Porto: sapori e colori di Capodanno

Quattro intensi giorni fra i labirinti della Ribeira, magnifici azulejos, edifici antichi, ponti, cantine e degustazioni
Scritto da: Matthew Martino
porto: sapori e colori di capodanno
Partenza il: 28/12/2017
Ritorno il: 01/01/2018
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
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Bem vindo ao Porto. Dia 1

Abbiamo deciso di trascorrere questo Capodanno in Portogallo e più precisamente a Porto, qui chiamata anche la capitale del nord. Il volo è previsto alle ore 14.00 ma arrivati al gate il tabellone annuncia già un ritardo di circa un’ora. Aspettiamo tranquilli in aeroporto, ci imbarchiamo e il volo non subisce altri ritardi, così alle 18.00 ora locale leggiamo su alcuni tabelloni la scritta “bem vindo ao Porto” che ci dà il benvenuto in Portogallo. Raggiungiamo il centro grazie alla efficientissima metro che in circa 30 minuti, e per soli 4 euro e 50 andata e ritorno, ci porta a destinazione. Passeggiando verso l’hotel ci sembra di sentire tutti i sapori e i colori di questa città, i profumi del cibo e vediamo i colori degli azulejos (piastrelline ornamentali dell’architettura Portoghese) ci avvolgono immediatamente facendoci amare al primo impatto questa città.

Raggiungiamo il nostro albergo (Dom Henrique Downtown) in zona Bolhão, lasciamo i bagagli che sono ormai le 19.00 e corriamo verso il Cafè Santiago perché vogliamo provare la Francesinha: un famoso piatto tipico che viene preparato con due fette di pane in cassetta farcito da una bistecca, salsiccia, prosciutto, uovo, formaggio fuso e affogato con una salsa alla birra, pomodoro e peperoncino. Il locale è davvero pieno, ma 2 posti davanti al bancone sono liberi, ci sediamo e ordiniamo, scopriamo di essere seduti nei posti migliori, da qui possiamo vedere come vengono fatti i mitici tramezzini portoghesi, scherziamo con i camerieri e con i cuochi del locale. Il panino è davvero buono, una esplosione di gusto e una bomba di energie, mangiamo con gusto e usciamo sazi dal locale pagando poco più di 20 euro. E’ stata davvero un’ottima scelta. Con tutte queste calorie in corpo non ci resta che uscire e approfittare della temperatura mite per fare un bel giro della città. Passiamo il resto della serata passeggiando nella bellissima piazza da Liberdade, andiamo a sbirciare dalle vetrine della famosa libreria Lello, che ha ispirato la scrittrice della saga di Harry Potter, per poi finire la serata a bere mojito e vino tinto in un bar (Alma) nelle Gallerias, fulcro della vita notturna di questa zona e forse di tutta Porto.

Porto a piedi: bellissima scoperta. Dia 2

Questa mattina abbiamo appuntamento alle 9.20 in Praça (piazza) Gomes Teixeira con la nostra guida Eugenia per un walking tour alla scoperta di Porto e dei suoi segreti. Dopo aver fatto colazione a base di caffè e pasteis de nata, un dolcetto tipico a base di pasta sfoglia e uova, arriviamo al punto di incontro dove scopriamo di essere un bel gruppetto di persone provenienti da ogni parte del mondo. La nostra guida è già pronta e dopo le dovute presentazioni ci muoviamo verso il cuore di Porto a piedi sotto un cielo grigio e per nulla rassicurante ma per adesso ancora clemente. Non sarà il classico tour culturale ma una specie di passeggiata tra amici alla scoperta della vera essenza di Porto spiegata da una vera Portoghese!

