Porto e Lisbona, che sorpresa!

Eccomi di ritorno dalla mia ultima vacanza, forse la più bella. Il Portogallo mi ha stregato, è stato un viaggio bellissimo e penso di ritornarci molto presto. Ma cominciamo dal principio. Viaggio prenotato con ryan il largo anticipo, a dicembre. Biglietti Marsiglia-Oporto pagati in totale 100 euro per due persone; la scelta della sede di...
Scritto da: iwantyou82
porto e lisbona, che sorpresa!
Partenza il: 23/03/2009
Ritorno il: 27/03/2009
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 500 €
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Eccomi di ritorno dalla mia ultima vacanza, forse la più bella. Il Portogallo mi ha stregato, è stato un viaggio bellissimo e penso di ritornarci molto presto. Ma cominciamo dal principio.

Viaggio prenotato con ryan il largo anticipo, a dicembre. Biglietti Marsiglia-Oporto pagati in totale 100 euro per due persone; la scelta della sede di partenza è data dal fatto che abitiamo quasi al confine con la Francia e Milano risulta più lontana, come Pisa del resto.

23/03 Arriviamo in aeroporto e parcheggiamo la macchina al comodissimo parecheggio e-cheque, prenotato tramite internet e pagato 15 euro per cinque giorni; è molto comodo in quanto per entrare si utilizza un codice univoco che inviano tramite mail, e lo stesso parcheggio è collegato con una navetta al vicino scalo low cost; inoltre converrete con me che il costo è assolutamente conveniente! Il terminal MP2, riservato ai low cost, è molto squallido, diciamo che è un grande stanzone con cavi e pilastri a vista, e l’interno dell’area partenze ha soltanto un bar e un negozio duty-free. Meno male che c’è un bagno pulito, perchè dopo aver bevuto un caffè francese prende un maldipancia infernale!! In questo aeroporto non sono stati fatti controlli di alcun genere riguardo la misura e il peso del bagaglio, nonostante il mio patema d’animo dei giorni prima dato che una delle due valigie era ai limiti della larghezza consentita.

La partenza avviene in perfetto orario e dopo neanche due ore (in anticipo rispetto all’orario previsto) ci troviamo sulla pista del bellissimo aeroporto “Francisco Sa Carneiro”.

Da qui andiamo a prendere l’auto prenotata con autoeurope al prezzo di 46 euro per 4 giorni. Una comoda navetta porta i clienti dall’autonoleggio all’aeroporto, che vi dista circa 500 metri.

La macchina che ci danno è una Polo, a benzina…Che consuma come una dannata!! sarà che sono abituato al diesel! Al primo autogrill ci fermiamo per testare il caffè portoghese: devo dire che non era niente male, sopratutto dopo la purga francese. Costo: 0,55 centesimi!! Due tramezzini confezionati: 2,10 euro! Già ci si rende conto di quanto il Portogallo sia più economico rispetto alla nostra Italia.

Il traffico è abbastanza scorrevole, in meno di un’ora siamo a Coimbra, cittadina dove facciamo una sosta per riposare, visto che già e sera. Tramite booking abbiamo scelto l’hotel Oslo, che si trova in pieno centro e ha il parcheggio gratuito per la notte. Mi sento di consigliarlo in quanto è in posizione molto centrale ed è abbastanza economico (50 euro una doppia).

Dopo aver fatto due passi per le vie della città completamente deserta, siamo entrati dentro una trattoria, la “democratica”, situata in rua nova, una traversa pedonale molto stretta davanti alla igreja de Santa Cruz. Abbiamo mangiato una porzione di baccala fritto con patatine e una salsa all’aglio molto buona; un filetto di vitella con un uovo sopra e patatine,anche questo con una salsetta molto buona; una caraffa di vinho verde fresco, due dolci, un bicchiere di aguardente… In totale 13 euro a testa. L’ambiente è molto familiare e vi riempirete lo stomaco veramente con poco. Unica raccomandazione: non mangiate il “coperto”, ossia i salumi o qualsiasi cosa vi portino sul tavolo prima del pasto, altrimenti vedrete lievitare il conto anche di parecchi euro… Questo vale per tutti i ristoranti del Portogallo dove siamo stati.

24/03 Facciamo una abbodante colazione nell’albergo (compresa nel prezzo) e ci avviamo velocemente verso la macchina. Invece di prendere l’autostrada interna, decidiamo di prendere la costiera. Scelta azzeccata, in quanto vediamo dei paesaggi veramente interessanti… Inoltre le strade sono quasi deserte e si viaggia in tranquillità. Dei grandissimi boschi di eucaliptus si susseguono a grandi centrali eoliche. Incrociamo pochi paesi sul nostro cammino, la zona sembra quasi disabitata.

