“Ponza su Ponza, il mare mi ha stressato? No” di con la misuca di Paolo Conte

Una vacanza a Ponza, per me dopo 40 anni che non andavo al mare....
Scritto da: michelerombiolo
ponza su ponza, il mare mi ha stressato? no di con la misuca di paolo conte
Partenza il: 26/06/2011
Ritorno il: 03/07/2011
Viaggiatori: 13
Spesa: 500 €
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Erano 40 anni (ne ho 62) che ero riuscito ad evitare il mare. Poi, ricattato da un possibile divorzio, ho accettato 7 giorni fatidici, acconsentendo ad un viaggio fatto insieme ad altre 11 persone. Quindi le prospettive erano ironicamente eccellenti: casino, disorganizzazione, caldo, gente che non conosci, mal di mare e possibili squali. Avevo concordato che se avessi sofferto il caldo sarei scappato. Quindi sono andato a Ponza con molto scetticismo, ma davvero senza alcun pregiudizio. Ecco il risultato. Innanzi tutto c’è un video. Ovvio che è amatoriale e che si vedono persone, ma è carino (che modesto che sono!) e nei 15 minuti l’occasione di osservare alcuni angoli dell’isola principale e di Palmarola è sempre dietro l’angolo. E’ in HD. Questo è il link. http://www.youtube.com/watch?v=WP9rOFPAwHQ

Allora, vediamo di sintetizzare gli eventi.

Gli è che Ponza ha una sola strada dove anche per fare una conversione ad U bisogna affidarsi a Padre Pio. I pulmann (leggetelo alla napoletana) sfrecciano con orari a caso, spesso sono pieni. Un euro e mezzo + un euro e mezzo per valigia. I motorini sono comodi per girare, ma pericolosi. A piedi è uno sfacelo. Sali e scendi, strade e gradini, chilometri e chilometri sotto il sole e l’afa. I prezzi sono elevati a tratti (un pantaloncino che può costare a Roma 8 euro? A Ponza 90 euro) e a tratti normali. Il pecorino? Anche 20 euro al chilo. La mozzarella di Bufala invece 12,90. Pesche 2,5 euro. Pizza e cene almeno 15 e 35 euro, se a base di pesce anche più. I prezzi sono esposti raramente. Il rispetto generale delle regole è lontano un miglio dalla normalità. Pochi usano il casco. Cinture di sicurezza zero. Il business degli abitanti (che l’inverno si grattano i pollici da morire) sono le barche, l’affittacamere, il piccolo commercio e poco altro. Manca una politica di sviluppo del turismo che mantenga “alto il livello della qualità dell’offerta senza colpire la bellezza struggente delle coste” che, fortunatamente ancora non appaiono del tutto massacrate dal cemento. Perchè si sfaldano. Non so bene se sia meglio questo tipo di “selvaggità disorganizzata” che comunque preserva qualcosa o una migliore organizzazione che guardi anche all’igiene ed alle regole. L’isola comunque si sgretola sotto gli occhi e la schiena di tutti. Chiaia di Luna è chiusa, anche perché se fosse aperta, tutti i turisti a passare sotto il tunnel gratuitamente ed i barcaioli a rigirarsi i pollici Non sia mai. Come in ogni piccola isola, tutti sono parenti o quasi. Ma ci sono anche molte rivalità, crisi politiche, gelosie e guerre per la conquista dei migliori spazi economicamente favorevoli. Il clan e le cooperative dei barcaioli comandano, per cui tutto ruota sul noleggio di barche e delle tratte, soprattutto quelle che portano al Frontone. Nessun investimento per rendere fruibile la costa, anzi, meglio che sia irraggiungibile, così si guadagna di più. L’isola è piuttosto sporca, anzi più che sporca, poco curata. E questo influenza la vacanza per cui se non si sta in mare si deve giocare a Burraco. Le case in affitto sono molte. Io consiglio di visionarle attraverso foto affidabili e avere la certezza matematica di cosa si va ad affittare. Una casa attufata o trovata sporca è un incubo. Una che guarda il mare o dall’alto di Le Forna, Palmarola, è invece un piacere per gli occhi. Basta però adesso di parlare di soldi e di culture. L’isola è faticosa da vivere, ma la vacanza è di non viverla sull’isola. Questa è una vacanza di barca e di mare. Di onde e di maschere. Di pinne ed occhiali. Di fondali e di poche meduse (quest’anno è stata per tutti una sorpresa) visto che fine giugno ce ne dovevano essere a decine. Avevamo un amico (tra i 13) che conosce Ponza a fondo e ci siamo affidati a lui. Abbiamo fatto bene. Innanzi tutto ci ha portato a Le Forna e non al Porto. Poi, per 5 giorni su 7 siamo andati col Beluga di Silverio. Il video dà l’idea di cosa ci aspetta da queste gite: un mare bellissimo ed angoli che davvero imitano i caraibi (che non conosco, peraltro) o isole lontane.

Palmarola è secondo me la gita migliore. Gli scorci sono davvero stupendi ed anche se non sia ama il mare, non si può rimanere indifferenti davanti ai colori dell’acqua, alle grotte ed ai ricami che le rocce intersecano con le onde. Ponza è un isola vulcanica. Il caolino bianco che scende fino all’orlo (ed è quello che si sgretola) dell’acqua si alterna a formazioni più solide ma sempre instabili. Insomma, secondo me Ponza è condannata a sparire. Silverio, il capitano del Beluga, dopo queste riflessioni, ha condiviso ma si è toccato, e quindi ha applicato il senso del presente. L’isola cè, godetevela. Il beluga ci ha trasportato anche in anfratti molto ristretti e Silverio ci ha raccontato (pittorescamente e anche con qualche “balla” consapevolmente inventata) storie visionarie. Il gatto che guarda, le tre navate di Notre Dame de Paris, il panettone Motta, le capre e le palme. Insomma con 25 euro al giorno, dalle 10 alle 17,30, ottima spaghettata a bordo, ciambellone e caffè, sono riuscito a riconciliarmi col mare.

Mare che comunque a Ponza è possibile vivere solo con una barca. A nolo, in affitto, propria, rubata, prestata o scroccata. Solo con una barca. Arrivare a piedi in anfratti scogliosi – attufati e senza aria – dopo aver fatto 300 gradini a scendere e dover risalire col caldo sino in cima è una esperienza che non farei mai. Manco se mi pagano.

Per ora mi fermo qui, soddisfatto di questa decisione di tentare un approccio verso un elemento che amo poco (l’acqua) e chissà se fra una paio di anni non ci farò un’altra capatina.

Ultime cose: evitare da metà luglio a metà agosto. Mi hanno raccontato di deliri immaginifici dovuti alla promiscuità ed all’affollamento. Affittare solo case con uso di cucina. Se possibile con aria condizionata (per i periodi più caldi). Noi abbiamo trovato fresco e maestrale, la notte sonno senza problemi, ma se ci fosse stata umidità e calura, le persone meno giovani ne potrebbero soffrire. Attenti alle multe. Portare l’indispensabile, meno valigie borsoni e ammennicoli, significa meno parolacce. Pinnette piccole, maschera e olio protettivo totale.

Ciao. Michele



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