La prima tappa del tour ci porta ad osservare una statua davvero curiosa, non ci era mai capitato di vederne una con gli occhiali! Da dietro pare Elvis Presley, dal davanti Elthon John… in realtà è il vescovo più importante che Porto abbia mai avuto Antonio Ferreira Gomes, che si è battuto contro la dittatura di Salazar per la libertà della città. Da qui possiamo intravedere nella nebbia la Torre dos Clerigos, che con i suoi 74 metri di altezza veniva usata come faro per avvisare i cittadini di Porto che le navi cariche di merci erano finalmente giunte sulle rive del fiume Douro. Appena dietro l’angolo ci troviamo di fronte la famosa libreria Lello e Irmao, che avevamo già notato ieri sera, nonostante sia presto c’è già la coda per entrare! Questa vecchia libreria è diventata una delle più famose al mondo perché è proprio qui che la scrittrice di Harry Potter ha trovato l’ispirazione per i suoi fortunati romanzi, all’interno c’è una meravigliosa scalinata in legno simile a quella rappresentata nei libri e nei film. Speriamo di trovare un momento con poca coda per visitarla. Un altro posto curioso che la nostra guida ci fa vedere è incredibilmente il Mc Donald’s! In effetti è stato aperto all’interno di uno dei più antichi palazzi di Porto e ha l’obbligo di mantenerne la struttura originale, così i clienti si ritrovano a mangiare un panino con intorno pareti affrescate e lampadari di cristallo! Comincia a cadere qualche goccia di pioggia, la nostra passeggiata procede verso la stazione Sao Bento, ma prima ci fermiamo per una veloce foto in un altro angolo particolare della città, ovvero l’unico punto in cui una volta si trovavano i giornali con le notizie del giorno rappresentato da una simpatica statua! Entriamo finalmente nella famosissima stazione, fulcro della città e biglietto da visita per i turisti che prima dell’invenzione degli aerei giungevano a Porto in treno. Le pareti sono quasi interamente ricoperte da azulejos rappresentanti le grandi battaglie portoghesi e tappe della storia dei trasporti. La guida ci fa notare che in alcuni punti ci sono degli errori nella posa delle piastrelle e noi ne scoviamo due! La pioggia si fa più forte così la nostra guida ci porta all’interno di due negozi per ripararci e per raccontarci altri aneddoti interessanti. Per prima cosa ci mostra un rivenditore di sughero e ci spiega che il Portogallo è il più grande produttore ed esportatore della pregiata corteccia. Ci mostra alcuni aspetti interessanti della raccolta e rifinitura del materiale, da come vengono realizzati i tappi più pregiati per vini importanti e champagne a come qualsiasi scarto venga poi riciclato al 100% per prodotti meno esclusivi. Entriamo poi nella Casa della Chitarra, un negozio di strumenti musicali che vengono utilizzati per suonare il Fado, musica tipica portoghese malinconica e simile ad una serenata. La nostra guida ce ne fa ascoltare qualche nota, ci mostra le differenze tra i vari strumenti presenti nel negozio e ci racconta l’ennesima curiosità, ovvero che il famoso ukulele delle Hawaii è in realtà originario del Portogallo e non è altro che una piccola chitarrina utilizzata per strimpellare canzoni allegre con rapidi movimenti delle mani.

Riprendiamo la passeggiata e arriviamo in cima al Ponte de Dom Luis I, il tempo ci rovina il panorama ma per quello che riusciamo a vedere Porto ci piace sempre di più! Sotto il ponte passa il fiume Douro sulla nostra sponda siamo a Porto, attraversandolo andremo a Gaia. Per ora non oltrepassiamo il confine e torniamo sui nostri passi per dirigerci verso la Cattedrale di “Sè”, e lungo la strada notiamo una gigantesco murales che rappresenta un uomo di Porto che dà il benvenuto ai visitatori della sua città. In realtà lungo la strada notiamo anche un’altra Street art che ci strappa una risata, in pratica una caricatura di Cristiano Ronaldo che mette ben in mostra i suoi 5 palloni d’oro!! La Cattedrale di “Sè” domina la collina di Porto e fu costruita come una fortezza anche se delle mura originarie che circondavano la città rimane ben poco. Come tutte le costruzioni più antiche è fatta di granito, il materiale più utilizzato a Porto, di lato è decorata con azuejos bianche e blu mentre sul davanti ha una struttura centrale con due solide torri ai lati. Al suo interno nasconde un altare d’argento che i portoghesi sono riusciti a salvare al passaggio di Napoleone. Con un bel percorso tra le strette vie della vecchia Porto scendiamo nella zona lungo il fiume chiamata Ribeira, qui arrivavano le barche a scaricare le botti del famoso vino prodotto sulle valli del Douro per essere poi messo in commercio in tutta Europa. La nostra guida ci mostra un’altra curiosa statua, sembra quasi un Lego invece è il santo patrono della città raffigurato in un modo davvero singolare! È qui che salutiamo la nostra guida, è l’una passata e tutto questo camminare ci ha messo fame! Mangiamo da Jimao, ristorante consigliato dalla guda, un paio di tapas e il porco iberico e ovviamente ci troviamo benissimo!

