PORTO anche quando piove

Ancora un viaggio de La compagnia di Ghery.
Scritto da: Gherardo
porto anche quando piove
Partenza il: 05/12/2010
Ritorno il: 08/12/2010
Viaggiatori: 9
Spesa: 500 €
Per la prima volta La compagnia di Ghery si trova ad affrontare una vacanza quasi interamente sotto la pioggia; beh il periodo per viaggiare è sempre una incognita ma mai come questa volta 4 giorni su 4 di pioggia. La città che Ghery aveva scelto è Porto in Portogallo, alla foce del Douro sull’Oceano Atlantico, famosa per le sue cantine del vino liquoroso e aggiungo una città che mi ha stupito per quanto viva e accogliente.

Volo con compagnia Ryanair da Bologna in comodo orario di partenza ad euro 45 circa a/r (da Bologna alle 10.10) e si arriva al modernissimo aeroporto di Porto verso l’ora di pranzo (fuso orario – 1 ora). Vi consiglio di fare una tessera, la ANDANTE valida 3 gg ad euro 11 che potrete utilizzare in tutti i bus, tram, funicolare, metro, ad iniziare dalla stessa fermata dell’aeroporto etc etc…: noi l’abbiamo usata tantissimo. Ci sono anche quelle valide 1 gg ad euro 5, dipende dal vostro utilizzo. Beh dall’aeroporto siamo arrivati direttamente in centro con la metropolitana in 35 minuti e scesi alla fermata bolhao, da li 5 minuti dal Residencial Escondidinho prenotato con booking.com; un comodo ed essenziale posto dove dormire, con personale molto cordiale e abbondante colazione all’italiana (ovvero mancavano le uova strapazzate e gli yogurt ma del resto c’era tutto). Il tutto alla modica cifra di 15 euro a persona al giorno, colazione compresa….quindi fatevi due conti e credo che meno di così si rasenti l’incredibile. Prima di arrivare in Hotel comunque una breve sosta per un pranzo caldo, nei pressi del mercato bolhao ed io ho preso una Francesinha che da molti era consigliata ed in effetti a me è piaciuta. Una sorta di hamburger con uovo appena cotto messo sopra, molta salsa rossa e formaggio fuso…calorie a gogo. Dopo il check-in facciamo la prima vera visita alla città iniziando dalla chiesa di St. Ildefonso, a due passi dal Residencial, che però al momento troviamo chiusa (apertura alle 18) e pertanto ci limitiamo ad osservare la facciata ricoperta dalle famose azulejos, le piastrelle di tinta azzurra che caratterizzano l’intera città.

Attraversando RUA DE CIMO DE VILA si passa davanti alla IGREJA DA ORDEM DO TERCO bella anche questa ma sempre chiusa e poi si arriva alla stazione di S.Bento con un atrio magnifico con scene cavalleresche rappresentate sempre con le azulejos. La pioggerella si stava trasformando in temporale ma ci stavamo dirigendo verso la cattedrale del SE’, un tratto in leggera salita e allo scoperto e così ci siamo infradiciati. Arrivati in cattedrale abbiamo potuto godere l’interno medioevale della struttura, decorata però in seguito da fregi barocchi dorati che a mio avviso deturpano la bellezza della pietra e degli archi. Il chiostro era chiuso per maltempo (a pagamento 3 euro) e ci siamo ripromessi di visitarlo nei giorni successivi. Dalla Cattedrale abbiamo fatto percorso inverso per ritornare al nostro Hotel e l’asfalto o molto spesso le pietre bagnate delle strade e le luci creavano una particolare atmosfera immortalata poi dalle nostre fotocamere. Una fermata al bar davanti a St. Ildefonso, aspettando l’apertura, e scrollandoci di dosso un po’ di pioggia e finalmente riusciamo a trovare all’estero un caffè, come noi italiani apprezziamo, bello corto e forte. 15 minuti di relax e poi riprendiamo il cammino entrando prima nella chiesa che decisamente è più bella fuori, come poi diremmo anche di tutte le altre.

Prima di rientrare una breve sosta ai magazzini di abbigliamento per un giacchetto asciutto visto che il mio di piume era zuppo. Per la sera avevamo deciso di andare a mangiare in un buon locale e con qualche indicazione presa alla metro ci siamo diretti verso Casa Da Musica (il teatro a forma di prisma) a 3 fermate metro da bolhao e subito all’uscita sentivamo profumo di arrosto tanto che ci siamo lasciati guidare dal naso per la ricerca del ristorante.

Per l’occasione festeggiavamo anche 2 compleanni, quello di mia moglie Emanuela e quello di Fabrizio. Il ristorante si chiama Rotunda da boavista e ve lo consiglio vivamente (saluto i camerieri Teixeira e Luis sperando che possano leggere o che qualcuno gli porti i saluti) abbiamo mangiato zuppa e bistecca o baccalà alla brace, dolce di compleanno e caffé alla modica cifra di 12 euro a testa. Siamo stati talmente bene che in seguito abbiamo deciso di rifar visita ai nostri amici per una bella cena. Rientrati alle 22, giusto il tempo di scrivere due righe sul diario di bordo, una doccia e poi a nanna.

