Portogallo itinerante
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DOMENICA
L’idea iniziale di un un viaggio a Lisbona si è trasformata, dopo la lettura di alcuni diari di viaggio su www.turistipercaso.it, in un tour di 8 giorni lungo l’Estremadura e Porto. Dopo aver pianificato in ogni dettaglio il tour, grazie anche al sito www.visitportugal.com, e fatte le prenotazioni degli hotels tramite Booking.com, il 16 marzo io e un amico partiamo dall’aeroporto Orio al Serio (BG) con un volo Ryanair, costato 137,00€ ciascuno, compreso bagaglio in stiva.
Atterriamo a Porto alle 19,00, dopo 3 ore di volo. Vista l’ora si è deciso di pernottare presso l’Hotel Aeroporto (reservas@hotelaeroporto.com.pt), che dista 10 minuti a piedi. L’hotel è semplice e pulito: costo con colazione 24,50€ cdu (cadauno). Il personale ci fornisce mappa e informazioni sulla città. Dopo una doccia raggiungiamo la fermata del metrò, a 5 minuti, che ci porta direttamente nel centro storico di Porto in 25 minuti. Per la prima cena portoghese ci fermiamo nella parte bassa di piazza da Liberdade, in uno dei ristoranti con tavolini all’aperto, dove io mi gusto la tipica la francesina di Porto, seguita da una breve passeggiata.
LUNEdì
Dopo una semplice ma buona colazione, lasciamo l’hotel e ritiriamo, nelle vicinanze dell’aeroporto, l’auto a noleggio presso International Car, prenotata via internet, al costo di 139,00€ per 6 giorni, compreso un pieno di carburante. Impostato il navigatore ci dirigiamo a sud per 240km lungo l’A17 fino a raggiungere la cittadina murata di OBIDOS, un tempo dominio arabo e successivamente assegnata in dote ad alcune regine del Portogallo. Passeggiare lungo le strette vie pedonali è un piacere, le case bianche sono ingentilite da glicini e vasi di piante alle pareti. In cima alla via principale c’è il possente castello del XIII sec., ora hotel di lusso. E’ possibile percorrere la cinta muraria lungo i camminamenti di guardia, da cui si scorge un bel panorama. Molti sono i negozi d’artigianato, le chiese e i ristoranti dove degustare la cucina tradizionale. Noi scegliamo “O Libador” in rua Direita 19, poco dopo l’ingresso dalla Porta della Città (del 1380) e assaggiamo il polpo alla griglia servito con patate e un mix squisito di verdure spadellate con spezie, spendendo in tutto 15,00€ cdu.
Dopo 3 ore di permanenza, partiamo lungo l’A8 alla volta del cuore dell’Estremadura: MAFRA, a 70km. La cittadina è nota per il convento-palazzo Nazionale di Mafra, costruito nel ‘700 in stile barocco. E’ un’immensa struttura con circa 900 stanze, che conservano ancora gli sfarzosi arredi dell’epoca, composta dal palazzo reale, il convento, la basilica e la grande biblioteca. Acquistato il biglietto al costo di 6,00€, visitiamo il palazzo, dove ci sorprendono le opere lignee e i marmi (www.palaciomafra.pt – oraio 9,30-17,30, chiuso il martedì). Dopo la visita ci rechiamo a 300mt. dall’edificio, presso l’hotel Castelao in Av. 25 de Abril (castelaohotel@gmail.com), dove pernotteremo. Struttura datata e semplice, in un punto trafficato; colazione scarsa, ma per una notte ci si adatta. Costo con colazione 25,00€ cdu. Prima di cena c’è tempo per una visita alla nota (specie ai surfisti) località di mare di Ericeira, che dista 15km. Qui la forza erosiva dell’Oceano Atlantico ha creato delle alte scogliere, che s’interrompono ogni tanto con delle piccole spiagge. Il calar del sole fa risaltare il rosso delle rocce.