Con la pancia piena decidiamo di non perdere altro tempo e attraversiamo finalmente il ponte per arrivare a Gaia. Gli abitanti di Porto scherzando dicono che l’unica cosa bella di Gaia è la vista su Porto! In realtà non è per nulla vero, qui ci sono infatti le cantine più famose e rinomate di tutto il Portogallo ed è proprio in una di queste che decidiamo di andare. La cantina che abbiamo scelto è quella di Taylor’s, marchio storico del vino di Porto che con 12 euro ci permette di fare un giro tra le botti e nel suo museo dove tramite un’audio guida ci viene raccontata la storia della nascita del famoso marchio e i metodi di produzione utilizzati per la realizzazione delle varie bottiglie. Ovviamente al termine ci vengono offerte due degustazioni per testare il prodotto finito! Sono le 18 passate e ci incamminiamo verso il nostro hotel. Sono più di 2 km di strada, per la maggior parte in salita, ma anche grazie alla temperatura mite e alla bellezza della città il tempo vola e percorriamo tutto il tragitto senza neppure accorgercene. Passate le 21 cerchiamo un posticino nei paraggi per una cena veloce e poi torniamo subito in hotel, questa sera salteremo la zona dei locali per riposarci dopo l’intesa giornata appena trascorsa.

PORTO: IL SAPORE DEL MARE. DIA 3

Questa mattina dormiamo tranquilli fino alle 9.00 perché non abbiamo nessun impegno fissato e programmato, la nostra intenzione è quella di visitare il mercato di Bolhão. Dopo esserci preparati e vestiti, non troppo pesanti visto il clima molto mite, usciamo direzione mercato, sulla nostra strada c’è prima però il Cafè confeitaria Cunha per la nostra abbondante e dolcissima colazione a base di paistes de nata, croissant, biscotti deliziosi, caffè e cappuccio. Soddisfatti della nostra colazione ci dirigiamo verso il mercato, girata una traversa, ai piedi di un palazzo, c’è un cancello aperto ad indicarci che siamo arrivati al mercado do Bolhão. Entriamo all’interno e scendiamo negli stretti vicoli formati da una miriade di bancarelle di ogni tipo, souvenir, vini di Porto, salumi, formaggi, pane e molto altro attirano i turisti come api col miele, noi acquistiamo pane, prosciutto e fragole per il pranzo e poi uno zainetto di sughero e un bel souvenir, qui si fanno davvero degli ottimi affari e noi sentiamo qui tutti i veri sapori di Porto. Seconda tappa della giornata è il Palácio da Bolsa, adiacente alla chiasa di San Francisco, questo edificio fu donato ai commercianti di Porto dai monaci francescani dopo che un incendio distrusse gran parte del convento e fu trasformato nell’associazione commerciale. Purtroppo arrivati all’ingresso scopriamo che le visite guidate sono tutte al completo così decidiamo di visitare la confinante e bellissima chiesa di San Francisco. Gli interni sono molto belli ed eleganti ma la parte che ci colpisce di più in questa prima parte di edificio sono le catacombe situate all’interno e più precisamente nei sotterranei della chiesa, questo era praticamente un cimitero privato in quanto fino a due secoli fa non ne esisteva uno tradizionale, i pavimenti sono composti da loculi coperti da numerosi pannelli di legno che formano un