Portogallo l’amore per la malinconia

SULLE ORME DEL SACRO. FATIMA Quando il viaggiatore arriva a Fatima inutilmente sbircia un po’ di qua’ ed un po’ di la’ alla ricerca di un qualunque nucleo originario; dopo un po’ si fa’ l’idea che il villaggio in origine era piccolissimo visto che adesso non fa’ che vedere solo alberghi e case nuove.Il santuario e’ un po’...
Scritto da: Marino Pancheri
portogallo l'amore per la malinconia
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
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SULLE ORME DEL SACRO.

FATIMA Quando il viaggiatore arriva a Fatima inutilmente sbircia un po’ di qua’ ed un po’ di la’ alla ricerca di un qualunque nucleo originario; dopo un po’ si fa’ l’idea che il villaggio in origine era piccolissimo visto che adesso non fa’ che vedere solo alberghi e case nuove.

Il santuario e’ un po’ fuori citta’ immerso nel verde di un boschetto al centro del quale c’e’ ina grande spianata in cemento grigio chiaro il leggera discesa un grande rettangolo della larghezza di circa duecento metri e della lunghezza di un chilometro.

Da sopra si vede in lontananza la chiesa che e’ piccola e che ha un doppio colonnato come S.Pietro il tutto naturalmente nelle debite proporzioni.

Alla sinistra della chiesa c’ in padiglione in vetro dove si celebrano le messe.

Scendendo lentamente non si possono non notare pellegrini che fanno la stessa cosa del viaggiatore ma in ginocchio, alle due parti della spianata gli alberi danno una sensazione di tranquilla serenita’ a tutto il luogo.

Il viaggiatore legge sulla guida che in occasione del giorno della ricorrenza delle apparizioni la spianata che ora e’ vuota e silenziosa e’ colma di un milione di pellegrini che arrivano da tutto il mondo.

Una volta arrivato in fondo tra la chiesa ed il padiglione di vetro c’e’ una grande vasca Meglio non si potrebbe definirla dove vengono poste le candele , non si puo’ non notare la particolarita’ tutta portoghese della cosa; il pellegrino una volta acquistata la candela la getta direttamente tra alte fiamme tanto che la cosa al viaggiatore sembra un retaggio di qualche antico rito pagano.

L’interno della chiesa non e’ di particolare menzione se non per il fatto che in occasione delle messe e’ stracolma di persone.

La percezione del viaggiatore in tutto questo luogo e’ di calma e di serenita’ molto dopo questa visita al viaggiatore sono venute sotto gli occhi alcune notizie in cui sembra che il luogo che ha visitato sia solo uno dei luoghi dove vi sono state le apparizioni mariane oppure neanche questo Il viaggiatore si e’ ripromesso di approfondire la cosa in vista di un suo futuro ritorno.

NAZARE’ Nazare’ e’ sul mare ma quello che ha portato qui’ il viaggiatore e’ una antica leggenda che racconta la vicenda successa sulla rupe sopra la cittadina che racconta di un cavaliere che combatte’ contro il diavolo e dopo una lotta feroce lo fece precipitare giu’ dalla rupe; se si ha la curiosita’ di salire alla parte alta di Nazare’ nella bella piazza c’e’ la chiesa edificata Santo al quale il cavaliere si appello’ durante la sua lotta.

In questa piazza talvolta c’e’ un colorito mercato composto prevalentemente da anziane e scorbutiche donne che protestato se le si fotografa che vendono ricordini o prodotti locali.

TOMAR Al viaggiatore che va’ a Tomar interessa vedere una sola cosa:il convento del Cristo.

Il convento e’ in uno stato di abbandono totale e di pericolo di crollo imminente.

E’ stato costruito sull’area della antica fortezza dei Templari e per raffiungerlo bisogna attraversare le mura del castello.

Personaggi famosi hanno attraversato i corridoi,i chiostri adornate da bei azulejos Come Vasco de Gama o famosi re ed imperatori.

Pur tra tanto abbandono non si possono non notare le tracce di un grande passato e di una grande potenza, si potrebbe dire che questo luogo e’il simbolo stesso della storia del Portogallo.

BATALHA.

Gironzolando per trovare alloggio per la notte ad un tratto al viaggiatore appare una grande piana grigia,brulla al centro la sua attenzione e’ catturata da una strana costruzione: e’ un monastero? Una chiesa? o qualcosa d’altro? S.Maria da Vitoria ha una forma talmente particolare che e’ difficile definirla Puo’ sembrare anche una fortezza, il suo colore ambrato frutto del tempo la stacca dal luogo dove e’ collocata.

Al suo interno e’ il trionfo di uno stile architettonico che il viaggiatore non aveva mai visto e che ne e’ stato subito rapito.

La variante del gotico chiamata manuelino e’ un merletto di marno, un traforo incredibile da credere anche se lo si sta’ guardando che raggiunge il culmine nelle “Cappelle imcomplete”.