All’altezza di Torres Vedras, decidiamo di lasciare l’autostrada per dirigerci verso l’oceano. Armati di Tomtom, ci addentriamo in strade strette e tortuose, ammirando costruzioni ricoperte di azulejos, grandi poderi e anziani seduti nelle piazze che ci osservano curiosi… Forse è stato questo il Portogallo più vero che abbiamo ammirato..! Dopo una trentina di chilometri finalmente vediamo l’oceano, e il colpo d’occhio è veramente bellissimo. La spiaggia è quella di Ericeira, e ci accorgiamo subito che è frequentata quasi totalmente da surfisti. E’ pieno di camioncini e caravan, tanti cani liberi e decine di ragazzi che si lanciano in acqua per surfare. A me basta sedermi nel baretto, bere un ottimo caffè e guardare questo paesaggio che sà quasi di California.

Continuiamo a seguire la costa, attraversiamo la cittadina di Ericeira, che sembra in grande espansione (purtroppo); grossi mostri di cemento si affiancano ad abitazioni tipiche. E’ un peccato perche questo luogo trasmette delle forti emozioni dal punto di vista paesaggistico, cosa che non danno i palazzoni stile unione sovietica.

Passiamo altre decine di piccoli paesi, e finalmente arriviamo a Cabo da Roca.

E’ indescrivibile la bellezza di questo luogo. E’ il punto più ad ovest di tutta l’Europa continentale, e già questo basta a trasmettere forti emozioni… Là, oltre l’orizzonte, ci sono gli Stati Uniti. Queste grandi scogliere a strapiombo sul mare sembrano adatte per fare centinaia di foto, e se non ci fosse stato un forte vento mi sarei sicuramente adddentrato sui sentieri che si insinuano sui crinali: il rischio di perdere l’equilibrio e cadere giù e troppo! Il grande faro poi completa il tutto, dando quel tocco di magia al contesto. Fatevi due passi oltre la staccionata, naturalmente state molto attenti… E godetevi le viste sul mare.

Una volta lasciato Cabo da Roca ci dirigiamo verso Sintra. Lasciamo la macchina in un parcheggio a pagamento (0,50 all’ora!) e ci dirigiamo verso il centro. Essendo ora di pranzo, decidiamo di entrare subito in un ristorante consigliato dalla guida lonely, il Tuhlas Bar, in rua Giles Vincente… Che dire, il padrone ci ha accolto con un assaggio (offerto) di Porto blanco… Introvabile o quasi in Italia… Ci ha portato due piatti unici favolosi: uno è una escalope con i funghi e una salsa alla panna e il coriandolo, ricoperta di patatine fritte, a dir poco orgasmica; l’altro piatto è il famoso baccala con le patate e la panna, che alla fine è un purè con il pesce fatto a pezzettini, anche questo a dir poco fantastico. Da bere un buonissimo vinho verde che scende che è una bellezza e per finire due bicchieri di aguardente (fortissima!!) e un caffè. Totale: 30 euro!! Dopo pranzo non riusciamo a respirare da quanto siamo pieni e decidiamo di rinviare la visita a Sintra…Non contenti entriamo in una pasticceria e ci prendiamo due pastis de nata… Arranchiamo fino alla macchina e ci dirigiamo verso il nostro albergo a Lisbona.

Sempre tramite booking abbiamo prenotato il residencial colibrì a Costa da Caparica, ridente località turistica affacciata sull’oceano sull’altra sponda del rio Tejo, a 10 km dalla città. La struttura è molto semplice, il materasso purtroppo è molto duro, ma alla fine per quello che paghiamo (39 euro a notte) è più che ottima. Alla reception c’è una signora che parla perfettamente l’italiano e che può consigliare sul da farsi e come muoversi.

Il pomeriggio decidiamo di fare una passeggiata sull’oceano per smaltire almeno in parte il pranzo ciclopico appena consumato. La spiaggia di Caparica è lunga 25 km ed è molto bella…Certo, non sarà la Sardegna… Ma l’oceano ha un fascino particolare, poi risaltato dalla bassa marea che lasciava intravedere il fondo sabbioso ricoperto di conchiglie… Bevendo una Sagres al limone mi sono seduto su uno scoglio e ho ammirato il fantastico tramonto mentre orde di portoghesi facevano footing o una semplice passeggiata alle mie spalle…

Facciamo due passi nel centro di Caparica, ma non è nulla di entusiasmante. Segnalo, per gli amanti del genere, due locali di striptease. Inoltre è pieno di ristorantini e pizzerie. Sembra uno di quei posti che in estate diventano una bolgia assurda…E i prezzi sono anche più alti della media.

