Portogallo Tour 2005
Questo è il ‘diario di bordo’ del viaggio, trascritto con la speranza che possa essere, al di la di riferimenti e situazioni e ricordi specificamente personali, a volte utile per chi ha intenzione di intraprendere una simile avventura.
5-08-2005 Arriviamo in quattro a Lisbona con volo Alitalia in ritardo di quasi un’ora.
Noleggiamo la prima delle due auto prenotate in Italia tramite internet e partiamo subito per Sintra, dove abbiamo appuntamento in serata con il secondo gruppetto di tre persone.
Il paesino è molto carino, piccolo (si gira tranquillamente in mezza giornata) e abbastanza costoso, diciamo ai livelli di Milano, nostra città e di conseguenza nostro punto di riferimento.
Per un panino o un gelato o una bibita si spende quanto in Italia, e anche gli alberghi hanno prezzi alti soprattutto quelli centrali. Dopo un giro nei vicoletti colmi di negozi dove si vendono le tipiche ceramiche e svariate immagini di galli in ogni possibile variante (che scopriremo sono ovunque in ogni recondito luogo del Portogallo – ma già il nome lo suggerisce !), decidiamo di trovare una sistemazione presso qualche ‘affitta camere’, basandoci sull’elenco fornito dall’ente del turismo di Sintra. Troviamo una simpatica vecchietta che non capisce una mazza di inglese e di italiano a San Pedro, pochi chilometri da Sintra. Affittiamo 3 stanze pulite e ‘casalinghe’ per 7 persone a105 euro in tutto. Perfetto ! Nel pomeriggio, in attesa dell’altro gruppo, andiamo a Cabo da Roca, il punto più ad ovest di Europa, che dista circa mezz’oretta da Sintra.
Se vi piace scattare fotografie, questo è un posto da vedere, stupende le scogliere a strapiombo sull’oceano, e, verso il tramonto, la luce è ideale e molto romantica.
6-08-2005 Dopo un altro breve giretto per Sintra, ci spostiamo in macchina al castello dos Mouros.
I 3,5 euro richiesti credo siano ben spesi: se non soffrite di vertigini, si possono scattare stupende fotografie alla vallata di Sintra, e al vicino Palacio da Pena, che visitiamo in seguito.
La giornata è molto calda e si suda parecchio nello spostarsi su è giù per le mura del castello, l’unica nota dolente sono i moscerini che danno parecchio fastidio appena ci si toglie la maglietta.
Per il parco e il palazzo da Pena sono richiesti in tutto 6 euro: anche in questo caso penso sia assolutamente il caso di investire in tale spesa.
Gli interni del palazzo sono interessanti, anche se personalmente nel complesso tra le due strutture preferisco il castello dos Mouros. Nel pomeriggio ci spostiamo verso nord, direzione Leira passando da Peniche e sostando nei pressi del faro di Cabo Corvoeiro.
Come per Cabo da Roca, la vista è da cartolina, io faccio mezza dozzina di foto con la mia fedele digitale (ma sono un caso un po’ patologico). Da notare le strane pietre ammassate che sembrano stare in precario equilibrio ! Raggiungiamo stremati Alcobaca e pernottiamo nell’unica ‘Pensao’ disponibile con molto spirito di adattamento 7-08-2005 La colazione alla ‘Pensao’ è qualcosa di non descrivibile, dovete andarci e constatare personalmente, se ne avete il coraggio.
Alcobaca, escludendo il monastero di Santa Maria (dichiarato Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’UNESCO – in seguito PMU), mi sembra un paese un po’ triste ed incolore.
Visitiamo quindi il monastero e la chiesa annessa, sobria ed essenziale (in Portogallo i muri interni delle chiese difficilmente ospitano affreschi e dipinti a causa del clima umido e ventoso che li rovinerebbe in breve tempo) Lasciamo Alcobaca e ci dirigiamo a Batacha, dove c’è un monastero simile a quello di Alcobaca che ospita la famosissima ‘cappella impefetta’, da vedere assolutamente, forse uno dei monumenti più particolari ed emozionanti di tutto il nostro viaggio.
