Ponte di Ognissanti a Torino
Indice dei contenuti
1 novembre: partenza e primo sopralluogo
Partiamo da Vicenza con un treno Frecciarossa alle 7.00 del mattino e dopo circa quattro ore di viaggio raggiungiamo la nostra meta. Abbiamo acquistato i biglietti scegliendo degli orari un po’ insoliti (alzataccia all’andata e ritorno con partenza alle ore 19.00 del sabato) per usufruire della tariffa economy e spendiamo quindi 49,00 euro a testa per un biglietto a/r.
Arrivati in stazione, ci dirigiamo subito verso l’ufficio informazioni, dove una gentile addetta all’accoglienza dei turisti ci informa che acquistando la Torino card per due giorni, avremmo avuto accesso gratuito ad oltre 180 siti culturali: musei, mostre, monumenti, castelli, fortezze e Residenze Reali di Torino e Piemonte. Avremmo potuto usufruire gratis anche dei principali trasporti turistici di Torino (ascensore panoramico della Mole Antonelliana e cremagliera Sassi–Superga, navigazione sul fiume Po, bus per “La Venaria Reale”) e altro ancora. I trasporti pubblici cittadini non sono invece inclusi. Noi in realtà avevamo intenzione di visitare solo alcuni siti di nostro interesse, ma il costo delle singole entrate superava comunque l’importo della tessera. Esibiamo il biglietto del treno Frecciarossa e abbiamo diritto a uno sconto sull’acquisto della Torino Card (22,00 euro anziché 25,00). Ci vengono quindi dati un opuscolo con l’elenco delle attrazioni incluse e una mappa della città. Ci vengono indicati pure i punti di partenza per le visite fuori del centro e il numero degli autobus da utilizzare.
Usciamo soddisfatti dall’ufficio turistico e andiamo all’hotel che abbiamo riservato che si trova vicinissimo alla stazione. In due minuti siamo all’Hotel Best Western Genova in via Sacchi. Avevamo prenotato attraverso il sito internet della catena alberghiera usufruendo di uno sconto con il pagamento anticipato della quota: 88 euro a notte per una doppia con colazione. Siamo stati contenti della nostra scelta, sia per la struttura che per la vicinanza al centro (circa 20 minuti a piedi). L’imposta di soggiorno prevista dal comune di Torino è di 2,30 euro a testa a notte per una sistemazione tre stelle.
Sistemiamo i bagagli, ed essendo arrivata ormai l’ora di pranzo, ci avviamo lungo il viale che porta alle piazze principali della città e ci fermiamo al ristorante della catena Brek in piazza Carlo Felice per un veloce pasto e spediamo circa 11,00 euro a testa per un primo o un secondo e una bevanda. Ristorati, decidiamo di fare un sopralluogo attraverso le piazze e vie principali del centro per farci un’idea di cosa offre la città.
La nostra prima tappa è Piazza San Carlo. Rimaniamo piacevolmente colpiti dall’armonia dell’insieme. Sulla piazza si affacciano numerosi palazzi nobiliari, alcuni in fase di ristrutturazione al momento della nostra visita, e le chiese quasi gemelle di Santa Cristina e di San Carlo. Al centro si erge il monumento equestre di Emanule Filiberto, rappresentato da Carlo Marocchetti. Ci spostiamo un po’ e raggiungiamo Palazzo Madama che incorpora resti di svariate epoche storiche e che ora si caratterizza per la maestosa facciata barocca ideata da Filippo Juvarra. Entriamo all’interno per ammirare la meravigliosa scala d’accesso ai piani superiori e poi proseguiamo per il Palazzo Reale, sede progettata come residenza ducale voluta dal duca Carlo Emanuele I ed elaborata dall’architetto laziale Ascanio Vittozzi. Ammiriamo l’edificio dall’esterno e ci sediamo per alcuni minuti sulle comode panchine a riprendere fiato.
Ci spostiamo quindi verso Piazza Castello, che riunisce Palazzo Madama e Palazzo Reale per giungere infine alla famosa Mole Antonelliana, simbolo architettonico di Torino, iniziata dall’architetto novarese Alessandro Antonelli nel 1863. Approfittando della bellissima giornata di sole e del clima straordinariamente mite per novembre, ci mettiamo in fila per salire con l’ascensore ed ammirare il panorama. Dopo circa mezz’ora di fila ci accorgiamo, però, che l’attesa sarebbe proseguita per un’altra ora e mezza. Il sole sta ormai per tramontare e decidiamo a malincuore di non salire sulla mole, ma di continuare il nostro giro per Torino. E’ l’ora di una pausa caffè e quale miglior luogo se non il famoso locale Al Bicerin? Qui si serve il famoso bicerin bevanda tradizionale piemontese fatta con caffè, cioccolato e crema di latte. E’ lo stesso locale del 1763, e in questi tavolini d’epoca si sono seduti Cavour, Alexandre Dumas, Puccini e Nietsche. Dopo mezz’oretta di fila riusciamo ad entrare ed assaporare l’atmosfera del tempo passato. Passiamo per il Duomo ed entriamo per ammirare la cappella che ospita il grande contenitore che protegge la Sacra Sindone. Per la cena scegliamo il Quadrilatero di Torino, il luogo ideale per chi ama i piaceri di della buona tavola: ristoranti, enoteche e vinerie offrono l’occasione di abbinare ai gusti della tradizione, le specialità di tutto il mondo. Noi scegliamo la tradizione e ceniamo nella trattoria Basta Parèj e ne usciamo soddisfatti. Ormai è tardi, la giornata è stata lunga ed intensa e torniamo in hotel.