Verso le 18:30 decidiamo di andare verso Lisbona giusto per farci una prima idea della città e per mangiare; attraversiamo il ponte 25 Aprile e ci accorgiamo che in direzione della città si paga il pedaggio (2,60 euro) e quindi concordiamo che la mattinata successica andremo in autobus.

La città è molto caotica, è difficile circolare e i portoghesi sono molto indisciplinati in mezzo alla strada…Parcheggiamo la macchina vicino al centro, nelle vicinanze di placa do comercio, e vaghiamo per le vie della città che è praticamente deserta, infatti i negozi qui chiudono verso le 19:30. Saliamo sull’elevador di Santa Justa e facciamo un giro al Bairro Alto. C’è tanta gente in giro e molti locali sono già pieni, noi naturalmente capitiamo in un ristorante per turisti polli che colpisce tanto nell’occhio ma il cibo non è un granchè. Mi danno del cefalo al posto del pesce spada richiesto. Fortuna che in Portogallo il conto raramente supera i 15 euro a testa… Anche di questo ristorante vi riporterò appena posso il nome così eviterete di cascarci anche voi.

Uscendo dal ristorante, sembra che la città si sia risvegliata… È pieno di gente in giro ed è martedì. Noi stanchi dal viaggio e anche un po appesantiti, prendiamo la macchina e torniamo verso l’albergo. La notte è stata un inferno: nell’albergo c’era una comitiva di matrimonio… Alle 5 sono tornati dalla cena e hanno cominciato a urlare e sbattere tutto come dei pazzi… Non avevo il coraggio di uscire fuori dalla stanza per lamentarmi perchè erano tutti ubriachi. Quando hanno finito di fare bolgia era tempo di alzarsi… Sono andato a lamentarmi alla reception ma la ragazza ha detto che non poteva farci niente … E va beh…

25/03 Decidiamo di prendere l’autobus per recarci a Lisbona. Alla fermata di Caparica attendiamo parecchio, circa una mezzora, e a bordo compriamo il biglietto che costa 3,60 euro a persona (parecchio secondo me).

Dopo mezzora circa siamo a praca de espana, troviamo un bel bar e facciamo colazione con un mega bignè, avendo la conferma che i portoghesi con i dolci ci sanno fare.

Con la metro arriviamo alla fermata baixa/chado e da li facciamo due passi nel centro. C’è da dire che di giorno si ammira maggiormente questa città..Infatti la sera precedente non mi aveva fatto una gran impressione.

Prendiamo il mitico “electrico 28” e ci dirigiamo nel cuore dell’Alfama. E’ bellissimo vedere come questo piccolo tram si arrampichi sulle colline di Lisbona, in delle strade strettissime a pochi metri dalle finestre.. Inoltre gli interni sono originali, in legno, e sembra veramente di fare un salto nel passato. Non ho visto nessuna brutta faccia o scene di borseggio come da molti paventato.

Scendiamo e facciamo qualche bella foto dai vari “miradouro”; secondo il mio parere il migliore è davanti al patriarcado de Lisboa, dove seduti nei piccoli tavolini di un bar potrete guardare uno splendido panorama sulla città sorseggiando un aperitivo.

Si fà ora di pranzo e, scendendo nelle viuzze strette, ci fermiamo in un ristorante di lato alla “Se”, la cattedrale. Ci sono sei-sette coperti, la cucina è dietro al bancone. Qua forse ho esagerato un attimo…Ho preso un baccalà fritto con la mayonese…Devo dire che era un po pesantino!! Comunque il conto rimane sempre sotto i 30 euro con due piatti completi, vino caffè e ammazzaffè.

Dopo pranzo facciamo una leggerissima risalita verso il Castello Sao Jorge… Con i 27° che c’erano diciamo che è stata una vera impresa, sopratutto con mezzo chilo di mayonese sullo stomaco…

Arrivati all’ingresso, ci accorgiamo che si paga… L’ingresso costa 5,20 € mi pare… Ma li vale. La vista sulla città e mirabile; inoltre potete sedervi a rinfrescarvi dopo la salita in una delle tante panchine sotto gli alberi. Il Castello all’interno è spoglio, ma è bello fare un giro sulle mura. Poi se fate attenzione troverete l’ingresso per il periscopio: l’attrazione è inclusa nel biglietto. Una simpaticissima ragazza vi farà vedere la città all’interno di una camera oscura tramite questo fantastico strumento Leonardesco.