Dopo Batacha ci spostiamo a Fatima, che risulta molto meno caratteristica e coinvolgente del previsto.
Di sicuro Fatima rappresenta una tappa obbligata per le implicazioni religiose ad essa connesse, ma obiettivamente tutto il business di contorno risulta alquanto fastidioso.
La piazza della basilica, se si riesce ad isolare quanto detto in precedenza, è un luogo importante e si avverte comunque una armonia di fondo.
L’ultima tappa di oggi si trova a Tomar: il convento do Cristo, castello templare anch’esso dichiarato PMU.
La struttura è immensa e meriterebbe una visita condotta con assoluta calma e magari con una buona guida.
Noi purtroppo non abbiamo molto tempo a disposizione, ci affianchiamo ad un gruppo di italiani e ascoltiamo per quanto possibile la loro guida. Alcune informazioni ci risultano fondamentali per capire dettagli altrimenti trascurati. Giudizio globale estremamente positivo, da vedere ! Torniamo alla nostra ‘Pensao’ di Alcobaca e ceniamo a Nazarè, distante circa 20Km.
Nazarè di sera è molto movimentata, ci accoglie subito un gruppo di signore decise ad affittare delle camere, peccato che abbiamo già un posto dove dormire.
Ci sono moltissimi locali e bar e ristoranti. Unico neo è che l’inglese non sempre viene capito e a volte nei ristoranti si ha l’impressione di essere un po’ trascurati. Il servizio non è impeccabile, almeno per quanto riguarda l’esperienza avuta da noi.
8-08-2005 Finalmente lasciamo Alcobaca e puntiamo ancora a nord, direzione Coimbra Scopriamo con disappunto che l’autostrada praticamente deserta (come la maggior parte delle autostrade portoghesi a causa del prezzo elevato) A8 ad un certo punto finisce a Leira perché deve essere ancora completata e quindi dobbiamo proseguire tramite strada provinciale, molto più lenta e congestionata.
Prima di arrivare a Coimbra, ci fermiamo 15Km a sud nei pressi delle rovine e museo di Conimbriga.
Fa caldissimo e comunque a mio parere il sito archeologico (a pagamento) è da visitare solo se si è interessati all’argomento, altrimenti si può tranquillamente evitare.
Arrivando in città dal ponte di Santa Clara la prima impressione è ottima, il polo della vecchia università sembra in piena sintonia con il fiume Mondego che attraversa Coimbra.
Si respira un clima frizzante, giovane, energico.
Le facciate di alcuni palazzi si presentano nella loro decadenza un po’ nostalgica, e personalmente la cosa piace. E’ una città che merita indubbiamente di essere vista.
Da non perdere il polo universitario, la cattedrale del Sé, le piazze e le vie centrali. Fate un giretto di sera, se possibile.
Per la cena consigliamo il ristorante tipico ‘O SERENATA’ in via Rua da Sota, vicinissima alla stupenda piazza Largo da Portagem. Il rapporto qualità / prezzo è uno dei migliori del nostro viaggio.
La colazione è fantastica nel bar centrale, sempre in Largo da Portagem. I dolcetti ipercalorici portoghesi sono un vanto nazionale 9-08-2005 Lasciamo Coimbra, direzione Porto: il tragitto è breve utilizzando l’autostrada deserta.
Entriamo in città, direzione centro e troviamo posto in una pensione molto economica (37 euro la doppia con colazione) e pulita. Consigliata: Residencial Brasilia, Rua de Alvares Cabral. C’è anche la possibilità di un parcheggio privato (5 euro a macchina per notte) Inizia la visita a Porto: o si ama o si odia.
Alcuni di noi la odiano subito in modo epidermico: sembra sporca, trascurata, decadente.
