Portogallo on the road: muito obrigada!!

Piccola guida pratica di due viaggiatori giunti non troppo per caso in Portogallo... il nostro viaggio, le nostre esperienze, qualche piccolo consiglio e dritta per chi vorrà avventurarsi in un paese magnifico...
Scritto da: Ebec77
portogallo on the road: muito obrigada!!
Partenza il: 26/12/2010
Ritorno il: 03/01/2011
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
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Dopo tanti mesi di attesa finalmente è ora di partire per il mio amato Portogallo (da cui mancavo da ben 4 anni!).

Cercherò di descrivere questa mia esperienza inserendo qualche consiglio pratico e qualche dritta che magari potrà far comodo a chi vorrà intraprendere un viaggio in questo paese a me tanto caro. La mia vacanza è durata in totale (solo) 8 giorni, di cui 5 con auto a noleggio: l’idea era di fare una traversata seppur veloce (ahimè) da Porto a Faro con varie tappe intermedie.

Il periodo scelto è stato quello del capodanno 2010-11 (dal 26 dicembre al 3 gennaio)

Voli: ho prenotato mooooooolto in anticipo. Son partita da milano malpensa alla volta di Porto con ryanair e ritornando con la stessa compagnia ma da Lisbona.

Ho viaggiato con mio marito e speso circa 200 euro a testa per il viaggio.

L’automobile è stata prenotata dal mio ormai fido sito web “enoleggio” : il noleggiatore è stato stavolta il locale Guerina e il costototale 200 euro per tutto il periodo assicurazione compresa e doppio autista.

Per la scelta degli hotels mi sono infine affidata a siti “tripadvisor” e “booking” insieme facendo prima di tutto una valutazione sulle tappe giornaliere pianificate in anticipo. Ho preferito prenotare tutto prima di partire non tanto per paura di non trovare posto (in Portogallo le pensioncine non mancano di certo) ma piuttosto per non dover perdere tempo a cercare un posto con la tranquillità di poter arrivare alla mia mèta a qualsiasi orario mi fosse più comodo (e potendo così scegliere i posti anche in base a recensioni di altri turisti).

Corrente elettrica: le spine e le prese elettriche sono tutte di tipo tedesco dunque portatevi qualche riduzione se dovete ricaricare apparecchi elettronici

Mangiare: il Portogallo è in assoluto il posto + economico che abbia visitato per quanto riguarda i pasti. Davvero a volte facendo la spesa si spende di + che in un ristorante. Come ristoranti intendo le piccole tavernette – ristorantini tipici e non fatti su misura del turista o con camerieri vestiti come in sfilate di moda. Fortunatamente ovunque incontrerete ristorantini tipici piccolini e che delizieranno i vostri palati. La nostra spesa media per le cene non è mai stata superiore a 15 euro in due! Piatti tipici sono il pesce (in particolare il baccalà) fatto in ogni modo e il maiale, nonché le zuppe di legumi (ottime veramente e dal costo irrisorio di 1,5 euro!, la + popolare si chiama “caldo verde”) o di mare. Fantastico il caffè che è sempre un caffè ristretto come in italia. Ma costa la metà! Prima di ogni pasto vi porteranno cose come pane formaggi olive o altro. Dovrete decidere voi se consumare questi “antipastini” oppure no e in funzione di ciò vi saranno o meno addebitati. Strane le marmellate….nel senso che ci ha stupito vedere soprattutto nel nord del paese la gran passione per due marmellate stranissime…. Altro che pesca e albicocca…… pomodoro e zucca. Discutibili veramente. Ma questione di gusti.

Orari: quasi tutti i negozi aprono verso le 10 e chiudono verso le 18. Ma ciò varia in funzione ai negozi ovviamente.

Prezzi di visita: nei monumenti in generale i prezzi si aggirano intorno ai 6 euro.