Uscendo dal Castello ripercorriamo la discesa ed entriamo nella Cattedrale (Se) che a dir la verità non è niente di che.

Improvvisamente ci ricordiamo di un documentario che abbiamo visto su GamberoRosso Channel che parlava di una “Conserveira” dove incartano a mano delle scatolette di pesce vario, e decidiamo di andarci. Sta in via de Bacaleirhos; entrando rimarrete sbigottiti dalla quantità di scatolette esposte… Noi ne abbiamo preso una decina tutte diverse per un prezzo di 13,50 €. Purtroppo, non arriveranno a casa(leggete il seguito..).

Ci avviamo verso praca de Commercio, prendiamo un gelato per combattere la calura, e con calma ci avviamo a prendere il tram per andare a Belem… Per un motivo preciso!! La pasticceria di Belem da fuori sembra una normalissima pasticceria. Entrando si rimane scioccati dalla grandezza e dal numero di sale presenti all’interno. Ci sono orde di persone, locali e non, che ingurgitano chili di pasteis de belem, oppure che girano curiosi all’interno per ammirare le sale ricoperte di azulejos.

CI sediamo in un tavolino, non riuscendo a capire poichè tanta gente fa la fila al bancone quando allo stesso prezzo ci si puo sedere e assaporare con calma i famosi dolcetti… Ne abbiamo mangiati sei a testa, ognuno costa 0,90 €, ma ripensandoci ne avrai mangiato ancora un bel pò. La sfoglia croccante e oleosa di questi pasticcini si “scontra” con il dolce gusto di una crema ancora calda con un retrogusto di limone…Idilliaca!! Uscendo dal locale attraversiamo la grandissima piazza antistante, piena di bimbi che giocano nel verde, per arrivare all’imbarcadero dei traghetti che fanno la spola tra Belem, Trafaria e Porto Brando. Saliamo a bordo di questi traghetti un bel po scassati al prezzo di 0,65 €… La traversata è lenta, ma vuoi mettere il panorama che si gode da qua!?! Arrivati a Trafaria, prendiamo il bus per Caparica, in tempo 10 minuti siamo di nuovo al nostro residencial.

Per mangiare(ancora?!?!?!?) decidiamo di muoverci in macchina verso un centro commerciale visto il giorno prima dalla strada…”L’Almada Forum”…Parcheggiamo nel grande parcheggio sotterraneo, entriamo e ci accorgiamo di quanto sia enorme…C’è anche l’Auchan, che qua invece che avere il simbolo dell’uccellino, ha l’elefantino… Entriamo curiosi per vedere come mangiano i portoghesi, come sono i prezzi… Non troviamo tante differenze con i supermercati italiani, tranne il fatto di avere tanto assortimento in più di pesce… Una cosa che mi ha lasciato un attimo sbigottito è il fatto che vendono i salumi già affettati…Ma non intendo incartati…Proprio al bancone vedi una mortadella affettata e il commesso ti prende le fette e te le incarta…Che strano!! Poi un giro veloce nei tantissimi negozi ( i prezzi sono piu o meno quelli dell’Italia) e ci rechiamo all’ultimo piano, dove ci stanno decine e decine di ristoranti e pizzerie…Noi soliti Italiani decidiamo di mangiare la pizza, ma sfortunatamente optiamo per Pizza Hut… Naturalmente per finire in bellezza la giornata opto per un pizza all’ananas e carne di pollo… L’altra della mia ragazza una semplice margherita…Il totale è caro (35 euro con due birre), poi scopriamo che i locali usano prendere una pizza sola e dividerla…

26/03 Oggi sveglia presto (si fa per dire…Alle 8!) perchè si parte. Lasciamo Lisbona per avvicinarci nuovamente a Porto.

La giornata è calda, la temperatura oggi è più alta del solito, l’umido è molto forte, sembra di stare in una qualsiasi mattina d’estate. Solo la brezzolina che arriva dall’oceano da un po di sollievo.

Appena partiti ci scontriamo subito con la calca mattutina della città; facciamo tre quarti d’ora incolonnati per entrare sul ponte 25 aprile… Notiamo come i portoghesi alla guida siano peggio degli italiani e assistiamo anche a una lite per un sorpasso a destra di un furbastro che voleva saltare tutta l’attesa.