A me invece piace in ogni caso, come i palazzi bohemien di Coimbra, ma è ovviamente un giudizio troppo soggettivo per essere affidabile. Saliamo sulla torre dos Clerigos dove si gode di una buona vista sulla città. Da ammirare i palazzi in Avenida dos Aliados La zona centrale Ribeira è classificata PMU, siamo quasi al tramonto, la luce è stupenda e io scatto le mie foto, altri amici si chiedono cosa ci sia di bello…I gusti non si discutono ovviamente, o si ama o si odia appunto. Sicuramente non è una città facile, soprattutto di notte e notiamo che la polizia presidia alcune zone vicino alla cattedrale del Sé.
La sera i locali e i ristoranti situati sulle due sponde del Douro sono il posto ideale per cenare e gustare un bicchiere di buon vino, Porto naturalmente. La Ribeira illuminata sembra ancora più bella.
10-08-2005 Ci dirigiamo verso Viana do Castelo, la città più a nord del nostro viaggio.
Siamo a ridosso dell’oceano, ma la spiaggia, complice il tempo nuvoloso e la nebbia, non ci attrae molto quindi optiamo per la visita al Templo do Sagrato Coracao de Jesus che si trova sul monte de Santa Luzia.
Salendo sulla torre si gode di una buona visuale. Viana è carina, pranziamo spendendo pochissimo e facciamo un giretto per la via principale. In tutto la visita non richiede più di un paio d’ore.
Il castello de Saotiago da Barra si può evitare tranquillamente perché non c’è nulla da vedere, mentre sembra interessante la nave ospedale Gil Eannes ormeggiata sul lungomare (noi purtroppo per mancanza di tempo non siamo riusciti a visitarla).
Ci spostiamo a Braga: stupenda. L’atmosfera ricorda Coimbra, altra città universitaria.
E’ assolutamente da vedere, e con calma.
L’interno della cattedrale del Sé, la più antica di tutto il Portogallo, ci lascia senza parole. E’ una sensazione irrazionale, ma forte, e colpisce più persone del nostro gruppo.
Gli immensi organi gemelli barocchi sono stupendi.
Passiamo da Placa da Repubblica ed entriamo nei giardini di Santa Barbara.
Se volete farvi fare delle belle foto ricordo con colori stupendi, beh questo è uno dei posti migliori di Braga Ci spostiamo in auto a est di Braga verso la basilica di Bom Jesus do Monte.
Da non perdere, soprattutto al tramonto, quando la luce calda illumina la straordinaria scalinata barocca, la Escadaria di Bom Jesus Notare i simbolismi dedicati ai 5 sensi e alle 3 virtù, così come le stazioni della via Crucis.
Tornando verso Porto ceniamo a Vila do Conde sul mare. Grigliata di pesce, vino e dolce a 16 euro a testa…Gran bel paese…
11-08-2005 In mattinata visitiamo una azienda produttrice di vino Porto, se ne trovano molte subito dopo il ponte D. Luis I, dalla parte opposta rispetto alla Ribeira.
La visita alle cantine è gratuita e si accompagna ad una libera degustazione di Porto bianco e rosso.
La guida in un inglese perfetto ci fornisce molte utili informazioni in merito al processo di produzione del vino. In cantina ci sono delle bottiglie datate 1840…Il prezzo ? altino…
Un po’ storti raggiungiamo Obidos. Paghiamo molto per l’autostrada, ma sono velocissime e il tempo guadagnato è notevole.
Obidos è un incantevole paesino medioevale: merita sicuramente una visita (veloce perché non è molto grande, anzi) Facciamo il giro delle mura del castello: le vie sono colme di negozietti colorati che vendono souvenir e oggetti di artigianato locale. Qualche foto e nuovamente in viaggio, direzione Evora.
Il viaggio è più lungo del previsto e arriviamo tardissimo.
Evora dall’auto sembra carina, con la sua parte storica circondata dalle mura medioevali, ma trovare un albergo sembra una impresa impossibile.