triste parquet, ai lati altri loculi di persone più ricche ed agiate. La seconda parte della visita si svolge nella chiesa di San Francisco costruita con influenze gotiche e barocche, gli interni, infatti, hanno delle incredibili strutture intagliate, scolpite finimente e verniciate d’oro che ricoprono interamente le pareti di pietra e il contrasto fra la facciata semplice e l’interno riccamente decorato è davvero impressionante. Terminata la visita decidiamo di proseguire la nostra giornata sulle rive dell’oceano e proprio sotto la chiesa c’è la fermata della vecchia linea di tram “infante-1” di Passeio Alegre che, con una corsa di circa 10 minuti, arriva fino al faro de Felgueras sul oceano Atlantico. La corsa è piacevole, saliti sul tram siamo stati catapultati nel XIX secolo, interni di legno e panche di pelle ci fanno amare questa corsa. Arrivati all’oceano il sole inizia a baciarci la fronte e a scaldarci con il suo bel tepore, ci incamminiamo verso il faro attraverso la passeggiata che si dilunga in un tratto sabbioso dove ci sono molti pescatori in attesa che le loro esche facciano il loro dovere, qui ci sediamo a gustare i nostri panini e le nostre fragole acquistati la mattina al mercato di Bolhão. Mangiare qui è stata davvero una magnifica idea, il panorama è stupendo, il sole è caldo, il profumo del mare inebriante e in lontananza i gabbiani cantano, il rumore delle onde che si infrangono contro gli scogli ci fa sentire tutta la potenza del mare. All’orizzonte, li sulla strada del piccolo faro, le grosse onde danzano impazzite infrangendosi furibonde con tutto il loro impeto e la loro forza contro le piccole e minute pietre, alzandosi con prepotenza verso il cielo anche per una decina di metri, lo spettacolo della natura è davvero impressionante. Ci rilassiamo in spiaggia a guardare ed ascoltare l’impeto delle onde fin quasi al tramonto, siamo completamente rapiti da questo meraviglioso spettacolo. Vediamo dal finestrino del tram il meraviglioso tramonto che coccola l’oceano tempestoso, i colori dorati del sole che muore si nascondono dietro le numerose palme e noi salutiamo questo meraviglioso posto. Questa intensa giornata non è ancora terminata, così decidiamo di correre a visitare la libreria più famosa di Porto (forse del mondo), prenotiamo i biglietti online per le 18.30 (così salteremo la coda), e prima di andare perdiamo un po’ di tempo scattando alcune foto nelle vicinanze. Alle 18.30, davanti alla libreria “Lello & Irmão” la coda è ancora lunghissima ma grazie ai nostri biglietti on-line entriamo subito, quello che ci si presenta davanti sono pareti piene di libri che formano una magica atmosfera, la scala al centro è davvero strana e affascinante e da un tocco di mistero e magia all’intero edificio. Ci perdiamo fra i libri accatastati sulle pareti per più di mezz’ora così quando usciamo è già ora di cena. Passiamo il resto della serata a farci coccolare in un ottimo ristorante il “Raiz”, dove assaggiamo tipici piatti come il baccalà e il polipo davvero deliziosi. Finalmente, stanchi ma soddisfatti e sazi dell’intera giornata, torniamo in albergo sempre più vicini al nuovo meraviglioso anno.