Appena usciti dalla capitale, ci fermiamo in un autogrill per pianificare sia il tragitto ma sopratutto per fare colazione. Dopo aver bevuto un capuccino pessimo decidiamo di andare dritti a Porto per potergli dedicare un pomeriggio intero, visto che la mattinata seguente è obbligatoriamente dedicata alla visita delle cantine e poi di pomeriggio ci sarebbe stato il volo del rientro. Quindi saltiamo ogni possibile tappa (Fatima in primis) anche perchè leggendo la guida lonely planet non è che ne parli un gran bene… Sulla autostrada ci sono dei cartelloni che pubblicizzano il suo museo delle cere, ma il costo è proibitivo. E come si sà, alla fine della vacanza si è sempre a corto di soldi.

Quindi tiriamo dritti in questa autostrada che a dir la verità non offre particolari scorci degni di interesse, non si vede assolutamente niente, neanche un paesino…Passa proprio nel nulla.

Maciniamo i 300 e passa chilometri in poche ore, e arriviamo all’aeroporto dove lasciamo l’automobile presa a noleggio. Se posso darvi un consiglio, non fermatevi prima dell’aeroporto a fare rifornimento, in quanto proprio a 200 metri da quest’ultimo ci sta un distributore dell’auchan che ha dei prezzi molto ma molto bassi. La navetta della Guerin (società dell’auto noleggiata) ci accompagna di nuovo davanti all’aeroporto. Tramite un sottopasso, raggiungiamo la stazione della metropolitana dove, con non poche difficoltà, facciamo il biglietto alla macchina automatica. Ancora sinceramente non mi è molto chiaro il metodo di tariffazione; il ditributore rilascia una carta che ogni volta viene caricata magneticamente…Il problema è che non si sa come mai, la tessera della mia fidanzata per caricare un biglietto aveva una tariffa più bassa…Boh! La metropolitana di Porto è molto efficiente, forse fin troppo, è nuova e con molta vigilanza sia nelle stazioni sia nei convogli.

Dopo circa 30 minuti siamo alla nostra fermata, Aliados. A circa 200 metri c’è il nostro albergo,l’Hotel Internacional, anch’esso prenotato tramite booking alla modica cifra di 50 euro a notte; da fuori è molto anonimo ma all’interno è molto bello. Alla reception ci accoglie un signore molto gentile che si sforza di spiegarci in Italiano la disposizione della città e delle varie attrazioni. La camera non è un granchè, è molto semplice ma funzionale, e inoltre il bagno è molto pulito. Ma del resto non si viene in vacanza per stare in camera!! Quando scendiamo per andare a pranzo arriva al nostro naso un odorino molto invitante…Arriva dal ristorante dell’hotel, che si trova al piano terra. Il signore della reception ci spiega che nell’hotel ci sono due ristoranti: uno è “L’Almada”, che si trova al primo piano, di classe e segnalato addirittura nella guida Michelin, con una vasta scelta di piatti, dal prezzo medio; l’altro ristoranre, “L’Almadina”, situato al piano terra e che seve solo due piatti del giorno più la zuppa, quindi senza scelta, ma dal prezzo molto basso. Noi naturalmente abbiamo scelto “l’Almadina”, e siamo rimasti molto contenti del pasto, composto da zuppa di legumi per tutti e due, due secondi uno di pesce e uno di carne, due squisite fette di torta all’ananas e fragola, due bicchieri di Porto, il tutto per la modica cifra di 12 euro a testa!! Torniamo in camera e facciamo un breve riposino dopo questa abbuffata. Alle 16 usciamo belli freschi e ci addentriamo subito per le strade della città. La prima impressione è che Porto sia molto più radicata nel passato e più caratteristica rispetto a Lisbona. Il centro è molto piccolo e visitabile tranquillamente a piedi, l’unico problema e che la città è un continuo saliscendi, quindi armatevi di scarpe comode! Piazza des Aliados, davanti al nostro Hotel, è molto grande e rinnovata completamente, forse per via della costruzione della stazione della Metro. Il Palazzo del Comune svetta con una bellissima torre con un orologio…Nella piazza ci sono ancora i “lustratori di scarpe”, e a vederli sembra una cosa molto anacronistica per noi!! Attraversiamo la strada e subito troviamo la stazione ferroviaria di Sao Bento. L’atrio è ricoperto di bellissimi azulejos, che immortalano scene storiche.

Continuiano la nostra passeggiata e notiamo dalle vetrine come i prezzi siano veramente bassi, compriamo in un piccolo negozietto vari souvenir e due paia di occhiali da sole a 4 euro l’uno.

Quando ormai scorgiamo il fiume Douro davanti a noi, una chiesa colpisce la nostra attenzione.E’ la chiesa di San Francesco. Cerchiamo di entrare ma purtroppo l’ingresso è a pagamento, e inoltre la chiesa è sconsacrata. Avendo poco tempo, decidiamo di risparmiare qualche euro e andare dritti verso la Ribeira.