Guida utilizzata: Routard Portogallo

Benzina: costa come in italia se non di +. Preferibilmente noleggiate un diesel

Strade: tutte in ottimo stato, ci sono strade statali che sembrano autostrade e autostrade vere e proprie. Occhio a non infilarvi nella corsia del telepass locale che è anche senza sbarra. Ma sono indicate. La rete stradale è buona e capillare ma in alcune occasioni siamo stati costretti a prendere le autostrade per ottimizzare i già tiratissimi tempi. Direi che non sono proprio economiche

Parcheggi: fortunatamente tanti sono gratuiti in giro per la città, altri a pagamento con bigliettino ma soprattutto dalle 20 alle 8 di mattina tutti gratuiti.

Clima: pur essendo fine dicembre-inizio gennaio la temperatura non è mai scesa sotto i 12 gradi. Il tempo non è stato ottimo ma con il sole abbiamo raggiunto anche i 18°C più di una volta! Eravamo maniche corte!

Giorno 1 e 2: La città di Porto

da milano a Porto (o Oporto… ancora devo capirlo dato che anche sui libri locali lo ho trovato scritto in entrambi i modi)

Partenza da malpensa alle 8.20, e in due ore di volo si arriva in Portogallo. Tra l’altro hanno 1 ora di fuso differente rispetto a noi e le mie lancette son tornate indietro guadagnando un po’ di ore di luce in più (chi volesse viaggiare in questo periodo deve tener presente che il sole sorge poco prima delle 8 per tramontare alle 17.30)

Dopo aver ritirato i bagagli in aeroporto, il centro è comodamente raggiungibile con un metrò di superficie che parte direttamente dall’aeroporto. Prima di accedervi però bisogna tentare di capire come funzionano i biglietti di viaggio. Se ne deve prendere uno in funzione della fermata-zona in cui dovete scendere. Ma accanto alla macchinetta per i biglietti ci sono segnalate tutte con la corrispettiva zona. In generale comunque per andare in centro dall’aeroporto le zone sono 4 (ovviamente + zone si comprendono della città + costa).

Oltre al costo del biglietto calcolate mezzo euro in + che corrisponde al prezzo della card “andante” che non dovrete assolutamente buttare perché può essere ricaricata. Appena possibile poi acquistate il biglietto – abbonamento per 24 ore, che partono alla prima convalida (magnetica) e costa veramente poco rispetto ai viaggi singoli.

Ci sono attualmente 5 linee di metropolitana …….la cosa strana è che per 14 fermate di seguito prenderne una o l’altra è indifferente perché si muovono tutte insieme……….mah!

Ma questa città è stata per noi piena di particolari strani: a partire dalla presenza di cabine del telefono rosse stile Inghilterra nonché la costante presenza di farmacie ovunque , davvero non si può non trovarne una ogni angolo girato. Ma saranno così cagionevoli di saluto questi portoghesi?!

Come alloggi c’è ampia scelta per tutte le tasche. Noi abbiamo scelto una guest house molto carina e centrale, “6Only guest house” in rua duque de lulè. Circa 65 euro a camera a notte con colazione, camere ampie pulite, colazione curata, staff gentilissimo e disponibilissimo veramente. La consiglio vivamente.

Da tenere presente quando si visita questa città è di lasciare a casa tacchi o scarpette particolari perché è piena di bolognini e ci sono un sacco di salite e discese……..continuamente!! dunque meglio se state + comodi che potete.

Per degustare un buon bicchiere di porto attraversate il ponte Luis I (quello di ferro) per arrivare sull’altra sponda: siete a villa nova de gaia. Li ci sono una marea di cantine da visitare (si paga in media per visita e degustazione dai 3 ai 15 euro o + in funzione di quanti assaggi volete fare e di che qualità!) e con degustazione finale di buon vino.

Noi abbiamo scelto tra le tante (abbiamo scartato la + pubblicizzata Sandeman, quella dell’uomo con il mantello nero) le cantine Grahms perché seppure + lontane rispetto alle altre arrivandoci a piedi, si trovano in posizione panoramica splendida. Ci han fatto anche vedere un filmatine in italiano che spiegava un po’ la storia di queste cantine e come viene raccolta e lavorata l’uva.

Con 3 euro abbiamo fatto la visita guidata delle cantine, visto il filmato e degustato 4 bicchieri di porto di annate diverse. Non male direi…….

