Portogallo del Nord e Galizia fly & drive

Questo é il viaggio di Alex ed Alessia, che anche quest’anno purtroppo sono dovuti andare in ferie le due settimane centrali di agosto e per questo la scelta della meta partiva da presupposti ben chiari: -un posto non troppo affollato da turisti impazziti (così come i prezzi) -un posto non troppo a sud perché volevamo evitare 50°...
Scritto da: alessiats75
portogallo del nord e galizia fly & drive
Partenza il: 11/08/2007
Ritorno il: 24/07/2007
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
Questo é il viaggio di Alex ed Alessia, che anche quest’anno purtroppo sono dovuti andare in ferie le due settimane centrali di agosto e per questo la scelta della meta partiva da presupposti ben chiari: -un posto non troppo affollato da turisti impazziti (così come i prezzi) -un posto non troppo a sud perché volevamo evitare 50° all’ombra -evitare una partenza in aereo come quelle che fanno vedere ai telegiornali (ressa, ritardi, voli cancellati ecc) la risposta ai nostri problemi: Portogallo del Nord e Galizia.

Prenotazione online di volo, macchina e parcheggio in aeroporto (con riduzione) dal sito dell’aeroporto di Monaco; vivendo a Bolzano, Monaco o Milano non fa differenza e partendo dalla Germania si possono evitare code ed eventuali scioperi agostani.

Tutte le informazioni le abbiamo raccolte in internet, su questo sito, da amici e nella guida Lonely Planet che consiglio, senza diventarne però troppo dipendenti.

Itinerario Monaco-Porto. 6 notti a Porto, che è la città ideale per visitare il Nord sia se si sceglie la macchina, come nel nostro caso, sia se si scelgono i mezzi pubblici.

Spostamento a Pontevedra, sud della Galizia, 5 notti per assaporare le Rias Baixas e un po’ l’interno.Ultimi 2 giorni di relax a Porto e ritorno a Monaco.

Nel nostro breve resoconto vogliamo solo dare alcuni spunti ed aiuti derivanti dall’esperienza sul campo, tutte le informazioni riguardanti storia, architettura, arte ecc si possono facilmente trovare in qualsiasi guida.

PORTO: città affascinante, come solo una vera città portuale sa esserlo. È difficile riassumerne le sfaccettature e le mille contraddizioni. Vale sicuramente almeno 3 giorni di visita per conoscerla un po’. Noi abbiamo pernottato al Residencial Grande Rio, devo dire un ottimo rapporto qualità prezzo, è un po’ fuori dal centro (20 min a piedi) ma la metro è vicinissima. Vantaggio: mai problemi con il parcheggio.

Porto ha una viabilità che folle è dire poco…Capisco chi consigliava il GPS; se non vi pesa perdervi e scoprire angoli assai poco turistici affidatevi solo alla cartina e alle indicazioni della gente locale (esclusivamente in portoghese e ricordo che non è il portoghese parlato in Brasile!). Se siete in macchina cercate di evitare di entrare nel centro storico… Noi abbiamo fatto una delle tante gite organizzate sul Douro, bella perché permette di assaporare un po’ l’entroterra, ma se volete risparmiare un po’ di soldi (l’intera giornata costa ca. 50 Euro) fatelo pure senza rimpianti. CONSIGLIO: un bicchiere di Porto a Vila Nova de Gaia e girare senza meta per i vicoli della Ribeira.

VILA DO CONDE – GUIMARAEZ: la prima da consigliare se volete stare in spiaggia e non fare troppi chilometri da Porto. Lì le spiagge sono enormi, se potete affittate una delle “baracas” servono per il vento che praticamente tira in modo incessante. L’acqua è quella dell’oceano…

Guimaraez ha un centro delizioso, forse un po’ più a misura di turista rispetto a Porto.

VIANA DO CASTELO – BRAGA: Viana è il classico paesino di villeggiatura, con un bel centro storico, locali dove bersi un caffè (in tutto il Nord abbiamo sempre bevuto un espresso ottimo e lo abbiamo pagato meno o come in Italia) e mangiarsi qualcosa. In ogni bar/pasticceria c’è la possibilità di mangiare qualcosa di dolce (consiglio il bolo de arroz o dei piccoli dolcetti al cocco morbidissimi) o un panino…I prezzi sono più bassi che in Italia. La spiaggia di Afife è proprio adatta ai surfisti (vento fortissimo) ma merita una visita perché si gode di un colpo d’occhio sull’oceano che è meraviglioso…Quando ci siamo andati noi tirava parecchio vento e il sale formava delle nubi stile “nebbia in Val Padana”.

A Braga si nota l’impronta ecclesiastica…Merita una visita e magari un caffè in uno dei suoi tanti locali.

COIMBRA – FIGUIRA da FOZ: tappa più meridionale del nostro tour. A Coimbra per la prima volta ha diluviato, fino a pranzo per fortuna, poi il cielo si è aperto. Bisogna riconoscere che l’Università influenza moltissimo la cittadina, si trovano dei negozietti di designer&musica&vestiti ecc. Molto carini.

Figueira da Foz si trova sul mare, ci ha deluso moltissimo: si tratta in realtà di un brutto villaggio, in cui hanno edificato l’edificabile e in cui si riversano una marea di turisti portoghesi e non. È l’unico posto del nostro tour che non ci è piaciuto.

Per strada ci siamo fermati a Montemor o Velho, dove si staglia una fortezza che è impossibile non notare facendo la strada da Coimbra a Figueira. È stata una bellissima sorpresa. Non c’era quasi nessuno, il posto è tenuto benissimo e si gode di una bella vista. Ricordate che l’ingresso è gratuito, anche se c’è sempre qualche furbo che si mette sul portone a chiedere soldi.

