Portogallo, in treno

Da Lisbona a Guimaraes, passando per Sintra, Porto, Evora e Tomar
Scritto da: princessyssy
portogallo, in treno
Partenza il: 09/08/2016
Ritorno il: 20/08/2016
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
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Valigia leggera: quest’anno ci spostiamo con i mezzi! Andiamo alla scoperta del Portogallo con un piano di viaggio totalmente studiato e rielaborato in casa. Se siete interessati a visitare il Portogallo in treno qui trovate una traccia. Ricordate di prendere i biglietti appena arrivati in stazione per i giorni successivi, per trovare posto e andare sul sicuro rispetto agli orari. Per farvi un’idea degli orari dei treni visitate il sito ufficiale www.cp.pt.

Atterriamo a Lisbona, città quasi totalmente ricostruita dopo un catastrofico terremoto del 1755. Dormiamo a Lisbona 5 notti al Corinthia Hotel Lisbon, iper comodo in quanto vicinissimo a una fermata della metro blu. Per quanto riguarda la visita alla città è stata quella meno entusiasmante, Lisbona è molto commerciale e molto standardizzata. Nota di merito al Convento do Carmo, assolutamente tappa obbligata. Particolari ma non necessarie la Basilica de Estrela (raggiungibile con la metro o con il mitico tram 28, sempre che abbiate l’ardire di far la lunga fila tipica del mese di agosto) e la chiesa di San Rocco. Tip pratico: consiglio scarpe comode (riservate i tacchi solo dopo un primo giro di ricognizione) in quanto sono presenti molti marciapiedi lisci e ripidi.

Appena fuori Lisbona, vi prenderà mezza giornata circa, Belem con la torre (meno maestosa di quanto appare in foto) e il monastero dos Jeronimos (questo vale il prezzo del biglietto). Ci si arriva con il bus 15, che parte da placa de commercio.

Da Lisbona ci muoviamo in giornata per due tappe fondamentali: Sintra ed Evora.

Il giorno passato a Sintra è stato particolarmente pieno ed emozionante. Ci si arriva comodamente in treno da Lisbona. La fila per il bus appena usciti dalla stazione è impressionante, tanto che con un lampo di genio decidiamo di noleggiare una minicar da Go2Sintra. Grazie a questa felice intuizione riusciamo a visitare tutto ciò che ci eravamo prefissati + 1 (quinta de la regaleira, monserrate, palazzo de la pena + cabo de roca) senza file per autobus e data la macchina minuscola, senza tempo sprecato per il parcheggio (impresa piuttosto epica alla quinta de la regaleira).

In poche parole…

Quinta de la regaleira: imperdibile. Mettete in conto almeno 2 ore.

Monserrate: molto carino. Ovviamente è una ricostruzione e si vede… ma a noi è piaciuto comunque. Tempo 1 ora se proprio ve la prendete con calma calma

Palazzo da Pena: particolare, a tratti interessante, a tratti divertente. Per il tempo da dedicare sta a voi, c’è anche un giardino immenso.

Cabo da Roca: il punto più a ovest d’Europa. Emozionante. 1 ora può abbondantemente bastare.

La seconda gita in giornata in treno (partenza dalla stazione Sete Rios) è stata a Evora, meno toccata dal turismo, ma molto molto interessante: non lo dico solo io, è considerata una città museo per le numerose testimonianze degli stili più vari.

Da vedere: università (era chiusa), cappella dos ossos (con simpatica targhetta all’entrata), Chiesa di Sant’Antonio Abate, Cattedrale (la più grande del Portogallo, costruita in un’epoca di transizione tra romanico e gotico e… udite udite, potete salire sul tetto. Veramente suggestivo!)… ma il vero gioiello è il tempio di Diana, costruito in età augustea, protetto da una timida palizzata, raggiungibile senza biglietto. Trovo fantastico che, vicino, ci sia un piccolo parco e che la gente del posto possa andare a leggere o rilassarsi su una panchina con un tempio romano davanti!

Il 14 agosto abbandoniamo Lisbona prendendo dalla stazione di Santa Apolonia il treno per Tomar, il paese dei templari. Qui alloggiamo all’Hotel dos Templarios, ci piace andare sul sicuro e questo sembrava il migliore. Tomar è un piccolo paese che offre una passeggiata piacevole lungo le rive del fiume che lo attraversa. È rivisto in chiave turistica in quanto qui si trova l’imponente Convento di Cristo davvero grande, complesso e variegato (ve ne accorgerete dal numero incredibile dei chiostri!)

Il 16 agosto, dopo un ferragosto tranquillo a base di caracois (piatto tipico di Tomar, le lumachine) prendiamo il treno per Entroncamento e da qui per porto!

Arrivati a Porto, vi troverete un po’ spiazzati. La gente per strada è tanta, tantissima, si muove decisa e veloce mentre voi, appena usciti dalla fermata della metropolitana vicino alla stazione di San Bento cercate di orientarvi alla meglio. In realtà, Porto è piccola e vi saprete orientare in breve tempo. Noi abbiamo dormito per due notti a The House Ribeira Hotel.

A parte le mete che troverete senz’altro ovunque (palazzo da bolsa, cattedrale, nave sul Douro, degustazione vini, libreria Lello…) consiglio una passeggiata verso la chiesa di Santa Caterina.

Ultima tappa: Guimaraes, là… dove è nato il Portogallo. Poco affollata, presenta il vero Portogallo. Qui, a parte il caratteristico Padrao Do Salado, potrete trovare il maniero signorile del duca di Braganza (Paco dos duques de Braganca) e il castello a cui è legata la storia della formazione del regno di Portogallo. Il tempo grigio e una leggera pioggerella hanno contribuito a render ancora più evocativa la nostra visita.

Ultimo tip e poi vi lascio andare: Placa de Santiago è la piazza che nel medioevo accoglieva i pellegrini in viaggio per Campostela. Quindi? Non avete ancora cercato nulla su google?

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convento do carmo, lisbona

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cattedrale, porto

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evora, tempio di diana



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