Ristorante “casalingo” se siete in questa zona a ora di pranzo è “casa adao” sulla via principale. Piccola trattoria poco turistica nonostante sulla via principale. Informale ed economica in ambiente davvero da film. Abbiamo speso 13,4 euro in due pranzando con buone dosi!!

Da villa nova de gaia c’è anche una bella prospettiva per fotografare la zona della ribeira. (che sembra un po’ un tipico agglomerato di case colorate come si trova alle 5 terre), la zona lungo il Douro.

Abbiamo girato parecchio a visitare varie chiese (nessuna particolarmente notevole se non forse la chiesa dorata (igreja de san Francisco); in generale chi non è appassionato di chiese può evitare gli ingressi. Consigliatissima invece è l’antica livaria Lello che ha al suo interno una scala splendida e particolarissima in un ambiente rimasto fermo ai tempi dell’apertura nel secolo scorso. Al piano superiore ci son anche dei tavolini per potersi bere un caffè o un the guardandosi intorno. L’ingresso essendo comunque un negozio non si paga.

Nella piazza vicino c’è una pasteleria molto interessante che si chiama primar (rua do carmo 3) con ottima scelta e ottimi prezzi.

Per gli appassionati c’è anche un museo di arti moderne, un pò decentrato, raggiungibile con un tragitto sul tram elettrico che parte dalla igreja de san Francisco + un altro pezzetto di strada in tram (tanto avrete l’abbonamento, meglio sfruttarlo!): ingresso a 2,5 euro comprendente la visita al museo e a un bel parco.

Altro di particolare da segnalare non c’è (deludente il mercato coperto,m soprattutto per chi ha visto quello di Barcellona ad esempio e si aspetta una cosa simile) se non che a porto bisogna davvero entrare nello spirito della città per apprezzarla e viverla nel modo in cui merita: può parere una città lasciata a se stessa, decadente e trascurata. Ma alla fine è proprio questo a darle il suo fascino, questo senso che il tempo si sia fermato e che le case che ci sono pur disabitate a volte non potrebbero essere sostituite con niente altro.

Giorno 3

Il progetto che avevamo in questo giorno era un po’ particolare. Quello di scovare e fotografare la “casa de pedra” o “casa penede” della quale avevamo ammirato le immagini in internet. Si tratta di una casa costruita tra le rocce collocata in una collina di pale eoliche dalle parti del villaggio di Fafe. Nessuno ha saputo darci l’indirizzo esatto, neppure l’ufficio turistico della zona poiché essendo una casa privata e non attrazione turistica. Ci siamo arrangiati un po’ con internet un po’ ricordandoci immagini trovate in un filmato di youtube un po’ improvvisando……alla fine però ce l’abbiamo fatta. Per noi amanti della fotografia è stata una soddisfazione. Certo non è che una “casa” ma ci è piaciuta un sacco. Destinazione successiva è stata Guimaraes (città patrimonio dell’unesco) ma abbiamo avuto solo il tempo di vederne il castello (ingresso gratuito, si paga solo per salire sulla torre. È considerato una delle 7 meraviglie del Portogallo) ben conservato, prima di partire per villa real e vedere la fondaçao Matteus (vista sulle etichette dei vini), simpatico e grazioso edificio sia fuori che dentro con ingresso a 7 euro. Forse però col senno di poi sarei andata a dare 1 occhiata alla cittadina di Aveiro.

Ultima tappa prima della destinazione finale del giorno il palace hotel Buçaco. Si trova in una gran bella foresta (quella del Bucaco appunto)……dormirci costa 1 occhio della testa ma si può darci 1 occhiata almeno da fuori…….lo consiglio, ci ha lasciato a bocca aperta!

E poi via a coimbra. Ci ha ospitatao la Quinta das lagrimas. Antica casa signorile trasformata in hotel di lusso con tanto di campi di golf. Non so quanto costino le camere standard, la ho scelta poiché ho trovato una super offerta in internet. Mi è piaciuta tantissimo, per lo stilee e l’eleganza antica e per il parco immenso e secolare che può vantare con scorci davvero romantici e simpatici. Peccato non aver avuto il tempo per godercela meglio.