MARTEDì
Nuovamente in auto, seguendo la N9 per 25km arriviamo nella cittadina, inserita nel patrimonio UNESCO insieme alla sua “Serra”, di SINTRA (www.parquesdesintra.pt). Immersa tra vegetazione rigogliosa e colline rocciose, è nota per i suoi palazzi e castelli, disseminati nel territorio. Arriviamo nel centro storico e presso l’Ufficio Turistico facciamo un biglietto combinato per visitare tre strutture a 21,00€ (è possibile visitarne anche solo 1 o 2). Iniziamo dal centrale Palazzo Nazionale di Sintra, con i suoi due caratteristici grandi camini conici, costruito nel XIV sec. secondo gli stili gotico e moresco. Il percorso di visita si sviluppa lungo stanze completamente arredate e piene di curiosi oggetti dell’epoca. Terminata la visita passeggiamo tra i vicoli e ci fermiamo a mangiare qualcosa presso “O Cantinho do Lord Byron” in rua das Padarias 27: qui consiglio le tipiche sardine grigliate con salsa pomodoro e olive servite su pane tipo bruschetta, deliziose e con 11,00€ cdu ce la caviamo, bibita compresa.
Ci spostiamo poi in auto di 3km e iniziamo la lunga e difficoltosa ascesa verso il Castello dos Mouros. In realtà ne rimane solo la cinta muraria con all’interno qualche rudere e un bar, ma la vista a 360° sul territorio ripaga della fatica fatta. Per ultima teniamo l’attrazione più bella: il Palazzo Nazionale da Pena, un castello da favola che domina dall’alto la Serra di Sintra, a 3 km dal centro. Costruito a metà dell’800 come regalo di nozze per il re Ferdinando II dalla moglie, presenta un mix di stili gotico, manuelito, arabo e barocco. Dopo aver parcheggiato entriamo e per evitare la salita a piedi dall’ingresso del parco al palazzo, prendiamo un pulmino (biglietto 2,00€). Visitiamo le stanze ricche di suppellettili, i cortili e le terrazze con vista sul territorio circostante e a metà pomeriggio partiamo alla volta di Lisbona, che dista solo 30km, seguendo l’A37. Sintra si può raggiungere dalla capitale anche con il treno partendo dalla stazione del Rossio.
Raggiungiamo il centro della capitale senza difficoltà. Per pernottare 3 notti abbiamo scelto l’hotel Borges Chiado in rua Garret 108 (www.hotelborges.com), che si trova al crocevia dei tre quartieri più caratteristici di LISBONA: il Chiado, la Baixa e il Barrio Alto. Di fronte c’è la stazione del metrò Baixa-Chiado e la fermata dello storico tram n°28, che percorre i luoghi più importanti del centro. A fianco c’è il famoso “Cafè Brasileira”, antico ritrovo di intellettuali e poeti tra cui Pessoa, e la piazza Luis Camoes. Il pernottamento con colazione ci costa 22,50€ cdu a notte: l’hotel è bello anche se il servizio, specie a colazione, è scarso, ma accettabile per il buon prezzo e la posizione che vanta.
Portiamo l’auto al park sotterraneo della Emel in Calcada do Combro (più economico al vicino in p.za Camoes): costo 13,00€ per 24h, poi scontati del 50% con Lisboa Card. Tornando ci fermiamo al mirador Santa Catarina, davanti il museo della Farmacia, che guarda verso il Tejo e il ponte 25 aprile, ritrovo di giovani dal tramonto fino a sera tarda. Proseguiamo il primo assaggio della capitale attraverso rua Garret, con i suoi bei negozi, rua do Carmo, piazza Dom Pedro IV e rua Augusta, che attraverso il suo arco immette sulla grande piazza del Commercio, dove contempliamo il calar del sole dalla riva sul fiume Tejo. Nella piazza troviamo l’Ufficio Informazioni “Lisboa Welcome Center” (aperto fino a tardi, a differenza dei chioschi che chiudono alle 18,00) e facciamo la Lisboa Card con validità 48 ore: la card ci permetterà ingressi gratuiti in vari musei, sconti su altri, l’utilizzo gratuito di tutti i mezzi pubblici (tram, bus, metrò, treno fino a Sintra, elevatori), sconto 50% sui parcheggi della Emel, e altri vantaggi elencati sul libretto che viene rilasciato insieme alla mappa della città. Il tutto al costo di 31,50€ (quella da 72 ore costa 39,00€). Conviene farla, specie per i trasporti: una corsa singola sul tram 28 ad esempio (che si usa spesso) costa ben 2,85€, anche se si scende dopo solo una fermata!