Continuiamo a scendere e finalmente scorgiamo la “vera” Porto, quella che vedi nelle foto. Ci addentriamo in un dedalo di vicoli, che in ligure sarebbe chiamato “budello”, dove ad ogni angolo vieni colpito da odori diversi che arrivano dalle case, profumi di polpette al sugo o intingoli locali, oppure dal tipico odore di panni stesi… Camminando piano e guardando le varie botteghe locali si riesce ad assaporare l’atmosfera “retrò” della Ribeira.

Poi, improvvisamente, davanti a noi si apre la vista maestosa del Douro… È assolutamente spettacolare uscire dal buio per ritrovarsi in una piazza animata dai bambini locali che giocano a pallone con la maglia di Cristiano Ronaldo… E le mamme che urlano frasi incomprensibili… Il ponte Luis I si staglia davanti a noi altissimo, e crea un paesaggio particolare… Non so perchè ma a me mi ha colpito tantissimo! Infatti, preso da una grande ammirazione, ho deciso di sedermi nei tavolini all’aperto della piazza, pensando “chissenefrega!” del conto che sarebbe arrivato. La mia fidanzata ha preso una birra media e io un bicchiere di porto. Siamo rimasti in adorazione una buona mezzora, osservando la vita locale e il passaggio delle barche turistiche sul fiume. Poi ho chiesto il conto e …Che sorpresa! Totale 3 euro e 50. Incredibile! Sotto il ponte Luis I c’è una funicolare modernissima (funicolare Dos Guindos) che, per la gioia di calli e vesciche, riporta nel punto più alto di Porto. Dopo aver nuovamente caricato il biglietto magnetico nella macchina automatica, pagando nuovamente più della mia ragazza, saliamo in cima al colle e riprendiamo a scendere tra i meandri della Ribeira.

Come prima tappa saliamo sul ponte Luis I da dove si ammira uno splendido paesaggio sulla città. Inoltre qui ci passa la metropolitana, ed è strano vedere come la gente passeggi tranquillamente con la metro che passa a pochi metri di distanza…

Scendiamo e ci troviamo nuovamente nel bel mezzo di stradine strette dove i bambini giocano, i ragazzi fumano spinelli e le donne stendono i panni…Molto ma molto caratteristico trovare una gallina che gironzola in mezzo a una piccola piazzetta tra le case…

Decidiamo poi di avviarci verso la zona dei negozi, giusto perchè ancora abbiamo un po di forze da spendere..Andiamo in Rua de Santa Caterina, vi troviamo un sacco di gente, è bello mischiarsi in questa folla quasi completamente locale. Vediamo una chiesa completamente ricoperta di azulejos… A me non è che sia piaciuta particolarmente…Ma i gusti sono gusti!! Arriviamo quasi esanimi all’hotel…Ci facciamo una doccia e guardiamo la tv portoghese..Ridendo come dei pazzi per la parlata stranissima…È come sentire continuamente la Moreira che parla…È molto simpatica la “melodica” di questa lingua.

Decidiamo di uscire per mettere ancora un po di baccalà in corpo… Allora cerchiamo nelle vicinanze un posto che ci attragga… Entriamo in una piccola strada pedonale strettissima e vediamo un ristorante tutto in pietra dall’apparenza molto caratteristica…Mannaggia a me quando ho deciso di entrarci Questa è stata l’esperienza più brutta della nostra vacanza portoghese. Il proprietario del locale ci porta i menu al tavolo e, come ogni volta, gli chiedo lumi sulle pietanze per capire di che cosa si tratta. Siccome la mia ragazza è un po avvezza alle carni grasse, faccio di tutto per farmi spiegare tre-quattro piatti per poi scegliere quello piu adatto…

Lui, molto simpaticamente, ha cominciato a trattarci molto male…Ci prendeva in giro pubblicamente davanti agli altri, dicendo frasi incomprensibili a noi ma molto comprensibili per gli altri frequentatori del locale, che ridevano di gusto. Alla fine io ho scelto un piatto di carne al forno, ma la mia ragazza ancora non sapeva cosa prendere, poichè non ci era stato spiegato un granchè dei piatti. Allora lui, di sua iniziativa, dice che portava due porzioni del mio piatto, senza possibilità di replica poichè ha girato i tacchi e se ne è andato quasi scocciato, come se i soldi li stesse portando lui a noi. Ho dovuto richiamarlo tre volte per portarmi il vino al tavolo. Mi ha portato via il pane dal tavolo senza alcun motivo.