CONSIGLIO: fate assolutamente una sosta nel caffè interno, è un posto bellissimo che anche molti locali scelgono per leggere, chiacchierare, studiare, per prendersi una pausa insomma.

PONTEVEDRA: abbiamo lasciato il Portogallo per il Sud della Galizia. Autostrade praticamente deserte, forse perché abbastanza care, in compenso la benzina, o meglio il diesel, costa meno che in Italia. Arrivando abbiamo avuto una fortuna sfacciata perché siamo capitati proprio nella piazza più vicina al centro storico in cui si può parcheggiare gratuitamente (Plaza de Galizia). Qui poi con la nostra guida ci siamo avventurati alla ricerca di una stanza. Avevo letto che in quel periodo (agosto) la zona si riempie di turisti (solo spagnoli!) perché lì il Ferragosto viene festeggiato alla grande, ma non avrei mai creduto in quel modo. Abbiamo trovato una stanza in una delle habitaciones del centro storico. Sono delle stanze molto semplici, di solito con bagno in comune (non sempre), hanno il pregio di costare poco. La città ha un centro medioevale molto carino e strapieno di locali che si riempiono dalle 21 in poi. I festeggiamenti poi sono proprio da vedere, concerti che iniziano alla 1 di notte, tombolate gigantesche e fuochi di artificio continui…Una vera fiesta! CONSIGLIO: gustatevi le tapas con un bicchiere di vino, buone, non care e stuzzicano l’appetito; noi ci siamo fatti delle scorpacciate di polipo alla galiziana e calamari. A Pontevedra consigliamo “O’ Pitillio”, proprio in centro, locale gettonatissimo perché effettivamente ha un buon rapporto qualità/prezzo. BUEU: ci siamo concessi una giornata di mare. Il tempo è molto simile a quello irlandese, ma oggi abbiamo avuto fortuna. Direzione Praia de Lampamar, mangiato in due per 10 Euro sulla spiaggia, nuotatina neppure a parlarne visto la temperatura dell’acqua, anche se rispetto al Portogallo è molto meglio e il vento soffia appena, solo una leggera brezza. Tra Pontevedra e Cangas è pieno di spiaggette in cui scendere, è solo da decidere dove.

CONSIGLIO: evitate il tratto Pontevedra – Sanxexo c’è un traffico impietoso, per fare 2 km ci si mette 1 ora e poi ci sono troppi turisti. Lasciata la nostra stanzetta in centro siamo riusciti miracolosamente a trovare una stanza in un monastero molto vicino, a Poio (da consigliare) CABO FINISTERRA: in Galizia la vacanza è sempre stata caratterizzata da mattinate iniziate molto tardi, abbiamo cercato di seguire le abitudini locali, d’altra parte si può godere della luce fino alle 22. Colazione in uno dei tanti caffè/pastelleria e, poiché oggi il tempo non permetteva di stare in spiaggia, abbiamo risalito la costa fino a Cabo Finisterra. È possibile anche utilizzare l’autostrada, ma consigliamo almeno all’andata di percorrere la strada costiera, si attraversano posti e paesaggi che ti fanno pensare di non essere in Spagna ma in Irlanda o in Norvegia. Il tratto tra Muros e Noia ci ha veramente lasciato senza parole: poche costruzioni, baiette, poca gente e i rias che sembravano veramente fiordi norvegesi.

Cabo Finisterra non ci ha fatto impazzire, ma siamo quasi certi che sia stato dovuto al bel tempo (non creava proprio l’atmosfera sperata) e soprattutto ai moltissimi turisti. Merita comunque la sfaticata. Il ritorno, visto l’ora un po’ tarda, l’abbiamo fatto in autostrada da Santiago. Quando siamo tornati la città era ancora un pullulare di gente e festeggiamenti.

SANTIAGO: quando siamo arrivati ci ha assalito il solito traffico. Abbiamo cercato parcheggio (salato!) e via per i vicoli. Tempo piovigginoso e freddino, insomma il tempo che creava la giusta atmosfera. Ci sentiamo però di sconsigliare Santiago in questa stagione, sempre che si voglia assaporarne anche l’atmosfera di raccoglimento/religiosa e non solo l’architettura. Ad agosto è letteralmente presa d’assalto dai turisti e perde un po’ di fascino.

NIGRAM-BAIONA: oggi bella giornata di sole, direzione spiaggia. In questo tratto di ria si nota che si è praticamente a ridosso del Portogallo, le spiagge diventano più ampie, il vento soffia molto di più. Abbiamo scelto la Praia de America (immensa) e poi direzione Baiona, dove consigliamo di visitare la fortezza trasformata in parador, da togliere il fiato. La zona è turistica, anche se frequentata quasi esclusivamente da spagnoli, e i prezzi salgono un po’ soprattutto rispetto al Portogallo, merita sicuramente una visita.

La sera, al ritorno, ci siamo fermati a mangiare qualcosa a Cambarro, vicino Pontevedra. È un paesino veramente delizioso che ha mantenuto tutte le case vecchie in pietra ed è pieno di horreos. Noi ci siamo fermati a mangiare le mitiche tapas da Otillio, lungo il porto, lì comunque un locale vale l’altro, a scelta, un po’ più sull’interno si trovano ristoranti veri e propri, i prezzi però in questo caso salgono un po’.

PORTOGALLO: direzione Porto per riassaporare un po’ l’atmosfera del porto e del fiume prima di riprendere l’aereo che ci riporterà a casa! Sia la Galizia che il Portogallo del Nord ci sono rimasti nel cuore: la disponibilità della gente, anche se all’apparenza rude, la diversità della lingua vissuta senza grossi problemi da entrambe le parti (vedi Totò a Milano), i paesaggi a volte inaspettati, ci hanno regalato una vacanza da ricordare.



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