La tessera, nominale, è attivata dal suo primo utilizzo. La sera ci rechiamo nel vicinissimo Barrio Alto, noto per i ristoranti tipici e i bars di musica live e fado. Giriamo un po’ tra i vicoletti in cerca di qualche locale che abbia anche il menu in italiano, ma sembra un’impresa. Finalmente ne troviamo uno ed entriamo. Scelta azzeccata, per la gentilezza del titolare e l’ottima cucina a prezzi più che onesti. Il ristorante si chiama “O Cantinho das Gàveas” e si trova in rua das Gàveas 82, nel Barrio Alto vicino a rua da Misericordia. Come da usanza, appena seduti ci portano delle mono-porzioni di caciotta e ricotta, accompagnate da olive e pane: si pagano solo se si consumano. Una bibita, l’antipasto di formaggi e un ottimo piatto unico a base di pesce, patate e verdure saltate ci costa 15,00€ cdu. Fatti due passi per il barrio torniamo in hotel.
MERCOLEDì
Per riuscir a visitare bene LISBONA in due giorni, serve pianificare l’itinerario di visita, dopo colazione così prendiamo il tram 28 fino alla Basilica de Estrela, imponente e con all’interno un antico presepio gigante fatto dalle suore del convento. Risaliti sul tram 28 scendiamo fino alla piazza del Commercio dove prendiamo il tram n°15E che ci porta nel noto quartiere di Belém. Prima tappa della visita il complesso del Monastero de Jeronimos del ‘500, per ammirare il suo chiostro in stile manuelito, l’imponente basilica, il refettorio e le altre pregevoli sale. Qui si trovano le spoglie di Vasco da Gama, Luis de Camoes e Fernando Pessoa. Nei suoi spazi ci sono anche il museo dell’Archeologia e quello Navale. Attraversiamo poi la grande piazza Império arrivando ai piedi di un’altra imponente costruzione: il Monumento alle Scoperte, realizzato nel 1960. Vi si può salire per ammirare il panorama sul Tejo, su ponte 25 Aprile, sulla torre di Belém e soprattutto sul monastero de Jeronimos. Vicino la grande rosa dei venti dal diametro di 50mt.
Con una breve passeggiata raggiungiamo la Torre di Belém, posta a guardia dell’ingresso del fiume. Entriamo, anche se non c’è molto da veder al suo interno. Con il tram 15E o una passeggiata di 15 minuti si può tornare indietro fino a piazza Alfonso de Albuquerque dove, a fianco al Palazzo Presidenziale, si trova il Museo Nazionale dos Coches (delle carrozze). Imperdibile, una delle cose più belle di Lisbona. Ci sono circa 60 carrozze reali del periodo che va dal ‘600 all’800, provenienti anche dall’Italia.
Dopo pranzo lasciamo Belém per recarci, con il bus n°727, al parco Eduardo VII (fermata Maques de Pombal), dove visitiamo la Serra Fredda (Estufa Fria): si tratta di un vasto giardino artificiale con ruscelli e laghetti dentro ad una serra, ottimo per una pausa relax lontani dal traffico e dai rumori. Di seguito prendiamo il metrò alla stazione Parque e arriviamo fino all’altra area significativa per la città: il Parco delle Nazioni, costruito per l’Esposizione Internazionale del 1998. Si arriva sulla fantastica stazione Oriente, dell’archi-star Santiago Calatrava: appena usciti sembra di essere nel futuro. Nella vasta area trovano posto opere uniche come l’Oceanario, il padiglione Atlantico oggi palazzetto da 20 mila posti, il padiglione del Portogallo dell’arch. Alvaro Siza Vieira con la sua copertura in cemento, assomigliante ad un foglio di carta appoggiato su 2 mattoni. A chiudere il panorama futurista la Torre Vasco da Gama, ora hotel di lusso, e il ponte Vasco da Gama lungo 17km (il 5° al mondo per lunghezza).
Noi visitiamo l’Oceanario (biglietto 13,00€) e saliamo poi sulla teleferica che percorre il lungomare fino alla torre: biglietto 3,00€ a tratta. Ritorniamo a passeggio fino alla stazione Oriente per prendere il metrò che ci riporterà in centro. Per la serata ci trasferiamo, col solito tram 28, sulla collina dell’Alfama scendendo a largo das Portas do Sol. Dopo una breve salita arriviamo alla Chiesa da Graça, dal cui mirador si gode di una splendida vista sulla città, dal castello de Sao Jorge fino al ponte 25 di Aprile. Sul mirador si trova anche un chiosco dove poter bere qualcosa, per concludere la serata.
GIOVEDì
Saliamo anche stamane sul tram 28 fino alla Sé di Lisbona (cattedrale), che visitiamo. Subito dopo entriamo nella chiesa di Sant’Antonio di Lisbona (o da Padova), che si trova di fronte, e visitiamo il luogo dove è nato il veneratissimo Santo. Risaliamo a piedi la collina, sostando al mirador Santa Lucia, che non troviamo all’altezza della fama attribuitagli dalle guide turistiche. Di gran lunga migliore è il panorama dal largo das Portas do Sol, poco più su.