A questo punto io volevo alzarmi ed andare via, ma la mia ragazza mi ha detto di stare calmo e che non era il caso perchè magari stavano gia cucinando per noi…

Arriva al tavolo un piatto di carne stufata, con una salsa nauseabonda, grassissima e piena di nervi, pressochè immangiabile. L’abbiamo lasciato li, ci siamo finiti la bottiglia di vino per non lasciargliela piena, ho pagato il conto alla cassa (18 euro) e siamo andati via molto amareggiati. Non so il perche di questo trattamento, fino a quel momento non avevamo mai avuto problemi con i portoghesi,noi poi siamo sempre molto rispettosi con i locali. Che abbia avuto qualche problema con altri italiani?!! Vi sconsiglio quindi caldamente il suo ristorante, dal nome “Flor Dos Congregados”, situato appunto in travessa do Congregados al numero 11.

Fortunatamente in piazza des Aliados c’è un Mc Donald. Finiamo tristemente la nostra serata seduti con un mc bacon sull’obelisco della piazza, amareggiati e dispiaciuti per l’accaduto.

Andiamo verso l’albergo e notiamo che davanti all’albergo stazionano due guardie, forse perchè davanti c’è un’ufficio pubblico, forse di pertinenza del comune…

27/03 Sveglia con molta calma, oggi la giornata si prospetta molto impegnativa, quindi meglio partire belli carichi.

La reception è molto disponibile e ci custodisce i bagagli per la giornata, visto che l’aereo è alle 18 e portarsi dietro le valigie non è molto comodo! Prendiamo subito la metro e arriviamo fino alla stazione dopo il ponte Luis, Jardin do Morro. Prendiamo una traversa che scende verso il Douro (ripidissima!) per trovarci finalmente davanti a lui. L’uomo mascherato è finalmente davanti a noi. Ma come “chi”??? L’uomo della SANDEMAN!! Le visite iniziano alle 10:00, noi alle 9:50 siamo gia li davanti. Vedendo tutto chiuso ci siamo preoccupati e abbiamo cominciato a chiedere ai passanti informazioni, ma loro dicevano che non sapevano niente…

Alle 10:10 il portone d’ingresso si apre, e davanti a noi una vista meravigliosa…Una cantina con una grandissima sala di degustazione, con uno stile molto raffinato ma al contempo molto tradizionale…

Facciamo il biglietto per la visita guidata in italiano, dal costo di 4,50 euro con duue degustazioni comprese, ed entriamo. Una ragazza simpaticissima e dalla ottima parlata italiana ci illustra le varie sale della cantina, dove il porto viene messo a maturare; ci spiega per cosa differiscono i vari tipi di porto e ci mostra la sezione dei “vintage”, che sono dei liquori di annate particolari, messi a maturare per decenni e decenni, alcuni sono addirittura del secolo scorso! Una bottiglia può arrivare a costare 3000 euro, ma sicuramente deve essere qualcosa di buonissimo…

Al termine un video illustra in maniera molto chiara tutto il percorso del liquore e la storia della Sandeman. Molto interessante.

Al termine ci si siede nella sala delle degustazioni per (finalmente!) assaggiare due qualità di porto.Le porzioni naturalmente sono molto abbondanti! Noi a stomaco quasi vuoto abbiamo buttato giù con molto piacere i due bicchieri, ma non sazi ne volevamo altro…Allora sono andato al bancone e ho chiesto…I prezzi naturalmente sono molto bassi, un bicchiere di porto “Ruby”, cioè il più economico, costava 1,5 euro…Allora ho fatto lo sborone e ho voluto prendere quello invecchiato 30 anni, che costa 3,50 euro…Che dire, siamo usciti già mezzo brilli dalla Sandeman..E molto soddisfatti… Penso siano stati i soldi meglio spesi di tutta la mia vita!!!!! Non contenti ci dirigiamo verso le altre cantine. Ma prima facciamo sosta in una sorta di bar-pasticceria-ristorante dove fanno dei fagottini salati buonissimi con dentro carne o wurstel…Li trovate in rua candido do reis, è la prima traversina a sinistra uscendo dalla sandeman, quella che sale..

Seconda tappa è la Offley. Qui la sensazione è molto diversa. Non c’è la magia dell’uomo mascherato e sopratutto si sente un forte odore di alcool all’ingresso. Cosa che alla Sandeman non c’era. Inoltre il biglietto costa un’euro in meno (3,50).

La visita è molto più corta, trall’altro in inglese, la gentile signorina spiega il processo di lavorazione del porto, che noi già avevamo appreso alla Sandeman.