A coimbra siamo riusciti a stare solo un po’ la sera gironzolando qua e la e saltando quindi la visita all’antica biblioteca universitaria. Peccato. Abbiamo però mangiato in un risotrantini tipico piccino in stile casalingo che si chiama “funchal” in rua das azeiteiras spendendo 13 euro in due.

Giorno 4: Da coimbra a obidos

Tappa impegnativa oggi e all’insegna dei luogo religiosi. Abbiamo visitato rispettivamente tomar bathala e alcobaca, i luoghi dell’ordine dei templari.

Si può acquistare in ognuno di essi un biglietto cumulativo dal costo di 15 euro (credo valga per 1 settimana)o far le entrate singole a 6 euro per chi non pensa di vedere tutto.

Al monastero di cristo di tomar c’è davvero da perdersi. Calcolate almeno 2 ore per la visita. Impressionante quanto sia grande. E in ogni sala o corridoio o salone se ne aprono altrettante o ci sono scale nascoste o altri accessi. Pareva di essere in un videogioco! Peccato per la poca manutenzione. Se fosse ripulito dal muschio ad esempio sarebbe molto + bello.

Il viaggio è proseguito alla volta di Bathala. Paese in cui non c’è altro che la sua immensa e famosissima chiesa. Comunque molto bella la chiesa (gran bel gotico) il chiostro particolarissimo e le cripte incompiute. Che resteranno per sempre tali. Purtroppo di fronte alla facciata della chiesa a meno di 100 mt passa una superstrada e ciò rischia di provocare danni strutturali al monumento. Si stanno studiando varianti per il traffico ma pare non ci siano i fondi per realizzarle al momento,.

Alcobaça: anche qui non c’è molto altro che la chiesa. Non all’altezza delle altre viste. Di fronte alla piazzetta della chiesa c’è una tipica e famosa pasticceria che saprà regalavi una ottima merenda (non ricordo il nome ma ha l’insegna arancione, la vedrete di certo). Una spremuta di arancio fatta al momento vi costa 1, 65 euro! La metà che in italia.

La giornata di è conclusa al paese di obidos in cui abbiamo trovato una gran festa e le strade molto animate per un’iniziativa che si svolgeva proprio in queste giornate. Bancarelle, piste di pattinaggio per bambini, assaggi ovunque di ginja (il tipico liquore alla ciliegia che pare sia nato proprio qui) e cioccolata (ad obidos in febbraio si svolge il festival della cioccolata, una sorta del nostro eurochocolate). Abbiamo cenato in un bar tavernetta in pieno centro “cafè snack bar d.denis” in rua direita 41 molto bene alla solita esorbitante cifra di 14 euro. La città è racchiusa da delle mura e mi ha dato l’idea un po’ di un borgo toscano. Una serata di certo ben spesa.

Da obidos ci siamo recati al b&b “casal de eira branca” in località caldas da reinha (a pochi km da obidos); per una sessantina di euro in due con colazione abbiamo trovato un posto in posizione panoramica sulla valle sottostante, davvero tranquillo e con una camera super pulita graziosa e piena di confort … frigo torcia elettrica, tv accappatoi, una super doccia, ombrelli a disposizione degli ospiti, un cesto di frutta di benvenuto….una scelta davvero azzeccata, ciò confermato anche dall’ottima colazione casalinga… la cosa che + abbiamo apprezzato è stata la spremuta di arancio fatta sul momento! Per chi viene d’estate c’è pure la piscina. Consiglio di farvi dare le coordinate gps per arrivarci con sicurezza perché non è certo in pieno stradone turistico!

Giorno 5: da coimbra a sintra

Dato che la distanza chilometrica non era tanta oggi abbiamo approfittato per vedere alcune cosette particolari. Prima di tutte a rio maior le vecchie saline. Particolari ma purtroppo non siamo riusciti ad assistere d alcuna scena di lavoro dunque ci han dato + l’aria del luogo abbandonato. Altrimenti credo sarebbero state proprio belle. Da li ci siamo spostati alla famosa laguna di foz de arelho arrivando ad una spiaggia molto bella racchiusa da una falesia, nonché barche di pescatori intenti nella loro attività. Molto pittoresco peccato piovesse.