Ci addentriamo poi per i vicoli stretti della parte vecchia dell’Alfama, molto caratteristica, fino ad arrivare nell’area del castello di Sao Jorge. Sostiamo nell’appartato piccolo bar “Mercearia Castello Café” in rua das Flores de Santa Cruz n°2, per un caffè e un ottimo dolce, poi acquistiamo qualche bel souvenir artigianale nei 2 negozi “Azulejo Handmade by Us” in rua Bartolomeu de Gusmao n°18 e 27, che offrono eccellenti azulejos a prezzi modici. Scendiamo la collina dal lato opposto fino a piazza Martin Moniz e dopo uno spuntino prendiamo il tram che ci porta in rua Garret. Da qui, dopo una pausa, risaliamo a piedi rua da Misericordia, con i suoi bei negozi e palazzi, fino alla Chiesa e Museo di Sao Roque, che meritano proprio una visita per il loro splendore e i tesori conservati. Poco oltre si arriva in quel che per me è il miglior mirador della città: il parco di S.Pedro de Alcantara, con vista sulla Baixa e l’Alfama. All’inizio del parco c’è l’elevatore da Gloria, uno dei più antichi di Lisbona, che prendiamo per scendere fino a piazza de Restauradores. Da lì ci portiamo alla vicina stazione del Rossio, per ammirare la sua facciata, e alla grande piazza del Rossio. Sosta obbligata poi all’antica “Confetteria Nazionale”, in piazza da Figueira 18B, per un delizioso dolce.
Di seguito, in una traversa di rua Aurea, troviamo il noto elevator de Santa Justa, opera di un allievo di Eiffel, che in un attimo ci fa salire al quartiere del Carmo. Bella la vista dalla terrazza dell’elevatore; piuttosto cara la corsa (5,00€) se non si ha la Lisboa Card. Ci rimane ancora un po’ di tempo per passeggiare tra i negozi del Chiado e una sosta in hotel, prima di recarci a cena nel Barrio Alto. Decidiamo di tornare al buon ristorante “O Cantinho das Gàveas” in rua das Gàveas 82, dove ci servono una porzione gigante di polpo con patate e verdure saltate, preceduta da formaggi freschi e olive. Spendiamo 16,00€ cdu con la bibita e ci alziamo ben sazi da tavola. Dopo un breve gironzolare per il barrio, ci ritiriamo in hotel.
VENERDì
Fatte le valigie andiamo al parcheggio a ritirare l’auto e ci avviamo lungo la A8 verso la prossima meta: il monastero cistercense di ALCOBACA, patrimonio Unesco, che dista 130km (www.mosteiroalcobaca.pt). Arriviamo giusto in tempo prima dello scadere della Lisboa Card e così entriamo gratuitamente. Il monastero è in stile gotico, di epoca medioevale; attualmente viene usata per le funzioni religiose solo la grande basilica, mentre il monastero è diventato uno spazio polivalente e museale. Nell’antistante piazza 25 di Aprile al n°44 merita una sosta la pasticceria “Alcòa”, per degustare i dolci conventuali.
La destinazione successiva è FATIMA, che si trova a 45km da Alcobaça. Qui ci fermiamo giusto il tempo per una visita al santuario e un pranzo veloce, per poi proseguire lungo l’A1 fino a COIMBRA, a 90km. Arriviamo nella cittadina, famosa per l’Università fondata nel 1290 e tra le più antiche d’Europa, nel primo pomeriggio e ci rechiamo subito all’hotel Oslo (www.hoteloslo-coimbra.pt), che si trova in viale Fernao De Magalhaes 25 (dietro la stazione), dove pernotteremo una notte. Personale gentile e buona sistemazione al costo di 20,00€ cdu, con una buona colazione e garage coperto compreso. Di fronte all’hotel inizia il centro storico, che si visita tranquillamente a piedi. Decidiamo così di fare un primo giro panoramico addentrandoci tra i vicoli, che si aprono su alcune grandi piazze. Sparpagliate per il centro si trovano varie chiese, con interni di pregio, tra cui quelle di San Tiago, di San Bartolomeo e di Santa Cruz. Una sosta per un dolce non ce la neghiamo e scegliamo la “Pastelaria Briosa” in largo da Portagem 5, nota per i suoi ottimi dolci conventuali.