Per la prima volta ci ritroviamo alle 9 di sera senza un posto dove dormire, nelle altre città a confronto è stato uno scherzo trovare una sistemazione. Motivo ? boh…Sembra un posto un po’ snob, ma forse è solo un’impressione. Alla fine troviamo un albergo con 7 posti liberi, più costoso rispetto ai precedenti (63 euro la doppia).
12-08-2005 Visitiamo Evora: da non perdere il Templo Romano, specie di sera quando è illuminato.
Molto bella anche la cattedrale del Sé.
Il chiostro e il museo sono a pagamento, ma, come in altri casi, si può contrattare un prezzo forfetario se si è in gruppo come nel nostro caso.
Nel museo della cattedrale del Sé è conservato un reliquiario girevole contenente un frammento della Santa Croce.
Si può salire sul terrazzo della cattedrale.
Visitiamo la Igreja de Sao Francisco e soprattutto la spettacolare quanto bizzarra Capela dos ossos.
Assolutamente da vedere. Non penso sia macabra, anzi credo dia un significato spirituale. Sicuramente è molto particolare ! Notare la scritta all’ingresso ! Lasciamo Evora e puntiamo verso Albufeira, nell’Algarve.
Ci fermiamo a 5 Km da Evora per visitare il complesso neolitico del Cromeleque dos Almendres: un caldo assurdo. Giudizio discreto.
L’autostrada percorre il ‘nulla’ assoluto…Chilometri e chilometri di dolce arida pianura senza traccia di case o costruzioni.
Arriviamo ad Albufeira ed il contrasto è notevole. Sembra di essere tornati nella vecchia cara Italia durante l’ora di punta: parcheggiare è un casino e trovare una sistemazione impossibile, tutto completo.
Alla fine ci sistemiamo in una casetta di campagna appena fuori Albufeira, a Galè 13-08-2005 Lasciamo la casetta di campagna in modo diciamo imprevedibile (per usare un eufemismo) e troviamo finalmente un appartamento per 7 in pieno centro di Albufeira gestito da un personaggio francese a metà tra il comico e il mafioso. Comunque la sistemazione è perfetta, il costo anche (25 euro a testa al giorno rigorosamente in nero) e quindi ci dedichiamo alla spiaggia, meritata dopo giorni e giorni di tour incessante.
La spiaggia ad Albufeira è molto grande, e neanche esageratamente affollata, secondo gli standard italiani. Ceniamo in paese: c’è molto turismo, molti inglesi, soprattutto nei locali dello ‘strip’.Alcune ragazze sono notevoli :-pp 14-08-2005 Andiamo alla spiaggia di Marinha e di S.Rafael che si trovano a pochi chilometri da Albufeira in direzione Lagos.
Il panorama merita delle foto: gabbiani tra le scogliere bagnate dall’oceano, ma l’acqua è sporca e con alghe. C’è meno gente rispetto alle spiagge di Albufeira 15-08-2005 Lasciamo Albufeira direzione Lagos e proseguiamo fino a Cabo de Sao Vicente, il punto più a sud-ovest di Europa dove è collocato un faro molto potente, punto di riferimento fondamentale.
Bisogna essere fortunati nello scegliere il momento giusto per ammirare il panorama e i faraglioni, perché il forte vento spesso crea una nebbia che avvolge tutto. Noi siamo stati agevolati dal tempo, ma poco dopo la nostra visita il clima è completamente cambiato e non si vedeva più nulla ! Credo comunque che il luogo sia da vedere, avendo al limite la pazienza di aspettare il momento più favorevole! Cerchiamo di visitare una ‘torre’ vicino a Vila do Bispo che la cartina indica come punto panoramico ma alla fine, dopo aver percorso chilometri di strada non asfaltata e polverosa, la delusione è grande perché non c’è praticamente nulla da vedere: assolutamente sconsigliata nel caso venga indicata anche nella vostra mappa ! Tornando verso est ci fermiamo ad ammirare lo stupendo promontorio di Ponta da Piedade a Lagos.