Altra tappa alla penisoletta di peniche. Merita vedere il paesaggio dal faro e seguire le stradine sopra le falesie.

Ma era ora di spingerci al nostro paese preferito del Portogallo: Sintra. Sintra è vicino a Lisbona e raggiungibile da essa anche con treni giornalieri (cosa da me fatta negli anni precedenti). Ma consiglierei a tutti di trascorrerci almeno due notti. È un paese patrimonio dell’unesco e ha ben ragione di esserlo. Ci sono tante cose da visitare, c’è solo l’imbarazzo della scelta, non si può che rimanerne incantati. Il palacio nacional con i suoi azulejos e le vecchie cucine, il fantastico palazzo e parco de la penha con i suoi arredi i mantenuti benissimo nelle posizioni originali, il castello arrocato sulla collina per raggiungere il quale si fa una gran bella passeggiata nei boschi..che meraviglia. Ci mancava però una cosa importante che non potevamo non visitare. La quinta da regaleira ingresso a 6 euro.

È composto da un palazzo senza praticamente alcuno degli arredi originari (contiene soprattutto piantine e disegni della struttura e del giardino) ma l’attrazione principale è proprio il giardino. È qualcosa di geniale e sorprendente. Passaggi segreti, grotte, laghetti, torrette vegetazione di vario tipo, una torre alla rovescia che ricorda un po’ il pozzo di san patrizio e tanto altro. Da considerare almeno 1 ora e mezza per la visita e altamente consigliato portarsi delle torce per attraversare le gallerie sotto il giardino che vi faranno sbucare a sorpresa in un posto o l’altro del parco. Proprio bello. Per la notte abbiamo prenotato al b&b “el cinco” in pieno centro. La proprietaria è inglese e vive qui da 10 anni. Affitta una camera che in realtà è un vero e proprio appartamento con tanto di cucina forno , forno a microonde lavatrice, camera da letto e salotto. Il tutto con una bella vista sulla vallata, molto pulito e confortevole. Forse l’unico neo è che mi è parso un po’ umido ma va anche detto che durante il giorno ha piovuto parecchio. La colazione è gi pronta nella cucina e nel frigo … praticamente si ha tuto il necessario per prepararsi un po’ quel che si vuole all’ora che + si preferisce.

Abbiamo cenato da tullhio, un ristorantino nelle vicinanze del b&b. Consiglio una visita anche alla pasticceria centrale chiamata piriquita che produce con la ricetta originaria due particolari paste, una alla mandorla e formaggio e un’altra con sfoglia.

Giorno 6: da sintra a Lisbona.

Le strade che portano a Lisbona sono parecchie da sintra. Ma se avete tempo e volete restare senza fiato a guardarvi attorno fate al strada che segue il perimetro costiero, che passa da cascais e arriva a Lisbona da belem.

La prima tappa obbligatoria è cabo de roca. Ci si arriva con circa 20 km da sintra. Si tratta del punto + a ovest del continente europeo……volete mettere la soddisfazione?! È un posto pacifico e molto bello. Non c’è che una croce una targa con i dati di latitudine e longitudine, un piccolo percorso sul ciglio delle falesiee un faro e tutto intorno un prato di piante grasse verdissime. Questo posto mi ha sempre fatto impazzire.

Abbiamo seguito la costa fermandoci varie volte per qualche fotografia o solo per ammirare il mare e le sue onde infrangersi contro falesie o scogli. Bella la praia de guincho. Avvicinandovi a cascais passerete per un luogo definito “boca do inferno”. Peccato che non ci si possa arrivare a piedi per chp il percorso è sbarrato ma si può comunque ammirare dall’alto. Si tratta di una scogliera a semicerchio nella quale entra il mare e le onde con gran frastuono. Merita una sosta di certo.

Ci sono poi tutta una serie di spiaggine una meglio dell’altra tra le quali cito quella di carcavelos.