Per la cena ci indirizzano lungo le vie da Sota, Adro Baixo e limitrofe, e scegliamo “Giuseppe & Joaquim” in rua da Sota 12: si tratta di un grande ed elegante ristorante, che propone alcuni piatti del giorno a prezzi scontati. Vi si può mangiare pizza, piatti portoghesi o italiani di ottima qualità: spendiamo 22,00€ in tutto per un baccalà con contorni, una pizza e 2 bibite. Dopo cena facciamo un giro sulla riva del fiume Mondego, da dove si può ammirare un bel panorama di Coimbra vecchia.
SABATO
Dopo colazione saliamo la collina fino alla storica Università di Coimbra (patrimonio UNESCO) e visitiamo la maestosa Sala dei Cappelli, ancora usata per le cerimonie ufficiali, la sala delle Armi, la Cappella di San Miguel del XV sec. e la Biblioteca Joanina del XVI sec., tra le più importanti al mondo. La vista di questi tre gioielli ci lascia stupiti per la loro bellezza (www.visit.uc.pt). Vicino all’Università visitiamo la Sé Nuova, per scendere poi fino alla Sé Vecchia (cattedrale). Proseguiamo fino alla piazza 8 Maggio ed entriamo nella chiesa di Santa Cruz (Pantheon Nazionale), molto bella. Giunta l’ora di pranzo, cerchiamo un ristorante tipico e ci fermiamo da “Zè Neto”, in rua Azeiteiras 8 , molto noto in città, ma non ne rimaniamo entusiasti, per il servizio lento. Per concludere attraversiamo il fiume fino ai resti del monastero di Santa Clara vecchia, da cui si scorge un bel panorama di Coimbra. Verso le 14,00 partiamo alla volta dell’ultima tappa del tour: Porto, che raggiungiamo seguendo per 130 km l’A1.
Arrivati a PORTO, riconsegniamo l’auto e raggiungiamo il centro in 25 minuti con il metrò (biglietto sulle macchine automatiche della fermata, a 1,85€, zona Z4). Per le ultime due notti abbiamo scelto il Grand Hotel de Paris, in rua Fabrica 27 (www.hotelparis.pt), a ridosso della grande piazza da Liberdade e del quartiere con i locali e i ristoranti più tipici e alla moda della città. L’hotel è il più antico di Porto, risalente a fine ‘800: conserva ancora molte parti strutturali e arredi dell’epoca, con quel sapore retrò che si assapora anche girando la città. La grande sala della colazione è eccellente, per gli arredi e il giardinetto pensile annesso. Dalla stanza assegnataci (la n°312) abbiamo una splendida vista sul centro storico e, stando a letto, addirittura sulla Torre dos Clérigos. Il centro storico si può girare facilmente a piedi e le strutture museali di particolare interesse non sono moltissime. Noi facciamo la “Porto Card”, presso il punto informazioni di rua Clube dos Fenianos 25, da 24h a 5,00€ (senza trasporti), che permetterà ingressi gratuiti o ridotti in vari siti.
Per cena ci rechiamo nel quartiere dei locali tipici, dislocati per lo più lungo le 3 vie Galeria de Paris, Candido dos Reis e Conde de Vizela. Essendo sabato non è facile trovare posto, ma ci riusciamo presso “Tapas na Boca”, in rua Candido dos Reis 117. Ristorante e wine-bar piccolo e grazioso, offre tapas, tortillas ed altri buoni piatti a prezzi contenuti. Nella zona la scelta è vasta e di qualità; numerosa anche la presenza di locali con musica live e dj.
DOMENICA
La giornata è dedicata alla visita dei siti storici di Porto e iniziamo dalla vicina Torre dos Clérigos (1,00€ con Porto Card) da cui si scorge un meraviglioso panorama sulla città. A seguire ci avviamo verso la parte bassa della città, fermandoci prima ad ammirare l’atrio d’ingresso della Stazione di Sao Bento, ricoperto di azulejos, e poi la chiesa da Miseriacordia in rua das Flores. Percorrendo le eleganti vie del centro arriviamo al monumento più noto, il Palazzo da Bolsa, in rua Ferreira Borges. Ci sono visite guidate ogni 30 minuti (biglietto 3,50€ con P.C.) e vale veramente la pena scoprire la storia e le preziose stanze dell’antica Borsa della confederazione dei Commercianti.
