Ponte dell’Immacolata a Parigi
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1° GIORNO
Lasciate le valigie ci facciamo subito rapire dalla bellezza dei tetti parigini e col naso all’insù arriviamo all’Ile de la Citè per contemplare Notre Dame, le sue guglie altissime colpiscono i miei suoceri che la vedono per la prima volta e devo dire che anche per noi che ci siamo già stati l’effetto è sempre lo stesso. In più adesso la città è super addobbata con festoni e luci scintillanti. Ci sono diversi metri di coda, ma scorre velocemente e in poco siamo dentro ad ammirare questo capolavoro di arte gotica, costruito per volontà del vescovo di Parigi Maurice de Sully. La cattedrale fu gravemente danneggiata durante la Rivoluzione francese, ma Victor Hugo grazie al suo romanzo “Notre Dame de Paris” ne evitò la distruzione, e la chiesa fu restaurata. Per fortuna direi.
Continuiamo la nostra passeggiata e ci dirigiamo prima alla Sorbonne, grande e maestosa e poi al Pantheon la cui cupola è al restauro. Stiamo per entrare ma poi leggiamo che la prima domenica del mese è gratis, quindi decidiamo di ritornare il giorno dopo (nb sulla guida non era segnalato). Arriviamo così in Rue de la Bucherie dove riesco a entrare nella famosa libreria Shakespeare & Co, un vero e proprio paradiso per i lettori. Si è fatta ora di pranzo e restiamo qui in zona mangiando una pyta gyros, in uno dei tanti ristoranti grechi della zona (30 euro per 4 pyta gyros + 2 birre + 2 acque).
Rifocillati dal pranzo decidiamo di andare a vedere le installazioni dei mercatini di Natale agli Champs Elysees, così prendiamo la Metro e dopo un paio di cambi scendiamo a Tuileries. Ammiriamo l’esterno del Louvre (già visto nel nostro precedente viaggio), e attraversiamo les jardins de Tuileries fino ad arrivare agli Champs Elysees con decine e decine di stand, da quelli culinari a quelli d’artigianato. Qui ne approfittiamo per mangiare una crepe al cioccolato e per comprare qualche souvenir da riportare a casa! Devo dire che gli Champs Elysees addobbati sono meravigliosi, e quando sul calar del sole le luci si accendono è davvero uno spettacolo magnifico, ma c’è davvero tanta gente e quasi non si riesce a camminare!
Arriviamo così dopo 3 km a piedi (questa la distanza) in Piazza Charles De Gaulle e ci ritroviamo ancora una volta col naso all’insù ad ammirare l’Arco di Trionfo, monumento commemorativo delle vittorie di Napoleone.
L’ultima tappa della giornata è lei, simbolo di Parigi nel mondo, la Tour Eiffel, quindi prendiamo la metro e scendiamo a Trocadero, perché voglio godermi la faccia dei miei suoceri quando volteranno l’angolo e la vedranno, e infatti … ne restano incantati.
Per cena ritorniamo nel quartiere latino e mangiamo una pizza, senza infamia e senza lode, in prossimità del nostro albergo, poi andiamo a letto.
2° GIORNO
Stamane facciamo colazione in una pasticceria in Rue Monge 8, la Eric Kayser, prendiamo due croissant, un pain au chocolat, un chocolat aux ammandes (dolce con crema, cioccolato e mandorle molto buono) , due espressi e due cioccolate per 18 euro, buon rapporto qualità prezzo per gli standard cittadini.
Stamane ci riproponiamo la visita al Pantheon che infatti è gratis, essendo oggi la prima domenica del mese. L’edificio è imponente, degno luogo di sepoltura dei grandi della Francia. Qui infatti sono le tombe di Voltaire, Zola, Russeau, Braille, solo per citarne alcuni. Ed è proprio la cripta un luogo un po’ magico, sembra quasi di perdersi in un labirinto dove scovare a ogni passo, personaggi che hanno fatto la storia della nazione. Dopo aver dedicato circa 2 ore a questa visita ci dirigiamo alla Sainte Chapelle, la coda inizia a essere lunghetta ma senza demordere aspettiamo il nostro turno e dopo poco siamo dentro. Anche qui la visita è gratuita essendo la prima domenica del mese, non male! È la prima volta che visito questo luogo meraviglioso, non avendone avuto il tempo durante il nostro primo viaggio a Parigi, e consiglio a tutti di farlo. La cappella è davvero bellissima. Fu costruita per custodire le reliquie della corona di spine, che invece poi sono state conservate a Notre Dame. La cosa che mi ha colpito di più è di sicuro l’interno con volte a crociera e soffitti altissimi decorati con colori sgargianti, nonché i mosaici che ne ornano le finestre. Da vedere.