S.Maria da Vitoria per il viaggiatore e’ la gemma piu’ preziosa del Portogallo.

DA NORD A SUD Braga C’e’ il detto che Braga prega infatti molte sono le chiese in questa citta’ di 175.000 abitanti.Il centro storico molto omogeneo e’ un quadrilatero relativamente piccolo chiuso al traffico quasi interamente al traffico e godibilissimo per il passeggio e la scoperta di angoli nascosti.

Una bellissima e grande piazza centrale permette il riposo su panchine e con vista sui bambini che giocano,sulla gente che passeggia o che mangia il gelato e alla sera guarda assieme a noi i giochi d’acqua colorati di due grandi e belle fontane.

Oporto Oporto e’ una grande citta’ 630.000 abitanti impossibile girarla in macchina.

E’ una citta’ faticosa per via dei continui saliscendi ripidi ,e’ sporca ma e’ viva insomma e’ una piccola Napoli.

Ad Oporto il viaggiatore consiglia la visita’ di due sole chiese,quella di S.Francesco piu’ grande e quella di S,Clara.Entrambe sono prezione come le due pupille degli occhi,una e’ piu’ facile da individuare nel caos urbano.L’altra e’ molto ben nascosta;il viaggiatore dice che sono imperdibili.

Coimbra Di Coimbra non c’e’molto da dire piccola citta’ di 75000 abitanti e’ viva quando ci sono gli studenti esuberanti,chiassosi con i loro mantelli neri e i loro canti se no e’ una citta’ morta ed e’ cosi’ che l’ha vista il viaggiatore dove l’unica cosa che l’ha colpito e’ stato un pupazzo a grandezza naturale che pendeva impiccato da una finestra di una casa certamente abitata da studenti.

Lisbona.

Il viaggiatore ha conosciuto Lisbona al cinema vedendo il film di Wim Wenders Lisbon Story Al viaggiatore erano rimaste impresse di quel film due cose: la voglia di scorrazzare in lungo ed in largo per la citta’ con l’eletrico e l’altra la scoperte del fado come genere musicale attraverso la colonna sonora del film dei Madredeus.

Una volta arrivato veramente nel luogo il viaggiatore ha scorazzato con il maggior numero di elettrico .E’ salito su tutti gli elevador possibili,si e’ voracemente affacciato a tutti i miradouro, le terrazza panoramiche sulla citta’e poi si e’ guardato in giro.

Nel Rossio ha visto i lustrascarpe e i venditori dei biglietti della lotteria vera religione Nazionale, ha capito il vero significato di una frase letta in un libro di Pessoa a proposito Del fatto che gli abitanti di Lisbona sono maestri nello sputo acrobatico, cosa che il viaggiatore aveva sicuramente interpretato come una colorita metafora sul fatto di sapersi districare ed allontanare dai fastidi della vita: in realtà lo sputo acrobatico e’ una realta’ letterale sputano tutti da tutte le parti e sempre.

Lisbona e’ bella con l’eletrico che in certi punti entra quasi nei negozi,nelle case e’ bella nei colori,negli odori e nelle reminescenze degli autori letti.

Il viaggiatore e’ andato al caffe’ Brasileira dove al tavolo fuori c’e’ la statua di Pessoa, poi e’ andato nella casa dove lui ha vissuto gli ultimi cinque anni di vita e dove ci sono pochissimi oggetti che lo ricordano,infine e’ andato dove da pochi anni e’ sepolto.

Da quando e’ morto era al cimitero di Prezeres ,letteralmente cimitero dei piaceri, da qualche anno la salma e’ stata trasferita al monastero de Jeronimos ,secondo gioiello del manuelino, nel chiostro bellissimo ed irreale al piano terra c’e’ Fernando Pessoa genio della profondita’ della letteratura e mentore del viaggiatore.

Sulla tomba ci sono quattro degli innumerevoli eteronomi della sua opera,del suo essere I piu’ importanti: Albero Caeiro,Riccardo Reis,Alvaro dos Campos, LUOGHI CHE IL VIAGGIATORE NON HA VISITATO MA CHE VISITERA’ Alcobaca Tumuli di Ines de Castro e del suo sposo Mafra il convento del memoriale di Saramago Braganza,Evora interessanti cittadine La valle del Douro vista al cinema nei film di Manoel de Oliveira La regione agricola dell’ Alentejo BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE Fernando Pessoa: Il libro dell’inquietudine di Bernardo Soares Fernando Pessoa: Un baule pieno di gente Fernando Pessoa: Lettere alla fidanzata Ophelia Queiroz: Mio caro nininho Jorge Saramago: Viaggio In Portogallo Jorge Saramago: Memoriale di un convento Jorge Saramago: L’anno della morte di Riccardo Reis Tabucchi: Sostiene Pereira Ines Sastre: Immagini della vita di Fernando Pessoa Saluti Marino Pancheri marino.Pancheri4@tin.It



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