2 novembre: giro in battello e visita alla Venaria
La mattina del secondo giorno decidiamo di effettuare il giro in battello lungo il Po e raggiungiamo l’Imbarco Murazzi. La nostra meta è il Borgo Medievale e il tragitto è piuttosto breve (15-20 min.). I colori dell’autunno e la giornata di sole ci permettono di godere appieno del suggestivo panorama. Una volta giunti a destinazione visitiamo velocemente il Borgo, nato nel 1884 per riprodurre un borgo feudale del XV secolo e il Parco del Valentino, il più famoso e antico parco pubblico della città che presenta al suo interno bellissimi angoli fioriti, piccoli ruscelli, laghetti con ponticelli in legno, prati verdi e boschetti con vari tipi di alberi e la splendida dimora reale del Castello del Valentino. Abbiamo solo un’ora prima che riparta il battello non riusciamo quindi a visitare il complesso di Torino Esposizioni e inoltre abbiamo pianificato di visitare la Reggia di Venaria nel pomeriggio. Prendiamo il bus navetta che parte dalla stazione dei treni e dopo un viaggio di circa arriviamo a destinazione. Mangiamo un panino veloce e iniziamo la nostra visita. La Reggia venne costruita a metà del Seicento per celebrare la caccia e il piacere. Il progetto è grandioso e comprende il palazzo, il parco, i boschi di caccia e un intero borgo. Nell’Ottocento inizia un periodo di graduale abbandono e di degrado. La Regione Piemonte ha avviato un complesso progetto di restauro durato molti anni e il sito è stato riaperto nel 2007. Dal 1997 è Patrimonio mondiale dell’Umanità. Completiamo il nostro giro all’imbrunire e attendiamo il nostro bus navetta per tornare in centro. Purtroppo per la grande quantità di turisti non riusciamo a salire sul mezzo e dobbiamo aspettare quasi un’ora per l’arrivo di un autobus supplementare! Questo è stata l’unica nota dolente del viaggio. Arrivati tardi in hotel, prendiamo un taxi (circa 10 euro per una corsa di 10 minuti) e ceniamo in una pizzeria vicino a Piazza Vittorio Veneto prima di tornare all’hotel.
3 novembre: Basilica di Superga e giro conclusivo
Per l’ultima mattina del nostro breve viaggio decidiamo di visitare la famosa Basilica di Superga, gioiello architettonico settecentesco progettato da Filippo Juvarra, costruito come ringraziamento alla Vergine. Il costo del biglietto dell’autobus che ci porta fino alla partenza della cremagliera è di 3,00 euro. Dopo circa venti minuti di viaggio arriviamo giusti in tempo prima della partenza del trenino. Il viaggio dura circa mezz’ora. Troviamo posto a sedere, ma il mezzo è carico di turisti e non c’è neppure un posto in piedi libero. La tratta è di circa mezz’ora. Oggi il tempo è un po’ nuvoloso: saliamo i gradini che portano alla cupola ma la vista è un po’ offuscata. Peccato! Visitiamo quindi la cripta, contenente le Tombe Reali di Casa Savoia e la lapide in ricordo dell’incidente aereo che ha coinvolto i giocatori del Torino.
Verso l’ora di pranzo scendiamo e decidiamo di tornare a Piazza Vittorio Veneto, dove ci sono alcuni ristoranti tipici. Scegliamo la trattoria-pizzeria Da Michele, un locale lasciato volutamente com’era anni addietro e spendiamo per un primo o una pizza circa 12 euro a testa.
Nel pomeriggio decidiamo di girare senza una meta precisa per il centro di Torino, per dare un’occhiata ai negozi e rilassarci un po’. Non facciamo in tempo a visitare il Museo Egizio, ci riproponiamo di farlo nel nostro prossimo soggiorno torinese. Il tempo passa velocemente, e arriva sera. Ritiriamo i nostri bagagli in hotel e partiamo alla volta di casa, felici di aver passato alcuni giorni in questa interessante e vivace città!