A fianco alla Borsa, in rua Infante, non si può fare a meno di visitare la chiesa di San Francesco, riccamente decorata, il suo museo e le catacombe (biglietto 2,50€ con P.C.). Dopo la visita, di fronte la chiesa prendiamo lo storico tram n°1 (biglietto sul mezzo a 2,50€ a corsa) che in 40 minuti porta fino al capolinea del Farol de S.Miguel, dove il fiume Douro sfocia sull’Oceano Atlantico. Con una breve passeggiata arriviamo al faro, dove si può ammirare l’infrangersi delle grandi onde sulla scogliera. Ritornati in centro, facciamo uno spuntino in uno dei vari ristoranti della Ribeira, che son per lo più turistici e un po’ cari. La Ribeira e il suo lungo-Douro sono la parte più caratteristica e colorata di Porto, da cui si può ammirare il maestoso ponte Luis I in ferro, simbolo della città.
Dopo aver visitato la Casa do Infante (ingresso gratuito) e passeggiato un po’ tra i vicoli vecchi, saliamo la collina fino alla Sé do Porto (la cattedrale), da cui si scorge un altro bel panorama. Da lì si arriva presto al ponte Luis I, che attraversiamo fino all’altra sponda, dove la fanno da padrone le storiche cantine del famoso vino di Porto. Nel tardo pomeriggio ritorniamo prima nella grande piazza da Liberdade, con i suo eleganti palazzi in stile liberty, e poi in hotel.
Per la cena facciamo ritorno al quartiere dei locali tipici, scegliendo quello che secondo noi è il più raffinato, il ristorante-bar “Galeria de Paris” in rua Galeria de Paris 56. Il locale presenta arredi di inizio ‘900 con scaffalature riempite di giocattoli e altri oggetti antichi, luci soffuse e un pianista che suona da vivo, come sottofondo alla cena. Assaggiamo la nuova ricetta tipica di Porto, il “bacalao d’ouro”, ottimo e abbondante, spendendo 13,50€ cdu con 1lt d’acqua.
LUNEDì
È giunto l’ultimo giorno di permanenza in Portogallo e ci resta ancora la mattinata per le ultime visite. Iniziamo dal mercato coperto di Bolhao, in rua Formosa, presentato dalle guide turistiche come una bella attrazione, ma in realtà decadente. Ben più elegante la zona lungo rua Ferreira da Silva e rua Carmelitas, con eleganti negozi, tra cui spicca “A Vida Portuguesa” in rua Galeria de Paris 20 (www.avidaportuguesa.com), dove si possono trovare vari prodotti tipici, anche se l’attrazione principale sono i suoi arredi di inizio ‘900. In rua das Carmelitas 144 invece è d’obbligo la visita alla libreria “Lello & Irmao”, fondata nel 1887 e nota per aver ispirato le storie di Harry Potters: incantevoli gli arredi e il lucernario in stile liberty. L’ingresso è libero, ma è vietato fotografare. Per il pranzo di commiato entriamo nel “Ristorante Clérigos” (www.clerigos.net), anch’esso in rua das Carmelitas al n°151, in una nuova galleria. E’ un grande locale con pasticceria, bar, sushi e piatti tipici. A pranzo offre menù a prezzo fisso di 13,00€ cdu, di carne o sushi (preparato al momento). Scegliamo quello di sushi che prevede un’entrata con tempura di gamberi, una abbondante portata con vari tipi di sushi, bibita o vino e caffè. Ci alziamo sazi e soddisfatti, ritiriamo i bagagli in hotel e con il metrò ci rechiamo in aeroporto ad attendere la partenza del nostro volo delle 16,30.
In conclusione…
Il Portogallo è stato una vera sorpresa, grazie ai numerosi siti storici, alla cultura e all’arte ben custodite, ai colori dei paesaggi, ai profumi dei suoi prodotti gastronomici. Se Lisbona ci ha entusiasmato per la sua vitalità e varietà, Porto ci ha stupito, in quanto non ci aspettavamo di trovare una città così bella e raffinata, al punto da definirla una “piccola Parigi”. I paesaggi poi che circondano Obidos e Coimbra sono ottimi anche per una piacevole gita di qualche giorno durante la bella stagione, dove ci si può dedicare alla cultura o al trekking o a qualche bel giro con la bicicletta. I periodi ideali per questo tour ritengo siano la primavera e fine estate, inizio autunno. Ma ogni periodo dell’anno è ottimo per una fuga in una delle città che abbiamo visitato… a voi la scelta!
Marco Burato