E poi….beh poi arrivare a lisbona da belèm è proprio bello. Rivedere quello che è uno dei nostri monumenti preferiti di questa già fantastica città ci ha riempito di gioia. E anche il fatto di averla già visitata visto la fila chilometrica che c’era per entrarci. Accanto alla torre c’è un museo e un parcheggio gratuito – se trovate posto. Finita la visita ala torre si può proseguire il viale a dx o sx attraversando un sovrappasso e in 10 minuti o forse meno sarete al monastero de los jeronimos. Da visitare senza dubbio. Sopravvivendo alle code chilometriche anche qui. Meglio venire la mattina appena apre. La chiesa è bellissima e altrettanto il chiostro.. Di fronte a questo monastero di massima espressione dello stile manuelino c’è il monumento agli scopritori. Salendo in cima si può apprezzare anche il mosaico fatto sulla pavimentazione sottostante che ritrae il globo terrestre.

Una delle altre maggiori attrazioni di questo quartiere è l’antica confiteria de belem. Davvero 1 istituzione per lisbonesi e turisti. È stata fondata da un secolo e la sua nomea nasce dalle sue pastine di sfoglia ripeine di crema buone fino alla commozione. Costano 85 centesimi, e sono così richieste che se ne sfornano anche 15000 al giorno! Si possono comprare al banco (fila pazzesca come alle entrate dei monumenti) oppure consumare nella caffetteria interna che vanta ben 400 posti a sedere. Dunque non fatevi spaventare dalla coda andate diretti nelle sale interne. Nonostante sia così famosa i prezzi sono davvero bassi. 65 cent per il caffè, circa, meno di 1 euro per le pastine e ci sono anche tda ordinare tramezzini o altro ma io consiglio di prendervi una bel piatto pieno di queste deliziose pastine che vengono servite sempre caldine e croccanti (pare che la ricetta sia così segreta da essere custodita in cassaforte e conosciuta solo da un paio di persone).

Il resto della giornata lo abbiamo trascorso nella città ormai pronta a festeggiare il nuovo anno, girovagando per le stradine del centro ricordando gli angoli che ci erano + piaciuti.

A cena siamo andati nel nostro ristorantino tipico preferito “alpendre” in rua augusta rosa 32/4 che potete trovare partendo da piazza del commercio e andando verso la cattedrale (sé), proprio dopo la cattedrale nella strada che lo fiancheggia. Ci sono due ristorantini molto simili attaccati. Si mangia bene in entrambi ma il primo è il migliore a mio avviso. Solite cifre esorbitanti di 13 euro per cenare in due. Ma a chi piace mangiare qui c’è davvero di che saziarsi. Una delle specialità è la catalana che è un recipiente di rame dentro il quale viene cotto il pesce con le verdure.

Pernottamento all’hotel american diamone esattamente sopra la fermata metrò picoas. Carino, personale che parla anche italiano, posizione davvero ottima e colazione varia e d abbondante con pure le paste di belèm. Camera in offerta a 70 euro con colazione.

Giorno 7: verso sud: da Lisbona a sagres

La giornata di oggi ci ha visto alle prese con una fantastica trasferta fino al profondo sud del Portogallo, la regione dell’algarve. La meta che avevamo in mente era ben precisa: vedere il tramonto dal faro di cabo sao vicente, un posto da urlo!

Prima di arrivarci però abbiamo appunto seguito la costa e fatto tappa in tante piccole spiaggine carine e bei paesaggi. Tra i quali cito zambujera de mar e porto covo. Quella di porto covo in particolare (vicino a sines) è stata una strada bellissima, onde a più non posso. Ad un certo punto di passa anche attraverso una foresta di alberi di sughero. Una volta arrivati a sagres infine è ben indicata la via per il faro. In questo paese c’è la fortezza in cui Enrico il navigatore fondò la scuola di navigazione. La falesia poi in cui è arrocato il faro è meravigliosa, vederci il tramonto commuovente.. Particolare vedere i pescatori che dall’alto delle falesie lanciano le lenze per pescare a 80 metri + sotto contendendosi i pesci pesci con i gabbiani.

Notte passata al b&b mareta view in centro al piccolo paesino. Speso 57euro a camera con colazione. Senza gloria né infamia. Comunque pulito e buona la colazione nonché visuale del sole che sorge dal giardino che credo che d’estate abbia anche una vasca idromassaggio.

Giorno 8: costa fino a faro e ritorno a Lisbona

La meta principale del giorno era punta da piedade nei pressi del paese di lagos. Si arriva in un parcheggio gratuito e bisogna seguire a piedi il cartello con le indicazioni per la rotta delle grotte. Si scende una lunga scalinata che portaa fino alla base delle scogliere e da qui ci si trova tra falesie dalla roccia color rosa con rocce fatte ad archi dentro i quali urla il mare. Che meraviglia. Saranno belle le chiese e i monumenti ma la natura è impareggiabile in quanto a spettacolo ed emozioni.

Piccola puntatine anche a faro + per il principio di esserci che per le attrattive che sono piuttosto scarse a parte una cappella stranissima e molto macabra fatta di teschi e ossa costruita da un vescovo che così voleva far restare i morti accanto ai vivi – per farla sono stati disseppelliti ai tempi tutti i morti del cimitero. Comunque è chiusa sabato pomeriggio e domenica …era domenica e non ci è restato che riderne sopra. La cosa invece che mi è piaciuta di faro è il continuo eco che si avverte del verso delle cicogne. Già infatti le pennute nidificano un po’ ovunque in città soprattutto sulle chiese. Davvero simpatiche e i nidi sono grandissimi.

Era ora di tornare a nord stavolta con l’autostrada. Da faro a Lisbona sono 300 km e una ventina d’euro di spesa d’autostrada. In funzione della vostra destinazione poi potrete attraversare uno dei due grandi punti di Lisbona per entrare in città . Il vecchio ponte 25 aprile o il ponte vasco da gama che finisce vicino all’omonima torre nel quartiere dle parco delle nazioni, il + moderno di Lisbona. Particolare e da vedere passeggiando lungo il mare,

dato che era ancora presto per il check in nel nuovo hotel ho optato per una visitaq al palazzo di queluz che si trova a una decina di km da Lisbona. L’ingresso costa 7 euro ma ne vale la pena. Il palazzo è ben conservato e anche tanti degli antichi arredi. Bellisismo il grande lampadario di cristallo nella sala da ballo. Sarebbe molto bello anche il giardino peccato che sia un po’ trascurato; comunque piacevole e molto grande soprattutto.

Abbiamo dedicato un po’ di tempo anche a vedere da vicino la statua del cristo re he si trova di fronte alla città di Lisbona. Che dire….. Imponente di certo ma per il resto abbastanza banale.

Giorno 9: ultimo capitolo di quest’anno a Lisbona

Eccoci al giorno della partenza…….fortunatmente l’aeo parte in serata dunque c’è tutta la giornata per le ultime passeggiate in centro. Si visita la chiesa-museo del carmo. Una chiesa senza tetto a causa di un terremoto e seguente incendio e mari ripristinata per mancanza di fondi. Ingresso 3,5 euro. Suggestiva indubbiamente. Mi è piaciuta + di tutte le altre della città..

Poi abbiamo girato di qua e di la perdendoci tra le viuzze cittadine fino al momento di prendere il bus per l’aeroporto (aerobus con biglietto da farsi al momento della salita a 3,5 euro con validità di 24 ore e fermata in ognuna delle stazioni metrò + centrali.

Ah qui a Lisbona il biglietto valido per metrò e bus per 24 ore costa 4euro,

in conclusione……beh il Portogallo non mi h a deluso e non mi ha decisamente saziato, mi ha lasciato la voglia di proseguire a conoscerlo magari facendo la prox volta il lato est del Portogallo e tutte le cittadine di confine. Peccato aver avuto così poco tempo ma abbiamo cercato cmq di sfruttarlo al meglio come siamo soliti fare..

dunque…….arrivederci Lisbona e arrivederci Portogallo!



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