PORTO, PASSAGEM DE ANO 2017-2018. DIA 4

Alle 8.30, dopo aver sbirciato fuori dalla finestra e aver visto piovere a dirotto, decidiamo di restare ancora sotto le coperte, oggi è il 31 dicembre e in Praça da Liberdade in Avenida dos Alīados ci sarà il grande evento del “passagem de ano” e noi vogliamo essere belli riposati. Alle 11.00 siamo seduti nella nostra pasticceria preferita a fare colazione, oggi c’è un gran movimento, sono tutti qui ad acquistare il “Bolo Rei” (la Torta del Re), un dolce tipico portoghese delle festività natalizie a forma di corona (ciambella) intarsiata di frutta candita e secca simboleggiante i doni offerti dai Re Magi: la crosta della torta l’oro, la frutta la mirra e l’aroma l’incenso. La tradizione vuole che all’interno dell’impasto sia messa una fava. Chi la trova deve portare la torta del re il prossimo anno, ma sarà anche tanto fortunato. Dopo esserci abbuffati dei dolci più buoni ci incamminiamo su Rua de Santa Catarina, una via colma di negozi già in periodo di saldi dove facciamo alcuni ottimi affari. Oltre ai negozi passiamo davanti al “Cafè Majestic”, la sala da tè più famosa di Porto per i suoi interni chic dallo stile vintage, in questo momento è chiusa così ci facciamo solo una foto davanti all’ingresso. Finalmente è uscito il sole è possiamo così andare a vedere la Torre dos Clérigos che in questi giorni era sempre avvolta dalla nebbia. Oggi la torre è splendida, scattiamo qualche foto facendoci baciare dal sole oggi davvero caldo. Qui in zona troviamo anche una fantastica panetteria dove facciamo scorta per la giornata, proseguiamo così sulle orme del tour fatto con la nostra guida il secondo giorno qui a Porto e ci dirigiamo verso il ponte Dom Luis I a vedere il panorama. La vista dalla cima del ponte è magnifica e questa volta limpida, possiamo vedere a 360 gradi tutta Porto, il fiume Douro e Villa Nova de Gaia. Ripassiamo davanti alla maestosa Cattedrale di “Sé”, adesso che la nebbia è svanita ci rendiamo conto del fantastico panorama che si gode da questo punto della città. Una curiosità: proprio qui sono segnalati i percorsi per Fatima e per il Cammino di Santiago, ne percorriamo pochi passi anche noi. Sbuchiamo sul lungo fiume, troviamo una panchina con vista e ne approfittiamo per mangiare i nostri panini, non sembra vero, è dicembre siamo senza giacca e il sole ci riscalda. A pranzo finito, verso le 15.00, attraversiamo di nuovo il ponte e passiamo le ultime ore del 2017 a Villa Nova de Gaia passeggiando e testando ancora una volta il vino migliore di Porto. Sono quasi le 19.00 e il clima dei festeggiamenti dell’ultimo dell’anno inizia a riempire l’aria di Porto, così noi torniamo in albergo a cambiarci e riposarci per essere pronti per la festa in piazza del “Passagem de Ano”. Usciamo dall’hotel alle 22.00, l’atmosfera che si respira è magica, migliaia di persone allegre e colorate da festoni e cappellini luccicanti corrono felici ed eccitate verso l’evento, noi seguiamo la folla e i colori che ci portano nella piazza gremita. C’è un grande palco e un concerto che riempie la piazza di musica, la gente balla e si sbraccia divertita, le code per prendere da bere sono veloci e tutti hanno un bicchiere in mano, chi di prosecco, chi di vino, chi di rosè, chi di birra e noi decidiamo di farci uno shot di tequila per scaldare la serata. La festa impazza nelle strade e la gente è sempre più emozionata e vicina al nuovo anno, il concerto si ferma, manca poco a mezzanotte e c’è agitazione in piazza, inizia il conto alla rovescia e noi abbiamo già pronta la nostra bottiglia di Porto, l’etichetta dice: 10 anni di invecchiamento, e noi brindiamo al decimo meraviglioso Capodanno che trascorriamo insieme super pronti a festeggiare uno strepitoso nuovo inizio: il 2018. 5-4-3-2-1… BOOOM! Dietro la bellissima torre del municipio esplodono mille favolosi fuochi artificiali a riempire, colorare ed illuminare la notte del nuovo anno appena iniziato, l’euforia tocca le stelle e tutta la gente stappa le proprie bottiglie, noi con i nostri bicchieri pieni di porto brindiamo all’anno appena passato e a quello nuovo, il 2018, che ci porterà su nuove, sconosciute e meravigliose strade.

Siamo sinceramente emozionati e pieni di gioia a partecipare a questo Capodanno, uno dei più belli della nostra vita, la gente urla, brinda, si abbraccia, salta, ride, si bacia impazzita sotto questo cielo iridescente e nuovo, noi con gli occhi colmi di fuochi d’artificio ci facciamo trasportare in un lungo meraviglioso bacio d’auguri e ringraziamo la vita per essere così sorprendentemente bella e dolce. Il tempo scorre veloce, dopo i fuochi d’artificio il concerto continua e la gente festeggia ancora e ancora. Alle 2.00 del mattino inizia il DJ set con musica dance a tutto volume, la folla comincia a ballare frenetica senza dare segni di stanchezza, noi balliamo fino alle 3.00 senza fermarci, poi i primi segni di cedimento iniziano a farsi sentire e dopo un bel boccale di pop-corn ricoperti di amarena caramellata ci avviamo verso il nostro hotel. Sì, Siamo stanchi, stanchi dell’intensa giornata, stanchi dell’anno appena passato, ma camminiamo sulla nostra strada con i cuori pieni di gioia, consapevoli che questo anno nuovo sarà pieno di novità e noi saremo pronti a viverle tutte guardando sempre con un sorriso oltre l’orizzonte.

Buon 2018 e che tutti i sogni si possano realizzare.

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