Alla fine la solita degustazione di due bicchieri…Anche questi molto buoni…La Offley non ci ha deluso alla fine! Decidiamo che per ora di cantine non ne vediamo più, anche perchè la mia metà comincia a sbarellare, e visto che la sera dobbiamo viaggiare, è meglio non esagerare..

Camminiamo sul lungofiume alla ricerca di una trattoria economica, ormai i soldi sono agli sgoccioli.

All’ingresso di un locale vediamo un grande viavai, tanta gente. Decidiamo di entrare. C’è solo un tavolo per due libero, ci ficchiamo subito! E ora capiamo perchè c’era tanta gente: menù del giorno 5 euro.

Il ristorante si chiama “Casa Adao” e sta in Av. Ramos Pinto, è l’ultimo palazzo prima del largo di Aljubarota.

Il primo è la zuppa, uguale per tutti; per secondo si puo scegliere tra le sardine fritte con contorno di una specie di zuppetta per contorno oppure una bistecca di maiale alla griglia dalle dimensione ciclopiche con ananas riso e patatine. Vinho verde della casa (una caraffa da 75cl) e per finire un ottimo caffè.Pane e acqua compresa TOTALE 10 EURO!!!! Incredibile!!! Usciamo dal ristorante che sono le 14:00, vaghiamo senza meta sul lungofiume, abbiamo ancora il tempo di fare qualche bella foto.

Proviamo a visitare le cantine Ramos Pinto ma purtroppo il venerdì pomeriggio è dedicato ai gruppi. Peccato! Allora riprendiamo la funicolare e ci avviamo verso l’albergo, prendiamo i bagagli, ringraziamo il gentile signore della reception e riprendiamo la metropolitana verso l’aeroporto. Con largo anticipo, alle 16:10, siamo già ai controlli.

Vi ricordate le lattine di tonno e acciughe che comprai a Lisbona? Ecco, i simpatici agenti hanno deciso di sequestrarmeli poichè all’interno c’è del liquido. Ma dico io, se il totale della lattina è 125 ml e dentro c’è gran parte di solido, come può superare il limite dei 100 ml di liquido?? Seduto davanti al gate rimuginavo ed avevo un gran nervoso…Quindi sono tornato indietro per ben tre volte per cercare di capire perchè me le avevano sequestrate..Loro dicono che la parte solida è inscindibile da quella liquida, quindi si conta tutto il peso come liquido..Che cacchiata!! Alla terza volta mi stavano per portare via i vigilanti perche si erano rotti le scatole di sentirmi…

All’ingresso del gate, le assistenti sono state molto pignole con i passeggeri, giustamente…Molti avevano buste e bustine e sono stati invitati gentilmente a infilare tutto dentro la valigie…Uno addirittura è arrivato con un pacco postale al seguito (oltre al trolley) e naturalmente l’hanno bloccato e rimandato indietro…

Il volo tutto ok, alle 21:40 siamo all’aeroporto di Marsiglia, ritiriamo l’auto all’ottimo parcheggio e-cheque…E ci avviamo verso l’albergo dove trascorreremo la notte ad Avignone.

Il giorno dopo visitiamo il mediocre palazzo dei papi e ci avviamo verso la frontiera, per fare ritorno a casa…

CONCLUSIONI Il Portogallo è uno di quei posti che non sono visitabili dalla totalità dei turisti. E’ un posto che si ama per i paesaggi e le atmosfere, ancora autentico e che si fa amare se si riesce ad addentrarsi nel contesto sociale.

E’ ancora uno di quei luoghi dove si può viaggiare senza preoccupazioni economiche, poichè è molto economico e raramente incorrerete in conti salati o brutte sorprese.

La sera nella stragrande maggioranza dei casi potete girare in tutta sicurezza senza paura di essere aggrediti da delinquenti.

Andateci se cercate una fuga dalla vita di tutti i giorni, se volete tranquillità e meditazione, se vi piace mangiare bene e con poco.

Non andateci se siete tipi da museo o se pensate di andarci solo per divertirvi nei locali. Non trovereste un granchè in questo paese che, per prima cosa, ha una grande anima e tradizione.

Quando vedete un posto che vi piace, sedetevi e ammiratelo. Fatelo con calma. Gustatevi appieno ogni momento.

Andate verso l’oceano, visitate antichi borghi marinari, osservate l’atlantico nella sua grandezza, ascoltate suoni del mare che sbatte contro le onde. Fate una passeggiata sul fondo marino lasciato scoperto dalla bassa marea.

Insomma, cercate di non concentrarvi troppo su una meta, ma girate liberamente.

Questo è il mio modo di vedere il Portogallo. Una bellissima terra che, sicuramente presto, mi rivedrà.



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