siamo in un luogo diametralmente opposto…Allora ricontrolliamo le pagine della guida e ci accorgiamo che il numero civico è il 9 e non il 6! Cosa fare???…Calma e gesso…

Vista la situazione (onde risultare maleducati) decidiamo di prendere 4 birre, le beviamo alla velocità della luce e poi con aria “innocente”ci dirigiamo al nuovo locale.

Eccoci qui (finalmente!)…Il ristorante è proprio come descritto (ampio, accogliente e caratteristico).

Decido (accompagnato dal mio amico) di seguire le informazioni della guida turistica… Grande soddisfazione mi accorgo di aver fatto la cosa giusta.

Dopo circa una ventina di minuti mi arriva sul piatto uno stinco di maiale di circa ½ Kg (delizioso) con crema di funghi contorno di verdure (il nome del piatto è veprove maso, houskovy, knedliky, zeli) e una birra da 1 litro (un po’ gasata per i miei gusti, ma buona)…Tutto al modico prezzo di 8 euro.

La cena è stata fantastica e l’amaro (il Becherovka ) è d’obbligo, decido di prenderlo e poi usciamo dal locale…Sono stanco ma soddisfatto, sia della giornata che della cena…È ora di tornare all’hotel per riposarci.

Domani ci aspetta il quartiere ebraico.

IL QUARTIERE EBRAICO Eccoci giunti a Sabato e ci dirigiamo al quartiere ebraico (MUSTEK è la fermata del metrò) per la nostra visita quotidiana.

Purtroppo ad attenderci una brutta scoperta…Tutte le sinagoghe e i vari monumenti riguardanti la storia degli ebrei di Praga (e dunque anche della seconda guerra mondiale), sono chiuse…Ricordiamo poco dopo che il Sabato è il giorno di riposo per la religione ebrea.

Amareggiati dal fatto, ci spostiamo nel centro del quartiere, dove notiamo che la via è costellata di negozi sfarzosissimi e i prezzi (al contrario del resto della città) sono alle stelle.

Viriamo per un’altra meta e ci incamminiamo per le vie di Praga alla con destinazione le rive del fiume (la MOLDAVA).

Procedendo nel nostro percorso, sostiamo per una foto di rito con la statua innalzata nel ricordo dello scrittore Kafka e poi giungiamo dopo qualche decina di minuti selle rive della Moldava.

Qui ci rifocilliamo e nel primo pomeriggio facciamo una gita in battello sulle acque del fiume (circa 10 euro il prezzo per persona).

Una volta saliti, ci offrono un gelato, una birra e poi la guida comincia ad illustrarci le varie zone della città,non tralasciando la parte storica, dei vari bombardamenti avvenuti durante la grande guerra e i cambiamenti che il comunismo staliniano ha apportato alla città e alla gente, sia al suo arrivo sia alla sua caduta…Ovviamente ci sono stati raccontati anche fatti risalenti all’invasione russa del 1968.

Terminata la navigazione, facciamo ancora un giro per le vie della città, un salto a visitare una statua caratteristica di Praga…IL CAVALLO AL ROVESCIO (rappresentante il Principe Venceslao a cavallo ma visto dal punto di vista del cavallo)… E poi basta.

Per oggi le nostre visite terminano qui…Per un giorno decidiamo che il rientro anzi tempo servirà per ricaricarci le pile.

ULTIMO GIORNO A PRAGA Siamo giunti all’ultimo giorno in questa bellissima città.

Non ci rimane molto da visitare, dunque partiamo per il centro di Praga sul tardi e ci dirigiamo verso un locale tipico che la guida ci indica come uno delle birrerie più caratteristiche e belle della città… Novoměstský Pivovar Verso le 13 giungiamo in questo luogo (non facile da trovare).

Il posto è fantastico…

Prima di giungere alla sala dove viene servito il mangiare, si scende per una serie di scalini…Qui l’ambiente sembra cambiare…Il tempo sembra non scorrere mai. Il posto è carico di energia e di tranquillità…Dopo un corridoi di qualche metro giungiamo in un salone enorme, dove dei tavoli da 4/6/8 persone con tanto di panche che sembra che ci stiano attendendo.

La luce è un simile a quelle delle candele e rende tutto l’ambiente incantevole.

Ci sediamo, ordiniamo e dopo qualche minuto ci portano il cibo… ovviamente ottimo e abbondante come al solito (la nostra scelta ricade nuovamente nello stinco di maiale provato due giorni prima).

Consumiamo il pasto e prima di uscire ci facciamo un giro nel locale e scopriamo che ci sono altre sale (per lo più utilizzate come birreria).

Con lo stomaco pieno ci incamminiamo verso l’ultimo posto che non abbiamo ancora visitato: piazza VENCESLAO Prendiamo il metrò e dopo qualche fermata eccoci giunti (scalo a MUZEUM).

Davanti a noi prende forma il museo e teatro nazionale, una costruzione con due enormi scalinate laterali che permettono l’ingresso all’edificio, davanti ad esse una bellissima fontana che ne abbellisce e ne caratterizza la facciata e il luogo.

Facciamo un giro per la piazza che si trova li davanti e per tutta la via principale.

Qualcuno di noi propone di fare un giro anche dietro al teatro, dove si trova un parco con alberi altissimi e dei sentieri che portano verso l’interno…Purtroppo l’idea viene subito abortita…La gente che troviamo all’ingresso e sulle panchine era poco raccomandabile…Dunque torniamo immediatamente indietro.

Ci riposiamo ancora un po’ innanzi al monumento Venceslao e poi facciamo ritorno all’hotel.

Domani si riparte verso l’Italia, con tanto di sosta giornaliera a Monaco di Baviera.

Siamo contenti. PRAGA è fantastica.

INFO UTILI GUIDA TURISTICA PER LA CITTA’ DI PRAGA : www.Pragaconalberto.Com MAPPA CITTA’ DI PRAGA : www.Pragaguida.It HOTEL A PRAGA : www.Booking.Com , www.Venere.Com , CARTINA METROPOLITANA PRAGA: www.Pragaguida.It ORARIO BUS PRAGA E PAESI LIMITROFI: www.Pragaguida.It PERCORSO STRADALE DALL’ITALIA A PRAGA : www.Viamichelin.It



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche