Portogallo on the road 17

Dieci giorni per girare tutto il Paese, dalle grandi città ai piccoli paesini, attraversando le lunghe strade in mezzo alla natura.
Scritto da: paola_c
portogallo on the road 17
Partenza il: 04/08/2019
Ritorno il: 13/08/2019
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
Prezzi a testa (in 2):

  • Voli – 200€
  • Affitto Auto – 200€ (in totale 400€)
  • Hotel – 315€
  • Spese in loco – 450€

    GIORNO 1

    Partiamo da Asti verso l’aeroporto di Bergamo. Abbiamo prenotato un posto coperto nel parcheggio Blu Parcheggio al costo di circa €50 per tutti i 10 giorni di vacanza. Con la navetta veniamo accompagnati all’aeroporto, superiamo i controlli e andiamo verso il nostro gate.

    Arrivati in aeroporto a Porto ci dirigiamo verso l’area ‘car rent’ e troviamo un ragazzo con il cartello della compagnia “Centauro” con cui abbiamo prenotato l’auto circa 3 mesi prima. L’auto era quella concordata e il prezzo era il più economico che fossimo riusciti a trovare. Abbiamo preso, con l’auto, anche il ViaVerde (corrispettivo del Telepass) al costo di 1,80€ al giorno, poiché alcune autostrade non hanno i caselli e non si possono pagare in altro modo.

    Partiamo subito in direzione Coimbra prendendo la strada normale. Per le percorrenze brevi abbiamo sempre usato la strada normale poiché i tempi di percorrenza sono quasi identici all’autostrada. Arrivati in città parcheggiamo vicino alla Porta Ferrea e facciamo un giro nella piazza dell’università. Per entrare nelle varie strutture, compresa la biblioteca, serve un biglietto. Ci sono molte indicazioni ed è facile da trovare. Ci fermiamo un po’ in un bar vicino e facciamo una passeggiata per poi rimetterci in macchina in direzione Batalha.

    Qui abbiamo prenotato una notte nell’hotel Residencial, molto accogliente, garage disponibile per 1€ al giorno e posizione molto vicina al monastero. Ceniamo al Restaurante Vitoria, a fianco all’hotel: lo consiglio per una cena semplice ma tipica portoghese, con piatti di carne e pesce a prezzo conveniente. In 2 spendiamo 22€. Finita la cena facciamo un giro intorno alla cattedrale e torniamo in hotel per riposarci.

    GIORNO 2

    Il programma del giorno era arrivare a Peniche e prendere il traghetto per l’isola Berlengas. Purtroppo sull’isola possono salire solo 550 persone/giorno e noi, arrivando troppo tardi non riusciamo a prendere il traghetto. Quindi ci fermiamo nella spiaggia della città che scopriamo essere libera, sabbiosa e poco affollata e passiamo la giornata in spiaggia.

    Verso metà pomeriggio ci dirigiamo verso il secondo alloggio prenotato: Country House – Quintal do Freixo, a Sepataria, consigliassimo per comfort, accoglienza e tranquillità, con colazione compresa e possibilità di usare la piscina. L’unico punto a sfavore è la posizione un po’ isolata nella campagna. Proprio per questo abbiamo faticato a trovare un posto dove mangiare, dato che era domenica. Se vi trovate in zona consiglio di spostarsi nella cittadina Sobral de Monte Agraço dove si trova il ristorante Vila Manjar, un locale un po’ più elegante delle altre trattorie che sono in zona. Altrimenti la stessa proprietaria di casa saprà consigliarvi altri locali tra cui scegliere e fornisce anche uno sconto per un altro ristorante in zona.

    GIORNO 3

    Sveglia presto, pronti a partire per Sintra. L’oste di casa ci fa trovare pronta una magnifica colazione con tanto di Pastéis de Nata, tipici dolci portoghesi ripieni di crema. Con la macchina impieghiamo circa 40 minuti ad arrivare e cercare parcheggio è un incubo. Consiglio di fermarsi in uno dei due parcheggi vicino alla fermata ‘Portela de Sintra’, uno è a pagamento ma costa pochissimo (€1,50 per tutto il giorno). Da li è possibile acquistare i biglietti del pullman per andare fino ai castelli. Esistono diverse tratte di pullman in base a cosa si preferisce visitare. Noi abbiamo scelto il “circuito de pena” al costo di €6,90. Siamo partiti col bus verso le 11 e a causa del traffico dato dalle macchine dei privati abbiamo impiegato quasi 2 ore ad arrivare alla prima fermata: il Castello dei Mori. Se riuscite ad arrivare prima evitate sicuramente molta coda. Non provate ad andare in macchina fino ai castelli perché non esistono parcheggi.

    Al Castello dei Mori compriamo, alla macchinetta automatica, il biglietto cumulativo per questa attrazione, per il palazzo di Pena e il Parco de Pena al prezzo di €20,50. Consiglio di comprare prima il biglietto (on-line) perché c’è sempre molta coda e la macchinetta dà poche opzioni d’acquisto: il biglietto per il palazzo si può tranquillamente evitare, poiché gli interni non sono niente di imperdibile. Molto più bello vedere l’esterno del palazzo e il parco. Ci sono sconti per minorenni, anziani e famiglie.

    Quindi una volta saliti sulle mura del castello dei Mori passiamo al palazzo de Pena e poi al Parco. Per visitare il parco serve almeno un’oretta ed è abbastanza faticoso perché è un continuo di salite e discese, ma ne vale la pena. Finita la visita torniamo alla macchina a piedi (non é molto lunga in discesa) e partiamo in direzione Cabo da Roca, che dista solo mezz’ora da Sintra. Questo è il punto più ad ovest del continente europeo. Non è molto affollato ed è possibile ammirare il tramonto se il cielo non è nuvoloso. C’è sempre molto vento quindi portate una maglia in più. Sulla via verso casa ci fermiamo a mangiare in un ristorante incontrato per strada in uno dei tanti paesini.

    GIORNO 4

    Partendo sempre dal nostro B&B Country House ci dirigiamo verso Lisbona. Per la programmazione di questa giornata abbiamo fatto un errore fondamentale: non cercare il parcheggio prima di arrivare. Lisbona è abbastanza caotica nel centro e ha molte vie strette e a senso unico: in sostanza non è facile da girare in macchina. I parcheggi a pagamento a bordo strada hanno un limite di sosta di massimo 4 ore quindi non permettono di fermarsi abbastanza da visitare la città. Abbiamo trovato numerosi parcheggi sotterranei, ma trovandoci nel centro di Lisbona erano troppo cari (per fare un esempio €1,20 al quarto d’ora!). Perciò consiglio fortemente di cercare un parcheggio, anche a pagamento, su internet, in modo da non arrivare impreparati come è successo a noi. Provate a cercare in Rua Gomes Freire, parcheggio “Emel”.

    A causa di questo imprevisto abbiamo perso molto tempo e la giornata non è iniziata con la giusta tranquillità, penso che sia per questi motivi che non abbiamo gradito molto la visita di Lisbona. Tuttavia vi scrivo brevemente le principali tappe che abbiamo fatto:

    • Visita di rito all’Hard Rock Cafe
    • Passeggiata fino a Placa do Commercio
    • Passeggiata tra negozi e bancarelle nelle vie oltre l’arco che si vede dalla piazza
    • Castello di Sao Jorge: qui non riusciamo ad entrare perchè la coda per i biglietti era troppo lunga, bisognava comprarli online, ma siamo arrivati impreparati. Dall’esterno non si vede nulla
    • Cerchiamo di prendere il tram 28, consigliato su ogni guida, ma ad ogni fermata il tram arriva troppo pieno e non si riesce a salire. Proviamo ad andare al capolinea ma ci troviamo davanti 100 metri di persone in coda.

    Dopo aver camminato troppo senza essere riusciti a vedere ciò che volevamo torniamo alla macchina e partiamo.

    Prossima tappa: Vila nova de Milfontes. Lungo la strada ci fermiamo a comprare della frutta in uno dei banchetti sistemati a fianco della strada. Arriviamo al Pirata Hostel Milfontes, dove avevamo prenotato una camera matrimoniale con bagno privato.

    Dopo esserci riposati andiamo a fare una passeggiata nel centro della città (10 minuti a piedi dall’ostello) e ci fermiamo in una paninoteca a cenare dove prendiamo 2 insalate: una conteneva dei fusilli freddi e degli spicchi di mela… Trascurando questo dettaglio, spendiamo €11 in 2.

    GIORNO 5

    Il mattino dopo il tempo non è dei migliori, quindi ci alziamo con calma e andiamo a prendere una tipica colazione americana in un bar nel centro. Passeggiando vediamo le case in stile tipico di questa zona del Portogallo: case bianche con le finestre e le porte circondate da una striscia di colore acceso. Dato il brutto tempo decidiamo di avviarci verso la prossima tappa, Lagos, e cercare lí una spiaggia dove passare il pomeriggio.

    Arriviamo alla Safari Beach Guest House, sistemazione informale e perfetta per i giovani. Qui troviamo un ragazzo ad accoglierci, che ci mostra la nostra camera (la suite) e gli spazi comuni, che comprendono cucina attrezzata, salotti vari e dehor esterno. Posate le valigie andiamo verso Praia Dona Ana, una delle più famose dell’Algarve che consiglio di visitare. Ovviamente è abbastanza affollata, ma se si cammina un po’ lungo la costa invece che fermarsi all’ingresso si trova abbastanza spazio.

    La sera ceniamo al Nah Nah Bah, un locale stile americano molto frequentato e caotico. Perfetto se vi piace la musica un po’ alta, la confusione e la sangria. L’unica pecca sono stati i tempi di attesa. Il prezzo è un po’ più alto dei locali portoghesi ma comunque ragionevole.

    GIORNO 6

    È arrivato il giorno del surf! Iniziamo la giornata con pancakes per colazione in un bar del centro di Lagos e passeggiamo un po’ per la città. Verso le 13 ci dirigiamo al centro “Algarve Watersport”. Da casa, sul sito “Get your guide” abbiamo prenotato una lezione di surf di 2 ore e 30 minuti, con picnic finale, al prezzo di €50, compreso l’affitto dell’attrezzatura. Arriviamo nella sede e troviamo un’atmosfera rilassata e tranquilla, con musica in sottofondo, divanetti e un piccolo bar: il tipico clima che si può immaginare in un film di surfisti. Dopo un poco di attesa ci vengono date le mute e saliamo su due van per un totale di 8/9 persone più gli istruttori e facciamo circa 30-40 minuti di macchina per raggiungere la spiaggia Monte Clerigo. Una volta arrivati ci infiliamo la muta e ad ognuno viene fornita la tavola. Poi ci mettiamo in cerchio in riva al mare per fare stretching e riscaldamento. Dopo poco iniziamo la lezione vera e propria: prima una breve parte teorica e regole di sicurezza (tutto in inglese, ma gli istruttori erano molto disponibili nel caso non comprendessimo qualcosa), poi ci dividiamo in 2 gruppi in base alla capacità e ad ogni gruppo viene assegnato un istruttore.

    La lezione dura effettivamente 2 ore e mezza, se non di più. Esperienza consigliatissima, faticosa ma divertente, che mi piacerebbe ripetere al più presto. Alla fine ci togliamo la muta e ci viene offerto da una ragazza il picnic con panini, frutta e dolcetti. Infine si ritorna alla base, si sciacquano le mute e poi si può andare via.

    GIORNO 7

    Ci svegliamo e iniziamo a preparare i bagagli, facciamo colazione in un bar sulla strada e poi partiamo per Portimao (il tragitto è molto breve) dove abbiamo prenotato la residenza Dom Carlos I. L’hotel è accogliente anche se la struttura è vecchia e una colazione abbastanza semplice è compresa. Questo è l’hotel più caro del nostro viaggio on the road, ma purtroppo non abbiamo trovato di meglio. L’ideale sarebbe stato rimanere a Lagos altre 2 notti, ma l’ostello non aveva camere disponibile e questo è il meglio che abbiamo trovato.

    Posiamo i bagagli all’hotel e proseguiamo in direzione Praia de Benagil, la famosa spiaggia da cui arrivare alla grotta con un foro nel soffitto come il Pantheon. Ci sono 2 modi per raggiungere la grotte: prendere un traghetto offerto dai vari tour operator che troverete in ogni città dell’Algarve (questi non permettono di scendere sulla spiaggia nella grotta), oppure arrivare alla spiaggia prima citata e affittare all’apposito stand un kayak o un paddle a €30 per un’ora. Il prezzo è lo stesso, ma se potete scegliere prendete il kayak, perché con il paddle rimarrete con le gambe nell’acqua gelata. In entrambi i casi, ma specialmente usando il paddle, non potrete portare niente con voi. Allo stand affittano le buste impermeabili per il telefono, ma ovviamente vi conviene procurarvela prima. La grotta è davvero vicinissima alla spiaggia, però se non siete rematori esperti vi assicuro che è piuttosto faticoso, specialmente se vi trovate un mare mosso come è successo a noi. Una volta arrivati nella grotta ci si ferma sulla spiaggia, si possono fare foto e riposarsi. Volendo si ha anche il tempo di allontanarsi ancora e raggiungere un’altra piccola spiaggia completamente vuota perché raggiungibile solo via mare.

    Una volta finito il nostro giro via mare torniamo alla macchina perché la spiaggia di Benagil è minuscola e molto affollata: andate lí solo per vedere la grotta. Ci spostiamo un po’ per caso nella spiaggia successiva, Praia Marinha, e ci troviamo in una spiaggia un po’ affollata ma molto grande e estremamente affascinante. Al fondo della spiaggia, superando alcune rocce, si arriva a una struttura di pietra con anfratti e piccole grotte levigati nel tempo da acqua e vento su cui è possibile arrampicarsi e fare moto magnifiche.

    A fine giornata torniamo a Portimao e mangiamo in un ristorante che vi sconsiglio: la Taberna de Portimao, il cibo non ci è piaciuto molto e il conto è stato più salato del solito. Invece, proprio nei giorni in cui ci siamo trovati a Portimao, nella zona del lungo mare era in corso il Festival della Sardina, con banchetti di cibo, stand di commercianti e un palco dove si sono esibiti artisti locali. Quindi finiamo la serata con un dolce tipico preso al festival e torniamo in camera.

    GIORNO 8

    Questo era il nostro ultimo giorno di mare e relax, quindi ci alziamo con calma, compriamo della frutta e qualche panino e andiamo verso Praia Alvor, consigliataci dall’albergatore. È una spiaggia semplice, sabbiosa, con alcuni stabilimenti balneari e l’acqua limpida. Rimaniamo in spiaggia fino al primo pomeriggio, ma il caldo diventa insopportabile, quindi andiamo a fare un giro in un piccolo centro commerciale visto sulla strada per comprare gli ultimi souvenir.

    Alla sera andiamo in un altro ristorante in città e poi facciamo di nuovo un giro alla fiera prima di andare a dormire.

    GIORNO 9

    Ci aspetta una giornata di viaggio: prepariamo i bagagli e partiamo in macchina verso Porto. Questa volta decidiamo di prendere l’autostrada (circa €40 di pedaggio) e dopo circa 6 ore di macchina arriviamo all’aeroporto dove lasciamo la macchina. Da lí prendiamo la metro verso la fermata Trinidade (biglietto €1,85, durata circa 30 minuti). La camera che abbiamo prenotato si trova vicino alla fermata, raggiungibile a piedi. Abbiamo prenotato una camera da “Almada”, che scopriamo essere una vecchia casa allestita come affittacamere gestita da una signora piuttosto particolare che parla solo portoghese ma si fa capire anche a gesti. La camera è piccolina e arredata come potreste immaginarvi le case dei nonni, ma a noi va benissimo perché dobbiamo dormire solo una notte.

    Dall’alloggio arriviamo al centro a piedi per vedere meglio la città. Passiamo davanti al municipio di Porto, dove si trova anche la scritta gigante con il nome della città. Proseguiamo verso il Mercado do Bolhão, che purtroppo è in ristrutturazione ed è stato spostato al centro commerciale La Vie, ma l’effetto non è lo stesso. Sulla strada troviamo una magnifica pasticceria: la Confeitaria do Bolhão, dove compriamo una merenda prima di proseguire. Dal centro commerciale scendiamo lungo Rua Santa Catarina, una via pedonale affollata con molti negozi e bancarelle. La tappa successiva è la Cattedrale di Porto che vediamo dall’esterno, per poi dirigerci verso L’Hard Rock locale che, come già detto, è una tappa fissa di ogni città. Continuiamo a passeggiare perdendoci per le vie del centro fino ad arrivare al Ponte Dom Luis, progettato da un allievo di Gustave Eiffel. Ammiriamo la colorata Ribeira Square e cerchiamo un posto dove fermarci per la cena. Optiamo per un piccolo ristorante omonimo alla piazza, dove servono anche tapas (tipo quelle spagnole). Scelta consigliatissima, staff simpatico e attento e cibo buono, con un rapporto qualità prezzo adatto.

    Dopo cena consiglio di fare una passeggiata lungo la riva del fiume fino al Ponte Dom Luis: d’estate si trovano molti artisti di strada che intrattengono il pubblico con la loro musica, nel mentre potrete anche gustare un bicchiere di tipico vino Porto da una delle tante enoteche che si trovano in zona. Guardando l’altro lato del fiume si possono vedere le insegne illuminate delle tante cantine produttrici del famoso vino.

    GIORNO 10

    È arrivato il giorno della partenza. Il nostro volo Ryanair parte alle 9:10 del mattino, quindi ci alziamo prestissimo e usciamo. Passiamo prima a prendere alla Confeitaria do Bolhão (quella del giorno precedente) un dolce per colazione e dei Pastéis de Nata da portare a casa (ho fatto tutto il viaggio fino a casa con una scatolina di cartone in mano perché non si rovinassero). Poi ci avviamo verso la fermata della metro Trinidade e ripartiamo verso l’aeroporto.

    Trascurando il ritardo di Ryanair di 1 ora arriviamo all’aeroporto di Bergamo, chiamiamo la navetta che arriva quasi subito e ci riporta alla macchina.

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    Sintra

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    Praia Marinha

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    On the road

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    Porto.

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    Lezione di Surf



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