Ponza… vita, cuore, battito
Per arrivare sull’isola abbiamo preso la nave veloce che parte tutti i giorni da Terracina, certo costa di più (venticinque Euro a tratta) ma ci mette soltanto cinquantacinque minuti, rispetto alle tre ore che ci mette il traghetto normale.
Arrivati sul posto e preso possesso dell’alloggio siamo subito andati a noleggiare uno scooter che diventerà nel corso dei tre giorni il nostro compagno di viaggio, venticinque euro al giorno è un prezzo onestissimo.
La prima giornata ci limitiamo a rimanere a Cala Feola e alle Piscine, forse le spiagge più semplici da raggiungere e quindi più affollate, non oso immaginare cosa ci sia a Luglio e ad Agosto. Comunque il mare è spettacolare, nei pressi della spiaggia c’è pure un ristorantino che cucina il pescato del giorno… come si fa a resistere?
Il pomeriggio prendiamo lo scooter e andiamo a Ponza, giriamo per le stradine tra negozietti e ristoranti e dopo un aperitivo al Bar Tripoli, un must per i Ponzesi, andiamo a mangiare una pizza alla “Pazzaria” nel borgo di Santa Maria adiacente a Ponza e torniamo a casa stanchi e rilassati, lo stress cittadino è già un lontano ricordo.
Il giorno dopo ci svegliamo con dei nuvoloni carichi di pioggia che ci fanno saltare tutti i piani, ma siamo talmente rilassati che non ci innervosiamo più di tanto, non piove è solo grigio e così ci sdraiamo sulla nostra terrazza a goderci il profumo del mare in compagnia di un buon libro. Le nuvole si diradano fa capolino il sole e noi scendiamo di nuovo al mare.
Nel pomeriggio andiamo a Ponza, abbiamo intenzione di andare alla spiaggia di Frontone, ma scopriamo che il servizio navetta via mare è garantito fino alle diciotto e sono già le diciassette e trenta, così cambiamo meta e andiamo a Chiaia di Luna, la caletta più famosa di tutta Ponza e scopriamo però con nostro rammarico che è ancora chiusa. Un signore del posto ci dice che i fondi per rimetterla a norma sono stati stanziati e che si sta aspettando con trepidazione l’inizio dei lavori.
Prendiamo l’ultimo sole della giornata sulla spiaggia di Ponza all’altezza del porticciolo e la sera andiamo a cena a Le Forna al ristorante da Ciro. Il posto è a dir poco spettacolare, il nostro tavolo si affaccia direttamente sul mare e di fronte a noi il sole cala lentamente in un romantico tramonto, il cibo è buono e il consiglio è di affidarvi allo chef e di lasciare perdere il menù.
Il giorno dopo andiamo a Frontone, la spiaggia modaiola di Ponza, anche se la mattina di modaiolo non ha quasi niente, bagno, sole e bagno… poi iniziamo le procedure di ritorno: consegna dello scooter, pranzo al sacco, consegna dell’alloggio e direzione porto di Ponza.
Nel pomeriggio la nave veloce ci riporta sulla terraferma e una volta appoggiato il piede sulla banchina sembra che tutto acceleri di nuovo, si sentono le urla, i clacson, il traffico e si ritorna sia fisicamente che psicologicamente con i piedi per terra, nell’attesa però del prossimo weekend libero e della prossima isola.