Anche in questo caso è possibile scattare qualche bella foto, ed intraprendere volendo un giro per le grotte tramite un tour organizzato con barche locali.
In questo punto non ci sono comunque spiagge accessibili, quindi proseguiamo verso la vicina spiaggia di Camino. Bella la sua ‘caverna’ e anche l’acqua non sembra sporca. In generale comunque, anche a causa dell’azione dell’oceano, non abbiamo mai trovato posti con acqua limpidissima.
16-08-05 Lasciamo Albufeira e andiamo a Lisbona, ultima meta del nostro viaggio.
Restituiamo alla Hertz l’auto a noleggio e, sorpresa, ci addebitano una spesa di 50 euro per un lievissimo danno ad un copri ruota di plastica, nonostante all’atto del ritiro avessimo pagato un discreto supplemento per la ‘super casco’ proprio per stare tranquilli, con la conferma di non aver nessuna franchigia. Inutile cercare di farsi capire, o meglio diciamo che l’impiegato sorridendo fa finta di non capire. Delusione per il comportamento non professionale: state attenti ai vincoli impliciti del contratto.
Troviamo una ‘Pensao’ in rua Filipe Folque (vicino alla fermata della metro Saldanha) abbastanza economica, lasciamo i bagagli e iniziamo a visitare la capitale ! Iniziamo da Avenida da Liberdade, via molto grande ed alberata che porta in Placa dos Restauradores ed in seguito a Rossio, nel cuore della Baixa. Arriviamo fino a Placa do Comercio e saliamo sull’elevatore de Santa Justa. E qui scopriamo che è necessario avere un biglietto per salire e un biglietto per scendere, forse perché è possibile anche pernottare in cima alla torre :–)) Di eventi assurdi ne abbiamo incontrati parecchi nel nostro viaggio..Meglio sorridere e passare oltre, inutile cercare una spiegazione. A volte i portoghesi si rivelano molto inflessibili nell’applicazione di alcune loro regole.
Saliamo sul mitico tram 28 che ci conduce nelle vie storiche della città vecchia, la destrezza e la potenza con le quali affronta ripide salite e discese è sorprendente: leggendario ! Visitiamo infine i giardini di Estrema e la Basilica di Estrema: bellissima, da notare il simbolo dell’infinito inciso sulla tomba di Maria I e una versione dell’Ultima Cena che ci ha fatto riflettere…Chi è la persona alla dx di Gesù ? Ceniamo in uno dei tanti ristoranti all’aperto del Rossio.
17-08-05 Iniziamo il nostro giro a Belem.
Dopo aver assaggiato in un locale storico i famosi pasticcini di Belem davvero squisiti (Rua de Belem), passiamo per Praca do Impero ed entriamo nel monastero dos Jeronimos.
La chiesa è sicuramente una delle più affascinanti che abbia visto in Portogallo. Il chiosco si dice sia il più bello del mondo: non saprei, comunque merita di essere visto.
Anche in questo luogo le foto per me sono obbligatorie ! Proseguiamo verso il Monumento delle Scoperte e la Torre di Belem, che un tempo sorgeva in mezzo al Tago, mentre ora, dopo una operazione di bonifica, è collegata alla sponda tramite una semplice e breve passatoia.
Salendo sulla torre si può ammirare una buona veduta del ponte 25 aprile e del Cristo Rei.
Torniamo alla Baixa ( dalla torre è un bel pezzetto a piedi, non sembrava così lontana vedendo la mappa !) e visitiamo il castello de Sao Jorge, la chiesa da Graca e la cattedrale del Sé.
Le tre strutture non ci colpiscono molto, forse per contrasto e per paragone rispetto allo stupendo monastero dos Jeronimos visto in precedenza. L’entrata al castello è a pagamento, come la maggior parte dei monumenti di Lisbona.