Il giorno successivo (6 dicembre) come da programma ci siamo alzati alle 8 e dopo una buona colazione nell’Hotel ci siamo diretti verso la chiesa DAS ALMAS, attraversando la rua Santa Caterina (la via centrale). Questa chiesa colpisce perché interamente ricoperta dalle azulejos e soprattutto, per chi sale dalla metropolita Bolhao è di un impatto incredibile. Il cielo era parzialmente coperto e a tratti usciva fuori il sole, attraversando Rua fernades tomas arriviamo alla IGRJA DE TRINIDADE e al PACOS DE CONCELHO (Palazzo del governo) che domina la AVENIDAS DOS ALIADOS. Il percorso è breve anche per la successiva meta, ovvero la IGREJA DOS CLERIGOS con la sua Torre che sovrasta la città. Li in cima siamo saliti solo una parte di noi perché i scalini sono più di 200 e la scala si fa sempre più stretta mano a mano che si sale. La mattinata volge al termine, ci resta ancora qualche breve visita…..e percorrendo Rua das carmelitas si scorge una stupenda biblioteca, meta di migliaia di turisti. Nella piazzetta accanto sovrastano due chiese, una attaccata all’altra e sono la IGREJA DO CARMO e la IGREJA DOS CARMELITAS, quest’ultima era aperta ed entriamo. Nella piazzetta qualcuno di noi ha espresso una vaga somiglianza a Buenos Aires ma non posso affermarlo. Era l’ora di pranzo…Prendiamo il tram 22 e arriviamo al capolinea Batalha dove avevamo visto dei bei locali per uno spuntino veloce. Alla faccia del “veloce”, ci siamo messi a tavola e per più di un’ora siamo rimasti a goderci delle pietanze portoghesi.. Spendendo al solito dai 6 agli 8 euro a testa. Dopo esserci rifocillati proprio li a batalha si prende la funicolare che scende fino al ponte Luis I detto anche Ponte Eiffel (l’architetto). Questo bellissimo ponte ha più livelli di attraversamento. Nel più alto ci passa la metropolitana (l’unica che collega le due rive) da PORTO a VILA NOVA DE GAIA e volendo possono passare anche pedoni, nella parte inferiore invece c’è il passaggio pedonale breve e quello stradale. Noi rimandiamo la visita alle cantine all’indomani e così rimanendo nella riva di Porto costeggiamo la RIBEIRA e nei pressi della IGREJA DE S.FRANCISCO prendiamo il tram 1 per arrivare a goderci l’oceano. Mentre siamo a bordo comincia a piovere e come arriviamo al Farol de S.Miguel scendiamo il tempo per scattare due foto…bagnarci..e risaliamo sullo stesso tram per il percorso inverso. Riscendendo al capolinea visitiamo la IGREJA DE S.FRANCISCO e le catacombe….(3 euro)

Un consiglio? La chiesa va vista ma le catacombe no davvero. L’interno della chiesa baroccheggiante è completamente rivestita di foglia d’oro e nausea un po’, però penso che una visita…, soprattutto quando fuori piove come un dannato, ci può stare. La pioggia incessante scombina un po’ i nostri piani, risaliamo e poi riscendiamo senza meta e verso sera andiamo a mangiare alla Ribeira….l’errore più grossolano della nostra vacanza. Ristoranti pullulano lungo la riva del fiume e richiamano turisti con buoni prezzi e bei menù, ma per poco non paghiamo anche la sedia usata a tavola. Sinceramente la qualità dei cibi è diversa da quelli gustati precedentemente e il prezzo (23 euro) anche se per noi in Italia è un prezzo equo, a paragone di quelli portoghesi era di lusso. Ci hanno servito degli stuzzichini non richiesti che poi erano nel conto, a differenza de la rotonda do boavista dove addirittura ci avevano dato delle salsicce arrosto come entrata e senza pagarle. Si sa ormai che quando si va in luoghi molto turistici il trattamento è questo, ecco perché ho parlato di grossolano errore. Restaurante Peza Arroz – cena con una trippa scadente e zuppa giusto per limarlo dai vostri programmi. Dopo la cena esausti cerchiamo di riprendere la funicolare ma non fa servizio fino a tardi…ci avviamo alla pensilina del bus ma anche questo era passato da poco e dovevamo attendere quasi un’ora e pertanto non ci resta che risalire per poi riscendere verso la stazione e la metropolitana. Questo si che ci ha sfiaccato. Consiglio: verificare sempre gli orari dei mezzi di trasporto!

Vania arrabbiatissima col Capitano non gli rivolge parola e si butta nel suo lettone senza farci scrivere il resoconto giornaliero.