Usciti dalla cappella ne approfittiamo per fare due passi sulla Senna e scattare qualche foto con Pont Neuf alle spalle, il ponte più antico di Parigi, “nuovo” in quanto fu il primo ad essere costruito in pietra.
Subito dopo ci dirigiamo alla Basilique du Sacrè Coeur (visita gratuita). La chiesa domina dall’alto il quartiere di Montmartre uno dei miei posti preferiti a Parigi. Con un po’ di fatica saliamo a piedi gli scalini e visitiamo questo capolavoro, anche se personalmente amo più il bianco abbagliante delle sue cupole rispetto ai suoi interni. Senza rendercene conto si sono fatte le 3 e così decidiamo di mangiare qualcosa, sotto consiglio di alcuni negozianti pranziamo in Place des Abaisses a Le Sain Jean. Ordiniamo due omelette, due croque madame (il tipico toast prosciutto e formaggio ricoperto da un uovo), due birre, due coca, due espressi e un the per un totale di 66 euro. Consiglio il ristorante per la qualità dei prezzi e la cortesia dei gestori.
Dopo pranzo ci dirigiamo al Mure des Je t’aime e scattiamo qualche foto, poi risaliamo in Place du Tertre per ammirarla e fare gli ultimi acquisti nei negozietti lì intorno. Sarà anche una piazza turistica, ma è sempre bello passare di qui. Attraversiamo il quartiere in discesa e arriviamo a Pigalle, coi suoi club e sexy shop, dopo un po’ ecco svettare uno scintillante Moulin Rouge con le insegne già illuminate. Facciamo un po’ di foto di rito e ci dirigiamo con la metro in zona Boulevard Haussmann prossima meta Gallerie La Fayette. Qui troviamo una folla di gente venuta ad ammirare le installazioni natalizie di La Fayette e del vicino centro commerciale Printemp. Le vetrine sono ispirate al mondo dei giochi, con bambolotti animati che sono al luna park, con tanto di ruota panoramica che gira!! Centinaia le persone presenti, soprattutto tante famiglie con bambini piccoli, ma anche noi adulti ci lasciamo incantare. Infine entriamo nell’edificio di La Fayette con i rinomati addobbi natalizi. Un ultimo giro nel quartiere e rientriamo per cena verso il nostro albergo.
Ceniamo a Le Sainsev in Rue St Severin, con menu turistico a 16 euro. Non entusiasmanti gli antipasti, ma in compenso abbiamo mangiato un buon filetto con salsa roquefort e una buona anatra all’arancia. Distrutti facciamo ritorno in albergo.
3° GIORNO
Oggi facciamo colazione a Le petit cardinal nei pressi della metro Cardinal Lemoine prendiamo quattro croissant, due espressi e due cioccolate per 19 euro. Abbiamo poco tempo perché alle 12.00 dobbiamo riprendere la navetta per l’aeroporto, quindi decidiamo di andare al Centre Pompidou, il centro dedicato alle arti moderne progettato da diversi architetti fra cui l’italiano Renzo Piano. Purtroppo il centro apre alle 11.00 e dobbiamo rimandare alla prossima volta la visita all’interno, ma anche solo poter ammirare l’esterno è un piacere. L’edificio sembra risvoltato, con tantissimi tubi che fuoriescono da ogni dove. Veramente una costruzione da non perdere! Nella piazza adiacente al Centro, Piazza Stravinsky, ammiriamo la Fontaine des automates, una bella fontana con diverse sculture mobili, coloratissime, un vero angolo di pace nel caos della città.
Torniamo a prendere i bagagli, ne approfittiamo per comprare delle baguette farcite, pain au chocolat e macarons e corriamo a prendere la navetta.
Considerazioni: Parigi è la città romantica per eccellenza, ma vista in questo periodo col freddo, gli alberi con le foglie ingiallite, il cielo terso e le luci è davvero magica. Me ne sono innamorata ancora di più. L’unica pecca è che nei periodi festivi c’è davvero tantissima gente e in certi casi è quasi impossibile camminare. Una cosa è certa in qualsiasi periodo merita sempre!
Au revoir ville lumiere!