Torniamo nuovamente in centro: meritiamo un aperitivo con la Ginjia (altro liquore nazionale) da prendere rigorosamente nelle vecchie distillerie vicino al Rossio. Ancora una volta ci stupiamo di quanti pusher ci siano a Lisbona: forse perché siamo italiani, ma ogni 5 minuti qualcuno ci chiede se vogliamo fumo, maria, coca etc etc Comunque non c’è da preoccuparsi: sono tutti tranquilli ad un rifiuto, e in un certo senso persino simpatici. Dopo cena saliamo con la tipica funicolare al Bairro Alto dove si gode di una buona vista di Lisbona illuminata. Molto romantico.
18-08-05 Penultimo giorno a Lisbona.
Visitiamo il Pantheon (che da storditi scambiamo per la chiesa di San Vicente) e l’effettiva chiesa, museo e chiosco di San Vicente.
Il primo così così a parte la possibilità di salire sulla terrazza, mentre per quanto riguarda San Vicente, il museo è immenso con tantissime cose da vedere. Ci vorrebbe un giorno solo per questo ! Da notare la statua un po’ inquietante di una donna in preghiera scambiata per un fantasma ! Ci spostiamo sull’altra riva del Tago con il battello preso da Cais do Sondrè e qui con il bus 101 andiamo alla statua del Cristo Rei Bellissimo, non ci sono altre parole.
Salendo (solo 3 euro) il panorama è stupendo, si vede tutta Lisbona, il ponte 25 aprile e molto altro. Consigliato ! Nota di servizio: per il battello e il bus 101 non vale l’abbonamento giornaliero di Lisbona: sono da pagare a parte.
Torniamo al Rossio e facciamo un ultimo giro a Bairro Alto. Tornando verso l’albergo passiamo da Praca Principe Real dove ci sono alberi secolari simili a quelli trovati nel giardino di Estrema molto particolari con i loro tronchi intrecciati.
19-08-05 Ultime ore a Lisbona: il tempo di qualche cartolina e souvenir e si arriva ai saluti.
A me la città è piaciuta moltissimo, come quasi la totalità di ciò che ho visto in Portogallo, tranne pochissime eccezioni.
In aeroporto i controlli (per fortuna) sono rigorosi, a differenza di Malpensa quando siamo partiti.
Considerazioni: Abbiamo percorso 2500 Km in poco più di 10 giorni, è stato forse faticoso in certi momenti, ma le sensazioni avute, e i ricordi che ci appartengono, come in ogni viaggio, ripagano abbondantemente.
Il Portogallo è un paese molto affascinante e ricco di contraddizioni che si riflettono anche nel mutevole paesaggio che si incontra viaggiando da nord verso sud. La parte più occidentalizzata, quella della costa sud, si contrappone alla vita rurale delle terre centrali, dove il tempo sembra si sia fermato qualche decennio fa.
I portoghesi sono un po’ strani: nel nostro viaggio non abbiamo incontrato vie di mezzo, o persone gentili e premurose al limite del comprensibile, oppure altre molto maleducate e quasi insofferenti verso lo straniero. Comunque il giudizio complessivo non può che essere decisamente positivo e consigliamo quindi di cuore una simile vacanza. E qui finisce il diario di bordo ! Vorrei ringraziare i miei compagni di viaggio per la stupenda vacanza passata insieme.
Un abbraccio a Mauro “Frango Piri Piri”e Marco “Smart”, miei compagni nelle scorribande punitive dell’ “Anonima Sarda”.
Un caro saluto a Cristian “Jack the hammer” e alla sua cara mogliettina Chiara “Salmao”, compagni di viaggio e di auto.
Un immenso ringraziamento a Raffaella “The Hilton” per i preziosi consigli fondamentali nella scelta di ‘Pensao’ very glamour Per ultima, ma prima nel mio cuore, un bacione alla mia amata Stefy “Pingo Dolce Alla prossima, Fabio