Ponte dell’Immacolata a Roma
Partecipanti: io e Franca
Partenza il 7/12 ore 18.00
Ritorno l’11/12 ore 17.55
Biglietti Frecciarossa per 2 persone 140€ andata, 188€ ritorno
Soggiorno presso B&B La Suite di Napoleone, Via Napoleone III 32 a 600 metri da Termini. Camera doppia con colazione (4 notti) 234€ più tassa di soggiorno (3.50€ per persona al giorno). Le camere sono all’ultimo piano di un condominio d’epoca e ristrutturate di recente. Eccellente livello di pulizia. Non ha una reception fissa e in caso di necessità si contattano i gestori per telefono. La camera lato cortile è silenziosissima, il letto è comodo quindi si dorme benissimo. A dicembre era ben riscaldato, però essendo l’impianto condominiale acceso in tarda mattinata alle 8 la temperatura era un po’ fresca, ma c’è una pompa di calore in camera per sopperire. La colazione viene ordinata il giorno prima compilando un modulo. Semplice, ma più che sufficiente, viene portata in camera all’ora richiesta con una puntualità impeccabile. I gestori sono molto cortesi e disponibili. Il giorno della partenza i bagagli possono essere lasciati in custodia e ritirati poi prendendo appuntamento o telefonando qualche minuto prima. Rapporto prezzo qualità ottimo. Cene e pranzi prenotati con thefork scontate dal 30 al 50%. Cene di livello molto buono con una spesa sui 20 euro a persona.
Giorno 1, sole bellissimo, temperatura 8° alle 9, gradevolmente calda invece nelle ore centrali.
Giro (~10 km a piedi):
San Pietro in Vincoli (Statua del Mosé), Fori Imperiali, Campidoglio, Vittoriano, Santa Maria in Aracoeli, Colosseo, Piazza Minerva, Pantheon, Fontana di Trevi, Quirinale.
Dopo cena Fontana di Trevi illuminata.
Pranzo in uno dei tantissimi chioschi di pizza al taglio. Cena al ristorante Ristoro della Salute davanti al Colosseo. (sconto 50% thefork).
Giorno 2, condizioni climatiche come ieri.
In metro al Vaticano. Alle 10:30 per entrare a San Pietro c’è una coda lunghissima. Minimo 2 ore, così rinunciamo.
Andiamo direttamente ai Musei Vaticani. La fila per entrare è lunga pure qui. Ci sono guide che sostengono che l’attesa sarà di due ore e propongono un biglietto da 33€ (quello normale costa 16) per saltare la fila passando nella corsia delle visite guidate. La coda è stata di un’ora in realtà. L’acquisto dei biglietti on line con una maggiorazione di 4€ ci avrebbe risparmiato la coda fuori, ma poi dentro c’era la coda (di dimensioni comunque più contenute) per convertire le prenotazioni in biglietti di ingresso. I biglietti on line però vanno acquistati per entrare ad una data ora e non sono rimborsabili. Quindi non sapendo a che ora saremmo arrivati avevamo evitato di comperarli.
I Musei Vaticani sono ricchissimi di opere d’arte di inestimabile valore e la Cappella Sistina con il Giudizio Universale uno spettacolo indimenticabile. Peccato la quantità inverosimile di gente.
Usciti esausti dopo tre ore e mezza di visita. Ritentata la visita a San Pietro alle 16:30, ma la coda è ancora lunghissima.
Si torna in metro in camera con le caviglie che sembrano due tombini.
Giorno 3, condizioni climatiche come ieri.
Ce la prendiamo comoda. Oggi faremo diversi spostamenti quindi comperiamo il biglietto dei mezzi pubblici valido 24 ore che costa 7€.
Con la metro andiamo a Piazza Sa Giovanni dove visitiamo la Chiesa di San Giovanni in Laterano. Per entrare bisogna passare le borse sotto lo scanner da aeroporto e poi passare sotto il metal detector. Era in corso la celebrazione per l’ordinazione dei sacerdoti, quindi non abbiamo potuto visitare in dettaglio la chiesa, molto imponente e riccamente decorata. Siamo andati poi a vedere la Scala Santa, quella che si può salire solo in ginocchio (come nel film La Grande Bellezza). Poi il Battistero dove era in corso il battesimo di un neonato che strillava come un’aquila.
Con la metro ci spostiamo a Piazza del Popolo. Nella chiesa di Santa Maria del Popolo ci sono due stupendi affreschi di Caravaggio. Saliti alla terrazza da cui si vede tutta la piazza e le numerose cupole di chiese, inclusa quella di S. Pietro. Torniamo in camera con la metro e poi andiamo a strafogarci di porchetta dal mitico Er Buchetto. Satolli ce ne andiamo a Trinità dei Monti e a Villa Borghese. Poi stanchi morti torniamo in camera a tirare un po’ il fiato. Cena a Trastevere al ristorante La Canonica. Ottima cena in un bell’ambiente.
Giorno 4, cielo nuvoloso.
Visto che il biglietto dei mezzi pubblici è ancora valido verso le 9.30 andiamo con la metro a Piazza di Spagna dove iniziamo il tour che ci porterà per pranzo nei pressi dell’isola tiberina. Prima tappa il Mausoleo di Augusto e l’Ara Pacis. Il primo è un cantiere, la seconda è un monumento di epoca fascista che non ha attrattive architettoniche. Poi Piazza Navona abbastanza deserta. Visita alla chiesa di Sant’Agnese in Agone. Poi andiamo a Montecitorio dove scopriamo che oggi organizzano visite guidate gratuite. Prendiamo i biglietti per il giro delle 15:30. Poi Palazzo Madama, Pantheon e quindi alla chiesa di San Luigi dei Francesi dove ci sono tre bellissimi affreschi di Caravaggio, assolutamente imperdibili. Mentre consulto la mappa per andare verso l’isola Tiberina un brigadiere mi chiede se mi serve aiuto. Gli dico dove voglio andare e lui mi indica la direzione sbagliata. Meno male che col navigatore del telefono me ne accorgo quasi subito. Alle 13 siamo in piazza Sydney Sonnino al ristorante VII Coorte (sconto del 30% con thefork). Piatti molto particolari, cucinati bene. Un baccalà in pastella, un polpo con olive, capperi, patate… Due filetti di spigola in crosta di patate, acqua, 2 caffè. Conto 69€ (pagato 48.30).
A piedi a Montecitorio passando davanti al Tempio di Adriano.
Alle 15:30 entriamo. Controllo borse con Rx, metal detector, confisca macchine foto (al Bundestag a Berlino e al Parlamento del Vittoria a Melbourne in Australia si poteva fotografare tutto).
Visita interessante. Vista la teca in cui è conservata la copia cartacea originale della Costituzione, salvata il 4/12/2016 con la straripante vittoria dei NO al referendum.
Sostato nel cosiddetto Transatlantico, un corridoio di dimensioni ciclopiche.
Siamo anche entrati nell’aula dove non di rado in TV si vedono parapiglia e scazzottate tra onorevoli.
Poi in camera a ritirare i bagagli e quindi a Termini.
Il “Feccia” Rossa è partito in ritardo. E questo viaggio, nonostante costi di più dell’andata, prevede pure molte più fermate.
A Firenze è salita una famiglia di milanesi i cui membri di varie età hanno starnazzato rompendo le balle a tutto il vagone. I maleducati non sono molti per fortuna, ma quei pochi riescono a rendere un viaggio in treno piuttosto sgradevole.
Arrivati a Torino con 30 minuti di ritardo.