7 Dicembre – colazione e poi al mercato Bolhao per cercare qualche souvenir e scattare altre foto. E’ soprattutto un mercato alimentare e comunque riesce a trattenerci quasi due ore. Uno sprazzo di sole sta uscendo e così decidiamo di riprovarci e di andare verso l’Oceano. Facciamo appena in tempo a prendere la Metro, scendere a trinidade per prendere il bus che porta al Forte se S.Francisco che un altro temporale si abbatte su Porto e piovendo sempre a vento riesce tutte le volte ad infradiciarci. Finalmente saliamo sul bus 502 e scendiamo al Castelo do Queijo dopo circa 30 minuti. La vista dell’Oceano in quelle condizioni meteo è molto suggestiva, quella nebbiolina bassa, le onde alte che sbattevano sulle rocce, il colore e l’atmosfera creatasi erano impareggiabili. Abbiamo goduto quella mezz’ora prima di riprendere il bus 500, quello che invece costeggia la riva del Douro fino a scendere al Museo do carro electrico. Da li il tram 18 che poi diventa 22 e di nuovo batalha, pranzo e funicolare e ponte Luis I, mi sembra ancora di vedere le nostre belle camminate anche se in realtà è tutto vicinissimo. Attraversiamo il ponte e lo spettacolo della RIBEIRA che si specchia sul fiume, visto dalla riva de Vila Nova de Gaia è un gioiellino. Entriamo nella cantina de PORT OF SANDEMAN che volendo fa un biglietto cumulativo per la visita anche della FERREIRA a 5 euro e, dal momento che la guida in Italiano sarebbe stata disponibile dopo un’oretta, decidiamo nel frattempo di visitare Ferreira. Che spettacolo ragazzi, io non bevo mai vino ma la visita di quel luogo e l’assaggio finale di quel vino liquoroso era davvero magico. Ho apprezzato di più la seconda visita soprattutto perché capivo quello che la guida spiegava della storia del Porto e anche per la suggestione creata dal logo che è associato nella nostra memoria visiva come all’unico Porto originale. Beh in ogni caso anche l’assaggio finale l’ho gradito di più. Riprendiamo il bus verso le 18 e dopo breve consulto decidiamo di ritornare alla ROTUNDA DO BOAVISTA per la cena e dopo una breve visita alla CASA DA MUSICA. Ormai era come fossimo a casa nostra. Metro e Bus alla mano ci orientavamo alla grande.

Un bel cenone e poi rientro. Visto che la metro porta all’Estadio do dragao (il mitico stadio del PORTO) decido di continuare per vedere almeno la struttura esterna dello stadio. La pioggia battente ci permette di vedere solo quello che si può vedere dalla fermata metro e 2 minuti, una foto e poi dietrofront. La notte non è scorsa facilmente….alle 2 Vania si sveglia con il dubbio di non aver visto i suoi documenti mentre preparava la valigia. Sveglia Fabrizio e iniziano a cercarli…poi svegliano pure Emanuela e me ma i documenti non si trovano. Minuti di angoscia anche perché il giorno successivo avremmo ripreso l’aereo per rientrare. Alla reception telefonano all’ufficio di polizia turistica e ritornano in camera parzialmente sollevati. L’indomani si sarebbero dovuti recare li per la denuncia e li avevano tranquillizzati in qualche modo. Proviamo a dormire.

La mattina di buon grado ci alziamo e Vania, Fabrizio ed io cerchiamo questo ufficio (nel lato sinistra del Pacos de Concelho, esporgono denuncia e nel frattempo chiamano la figlia a casa facendosi mandare per e-mail copie dei loro documenti (anche se scaduti). Con quelli e con la denuncia ci avviamo tutti all’aeroporto e con un semplice visto al Box office della Ryanair riescono a passare senza nessun problema. Se pensavo che tutto fosse risolto mi sbagliavo di grosso. Ci siamo messi in coda al gate un po’ sparsi. Mia moglie e mia sorella Loredana erano rimaste quasi in fondo alla fila. Siamo saliti sull’aereo ma cercavo continuamente di vedere se fossero salite pure loro, poi un sms diceva di chiamarle. Non facevano salire mia sorella perché il bagaglio eccedeva nel volume, lei voleva pagare contanti e invece al gate accettavano solo carta di credito così che l’avevano fermata e da come l’ha raccontata sembrava che non la facevano salire. Io volevo scendere per pagare ma ormai da bordo non mi facevano scendere e dalla coda dell’aereo le hostess mi hanno consigliato di arrivare in testa, ma immaginatevi quando tutti stanno salendo con bagagli in mano….e nonostante sia riuscito a guadagnare la testa dell’aereo non mi permettevano di scendere quindi non vi dico che brutti 5 minuti ho passato.Poi infine raggiungo la scaletta dell’aereo perché sento chiamare il mio nome anche se in accento molto diverso ma mentre sto per scendere la vedo arrivare.

Cari lettori due ottimi consigli:

1: date al capogruppo una fotocopia dei documenti

2: cercate al gate di essere uniti

Ovviamente per quanto riguarda peso e volume del bagaglio a mano attenervi a quanto prescritto e buon viaggio. Io mi sono accorto di amare il Portogallo e i portoghesi sono molto ospitali e cordiali soprattutto verso noi italiani che ci ritengono molto simili, mentre a loro detta non amano gli spagnoli con tradizioni e usi molto diversi.



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